Il desiderio d'essere spettatore, il proseguo

di
genere
tradimenti

Dopo la piacevole telefonata con Laura, che mi aveva rassicurato dandomi la sensazione che realizzare la mia fantasia fosse molto più semplice di quanto i miei freni inibitori mi facessero percepire, tentai in qualche modo di introdurre l’argomento a Clara. In occasione di un aperitivo tra noi, vedendola lanciare ripetutamente sguardi su di un ragazzo aitante presente nel locale in cui ci trovavamo, decisi di cogliere l’occasione per provocarla: “guarda che non devi far finta di non guardarlo… ho notato che continui a puntarlo…” lei, visibilmente imbarazzata, ha dapprima tentato di negare e sminuire: “macché! guardavo in generale… poi non è che sia così carino… e comunque tu guardavi quella bionda, e allora?!”…. ed io: “Non ti preoccupare, mi stuzzicava solamente sapere quale fosse il pensiero nascosto dietro quegli sguardi!” lei, arrossendo: “bhè niente… cioè, è carino, fisicato… spalle belle larghe… tutto qui…” ed io a incalzarla: “sicura sia tutto qui?! A me sembrava che il tuo sguardo fosse caduto più volte più il basso delle spalle…” e lei: “no, no, che dici?!…. Bhè… ok, se proprio lo vuoi sapere quei pantaloni danno la sensazione che abbia proprio un gran pacco! Siete solo voi uomini che potete spogliare le donne con lo sguardo!? Non ho fatto nulla di male!” ed io: “ma no, stati tranquilla, per me puoi guardare e pensare tutto ciò che vuoi… piuttosto, intuendo cosa stessi guardando e come, ero curioso di conoscere il pensiero “peccaminoso” che corre a nella tua testa! Volevo solo scherzare con te! Tutti abbiamo fantasie, a volte anche ricorrenti… volevo solo sapere quale fosse quella nascosta dietro tuo sguardo ammaliato.” Lei, tornando a bere un sorso di spritz, proseguì: “quindi non ti infastidisce se osservo in questo modo e fantastico su…” io: “…su cosa?” lei: “bhè dai, ci siamo capiti!”… io: “no, non ci siamo capiti, ma possiamo capirci… raccontami la tua fantasia se vuoi che capisca”. Clara: “oddio, sono in imbarazzo… cosa devo dirti?! …cosa ho pensato guardando quel ragazzo?!” io: “non è che devi, ma se ti fa piacere a me non infastidisce affatto saperlo”. Riafferrato il bicchiere, Clara lo vuotò forse per cercare il coraggio di proseguire con il racconto: “ok, mi ha fatto pensare ad una scopata clandestina con uno sconosciuto!...” io: “traquilla, non c’è nulla di male, prosegui pure…” lei: “non è che in due minuti mi sia fatta un film, è stato un rapido pensiero…tutto qui.” ed io: “tranquilla, immagino tu non ti sia fatta già un film, ma ora che lo stai riguardando, prova a dare strada alla tua fantasia iniziale, dove ti potrebbe portare?” lei: “no dai, come faccio a dirlo a te? Cioè, potrei anche, in fin dei conti è solo una fantasia… forse non troppo innocente, ma pur sempre una fantasia…” io: “non farti problemi, non ti giudico per una fantasia, anche a me capita di farne.” Clara: “ok… però tu poi mi racconti una delle tue!” io: “andata!”. Clara, a voce bassa per non rischiare che qualcuno la sentisse, iniziò a raccontare la sua fantasia: “bhè diciamo che per iniziare mi piacerebbe fossimo in una stanza d’albergo… non perché lo avessimo previsto ma perché, dopo esserci incontrati nella hall, la chimica trasmessa dallo scambio di sguardi ci avesse portato nella sua camera. Me lo immagino che apre la porta, mi lascia entrare e richiude la porta della stanza dietro di se. Il suo sguardo intenso e un sorriso provocante mi fanno già sentire nuda e chinata davanti a lui, ma ancora non ci siamo neppure sfiorati. Senza dire nulla, indietreggio mentre lui avanza iniziando a sbottonarsi la camicia. E’ abbronzato, e i pettorali che iniziano ad intravedersi mentre sfila la camicia sono grossi e definiti, così come tutto l’addome è scolpito. Ha le spalle larghe… le braccia muscolose e non smette di avanzare verso di me con quello sguardo che mi attraversa e accende la mia voglia irrefrenabile di averlo. Non so neppure il suo nome, ma non mi interessa… non vorrò saperlo neppure alla fine. Decido che non può essere il solo a provocare, ma che sarò io a condurre l’inizio del gioco. Fortunatamente indosso della lingerie perfetta per una donna che vuole essere scopata: calze autoreggenti nere, un piccolo perizoma in pizzo nero e un reggiseno coordinato che sostiene bene la mia abbondanza e copre a malapena queste tette che non vedono l’ora di scoprirsi” mentre racconta, Clara fa un rapido gesto furtivo come a stringersi il seno, a dimostrazione di quanto sia il suo istinto