Mia moglie Clara, Pamela la vicina e le fantasie di un marito

di
genere
saffico

Nomi e fatti probabilmente inventati, fantasie reali.
Io e Clara siamo sposati da quasi 7 anni, due figli piccoli e una vita che potrebbe definirsi ordinaria. Come a molti accade, seppur amanti del buon sesso, negli ultimi anni le difficoltà quotidiane di chi ha a che fare con bambini piccoli, ci hanno lasciato poco tempo e limitate energie per le attività sotto le lenzuola.
L'astinenza non ha però fatto venir meno la sete di sesso, anzi, credo abbia aumentato le fantasie di entrambi.
Fu così che una sera, dopo qualche bicchiere in più e una “fumatina”, ci siamo confessati alcune fantasie mai rivelate prima. Scherzando siamo partiti da cosa ci sarebbe piaciuto provare di mai fatto prima, per giungere poi a ipotizzare luoghi e persone con le quali realizzare certe fantasie.
Mia moglie è sempre stata timida e restia a parlare di certe cose, anche se poi nei fatti sa trasformarsi in un una vera porcellina. Che le piacesse da morire il cazzo l'ho sempre saputo, basta vedere con quale dedizione lo prende in bocca e con quale foga le piace essere montata e a sua volta cavalcare... ma che fosse così tanto incuriosita da un incontro con un'altra donna o da un ménage à trois non me lo sarei mai aspettato. La sua confessione aveva immediatamente suscitato in me una profonda eccitazione, tanto da iniziare a fantasticare con lei a voce alta di come sarebbe potuto essere. Privi di timore, abbiamo continuato nelle confidenze, fantasticando sull'ipotesi di inserire tra di noi ad esempio la milf vicina di casa, finendo di lì a poco a scopare come da tempo non accadeva, addormentandoci in seguito sfiniti.
La mattina seguente mi sono svegliato trovandola fradicia a sgrillettarsi la figa, sdraiata a letto a pancia in giù. Senza farmi pregare ho iniziato ad accarezzare le sue meravigliose natiche e a stringerle i seni pieni e grossi, lasciandola giocare in libertà con la sua amica... In preda alla crescente eccitazione Clara ha iniziato a raccontarmi quel che le correva per la mente: lei nuda, avvinghiata alla vicina che le strizza le tette e gliele leccava... Il mio cazzo ha immediatamente iniziato a pulsare gonfiando i boxer... lei ha così continuato il racconto dicendomi di non tirarmi indietro, ma di farmi sotto e dar loro il mio cazzo da succhiare. Con il respiro a tratti interrotto, ha proseguito il racconto dicendomi che avrei dovuto sfondarle a turno, mentre loro avrebbero continuato ad esplorare i loro corpi. Di lì a poco, facendo scorrere sempre con più decisione le mia dita tra le labbra bagnatissime di Clara, mi sono inserito nel racconto delle sue fantasie esternando le mie, condendo il tutto con sonori schiaffi alle loro chiappe, poderosi colpi di cazzo nelle loro fighette bagnate, affondi decisi tra le loro labbra per finire con una copiosa sborrata sui loro seni. Clara, al limite dell'eccitazione, ha proseguito dicendomi di scoparla da dietro, di farla sentire una troia... giungendo così ad un intensissimo orgasmo.
