Un Negozio Particolare [Parte 1]

di
genere
bisex

*Premetto che questo racconto è di pura fantasia e che nomi di persona o altro sono tutti inventati*

Mi trovo davanti al computer mentre cerco un lavoro sui vari siti, mando il curriculum a vari negozi e aziende.. noto questo negozio che si chiama Slave&Co dove cercano cassieri di ambo i generi, mando il curriculum senza pensarci.
Passano 3 giorni e nessuno mi chiama ancora, al quarto giorno mi chiama un numero sconosciuto, rispondo..:
"Pronto?"
"Salve, lei è il signor Michele?"
"Sì, lei.. è?"
"Sono Cristina, chiamo dal Negozio Slave&Co. Abbiamo visto il suo curriculum e vorremmo sottoporla ad un colloquio se è ancora disponibile."
"Ah.. sì, sono ancora disponibile.. mi dica pure lei quando e dove"
E ci mettemmo d'accordo per l'indomani di vederci al loro negozio che non distava molto lontano da casa mia.
--
È mattina, mi sveglio alle 8:00 ed inizio a prepararmi per il colloquio.
Faccio la doccia e mi faccio un clistere, non si sa mai cosa può succedere.
Una volta pulito tutto, scendo, entro in macchina e parto verso il negozio.
Arrivato c'è una guardia che mi chiede se devo entrare nel parcheggio del negozio e io gli faccio cenno di sì con la testa, la guardia mia guarda e poi toccandosi con la mano il cazzo da sopra i pantaloni va ad aprirmi il cancello facendomi passare, noto che mentre passo lui continua a guardarmi mentre si tocca ancora il cazzo e mi sorride facendomi anche un occhiolino. Io imbarazzato vado avanti e parcheggio la macchina. Scendo e mi trovo la guardia davanti che mi guarda con sempre una mano sul suo cazzo, guardo la sua mano che se lo tocca da sopra i pantaloni e posso notare quanto notevolmente sia grosso ciò che si trova al di sotto dei pantaloni. Lui è un uomo di colore, muscoloso e alto almeno 1.90, non potrei manco sfuggirgli se volesse farmi qualcosa ed infatti si avvicina a me e mi dice:
"Hey, lo sai che sei veramente un bel ragazzo?"
Mentre mi squadra da capo a piede.
"Emh.. grazie..?"
"No veramente, poi ho anche visto che mi hai guardato il cazzo.. lo vuoi?"
Io rimango spiazzato dalla domanda.
"Ho un colloquio di lavoro"
Dico con voce fine.
"Dai non ci mettiamo molto, ho le palle piene da stamattina e le tue labbra starebbero perfettamente attorno al mio cazzone"
E divento rosso in faccia.
Si avvicina ancora di più per poi mettermi le mani sulle spalle e a spingermi verso il basso, non oppongo resistenza e mi inginocchio davanti a lui.
Con le mani inizio a sbottonargli il pantalone per poi mettere la mano nei suoi boxer e sento un bastone gigante al suo interno. Il suo cazzo si sta indurendo, glielo tiro fuori e mi si sbatte sul viso da solo. Lui mi guarda e fa:
"Stai proprio bene con il mio cazzo in faccia, ora succhiamelo cagna"
A queste parole non posso far altro che obbedirgli ed iniziare a leccarlo dalle palle fino alla punta del cazzo per poi prenderlo in bocca e succhiarglielo.
"Oh.. si.. sei proprio bravo con la lingua, spero ti prendano a lavorare qui così posso svuotare le palle ogni giorno"
E si mette a ridere mentre mi guarda con il suo cazzo nella mia bocca.
Mi afferra per la testa e mi spinge con forza il cazzo in gola iniziando a scoparmi la gola, io mi sento soffocare e ho anche gli occhi rossi e pieni di lacrime. Ogni tanto me lo toglie per farmi respirare per poi rificcarmelo in gola e scoparmi. Il mio pene seppur piccolo, è duro e io sono eccitatissimo nel subire ciò.
"Preparati ad ingoiare la mia sborra, che sto per venire e ne sarà tanta"
Mi mette il cazzo davanti alla bocca e io tenendola aperta con la lingua in fuori mi faccio sborrare in bocca. Alcuni schizzi però mi finiscono in faccia, il resto riesco ad ingoiare tutto quanto.
