Benedetto whatsapp vol. 7

di
genere
tradimenti

Tornano le avventure di Laura. Piccolo consiglio: per capire tutta la situazione leggete anche i precedenti volumi. Fateci sapere!
Verità? Fantasia? Le sfumature possono essere infinite...

Rimasi sconvolto dalla scena e dalla troiaggine dimostrata da mia moglie.
Ero eccitato ma anche incazzato. Si, nella fantasia mi sentivo un cuckold ma dalla fantasia alla realtà c’è un oceano. Ero davvero combattuto e impanicato. Non sapevo cosa pensare, come approcciare Laura una volta a casa.
Arrivai a casa verso le 19. Aprii la porta, mi tolsi le scarpe, in casa regnava un silenzio irreale. Andai in cucina e vidi Laura era seria e imbronciata. Girò il viso verso di me ma non disse una parola. L’espressione era proprio quella tipica di: “Non dire nulla”. E io obbedii a quella espressione.
Andai prima in bagno e poi in camera per disinstallare le telecamerine. Tolsi le schedine di memoria e le scaricai sul PC. Ero fermamente convinto di cancellare tutto.
Indossai un paio di bermuda, una maglietta e i miei sandali Teva. Preparai uno zaino con spazzolino, costume e un cambio di biancheria, presi le telecamere, le chiavi della macchina e tornai in cucina.
“Laura, vado al mare. Forse è meglio che ci prendiamo un po’ di tempo, ognuno per conto suo. Devo mettere a posto due cose in bungalow, nel bagno ci sono due viti da sistemare e poi cambio le lampadine con i led, cose così insomma. Domani mi son preso un giorno di ferie. Venerdì torno.”
“Ok, io pensavo di andarci proprio da venerdì. Da sola. Per 3/4 giorni. Magari torno martedì. Ho bisogno di stare un po’ per i cazzi miei”.
“Capisco” avevo il groppo alla gola.
Mi avvicinai per darle un bacino sulle labbra ma lei si girò e mi offrii solo la guancia. Fu un momento molto malinconico e quasi drammatico. Mi girai e andai verso la porta d’uscita.
- “Non mangi qui? Roby cena fuori.”
“No, non ho molta fame. Grazie.”
“Chiamami quando sei arrivato.”
“Certo. Ciao.”
“Ciao.”
Salii in auto e partii direzione mare. Avevo bisogno di musica. Misi su il Köln Concert di Keith Jarrett. Quel magnifico disco aveva un potere terapeutico per me. Mi rilassava, i pensieri si spegnevano e le note riempivano gli spazi vuoti della mente.
Andavo piano, non c’era nessun motivo per correre, per fare presto.
Con una precisione quasi svizzera arrivai al mare al termine del disco. Riuscii ad entrare nel campeggio dove era sistemata la casetta 5 minuti prima dell’inizio del Silenzio Assoluto.
Parcheggiai, scesi, presi lo zainetto col PC ed entrai. Azionai l’interruttore generale e accesi la luce. 
La casetta era chiusa da circa 1 mese. Il frigo era spento ma soprattutto, purtroppo, vuoto. Nemmeno una birra calda.
Poi mi ricordai che forse avevo lasciato una bottiglia di rosso in dispensa. 
Bingo! Un Refosco dal Peduncolo Rosso comprato al supermercato! Forse non un 3 bicchieri Gambero Rosso ma… serviva semplicemente per stordirmi un po’. E per quella funzione era praticamente perfetto.
Lo misi da parte e riassettai un po’ la casetta. Preparai il tavolino e le sedie da mettere in veranda.
Andai alla pizzeria take away del campeggio e mi comprai una diavola. Tornai subito al bungalow, e sentii:
“Buonasera!”. Era Mauro, il lui di una coppia nostri vicini di bungalow. Loro occupavano un bungalow quasi di fronte al nostro, lungo lo stesso vialetto. 
Loro sono una coppia matura, avranno più di 65 anni, almeno lui. Erano seduti a tavola con una bambina, avrà avuto 3 o 4 anni.