Nei giorni seguenti, forse imbarazzati dalle confessate fantasie mai rivelate prima, non siamo più tornati sull'argomento, fino a quando io, scherzando dopo cena, le ho chiesto se le sarebbe piaciuto trascorrere una serata differente e trasgressiva, proponendole di andare assieme in un locale di lapdance. Non senza imbarazzo, Clara mi rispose che la cosa la incuriosiva molto, ma temeva lo sguardo di chi l’avrebbe vista come unica donna in un locale per uomini. Io, che con la fantasia ero già corso al momento in cui avrei visto la mia splendida moglie in un privé avvinghiata ad una spogliarellista, organizzai di lì a poco la nostra serata! Per l'occasione mia moglie era bellissima, stretta in un vestito corto rosa acceso, scarpa con tacco e trucco impeccabile. Cenammo fuori e con calma ci avviammo verso il locale prescelto. Dopo il suo iniziale imbarazzo all'ingresso, passammo una piacevole serata commentando le varie ragazze presenti in pedana e in tour nel locale, fino a quanto apparve una giovane ragazza che catturò immediatamente le nostre attenzioni. Non troppo alta, capello castano lungo e liscio, seno piccolo ma di forma perfetta ed un sedere da far perdere la testa. Clara non le riusciva a togliere gli occhi di dosso. La ragazza, come nessun'altra nel locale, sapeva muovere i fianchi attirando lo sguardo di tutti come una calamita, ma più di tutti quello di Clara. Seppur avessi avvertito l'interesse di Clara, vedendola non completamente a suo agio, non volli insistere chiedendole di provare un privè con quella splendida ragazza e così, di lì a poco, lasciammo in locale tenendo entrambi fino all’ultimo lo sguardo posato sul comune oggetto del desiderio.
Tornati a casa, ancora in piena eccitazione, Clara mi confessò di non riuscire a smettere di fantasticare su quella ragazza… tornando a raccontare le sue fantasie più nascoste mettendo al centro di queste quella giovane spogliarellista. Ci siamo così trovati nuovamente a scopare nel modo più rude, confessando tutto ciò che avremmo voluto fare. Presa dall’eccitazione, con il mio cazzo piantato da dietro nella sua figa, Clara ha immaginato di poter penetrare a sua volta con uno strapon la ragazza, facendola gemere di piacere. L’immagine di lei che pompa a pecora quella giovane creatura mi ha dapprima stranito, portandomi di lì a poco ad un’incredibile eccitazione. Dopo averle arrossato le chiappe a schiaffi mentre la pompavo da dietro, dandole della troia come adora sentirsi dire in quei momenti, le ho riempito la figa facendola sgrondare di sborra. Lei, non ancora sazia, ha preso il suo fidato vibratore ed ha iniziata a masturbarsi come mai le avevo visto fare prima, prendendolo in bocca, nella figa, tra le tette… uno spettacolo al quale non sono riuscito a resistere ed ho per la prima volta filmato.
Dopo anni assieme, avevo scoperto che oltre ad una meravigliosa moglie, aveva accanto una porca desiderosa di esprimere in libertà le sue più intime fantasie mai confessate prima. Non senza timore, ho iniziato a pensare in quale modo poter realizzare almeno parte di queste per condividere nuovi piaceri ed aumentare la nostra complicità. Non privo di imbarazzo, complice una preesistente simpatia reciproca con la vicina di casa, alla prima occasione, parlandole del più o del meno, esternai alcuni complimenti allusivi di tanto in tanto, confessandole poi di essere da tempo terribilmente attratto da lei. Decisamente arrossita, tentò di glissare l'argomento dicendo che la cosa la lusingava ma faticava a credermi, visto che accanto avevo una donna meravigliosa e giovane. Senza perdere un istante ribattei dicendole che mia moglie, ancor più di me, la trovava terribilmente attraente! Con voce tremolante e visibilmente sorpresa, tentò di essere evasiva, senza però riuscire a nascondere un’evidente curiosità. Mi sono detto: “ o la va o la spacca” e mi sono lanciato chiedendole: “Perché un sera non vieni da noi a bere una cosa…?... per stare tranquillo potremmo lasciare i bambini dalla nonna… “
Lei, in un misto tra imbarazzo e curiosità, molto gentilmente non respinse l’invito, senza però incalzare. Temendo di aver azzardato troppo, la salutai cordialmente senza insistere oltre.