"Ah.. minchia.. questo si che è un pompino! Sei stato bravo. Ora vai pure a fare il colloquio."
Lo guardo.
"Come mi pulisco dalla tua sborra in faccia?"
Mi guarda e mi afferra per un braccio portandomi verso una porta che va nella struttura.
"Non ti pulisci cagna, ora vai lì così e basta. Obbedisci o ti spezzo le gambe"
Io impaurito gli obbedisco e mi dirigo nella sala d'attesa dove noto che ci sono altre ragazze mezze nude con il trucco sbavato o altre con dello sperma sul viso.
Mi guardano tutte mentre ho la sborra che mi cola dal viso, sui vestiti e sorridono.
Una di loro che come me ha lo sperma in faccia mi guarda e mi fa:
"Non sapevo che prendessero pure dei froci"
E tutte si mettono a ridere.
Due ragazze mi si avvicinano silenziosamente e mi prendono di peso facendomi mettere a 90 sul tavolo.
"C-..cosa state facendo?! Lasciatemi!"
La ragazza di prima dice:
"Se vuoi essere un nostro collega, dobbiamo farti provare ciò che proviamo noi.. e magari un giorno diventerai donna come noi"
Così le due ragazze iniziano a togliermi i pantaloni e le mutande facendomi stare con il culo all'aria.
"Chloe prendi del lubrificante. Giorgia e Martina legategli al tavolo polsi e piedi. Chiara, tu prendimi lo strap on."
Le ragazze obbediscono ad ogni ordine di questa donna, che avrà sui 35-40 anni.
Le portano tutto il necessario e mi legano per bene al tavolo.
Chloe avvicina il lubrificante al mio culo ed inizia a spalmarne un po' all'esterno e poi con due dita anche all'interno.
"Guarda come passano facilmente queste dita.." e si mette a ridere.
Finito il trattamento al mio ano, mette del lubrificante anche sullo strap on.
"È tutto pronto, Cristina."
"Bene. Rachele tu mettiti pure davanti a lui e fattela leccare. Magari diventa bisessuale e possiamo abusare di lui più agevolmente."
Rachele si siede davanti al mio viso con le gambe divaricate e mi forza la bocca ad entrare a contatto con la sua vagina e io spaventato inizio a leccargliela. Mentre Cristina appoggia lo strap on sul mio buco per poi farlo lentamente scivolare dentro di me.
"Hai un culo fatto apposta per prendere i cazzi."
Mi sussurra Cristina all'orecchio, appoggiando le sue tette sulla mia schiena mentre mi scopa sempre più velocemente.
Mentre le altre ragazze invece iniziano a masturbarsi a vicenda mentre guardano la scena tra me, Cristina e Rachele.
Cristina continua a scoparmi mettendolo sempre più in profondità fino a farlo entrare dentro tutto quanto e ogni tanto mi tira dei forti schiaffi sulle chiappe facendomele arrossire. Rachele mi tiene la testa con le mani per farmi spingere la lingua sempre più in profondità dentro la sua vagina, finché dopo alcuni minuti, mi viene in bocca obbligandomi a deglutire il tutto.
"Brava cagna, ingoia tutta la mia cremina.."
Mi guarda sorridendo maliziosamente.
Rachele si alza e si mette sotto il tavolo vicino al mio culo che sta venendo devastato dai colpi furiosi di Cristina con il suo strap on, mi afferra il cazzo durissimo tra le mani e dice ridendo:
"Cristina, questa cagna è eccitata dal farsi scopare da te"
Cristina a queste parole inizia a scoparmi ancora con più forza e mi prende per i capelli tirandomi la testa verso di lei così che io possa guardarla in faccia mentre mi violenta facendomi inarcare la schiena.
Mi guarda, si avvicina al mio viso e mi sputa in faccia, dopodiché si avvicina pure Rachele al mio viso, mi ordina di aprire la bocca e io obbedisco, mi sputa in bocca e dice:
"Resta così con la bocca aperta"
Si gira verso le altre ragazze.