e desiderio a comandare il racconto e la gestualità del suo corpo… “Faccio calare la zip del vestitino attillato che indosso e lo lascio cadere ai piedi del letto. Non tolgo però le decoltè tacco 12 che indosso… sono certa saranno utili ad aumentare ulteriormente l’evidente erezione al momento trattenuta a malapena dai suoi pantaloni. Mi sento dannatamente figa e voglio essere porca come non mai. Lentamente mi chino sul letto dandogli le spalle ed inarcando la schiena per mostrargli su cosa dovrà concentrare le attenzioni di lì a poco. Mi sdraio quindi sul letto su di un fianco, accarezzandomi il corpo partendo dalle gambe, salendo verso il seno… porto due dita alla bocca, le lecco e me le infilo tra le labbra per poi farle scorrere nuovamente verso il basso, passandole tra le tette e ancora già a nascondersi tra le cosce strette mentre mordo delicatamente le labbra socchiudendo gli occhi. Lui mi osserva sempre più allupato, sbottona i pantaloni e li fa cadere a terra sfilandoli completamente. Indossa dei boxer scuri aderenti che mettono in risalto quanto massiccia sia la sua erezione. Si accarezza il pacco con lo sguardo fisso su di me. Gli faccio cenno di avvicinarsi e mi metto in ginocchio sul letto… appena è a portata lo afferro dall’elastico dei boxer e lo tiro a me, infilandogli la lingua fino in gola lasciandolo in piedi a bordo del letto. Lui partecipa deciso di lingua, portando le mani alle mie natiche che stringe con decisione tirandomi a sé. Lascio le sue labbra e con la lingua inizio ad assaporare il suo corpo: prima il collo, scendendo ai pettorali che accarezzo dopo aver percorso le spalle… tengo lo sguardo fisso verso il suo viso mentre con fare sicuro abbasso i box ed afferro quel cazzo massiccio che pulsa dalla voglia di finire tra le mie labbra. Lui accompagna la mia discesa verso il suo cazzo raccogliendo tra le mani i miei capelli. Trattenendo la coda mi fa intuire l’intenzione di non voler essere passivo mentre gli pomperò il cazzo. Con le mani sollevo quella meravigliosa asta tesa fino a posarla contro i suoi addominali. E’ veramente un cazzo meraviglioso! Incrocio nuovamente il suo sguardo mentre la mia lingua scorre su tutta quella mazza dalla base fino alla cappella. Con la lingua gioco a cerchiare il glande prima di avvolgerlo completamente tra le labbra. Mmmmmm… lo succhio lentamente… lui geme… aumento costantemente il ritmo prendendolo sempre più in profondità. E’ veramente grosso! Mi riempie la bocca togliendomi il fiato. Non è un semplice pompino, il suo continuo ancheggio mi fa sentire come se mi stesse letteralmente scopando la bocca! Sento di essere bagnatissima e già sogno il momento in cui mi farò aprire da quella mazza! Scariche elettriche percorrono il mio corpo gonfiandomi il seno e rendendomi incapace di controllare ancheggi e gemiti. Di tanto in tanto lo estraggo di colpo per riprendere fiato, senza preoccuparmi di quanto stia ansimando rumorosamente… sono affamata di cazzo! Parlo sporco, come mi piace quanto mi sovrasta la voglia di essere porca. Gli dico che mi sento troia! Tanto! Che dovrà sbattermi come solo una vera troia va sbattuta!
Lui intanto mi slaccia e sfila il reggiseno, allungando poi le mani a strizzarmi e sculacciarmi le chiappe mentre inarco la schiena sollevando ancora di più il culo restando inginocchiata sul letto a succhiargli nuovamente in cazzo. I suoi schiaffi sono decisi e anche i suoi ancheggi mentre simula di scoparmi la bocca. Il cazzo è completamente ricoperto della mia saliva che cola dalle palle mentre continuo a pomparlo. Non resisto e scendo con una mano a toccarmi la fica! Appena passo le dita tra le labbra sento che cola di piacere. Faccio scivolare all’interno due dita, poi tre, iniziando a prepararla così che possa dilatarsi ed accogliere quel bastone che trattengo a fatica nella bocca. Mi fa cenno di rallentare e così lascio la presa di bocca, tenendo l’asta ancora con una mano avvoltoa a strizzarlo alla base. Lentamente inizio a segarlo tornando a baciarlo. Lui lo indirizza tra le mie tette ed io, agevolata dalla quantità di saliva già versta su quel cazzone, inizio a farlo scorrere agevolmente tra le mie tette strizzandolo sempre più. Mmmm…. cazzo che spagnola che gli farei!” quasi stupito di tanta sincerità e dovizia di particolari, mi rivolgo a Clara interrompendola: “…e prima mi dicevi non esserti fatta un interno film?! Cavoli questo è meglio di un film!” e Clara: “vuoi che mi fermi qui?!” io: “no no! Ormai voglio assolutamente saper come va a finire!”.