Alcuni giorni più tardi, dalle finestre aperte di casa, avvertii la voce di mia moglie che parlava ridendo con la vicina. Affacciatomi alla finestra le vidi in giardino che chiacchieravano. Entrambe, vedendomi alla finestra, mi salutarono calorosamente e mia moglie, con un sorrisetto che ben conosco, disse: “Hai detto a Pamela che ci farebbe piacere vederla una sera delle prossime per un aperitivo!... Mi diceva che la prossima settimana suo marito sarà fuori alcuni giorni per lavoro, cosa ne dici se la invitiamo a cena così da farla sentire meno sola?!” senza farmelo ripetere due volte, sognando ad occhi aperti un dopocena di fuoco, risposi immediatamente: “Ma certo! Così avremo un buon motivo per aprire una bottiglia di vino!” Pamela, pur non sapendo di essere già stata oggetto delle fantasie condivise tra mia moglie e me, sorrise forse ad esprimere una nascente curiosità…
Di lì a quale giorno, Clara mi inviò un messaggio dicendomi “Pamela viene a cena da noi Mercoledì. Serata Sushi! Per stare tranquilli, ho chiesto alla nonna di tenere i bambini”. Io, da pervertito, lessi subito nelle sue parole il desiderio di sfruttare la massimo l’occasione per realizzare la comune fantasia e, senza nasconderle la mia soddisfazione, le risposi “Evvai!”. Giustamente mi rispose che ero uno scemo, ma seguito da un bel sorrisetto!
Mercoledì sera, dopo aver ordinato sushi da asporto e preparato un ottimo aperitivo, Clara era in bagno a finire di prepararsi. Vedendola uscire sorridente ed avvolta nello stesso vestito indossato la sera del night, capii chiaramente quali fossero le sue intenzioni. La scollatura del vestito metteva in mostra il suo splendido seno stretto da un pushup da far perdere la testa. Per non parlare delle sue meravigliose gambe… lunghissime e lucenti di crema.
Al suono del campanello Clara aprì facendo entrare ed accomodare Pamela in soggiorno, dove le raggiunsi con dei calici di prosecco per stemperare immediatamente l’iniziale imbarazzo. Con usuali frasi di circostanza e sorrisetti, le due iniziarono a studiarsi, facendo, seppur in modo velato, la radiografia l’una dell’altra. Pamela indossava un vestito nero corto, seppur meno di quello di Clara, però con una vistosa scollatura a V che metteva chiaramente in mostra la generosità del suo seno. Anche lei scarpa decolté in vernice tacco 10. Già senza far nulla, mi sentivo l’uomo più fortunato della terra.
Nel corso della cena, complice la giusta quantità di vino e chiacchiere, tra una battutina e l’altra gli argomenti divennero sempre più personali. Con stupore di entrambi, il primo vero passo verso di noi lo fece Pamela rivolgendosi a Clara: “Mi ha detto Davide che mi trovi una bella donna! E’ veramente piacevole avere un simile apprezzamento da una donna, a maggior ragione se arriva da una bella come te!”
Clara, dopo avermi gettato uno sguardo, le rispose senza esitare: “mi piace il tuo essere donna e mostrarlo senza timori! Si nota da come ti vesti, come ti muovi! sembri dire senza timore: ho quarant’anni ma non ho perso il piacere di guardarmi allo specchio e di attrarre lo sguardo su di me!”
Pamela, lusingata dalla parole di Clara, rispose che la vedeva esattamente allo stesso modo, generosamente ampliando poi il discorso verso di me, dicendo a mia moglie che certamente, avere accanto un uomo affettuoso e attento ai desideri di una donna, aiuta a mantenersi belle ed attraenti!”