"Ragazze venite qui e sputate tutte in bocca a questa cagnetta"
Le ragazze smettono di toccarsi a vicenda e in fila una alla volta si avvicinano a me e mi sputano tutte in bocca e alcune in faccia.
Una volta che hanno finito tutte di sputarmi in bocca, Rachele mi guarda e dice:
"Ingoia tutto, come hai fatto con il negro qua fuori"
Obbedisco ed ingoio tutto quanto, mi viene un conato di vomito ma riesco a non far uscire niente.
Il mio cazzo è al limite ed inizio a sborrare per terra.
Cristina nota che sto sborrando e mi toglie lo strap on dal culo, mi slegano e cado in terra con il culo dolorante. Mi prende per i capelli facendomi mettere in ginocchio e mi dice:
"Adesso devi pulirmi lo strap on dai tuoi umori"
Mi apre la bocca con forza e me lo infila quasi in gola.
"Tanto dovresti essere abituato a succhiare i cazzi, dato che al negro qua fuori glielo hai succhiato come farebbe una puttana assetata di cazzi"
Mi inizia a scopare la bocca e io provo a leccare con la lingua ogni tanto lo strap on, continua così per 5 minuti e poi lo tira fuori.
Mi guarda nuovamente e poi dice:
"Ragazze prendetelo e portatelo di sopra che ora è pronto per fare il colloquio con il capo"
Le ragazze si avvicinano a me e mi portano al piano di sopra, portano anche i miei vestiti ma senza mettermeli addosso, quindi entriamo nell'ufficio del capo con me e loro nude e mi lasciano dolorante sul divanetto in pelle nero per poi andarsene e chiudere la porta dietro di loro.
Mi guardo in torno tutto intontito e vedo una grossa figura su una sedia.
Si gira verso di me ed è un uomo sulla quarantina, bianco, ben fisicato e alto 1.90 circa, si presenta in giacca e cravatta.. insomma.. un capo che potresti vedere in qualsiasi altro negozio.
"Eccoti qui, signorino Michele. Spero lei abbia gradito il trattamento che le hanno sottoposto le mie puttane. Il trattamento che le ha sottoposto invece la guardia non era tra i miei piani, ma guardando dalle telecamere direi che l'è piaciuto prendere in bocca quel cazzone e bere la sborra di quell'uomo."
Mentre si alza facendo il giro del tavolo e mettendosi in piedi e appoggiato ad esso guardandomi con disprezzo dall'alto al basso.
"Guardati come sei conciato, hai della sborra secca tutta in faccia, il culo aperto.. a vederti succhiare quel cazzo devo dire che mi è venuto un po' duro e a pensarci anche adesso.."
Si stringe il cazzo tra le mani da sopra il pantalone.
"Però, dobbiamo anche parlare di che lavoro farai qui.. non credi?"
Rimango in silenzio.
Si avvicina e mi tira uno schiaffo in faccia.
"Ti ho fatto una domanda ed esigo che tu mi risponda, frocio"
Apro lentamente la bocca dicendo:
"S-.. si.."
"Bene.. qui non sarai un cassiere come in ogni altro negozio del cazzo. Qui se un cliente o una cliente vuole scopare con te, tu dovrai obbedire al o alla cliente e soddisfare ogni sua richiesta davanti a tutti. L'uso del preservativo è a descrizione del cliente. Capito?"
Faccio cenno di sì.
"Bene.. sappi che se proverai a dire qualcosa alla polizia o a qualcun altro, io ho tutto ripreso dalle telecamere e non ci metterò nulla a mostrare al mondo quanto ti piaccia farti violentare dalle donne e quanto ti piaccia prenderlo in bocca. Intesi?"
"O..ok.."
"Dato che sei il nuovo arrivato, dovrai obbedire a qualsiasi richiesta di qualsiasi persona. Anche fuori dal lavoro se ti chiedono di scopare, devi obbedire e soddisfare tutti o tutte. E con tutte le persone a cui obbedisci, devi dare il nome Padrone o Padrona. Ci siamo capiti frocio?"
"Si.. padrone."
"Bravo, ora dato che ho una grande voglia di sborrare. Perché non mi fai un bel bocchino così ti faccio bere un po' di sborra calda?"