Clara: “Lo speravo… ormai non riuscirei neppure a fermarmi, mi sto bagnando veramente! Mi verrebbe da toccarmi qui davanti a tutti! Oddio che mi fai fare…?!.... dove ero rimasta?... Ah si, la spagnola che gli strozza il cazzo ricoperto di saliva! Bene, lui percepisce che muoio dalla voglia di essere impalata e si libera dalla presa delle mie tette, mi spinge a cadere sdraiata sul letto, solleva le mie gambe al cielo e mi sfila deciso le mutandine. Guardandomi intensamente, come prima avevo fatto io con lui, estrae tutta la lingua dalla bocca e lentamente la fa scivolare umida sul mio sesso percorrendolo tutto: prima il perineo, poi le grandi labbra che già colano di piacere, infilandola poi tesa dentro alla fica e iniziando a scoparla dentro e fuori. Gli piace il sapore della mia fighetta e ci dà dentro come un forsennato riempiendola di saliva! Di tanto in tanto si stacca facendo colare dalla bocca i miei umori e la sua saliva, tornando poi a stimolare con la lingua anche la clitoride, accennando dei lievi morsi che mi mandano in estasi. Me la lecca sempre più intensamente, insinuando la lingua sempre più in profondità! Gemo sempre più forte e non riesco più a controllare le contrazioni delle gambe… gli faccio capire che non riesco più a resistere… lo tiro a me dando per alcuni istanti respiro alla mia figa… torniamo ad intrecciare le lingue con trasporto, mentre con una mano scendo ad afferrare quel cazzo teso indirizzandolo verso la porta del mio piacere. Faccio scorrere la cappella tra labbra della fica, facendola poi sbattere tra monte di venere e clito… Da sopra di me, lui indietreggia con il bacino come un toro pronto a caricare e subito dopo avanza iniziando a premere alla porta della mia figa che senza opporre resistenza lentamente lo lascia entrare avvolgendolo decisa. Cazzo!!! Quanto è grosso! Mi fa sentire così piena! Sembra non finire mai… mi toglie il fiato! Torno a respirare solamente quando lo estrae completamente dopo il primo affondo… ma non dura per molto, riparte nuovamente infilzandomi ora più deciso, alternando affondi prolungati a scorrimenti più rapidi. Riesco a riprendere fiato solamente ogni volta che esce, ma lo voglio subito dentro di nuovo e quindi chiudo le gambe ad avvolgere i suoi fianchi per non concedergli di lasciarmi senza cazzo neanche un istante. Con i movimenti del mio corpo impartisco il ritmo e lui segue senza farsi pregare. Lo incito a pomparmi sempre con maggior decisione e inizio a desiderare di averlo in contemporanea anche in bocca. Glielo sussurro ad un orecchio e lui, senza dire neanche una parola, lo estrae e lo porta alla mia bocca. Lo afferro e lo uso per schiaffeggiarmi alle guance e poi parto a succhiarlo come solo una assatanata farebbe: è bagnato e ha il sapore dolce della mia fica… mi piace! Mentre lo spompino Inizia a stimolarmi con una mano e darmi degli schiaffetti alla fica bagnata….mmmmm… o-mio-dio che porco straordinario che mi è capitato. Lo voglio ancora dentro e quindi mi impongo facendolo sdraiare sul letto e portandomi rapidamente sopra di lui. Lo lascio entrare nuovamente mentre sono a cavallo, provando a prenderlo tutto: è così massiccio e lungo da farmi quasi male. Dopo i primi colpi lenti, inizio a danzare sopra di lui agitando tutto il corpo che non riesco più a controllare. Tengo le braccia tese verso il suo petto mentre lui ricambia strizzandomi con decisione le tette! Cavalco senza sosta gemendo sempre più forte continuando a bagnarmi. Mi sento così porca e mi piace da morire! Lui a sua volta contrae l’addome e quasi sollevandomi risponde alla mia cavalcata affondando sempre più rapidamente il cazzo dentro di me. Mi si girano gli occhi dal piacere, vorrei che non smettesse mai! Raggiungo un orgasmo così intenso e prolungato da non avere più alcun controllo del corpo e mi lascio cadere su di lui facendo sfilare lentamente quell’arnese ancora retto e grondante dei miei umori.