“Buonasera!” Risposi. “Come state? Ciao principessina e tu chi sei?”
La bimba mi guardò un po’ perplessa.
“Lei è Elena! La nostra piccola birba. La figlia di Anna, una nostra nipote che per noi è praticamente una figlia. Quindi per Elena noi siamo i terzi nonni! Starà qui con noi per un po’ e stavamo per andare a dormire” disse la signora. “Questa sera abbiamo fatto le ore piccole”.
La lei avrà avuto qualche anno in meno di lui. Erano una bella coppia di persone ancora molto giovanili.
Rispose anche il marito:
- “Tutto bene grazie, lei è solo o c’è anche la sua signora?”
- “No, sono solo io. Devo fare qualche piccola manutenzione al bungalow. Riparto domani in giornata, al massimo dopodomani. Laura arriverà venerdì, da sola. Quest’anno è difficile far combaciare tutto. Mi sa che per un po’ ci dovremo alternare. Aggiungiamoci anche che Roby nostro figlio è sotto con gli esami all’università quindi…”
- “Già, capisco. Vuole sedersi qui con noi? Le apro una birra…”
- “Grazie ma devo rinunciare. Ho del lavoro da finire. Mi metto al PC e mi godo il mio nuovo ufficio a pochi metri dal mare.”
- “Ok, come desidera, allora buona cena solitaria”
- “Grazie! Buonanotte a voi!”

Mi diressi verso il nostro bungalow.
Non avevo molta voglia di stare con qualcuno, il solo pensare di poter passare la serata come pare e piace a me mi metteva di buon umore.

Appoggiai la pizza sul tavolino esterno, entrai, recuperai il costume e una t-shirt, mi cambiai e uscii.
Mi versai un bel bicchiere di rosso e lo bevvi tutto d’un fiato. Avevo bisogno di anestetizzare un minimo la mente.
Cominciai a mangiare la pizza a fette. Adoro la pizza, è quasi una droga per me. Quella del campeggio non è male, soprattutto quando si ha fame. E io ne avevo, adesso ne avevo.

Presi il PC portatile, lo accesi e inserii una delle schedine di memoria. Volevo cancellare subito il contenuto ma la curiosità di rivedere mia moglie all’opera mi fece fare doppio click sulla cartella dove si trovavano i filmati. 
Il video cominciò e dalle casse del PC uscì a tutto volume un fruscio assurdo… Erano le 23.30 e mi sembrava brutto svegliare tutto il campeggio.
Fermai subito la riproduzione, misi il volume a zero e ripresi. Andai avanti fino a quando Laura si esibì in un gran pompino… L’inquadratura non era delle migliori ma si vedeva bene la testa di mia moglie che andava su e giù sull’asta di Marco. Arrivò improvvisamente una telefonata da Laura:
“Tutto ok? Sei arrivato?”.
“Si, tutto ok.”
“Ma hai tolto la telecamera dal bagno?”

“Si, le telecamere. Erano due in bagno e una in camera.”
“Addirittura? Ma puoi spiegarmi perché le hai posizionate?”
“Così. Dai Immagino tu l’abbia capito oramai.”

“Cioè? Ti piace vedere tua moglie scopare con altri? Succhiare il cazzo di altri? E’ così che mi vuoi? Una puttana che la da a tutti?”
“No, però si. Mi eccita immaginarti con altri uomini. Mi eccito quando fai la zoccoletta. Mi eccita vederti e immaginarti mentre succhi altri cazzi.”
“Non è normale. Dovresti essere geloso…”

“lo sarei se tu facessi tutto di nascosto. Ma se invece mi racconti tutto, beh…Questo mi fai impazzire.”

“Si io ti racconto tutto. E tu? Perché hai messo di nascosto le telecamere? Stronzo! Non mi hai chiesto nulla, non mi hai detto nulla.”
“Hai ragione, ma solo perché avevo paura che mi dicessi di no. Non ti nasconderò mai più nulla, te lo giuro. Ti amo infinitamente.”

