Come sono diventato femmina ( prima volta nella spiaggia al di là della pineta )
di
Horus36
genere
gay
Vi racconto della mia esperienza trascendentale, di come sono diventato una femmina. A quel tempo avevo 20 anni e mi attraevano solo le donne, sia sentimentalmente che fisicamente. Ero un ragazzo sovrappeso, ma a crescere di dimensioni erano il mio culone, i miei fianchi ed il mio seno, rendendo la mia siluette molto femminile, diciamo a pera.
Un caldo pomeriggio di fine settembre, annoiato dal l'atmosfera di un'estate ormai finita, decisi di prendere la mia auto per andare a fare un bagno al mare. Scelsi di andare in una spiaggia molto isolata che si trovava al di là di una fitta pineta, non era mai frequentata da nessuno poiché era difficile arrivarci, così in assoluta solitudine mi rilassai e mi distesi per prendere il sole. Dopo un po' mi sentii osservato e guardando verso gli alberi mi accorsi che c'era un uomo sulla 50ina che mi stava guardando, feci finta di niente e continuai a prendere il sole infilando il mio costume a slip in mezzo ai profondi solchi del mio grosso sedere per abbronzarmi meglio. Lo sconosciuto si mise anche lui sulla spiaggia a una ventina di metri da me, si tolse la magietta e rimase in piedi a fissarmi ed io da steso lo osservai e vidi che aveva un viso rude, una pelle liscia e scura che splendeva come una scultura di bronzo ed un corpo muscoloso tanto che i suoi pettorali facevano ombra sul suo addominali. In me nacque un forte senso di eccitazione mai provata prima di allora, era diversa di quella provata con le donne, mi sentivo arrapato come non mai, ma non avevo un'erezione al contrario sentivo l'eccitazione crescere nel mio ano con un forte senso di calore, una sensazione incredibile, mi stravo trasformando in una donna!!
Dovevo soddisfare quella mia libido a tutti i costi, così feci un tuffo e tornando al mio asciugamano mi chinai per raccoglierlo con le gambe tese ed il culo a pompa diretto verso lo sguardo dell'omaccione, che cominciò a massaggiarsi il pacco mentre io mi asciugavo e pensavo ad un modo per fargli perdere la testa, così mi incamminai sculettando verso la fitta foresta di alberi e lui dopo un po' mi seguii. Stava dietro di me a distanza discreta mentre passeggiavo con modi femminili tra gli alberi, girandomi di tanto in tanto per lanciargli degli sguardi sensuali che erano un appetitoso invito a cacciarmi come una preda, così decisi di giocarmi l'ultima mossa, mi sfilai la mutandina e la gettai verso di lui e mi misi a 90 appoggiato ad un albero... L'uomo fece un grugnito come una bestia, si sfilò il costume e con una rincorsa si fiondò dritto sul mio ano come un cavallo furioso e la botta mi diede mi fece cadere e lui cadde su di me continuando a fottermi con una potenza aggressiva facendomi urlare dal dolore, volevo che finisse subito mi sentivo morire e mi abbandonai per quasi svenire ed a quel punto il mio sfintere si aprì ed i colpi si fecero più veloci , il dolore atroce si trasformò in un piacere inebriante e meraviglioso che trasformò le mie urla in gemiti di golosa goduria che fecero sborrare subito l'omaccione dentro di me emettendo un ululato che fece eco nella pineta. Ero soddisfatto, avevo fatto godere un uomo, ero io la causa del suo orgasmo e mi sentivo completo, avevo acquisito il potere di una femmina che seduce il maschio fino a fargli uscire il seme della vita, in quel momento pensavo solo a quanto dovesse essere bello rimanere in cinta, e trasformare quell'atto di seduzione in una vita. Lui mi alzò con il suo cazzo ancora dentro di me e lo sfilò dal mio buco, facendo cadere nella sua mano tutto lo sperma che vi era all'interno, se lo mise in bocca e cominciammo a limonarci scambiandoci la sua borra nelle nostre bocche finché io non gliela succhiai tutta e la bevvi....
Continua.
Un caldo pomeriggio di fine settembre, annoiato dal l'atmosfera di un'estate ormai finita, decisi di prendere la mia auto per andare a fare un bagno al mare. Scelsi di andare in una spiaggia molto isolata che si trovava al di là di una fitta pineta, non era mai frequentata da nessuno poiché era difficile arrivarci, così in assoluta solitudine mi rilassai e mi distesi per prendere il sole. Dopo un po' mi sentii osservato e guardando verso gli alberi mi accorsi che c'era un uomo sulla 50ina che mi stava guardando, feci finta di niente e continuai a prendere il sole infilando il mio costume a slip in mezzo ai profondi solchi del mio grosso sedere per abbronzarmi meglio. Lo sconosciuto si mise anche lui sulla spiaggia a una ventina di metri da me, si tolse la magietta e rimase in piedi a fissarmi ed io da steso lo osservai e vidi che aveva un viso rude, una pelle liscia e scura che splendeva come una scultura di bronzo ed un corpo muscoloso tanto che i suoi pettorali facevano ombra sul suo addominali. In me nacque un forte senso di eccitazione mai provata prima di allora, era diversa di quella provata con le donne, mi sentivo arrapato come non mai, ma non avevo un'erezione al contrario sentivo l'eccitazione crescere nel mio ano con un forte senso di calore, una sensazione incredibile, mi stravo trasformando in una donna!!
Dovevo soddisfare quella mia libido a tutti i costi, così feci un tuffo e tornando al mio asciugamano mi chinai per raccoglierlo con le gambe tese ed il culo a pompa diretto verso lo sguardo dell'omaccione, che cominciò a massaggiarsi il pacco mentre io mi asciugavo e pensavo ad un modo per fargli perdere la testa, così mi incamminai sculettando verso la fitta foresta di alberi e lui dopo un po' mi seguii. Stava dietro di me a distanza discreta mentre passeggiavo con modi femminili tra gli alberi, girandomi di tanto in tanto per lanciargli degli sguardi sensuali che erano un appetitoso invito a cacciarmi come una preda, così decisi di giocarmi l'ultima mossa, mi sfilai la mutandina e la gettai verso di lui e mi misi a 90 appoggiato ad un albero... L'uomo fece un grugnito come una bestia, si sfilò il costume e con una rincorsa si fiondò dritto sul mio ano come un cavallo furioso e la botta mi diede mi fece cadere e lui cadde su di me continuando a fottermi con una potenza aggressiva facendomi urlare dal dolore, volevo che finisse subito mi sentivo morire e mi abbandonai per quasi svenire ed a quel punto il mio sfintere si aprì ed i colpi si fecero più veloci , il dolore atroce si trasformò in un piacere inebriante e meraviglioso che trasformò le mie urla in gemiti di golosa goduria che fecero sborrare subito l'omaccione dentro di me emettendo un ululato che fece eco nella pineta. Ero soddisfatto, avevo fatto godere un uomo, ero io la causa del suo orgasmo e mi sentivo completo, avevo acquisito il potere di una femmina che seduce il maschio fino a fargli uscire il seme della vita, in quel momento pensavo solo a quanto dovesse essere bello rimanere in cinta, e trasformare quell'atto di seduzione in una vita. Lui mi alzò con il suo cazzo ancora dentro di me e lo sfilò dal mio buco, facendo cadere nella sua mano tutto lo sperma che vi era all'interno, se lo mise in bocca e cominciammo a limonarci scambiandoci la sua borra nelle nostre bocche finché io non gliela succhiai tutta e la bevvi....
Continua.
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Commenti dei lettori al racconto erotico