Mi sentivo un po' un pesce fuor d’acqua, iniziando a vedere le due ammiccare con piccoli gesti, velati apprezzamenti…
Clara, finita la cena, propose a Pamela di spostarsi in soggiorno per essere più comodi. Le due, posando i calici di vino sul tavolino davanti al divano prima di sedersi, forse non proprio accidentalmente si avvicinarono tanto da poter apprezzare appieno il profumo l’una dell’altra. Dal complimento per il profumo, passarono presto a ad apprezzamenti per la pelle liscia e morbida con cui Clara ebbe la scusa di accarezzare ad una coscia Pamela che, senza indugiare, ricambiò passando la sua mano dapprima sopra alla coscia di mia moglie, portandola poi al viso e scendendo seguendo collo, spalle…. seno. Clara, visibilmente coinvolta, si avvicinò ulteriormente a Pamela, portando le labbra a ridosso delle sue e posando le mani su quelle di Pamela per accompagnarle ad esplorare nuovamente le forme del suo corpo.
Io, incredulo che stesse realmente accadendo, d’istinto andai ad abbassare le luci ed accesi un po' di musica lounge per rendere l’atmosfera ancora più accomodante.
Pamela e Clara, scambiate le prime carezze, iniziarono a baciarsi, prima solo leggermente sfiorandosi le labbra, poi giocando con le loro lingue. Mia moglie, che sembrava aver studiato per tutta la cena l’apertura del vestito di Pamela, con una rapida mossa le sbottonò l’abito sulla schiena e lo fece scendere rapidamente lasciando Pamela in reggiseno. Proseguendo con baci al collo, Clara scese verso il seno di Pamela e, slacciatole il sexy balconcino in pizzo nero, fece uscire due meravigliose tette morbide e sode che non esitò a stringere e baciare, tra i primi gemiti di Pamela che, nel frattempo, presa dall'eccitazione, aveva portato l’indice della mano sinistra tra le labbra e la mano destra a guidare Clara alla scoperta del suo corpo.
Pamela, che evidentemente non voleva essere la sola a mostrare le meraviglie nascoste dal suo vestito, abbassò la lampo di quello di Clara, sfilandoglielo completamente di dosso. Clara, alzatasi in piedi sui tacchi , vestita ancora per pochi istanti solamente del suo pushup e un micro perizoma, mi fece cenno di avvicinarmi, sfilando a sua volta completamente in vestito di Pamela.
Sedutomi accanto a loro ad osservarle, non resistetti ed iniziai a toccami. Avevo il cazzo talmente duro da far saltare la lampo dei pantaloni! Clara, sedutasi a gambe aperte sul Pamela, che nel frattempo si dedicava alla scoperta del suo seno tra mani e lingua, inizio ad accarezzarmi il pacco, sempre con più decisione. Vedendomi sbalordito e terribilmente eccitato Clara mi chiese: “Cosa c’è?! Non sognavi sin dall’inizio di vederci fare le troie?!” strizzando poi le sue tette contro il viso di Pamela e tornando a baciarla.
Vendendole così avvinghiate, decisi di introdurmi posando inizialmente le mie mani solo su Clara. Da dietro di lei, portai le mani ai suoi seni e li indirizzai tra le labbra di Pamela che continuava avidamente a Succhiarli, stimolando con rapidissimi movimenti di lingua i capezzoli turgidi di mia moglie. Clara nel frattempo era scesa con una mano ad accarezzare le figa di Pamela da sopra le mutandine. Con movimenti sempre più decisi e profondi, strofinava le sue dita tra le grandi labbra di quella porca di vicina che ansimava bagnandosi sempre più. Con una impercettibile interruzione, le due si staccarono un istante per togliersi i perizoma, sdraiandosi poi sul divano continuando ad intrecciare le lingue. Dopo un altro sguardo complice, Clara mi disse: “Forse questo è quello che hai sempre sognato di vedere….” Alzatasi e giratasi sul corpo di Pamela, le due diedero inizio ad un 69 che nemmeno in un film porno. Pamela, che ormai aveva abbandonato ogni freno inibitore, leccando avidamente la figa già sgrondante di mia moglie, con le mani alternava rapide stimolazioni al clitoride e sonori schiaffetti sulle chiappe aperte sopra al suo viso.
Era uno spettacolo di continui ancheggi delle due spettacolari cagne alla ricerca profonda della lingua dell'altra piantata con decisione nella fica!