“Adesso vado a dormire, i filmati? Esistono? Hai registrato tutto?"

“Si”
“Cosa ne farai? Li cancelli?”

“Se tu me lo chiedi si.”
“E le telecamere?”

“Pensavo di posizionarle qui in campeggio, così magari becco chi si finisce sempre la nostra bombola del gas o chi si siede qui in veranda a fumare”

“Ok, notte”
Non mi chiese di cancellare i filmati, ma nemmeno di tenerli. Decisi di scaricare i filmati sul pc e di formattare le schedine.

Finii la pizza e mi misi a sistemare le telecamere per quel che in realtà erano state prodotte: sicurezza. Nel campeggio si verificavano dei piccoli furti da un bel po’ oramai. Niente di che, cose tipo qualche sacco di carbonella per il barbecue, la paletta per tirar su la polvere, la bombola del gas sempre vuota, insomma quelle cose di poco conto che però danno fastidio. Posizionai per prima una telecamera internamente, nella sorta di piccolo soggiorno/angolo cottura, direzionata verso il divanetto del piccolo soggiorno. Quindi volevo sistemare due telecamere fuori in maniera da avere la veranda ben inquadrata. La prima la nascosi in un anfratto del sotto tetto in modo da inquadrare una parte del patio poi, mentre stavo accingendomi a posizionare la seconda sentii chiamarmi sotto voce (dopo tutto era quasi mezzanotte) “salve…”. Mi girai di scatto! Era Mauro. Era a torso nudo con un asciugamano avvolto in vita e un piccolo beauty case in mano. “Scusi non volevo spaventarla… Sono andato a fare la doccia ai servizi pubblici. Mia moglie e la piccola dormono assieme e la bimba ha il sonno molto leggero. Lavora anche di notte?”.
Mi misi a ridere. 
- “Sto sistemando delle telecamere di sorveglianza qui fuori.” Non gli dissi che ne avevo installata anche una dentro nel piccolo soggiorno.
- ”Sono un po’ stufo dei piccoli furterelli. Succedono anche a te? Ah, scusa… Ci diamo del tu?”
“Si certo con piacere! Adesso che mi ci fai pensare, ogni tanto qualcosa manca anche a noi. Pensavo fosse la mia testa che cominciava a perdere colpi. Ma poi come funziona? Registrano sempre e comunque o solo quando vuoi tu?”
“Puoi decidere tu. Si gestiscono dal cellulare. Hanno una buona autonomia di batteria e puoi salvare tutto in schedine di memoria interne. Dai siediti, vuoi un po’ di vino? Ne è rimasto un bicchiere”
“Volentieri, ma poi tu? Rimani senza…”
“Tranquillo, domani a casa faccio rifornimento.”
“Quindi domani riparti?”
“Si arriva Laura, mia moglie. Lei si fermerà per un po’”.
“In città ti darai da fare!!” Mi disse ridacchiando, poi si corresse “Scusa battuta da spogliatoio… Non volevo farmi i cazzi tuoi”.
“Ma figurati tranquillo, nessun problema. In realtà non sono alla ricerca di molti extra. Mi basta mia moglie”.
“Anche a me, però se capita…”
L’asciugamano non lo copriva più tanto bene e si intravedeva un bel arnese, nulla da dire… Anche se non era in erezione si notava che era sicuramente ben dotato. Ed era depilato.
Ad un certo punto si alzò e mi disse:
“Ok dai… Vado a dormire.”
“Buonanotte.”
“A domani!”

La mattina successiva decisi di ripartire per tornare a casa. Me ne andai sulle 9, Laura sarebbe arrivata a mezzogiorno. Quindi non ci incrociammo ne in spiaggia ne a casa.
A parte due messaggi molto scarni tipo: “Arrivata” “Tutto a posto” non ci fu molta conversazione.

Poi la sera verso le 22.00 provai ad accendere le telecamere e vidi mia moglie seduta in veranda con una bottiglia di birra da 66 cl. aperta, decisi di scriverle:
“Fresca la birra?”
“Come fai a saperlo? Avrai mica già messo le telecamere?”