Provo a riprendere fiato restando inerme sopra di lui che mi accarezza la schiena e le natiche… poco dopo mi sposta gentilmente ma con decisione, portandomi nuovamente l’arnese davanti agli occhi iniziando a segarsi. Non posso dargli torto, lui non è ancora venuto e dopo quel che mi ha fatto provare se lo merita decisamente. Ripreso fiato e controllo del mio corpo, lo accolgo nuovamente in bocca, prima piano, poi sempre con più decisione, segandolo con entrambe le mani ed anche stringendolo nuovamente tra le tette mentre gli succhio la cappella. E’ incredibile, nonostante mi abbia già scopata fino a farmi godere, sento nuovamente il desiderio incontenibile di quel cazzo monumentale. Mi giro a pecora e ancheggio il culo a schiaffeggiargli il cazzo teso verso di me. Lui sembra apprezzare la mia manifesta disponibilità ad essere nuovamente scopata; posa così entrambe le mani ai miei fianchi tirandomi a se facendolo nuovamente invadere tutta la mia fica! Capisco che in quella posizione non potrò controllare i sui affondi ne dettare il ritmo dei suoi colpi. Decido quindi di abbandonare per quanto possibile il mio corpo lasciando sfogare tutta la sua voglia animale di possedermi. I colpi si susseguono profondi e decisi ad un ritmo incessante. Devo artigliare letteralmente le lenzuola per cercare di trovare un qualche equilibrio precario mentre lui mi sta completamente spaccando a metà! mi infila un dito nel culo mentre continua a pomparmi ed io sento tornare nuovamente la mia eccitazione alle stelle. Il ritmo è ormai insostenibile e il mio toro inizia finalmente a dare segnali della imminente esplosione! Io, che non aspetto altro, lo faccio sfilare tornando a succhiarlo e segarlo, portandolo al limite. Accompagnato da gemiti che sembrano quasi delle urla, dalla sua asta luccicante di umori e saliva, schizzano finalmente abbondanti fiotti di sborra calda. Non faccio in tempo ad indirizzarli immediatamente verso le tette, come vorrei, e i primi schizzi mi colpiscono in parte al viso. Afferro il suo cazzo portando a scaricare i fiotti successivi sul mio seno sudato che faccio strofinare contro l’asta e la cappella pulsante. Lo riprendo i bocca per pulirlo del tutto, facendo poi colare nuovamente sulle tette strizzate la sborra raccolta in bocca.
Penserai sia finita, ma io, che ero tornata al limite dell’eccitazione, riprendo a masturbarmi, come vorrei poter fare anche qui ora. Lui sembra sfinito e si sdraia sul letto. Dopo aver preso un cazzo così grosso, capisco che senza penetrazione non mi sarà facile arrivare nuovamente all’orgasmo… desisto poco dopo, lasciandolo sul letto dirigendomi verso la doccia. Accesa l’acqua calda, dopo un primo passaggio utile a lavar via a malapena un lieve strato di sudore, tra i vapori della doccia me lo ritrovo dietro. Allungo una mano senza neppure girarmi, trovando subito quella meravigliosa asta tesa a puntarmi da dietro. Arretro avvolta dalle sua braccia muscolose e lascio che il piacere mi travolga nuovamente senza opporre alcuna resistenza…”
Dopo alcuni istanti di silenzio di entrambi, mentre Clara teneva ancora gli occhi socchiusi immersa nel suo sogno, ruppi il silenzio io: “non… non ho parole….wow! Se fosse un film hard correrei a vederlo subito! Compimenti”. Clara si girò una sigaretta ed una volta accesa disse: “e vuoi sapere qual è la cosa bella?!” io: “perché c’è dell’altro?!” e lei: “Certo! Tu credevi fissassi il moro abbronzato e muscoloso, giusto?!” io: “Bhè, si, non era evidente?!” Clara: “A quanto pare voi uomini siete proprio degli allocchi! Io guardavo la bionda accanto che fissavi anche tu ed immaginavo di succhiarti il cazzo assieme a lei! Però grazie! Non è stato immediato, ma la fantasia nata dalla tua esortazione mi è piaciuta molto!” scoppiammo a ridere entrambi ed ordinammo altri due spritz.
All’inizio del racconto la mia intenzione era di introdurre a Clara la mia fantasia di vederla scopata in una Spa da un altro uomo… forse non sarò riuscito nel mio intento, ma visto il suo racconto, non credo sarà difficile tradurre in realtà il mio desiderio. To be continued.
scritto il
2022-05-19
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