Così, iniziai ad incitarle, sussurrando nell'orecchio a Pamela come a mia moglie piacesse farsi mangiare la figa e a Clara quanto mi eccitasse vederla così dannatamente porca. Le due, seppur non sazie della loro appena scoperta fame di figa, si portarono ai miei piedi ed iniziarono a limonare accarezzando entrambe con una mano il mio pacco. Presi finalmente l’iniziativa, abbassai la lampo e calai pantaloni e boxer, estraendo finalmente il mio cazzo che non riusciva più ad aspettare. Così, mentre loro si baciavano strofinando i seni l'una contro l'altra, iniziai ad infilare, come fosse una spada, il mio cazzo tra le loro labbra. Le due, affamate di tega, guardandomi con gli occhi socchiusi, diedero così inizio ad un ballo delle loro carnose labbra facendole scivolare tra la base del cazzo e la cappella. Clara, maestra incontrastata della fellatio, iniziò poi a prenderlo sempre più profondamente in bocca, fino alla gola, mentre Pamela, sempre attenta a sgrillettare la figa di mia moglie, iniziò a leccare e succhiare le palle. Clara, estratto il cazzo dalla bocca ormai ricoperto di saliva, lo portò davanti a Pamela e con voce autoritaria le ordinò di prenderlo in gola fino a soffocarsi. La vicina, che piacevolmente scoprii avere molto in comune con mia moglie, senza esitare lo fece sparire tra le sue labbra, spinta alla nuca dalle mani di Clara che la incitava sussurrandole “…e tra poco ti sfonderà la fica questo bel cazzone!”
Quasi al limite dell’eccitazione, mi staccati dalle due assatanate che tornarono immediatamente a stimolarsi. Incrociando le gambe a forbice, le due si posarono a terra sul tappeto, strofinando con decisione le loro meravigliose fighette rasate l’una contro l’altra ansimando e gemendo.
Ancora forse incredulo di quanto stesse finalmente accadendo, mi presi ancora qualche istante per ammirare queste splendide creature libere da ogni inibizione, in piena preda dei loro istinti, desiderose di godere come mail prima. Mi chinai ad accarezzare e leccare i loro seni, sgrillettandole a turno, mentre ansimavano da sentirle fino alla strada. Dopo aver sbattuto nuovamente in cazzo in bocca ad entrambe, decisi che era giunta l’ora di impalarle, o forse furono loro a deciderlo… per chiaro diritto di precedenza, la prima a portarsi a pecora davanti a me fu Clara, che, con la figa bagnata come mai prima, lo prese fino in fondo in sul colpo, emettendo un forte gemito di soddisfazione. Pamela, forse per riprendere fiato, si sedette davanti a noi sul divano, dove Clara teneva le mani appoggiate a compensare i vigorosi colpi che da dietro le stavo dando. Pamela, ripreso un ritmo meno affannoso del respiro, iniziò a masturbarsi davanti a noi e a gemere incontrollata a breve distanza dal viso di mia moglie. Clara non se lo fece neppur dire e si getto sulla figa di Pamela ed inizio a leccarla avidamente, alternando profonde e lente leccate di tutta quella splendida fessura con rapidi giochi con la punta della lingua sul suo turgido clitoride.
Clara, che come ricorderete mi aveva confessato il desiderio di possedere una donna vestendo il ruolo di uomo, si staccò di colpo ed andò rapidamente in camera e tornò con un giochino erotico che mai avrei pensato avesse… uno strapless! Infilò un’estremità nella sua figa, azionò la vibrazione e si piazzò davanti a Pamela che si stava masturbando sul divano a gambe aperte. Agitando la grossa estremità del toy destinato a lei le disse “prendilo in bocca e fammi vedere quanto sei troia!” Pamela, che credo avesse già raggiunto almeno due volte l’orgasmo, vista l’intensità dei gemiti che continuava ad emettere, si inginocchiò senza discutere ed inizio a prendere in bocca il cazzo finto di mia moglie . Mi avvicinai e lei ed iniziai a sbattere in faccia a Pamela anche il mio che iniziò a sua volta a succhiare. Credo di non aver mai immaginato una scena tanto eccitante quanto quella che avevo di fronte: una donna completamente sottomessa a me e mia moglie. Ormai anch’io completamente libero da ogni inibizione, inizia a limonare mia moglie mentre Pamela ci sbocchinava come una pazza menandosi la figa.