"Obbedisco.. p-..padrone.."
Mi avvicino alla patta dei suoi pantaloni e inizio a sbottonargli la cintura, i pantaloni e poi infilo la mano dentro le sue mutande.
Non è grosso come quello della guardia però è molto duro e caldo, lo tiro fuori e scappellandolo con la mano, mi avvicino con la bocca e lo faccio scivolare nella mia gola iniziando a succhiarglielo.
Apprezza e mi mette una mano dietro la nuca per assecondare i movimenti della mia testa.
"Sei proprio bravo, quasi meglio di Cristina.. tu farai strada qui con noi, ne sono certo"
Mi prende la testa con entrambe le mani e mi spinge il suo uccello in gola iniziando a scoparmela.
"Cavolo sto già quasi per venire.."
Mi continua a scopare sempre più velocemente fino a quando non sento dei fiotti caldi di sperma invadermi la bocca e la gola obbligandomi ad ingoiare fino all'ultima goccia.
"Ahh.. che sborrata! Sei stato fantastico! Ora rivestiti e torna a casa. Ci vediamo domattina alle 10 qui al negozio."
Mi alzo e mi rivesto dando le spalle al capo, il ché si avvicina mentre sono a 90 per mettermi i pantaloni e affonda il suo viso tra le mie natiche iniziando a leccarmi il buco del culo. Io mi appoggio alla parete e il mio pene diventa duro di nuovo, penso voglia scoparmi ma così non è, si stacca poco dopo e poi va a sedersi sulla sua poltrona tirandoselo fuori e iniziando a segarsi mentre mi guarda.
Mi tolgo i pantaloni e vado verso di lui, mi metto a pecora per terra e allargando le chiappe verso di lui dico:
"Può metterlo nel culo di questo frocio, padrone?"
Al ché si alza sorridendo, si avvicina e io inarcando la schiena, appoggiando il viso a terra e mettendo il culo il più in alto possibile, lui me lo mette dentro con estrema facilità iniziando a scoparmi già da subito velocemente e mettendolo tutto dentro ad ogni affondo.
Lui non dice una parola, sento le sue grosse palle sbattermi contro, sto godendo e da lì a poco sborro nuovamente, lui mi schiaffeggia le natiche e mi tira per i capelli fino a farmi alzare il viso verso di lui per poi mettermi la lingua in bocca e io in tutto ciò ricambio mentre mi faccio scopare come una puttana.
Sento lui contrarsi e riempirmi lo stomaco di sborra, esce fuori subito dopo essersi svuotato e me lo ficca in gola per pulirselo e io glielo pulisco da brava cagna quale sono.
Sta volta si allontana e va alla scrivania per continuare il suo lavoro.
Mi rivesto ed esco dalla stanza andando dove c'erano tutte quelle ragazze di prima.
Sento urla di dolore di sotto e scendendo vedo che stanno scopando due nuove ragazze, Cristina mi guarda sorridendo e si avvicina a me dicendo:
"Com'è andata?"
Io ricambio il sorriso dicendo:
"Bene, da domani saremo colleghi"
Lei mi guarda per poi dire:
"Colleghe, non colleghi. Prenderai talmente tanti cazzi che penserai di essere una ragazza, fidati."
Si avvicina al mio viso e mi dà un bacio con la lingua che prontamente ricambio, lei mi mette una mano nelle mutande da dietro e toccandomi il buco sente la sborra che fuori esce ancora.
"Vedo che ci siamo date da fare."
Le dico sorridendo:
"Questo ed altro per i miei padroni."
Mi lascia andare e torna dalle due tipe nuove per avere il suo turno e scoparsele.
Esco fuori e vado alla macchina, il quale trovo sopra il cofano un bicchiere con del liquido bianco dentro. Mi si avvicina la guardia dicendo "Ho pensato di farti bere qualcosa prima che tu possa andare a casa." Per poi ridere.
Prendo il bicchiere ed inizio a bere tutta la sua sborra. Porgo il bicchiere verso di lui dicendo:
"Era proprio buona, prossima volta fanne di più"
Lui prende il bicchiere e io facendo per entrare in auto mi sento tirato dai capelli e sbattuto a terra a pancia in giù, sento il suo respiro molto affannato ed è probabilmente arrabbiato per ciò che ho detto, mi prende i pantaloni e me li tira giù insieme alle mutande con violenza.