“Si, quanta birra hai bevuto?”
“Quasi finita…”
“Sei ubriaca? Sei ancora arrabbiata?”
“Sono solo un po’ brilla e non sono arrabbiata, sono un po’ stupita e incredula. Sono spaesata.”
“Ti da fastidio che mi ecciti se ti immagino o ti vedo con un altro?”
“Ti ripeto, non credo sia normale”
“Cos’è normale? Io so che tu sei mia, ma se ti eccitano altri uomini non mi offendo, anzi saperti un po’ troietta me lo fa diventare duro. Come adesso… Dai dimmi, che cazzo vorresti provare?”
“Sei proprio un porco!”

“Non ti piace?”
“Forse…”
“dai girati con la sedia un po’ più sulla destra…”
Lei lo fece poi mi disse: “Mi stai proprio spiando! Brutto antipatico…”
“Si… E mi piace tantissimo”

“Allora dimmi cosa vedi…” così dicendo si sollevò leggermente la maglietta mettendo in mostra lo slip.
“Bellissimo il tuo slip… Perché non lo scosti un po’? Fammi vedere la fica.”
“Non mi va…”

“Se vuoi puoi spiarti anche tu”
Le girai su whatsapp il link di collegamento alle telecamerine.
“Clicca sul link e dimmi cosa vedi”
Vidi lei che armeggiava col cellulare, poi guardò in alto cercando la telecamerina e guardò dritto dentro l’obiettivo, poi si girò cercando anche l’altro obiettivo orientandosi con il cellulare. Infine entrò in soggiorno e sempre orientandosi con ciò che vedeva sullo smartphone individuò anche la terza telecamerina. 
Torno a sedersi fuori.
“Sono proprio al grande fratello” mi scrisse.
“In effetti, posso controllare ogni tuo movimento…” con un emoticon di grassa risata.
“Allora si goda lo spettacolo sig. Guardone” e si tolse le mutandine e le buttò per terra.
Aprì le gambe e mi mostro la fica… era evidentemente eccitata e abbastanza ubriaca.
“È ancora duro?”
Le spedii subito una foto del mio cazzo in erezione.
“Ah ecco…”
Poi improvvisamente si sentì un
“Buonasera”, lei girò la testa di scatto.
Era il nonno, Mauro. Cambiai inquadratura e lo vidi. Era sempre con asciugamano corto avvolto in vita, con lo stesso beauty case.
Laura rispose: “Buonasera”
Mauro: “Non volevo spaventarla”
“Non si preoccupi”
“Con suo marito oramai ci diamo del tu, posso chiamarti Laura? Io sono Mauro”

“Certo!”
“Ancora alzata a quest’ora?”
“Stavo leggendo i messaggi sul cellulare e poi si sta troppo bene qua fuori”
“Io invece vado a fare la doccia ai servizi pubblici così non disturbo le mie due donne, soprattutto la bambina”.
 Mario senza chiederlo si sedette sulla sedia di fronte a Laura e disse: “Oltre a leggere vedo che ti fai anche l’aperitivo pre sonno, bravissima.”

Laura si alzò di scatto e disse “Scusa che maleducata! Vado a prendere un bicchiere”
Si diresse verso l’interno del bungalow, raccolse lo slip piegandosi a 90 gradi, cercando di non dare troppa importanza alla cosa. Non giurerei che Mauro si fosse goduto un po’ dello sculettìo di Laura.
Mi arrivò un messaggio:
“Che figura di merda, è arrivato il vicino!”
“Ho visto. Attenta che l’altra sera ha attaccato bottone anche con me. Gli si è aperto un po’ l’asciugamano e ha messo in mostra un gran bel arnese.”

“Scemo! Gli hai guardato il cazzo?”