Ora toccava a me, presi per mano entrambe e le accompagnai in camera da letto. Con un rapido gesto d’intesa, Pamela si mise in ginocchio al centro del letto. Io mi portai dietro di lei e dopo un sonoro schiaffo a quel culetto rotondo, mi apprestai a piazzarglielo tra le gambe ma Clara mi fermò, facendomi segno di scansarmi. Non mi opposi, la lasciai fare ed indietreggiai per osservarla. Lei, afferrato quel cazzo finto che stringeva tra le gambe, iniziò a strofinarlo avanti e indietro tra le grandi labbra di Pamela ed il suo buchino. La meravigliosamente porca vicina però non ne poteva più e moriva dalla voglia di essere penetrata e lo disse chiaramente: “ti prego, basta! Ora sfondami!” Clara, dopo aver sputato sulla punta di quel grosso fallo, la posò con decisione tra le labbra fradice di Pamela e lo lascio scorrere lentamente fino in fondo alla sua fighetta che lo accolse tutto trattenendo il fiato. Io mi sedetti sulla poltrona accanto al letto e mi godei la scena di mia moglie che con movimenti sinuosi si scopava con sempre maggior decisione l’altra donna. Clara continuava a pompare a pecora Pamela, che inerme subiva la sua foga rimanendo chinata a mordere il cuscino. Continuando a dominarla, Clara allungò le mani su entrambi i seni di Pamela e la fece alzare fino a farle posare la schiena contro i sui seni. Forse questa era diventata la scena più hot di tutta la serata. Vederle l’una dietro l’altra, strette a spingere l’una contro l’altra con lenti ma armoniosi movimenti, mi portò quasi a perdere i sensi. Pamela girò la testa indietro e tornò a baciare profondamente Clara, esplodendo in un intensissimo orgasmo, abbandonando ogni muscolo del suo corpo.
Entrambe sudate si sdraiarono a letto, abbandonando per alcuni istanti il contatto tra i loro corpi. Pamela, riprendendo il respirò, sorrise guardando Clara e la baciò intensamente ringraziandola di quel che era stata in grado di farle provare. Mia moglie, soddisfatta ma non ancora sazia la guardò intensamente e le rispose: “non credi che ora tocchi a te darti da fare!?”… si sfilò lo strapless e baciando Pamela lo portò alla sua vagina e lo fece dolcemente entrare.
Clara, si mise così a pecora, girata verso di me che ammiravo la scena comodamente dalla poltrona… mi sorrise intensamente con l’aria di chi attendeva con ansia di mostrare tutto ciò di cui era capace per godere.
Pamela si portò dietro di lei e, quasi a ripetere quel che aveva dapprima subito, fece scivolare sulla figa di mia moglie il fallo che stringeva tra le gambe, iniziando prima dolcemente e poi sempre più intensamente a penetrarla. Clara iniziò a gemere come mai avevo sentito prima… aveva gli occhi quasi girati all’indietro! Con decisi colpi all’indietro Clara rispondeva a quelli che Pamela le stava dando in avanti sbattendola sempre con più decisione. Si scambiavano continui apprezzamenti ed incitamenti. Clara: “Si! Sbattimi come una troia! Così! ...non smettere! Sono fradicia!” Pamela: “Guarda come lo prendi tutto! Lo fai sparire come una cagna!”
Pensai che una scena del genere non potevo non immortalarla e afferrai il telefono ed iniziai a riprenderle.