Mi giro e vedo che ha già il suo pisello duro tra le mani, lo istigo dicendogli:
"Sì dai! Punisci questa puttana e sfondale il culo!!"
Non se lo fa ripetere due volte che me lo spinge nel culo tutto d'un colpo e a me arriva un dolore lancinante che sembra mi si stia tagliando l'ano.
Mi scopa selvaggiamente e nel frattempo sento il capo che parla con Cristina, staranno tornando a casa penso. Ahimè hanno la macchina accanto alla mia, quindi mentre la guardia mi punisce tra la mia auto e quella di Cristina entrambi ci passano davanti per poi tornare indietro e godersi la scena.
Cristina ridendo dice:
"Secondo me Capo, dovremmo trasformarlo in una ragazza.. come ha fatto con me. Si vede proprio dal suo viso che vorrebbe avere più buchi con cui essere riempito"
Il capo appoggia la sua mano sul culo di Cristina per poi dire:
"Pensa che bella figa potrebbe diventare.."
La guardia si contorce dentro di me e mi inonda il culo con altra sborra, si rialza e torna al posto di guardia salutando il capo e Cristina.
Loro ridono e mi fanno le foto al culo dove cola la sborra della guardia. Mi rialzo faticosamente e mi rimetto i pantaloni, salgo in auto e torno a casa.
Sto per rientrare in casa quando la donna di 56 anni di fianco mi vede e mi chiede cosa sia successo dato che sono bagnato di vari liquidi ovunque.
Gli dico che non è niente ma lei insiste nel farmi entrare in casa sua, sapendo che costui è anche innamorata di me follemente, quindi senza obiezioni entro da lei. Lei chiude addirittura la porta a chiave, mi fa accomodare sul divano e mi chiede se voglio cambiare i vestiti, rimango zitto e lei va a prendermi dei nuovi vestiti dall'armadio del suo defunto marito.
Mi spoglio davanti a lei, mi tolgo la maglia e lei mi fissa il petto per poi leccarsi le labbra, mi tolgo i pantaloni lentamente e so che mi sta guardando il culo con desiderio. Alla fine mi chiede se voglio cambiare anche le mutande dato che mi vede bagnaticcio anche lì.
Mi giro verso di lei e la ritrovo in ginocchio davanti a me che annusa subito le mie mutande, le afferra e le tira subito giù facendo così sbattere il mio pene sul suo viso.
Senza nemmeno farmi proferire una parola, prende il mio cazzo in bocca ed inizia a succhiamelo. Io non capendo più nulla, le metto una mano dietro la testa e le spingo il cazzo in gola, nel frattempo il mio pene torna di nuovo duro, lei se ne accorge e si stacca dal mio cazzo per poi mettersi a gambe divaricate sul divano e dicendomi:
"Scopami, voglio che mi scopi di brutto"
E io dico:
"Come vuole, padrona."
Mi avvicino e glielo infilo dentro la vagina iniziando a scoparla velocemente e pesantemente, vedo il suo viso arrossato e lei con astuzia mi mette le gambe dietro la schiena per poi mettere la mani e le braccia dietro il mio collo per poi iniziare a baciarci con la lingua. La prendo di peso e la sbatto al muro mentre limoniamo e me la scopo.
Provo a distaccarmi per dirle che sto per sborrare ma lei me lo impedisce finché non sente la sua vagina riempirsi di sborra calda, al ché smette di limonarmi e appoggiando la testa sulla mia spalla mentre ancora lo sto facendo entrare ed uscire dalla sua figa mi dice all'orecchio:
"Da oggi in poi sarai il mio schiavo, intesi?"
La guardo e le dico:
"Si mia padrona, sarò il tuo schiavo"
Mi dà un altro bacio con la lingua per poi liberare la presa e staccarsi da me. Lei va a lavarsi e mi dice che posso tornare a casa mia.
Esco da casa sua nudo e finalmente posso rientrare a casa, mi faccio una doccia e vado a dormire.
*Fine parte 1*
scritto il
2022-05-13
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