“Lui l’ha messo in mostra!” Emoticon di risata con lacrime.
Guardai le telecamere.
Lei uscì e porse un bicchiere a Mauro, che rifiutò.“No grazie. Devo rientrare.” Dicendo così il bicchiere gli cadde dalla mano (per fortuna era di plastica). Lui si chinò aprendo le gambe mettendo in mostra il suo basso ventre. Si risedette sulla sedia con le gambe stese in avanti”.
Laura si sedette di fronte a lui e accavallò le gambe.
Rimasero così, lui col pisello quasi in vista e lei a gambe incrociate per almeno una decina di secondi.

Lui si alzò: “Vado a dormire, buonanotte”
.
Si alzò anche lei e facendolo (a mio avviso) divaricò per un attimo le gambe e lui se ne accorse.
“Ah! Mi stavo dimenticando, potresti darmi il numero di tuo marito? Ho comprato un sistema internet da mettere qui, ma non riesco a configurarlo. So che lui è esperto, magari mi aiuta.”
“Si certo, aspetta che lo cerco perché non lo ricordo a memoria”

“Facciamo così, segnati il mio poi mi giri tutto su whatsapp” e così dicendo le dette il suo cellulare. Poi si girò e tornò nel suo bungalow.
Così adesso, in un colpo solo, Mauro aveva il mio cellulare e quello di mia moglie…
Laura mi scrisse subito: “Ma è un esibizionista!”
Io: “Un po’ come te…”

“Mi ha proprio voluto mostrare il cazzo!”

“Ti è piaciuto?”

“Beh, non male mi sembra…”

“Brutta zoccoletta! Vorrai mica succhiarglielo?”

“In mancanza del tuo…” Il tutto condito con emoticons divertenti.
“Hai ragione, se non puoi avere il mio, una troietta come te deve trovare valvole di sfogo”
“Una troietta come me adesso va a nanna che è stanchissima”
“E mi lasci così?”

“Devo farti pagare pegno per quello che hai combinato e poi sono davvero morta è quasi mezzanotte e domani voglio stendermi al sole senza pensieri per tutto il giorno. Buonanotte amore”
“Buonanotte tesoro”
. Quest’ultimo messaggio non ricevette la doppia spunta blu, aveva spento il cellulare.
Il mio cazzo si afflosciò rapidamente, però ero sereno. Stavo facendo la pace con Laura e questo era l’importante.

Dopo qualche minuto mi arrivò un messaggio:
- “Ciao! Sono Mauro, il numero me l’ha dato Laura. Ma questo mi sa che lo hai visto in diretta… Scusa l’ora ma ho visto che eri on line e ci ho provato” seguì l’emoticon dell’occhio strizzato.
“Ciao, in effetti ho spiato il tuo flirtare con mia moglie” e misi un emoticon di grassa risata.
“Spero non ti dispiaccia, è una bella donna, molto simpatica e non disdegna nel il bere ne lo sbirciare…”
“Lei è libera di fare quello che vuole, se vuole bere beve. Se vuole guardare guarda. Ha la mia massima fiducia per tutto.”
“Ok… Capito. Ti disturbo per chiederti un aiuto per configurare un modem con sim che ho portato qui in campeggio. Non riesco a farlo funzionare”
“Certo, ti do la mia email e mi mandi tutte le caratteristiche, marca, modello, etc. e domani provo a studiare un po’”
“Perfetto sei gentilissimo, comunque anche mia moglie ama stare senza slip quando può. Buonanotte.”
Non risposi. La mente cominciò a vagare nel mondo dell’eros. Scambio di coppia, cuckold…
Il cazzo si stava indurendo ma ripresi in mano la situazione e me ne andai a letto.