Avevo la tega in tiro come non mai e Clara, avvicinatomi a lei per riprendere, prese immediatamente dicendo: “finalmente ne avrò una in figa e uno bocca!” facendo sparire completamente in mio cazzo fino in gola. Inizia a pomparle la bocca come fosse la figa, guardando e sorridendo a Pamela che continuava a pomparla da dietro. Mi chinai verso di lei e intrecciammo le nostre lingue mentre sotto di noi mia moglie era soffocata da entrambi i lati da cazzi!
Sentendo di non riuscire a resistere a lungo, feci cenno a Clara di rallentare. Pamela smise per un attivo e si sdraiò a letto. Clara, non perse un secondo, le montò sopra e, infilatasi rapidamente il fallo nella figa, inizio a cavalcarla con movimenti rotatori del bacino per prenderlo il più possibile e stimolare ogni millimetro delle pareti della sua vagina. Portò quindi una mano suo sedere e si diede dei meravigliosi schiaffetti. Credo non si sia sentita mai tanto porca in tutta la vita… prima con un dito e poi con due, iniziò a penetrarsi da dietro, senza smettere di montare il cazzo finto di Pamela che nel frattempo le strizzava e leccava le tette.
Dopo aver ripreso il respiro mi avvicinai nuovamente alle due da dietro e Clara, voltatasi per guardarmi mi disse: “ed ora il mio ultimo desiderio!” senza dire nulla, sfilò le dita dal suo buchino e mi tirò a se. Prese il mio cazzo e lo indirizzò verso il suo culo ora dilatato. Con un po' di saliva lo inumidii, così come feci con la mia cappella. Dolcemente, seguendo gli ora più lenti ancheggi di mia moglie, iniziai a farlo entrare nel suo culo, tenendola con un braccio avvolta alla vita e con l’altra mano al collo, stringendola dolcemente. Lei, con occhi chiusi verso il soffitto, trattenne il respiro finché non sentì di aver completamente accolto il mio cazzo dietro di se, esplodendo poi in un intenso “Ohhhhh! Siiiiiiii!!! Ooooo-mmmmiiiioooooo Dddddiiiiiiiooooo!!” … “scopatemi tutta! Sono la vostra troiaaa!!!” io e Pamela non esitammo neanche un istante e iniziammo ad aumentare il ritmo, infilzando a colpi alternati i cazzi dentro Clara che gemeva ed imprecava.
Sentivo il mio cazzo entrare nel culo strettissimo di mia moglie e strofinare contro quello indossato da Pamela, diviso solo da quella sottilissima parete che divide le porte del piacere di mia moglie. Ero in estasi e Clara lo capì. Girando la testa verso di me mi baciò e mi sussurrò di amarmi. Con decisione mi chiese: “ora riempimi il culo!” Voglio venire assieme a te!” Quasi come avesse acceso in me un interruttore, esplosi e la inondai. Lei prese le mie mani e le strinse ai suoi seni urlando “Oddioooo! Vengoooo!!!”….
Privo ormai di ogni energia, mi accasciai sul letto accanto a Clara che a sua volta si sfilò da Pamela.
Non dicemmo nulla per un lunghissimo minuto, ascoltando solamente i nostri corpi e il respiro che lentamente rallentava. Esplodemmo poi, quasi simultaneamente, in una risata. Sudati e soddisfatti, andammo assieme nella doccia grande del bagno della nostra camera e ci lavammo come se tutto quel che era successo poco prima fosse stato del tutto normale, senza imbarazzo. Asciugati e rivestiti, bevemmo l’ultimo bicchiere, mangiando i pasticcini che Pamela aveva portato… salutandoci poco dopo con un “a presto”.
Credo che la mia mente abbia vissuto ogni frangente di questa fantasia, ma il mio corpo attende di poter esaudire il suo desiderio e quello di mia moglie… chissà come la penserà Pamela.
E’ il mio primo racconto, spero non sia così male…
Alla prossima.
scritto il
2020-08-21
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