La mattina dopo ero in ufficio e Laura mi scrisse:
“Mauro e sua moglie mi hanno chiesto di andare al mare con loro e con la nipotina.”
“E tu? Che hai deciso? Ci vai?”
“Boh, credevo di si.”
“Ok certo! Sembrano simpatici. Lui ti farà vedere il pacco…?”
“Me l’ha già fatto vedere ieri sera!”
“Buona giornata! Tienimi aggiornato!”
“Certo.” Il tutto condito con un po’ di emoticons divertenti.
La giornata passò abbastanza insipida. Verso le 11 arriva un messaggio da Laura:
-“Qui tutto bene, ci siamo messi sulle dune e io e Angela ci siamo messe in topless, non ti dispiace vero?”
“Certo che no. Come sono le tette della vicina?” Dopo qualche istante arrivò una foto di Angela semi sdraiata con gli occhi chiusi. Per essere una 60enne aveva ancora un bel fisichetto. Certo un po’ segnato dal tempo ma… Due belle tette ancora abbastanza sode e piene.
“Però! Non male, anche se preferisco le tue.”
“Grazie tesoro.”
“Lui apprezza anche le tue tettine?”
“Boh, ogni tanto sbircia si ma è molto impegnato con la piccola. Adesso sono a fare il bagno.”
“Rimanete li per molto?”
“Non so. Adesso io vorrei rientrare e il pomeriggio riposo un po’. Poi pensavo di fare un giro in bici”
“Ok. Non guardargli troppo il pacco. Che poi mi vengono i complessi di inferiorità”
“Scemo il tuo è perfetto. Almeno per me.”
“A stasera”
“Ciao”
Verso le 20.30 chiamai Laura, mi raccontò del giro in bici e del fatto che Angela e Mauro sembravano una coppia molto affiatata nonostante il tempo passato.
Cenai da solo. Mio figlio come sempre uscì alle 19 e probabilmente sarebbe rientrato alle prime luci dell’alba.
Verso le 22.30 mi collegai alla app del sistema di telecamere per vedere che succedeva.
Vidi Laura allungata sulla sedia con la solita maglietta lunga che fungeva da camicia da notte. Due bottigliette da 33cl di birra vuote sul tavolo e una in mano a mia moglie.
Nel frattempo arrivò un messaggio da Mauro: “Posso importunare Laura anche stasera?”
Rimasi in silenzio e mi si fermò tutto: cuore, polmoni… Solo il cervello cominciò a frullare a 1000 km/h. Mi vennero in mente tutte le fantasie più sfrenato in un decimo di secondo. Io che spio Laura mentre fa un pompino a un altro uomo.
Altro messaggio di Mauro: “Capito, scusa, non dovevo.”
“Solo se lei vuole.”
“Ok, chiaro”
Poi scrissi a Laura “come va il tasso alcolico?”
“Credo sia abbastanza alto. Mi stai guardando?”
“Si”
“Vorrei fossi qui. Sai che l’alcool mi accende” cosi facendo si sfiorò il seno da sopra la maglietta. Era decisamente alticcia e su di giri.
“Vorrei anch’io essere li. Ma credo che fra poco avrai visite.”
“Eh?!”
“Sta arrivando Mauro mi sa.”
“E tu come lo sai?”
“Mi ha appena chiesto se può importunarti come ieri sera”
“E tu?”
“Gli ho detto che tu sei libera di fare quello che vuoi. Che poi è esattamente quello che penso.”
“In che senso?”
“Vorrei vederti col suo cazzo in bocca. Ma solo se vuoi tu e solo se ti da piacere”

In quel momento arrivò Mauro con il solito asciugamano arrotolato alla vita (corto) e il solito beauty case che però teneva davanti al basso ventre, come a coprire qualcosa.
“Ciao Laura”
“Ciao Mauro”
Mauro si sedette e si ripetè la scena della sera prima solo che lui stava decisamente coprendosi il basso ventre con le mani e il beauty. Il video era di una buona risoluzione ma si vedeva tutto in bianco nero. La scarsità di luce aveva fatto shiftare il sistema in modalità night vision.
Laura disse: “Tutto bene”
“si più o meno…”
“Che succede?”
“Nulla è che… Stasera avevo programmato una seratina romantica con Angela e circa un’ora fa ho preso un Cialis, poi la piccola si è svegliata ed è voluta venire sul lettone. Ma il farmaco di mia nipote se ne frega e…” dicendo così tolse le mani e il beauty dal basso ventre. Si vedeva un bozzo molto pronunciato sotto l’asciugamano.
Laura non riuscì a fermare una risata ma poi: “Scusa, non volevo, solo che in effetti è un po’ strano”.
“È anche lievemente doloroso… così duro, ho provato a farmi una doccia gelata ma… Poi credo che il farmaco non mandi solo il sangue al cazzo ma anche alla testa. Sto impazzendo”
“Non dovrei essere io a dirtelo, ma non puoi fare come fate sempre voi uomini quando siete soli? Non so proprio come aiutarti”
“Non mi piace farmi le seghe da solo. Non ti offendere, ma non è che mi guarderesti?”
“Stai scherzando vero? Sono una donna molto felicemente sposata e 'ste cose proprio non mi vanno”
“Hai ragione scusa, è che l’eccitazione mi manda il sangue in testa.”
Le scrissi un messaggio: “Ho il cazzo durissimo, fai la troia con lui ti prego”
Lei rispose: “ma sei scemo? qui fuori?”
“No, al limite entrate, posso vedere tutto da li”
La loro conversazione riprese:
Laura: “Mi dispiace davvero ma non so cosa fare”
Mauro: “ dovresti solo guardarmi” e così facendo scostò l’asciugamano e cominciò a segarsi lentamente.
“Questa cosa è davvero troppo, ti possono vedere! E poi Angela che direbbe scusa.” dicendolo Laura si mise a fissare il cazzo di Mauro
“Angela ed io siamo una coppia aperta. Non ci sono limiti alle nostre passioni”, continuava a segarsi. “Ti prego guardami, prometto che faccio presto”.
“Tutto questo è assurdo, forse è meglio che ognuno rientri a casa sua.”
“No, ti prego… Vengo solo se mi guardi e se non vengo sto male”. Laura rimase in silenzio. Mauro continuava a segarsi e disse: “Ti piace il mio cazzo?”
Laura rimaneva sempre in silenzio quasi ipnotizzata da quel cazzo forse più corto del mio ma sicuramente con un diametro enorme.
Le scrissi un messaggio: “Ti voglio vedere con quel cazzo in bozza, ti voglio zoccola come non mai”.
“Sicuro? Perché sono già un lago e mi sta venendo una voglia da impazzire.”

“Sii troia e fammi godere a distanza”
Laura prese la bottiglietta di birra e la fini tutta d’un fiato. Poi continuò a guardare Mauro segarsi e disse: “Non dovevi metterci pochi minuti?”

“Beh, duro parecchio, non dovrebbe essere un difetto”
“No, però qui fuori potrebbe passare qualcuno”
“Allora andiamo dentro”
“Scordatelo, cerca di far presto e vai a letto, su”
“Ho bisogno di guardarti meglio, togliti gli slip”
“Figurati, non esiste proprio”
“Dai… Altrimenti non vengo più”
“Ma tu guarda che mi tocca fare” e così dicendo si tolse gli slip da seduta.
“Bravissima, adesso apri le gambe e fammela vedere”
“Prometti di sbrigarti?”
“Apri e vengo subito”

Laura aprì le gambe ma improvvisamente si senti un fruscio e un paio di biciclette passarono nella penombra. Non si accorsero di nulla ma in effetti la cosa era rischiosa.
Le scrissi “Trova una scusa per andare dentro e spompinarlo” lei lesse il messaggio poi disse: “Troppo rischioso dai, vai a casa tua e prova a dormire, io farò lo stesso”, così dicendo entrò in bungalow ma lui la seguì, entrò e chiuse la porta e la tenda. 
Adesso avevo inquadrato la telecamera interna e con la luce accesa le immagini erano ben definite e a colori.
Laura disse: “Non ti ho detto di entrare”

Lui rispose: “Siediti li sul divanetto e fammi vedere quanto sei bagnata”
Lei si sedette e disse “Chi ti dice che mi sto bagnando?”

Lui si avvicinò con una mano la obbligò (in realtà lei non fece molta resistenza) ad aprire le gambe e le passò un dito nella figa e disse: “sei bagnatissima, puttanella”
“come ti permetti brutto stronzo”
Le scrissi un messaggio: “Succhiaglielo dai, fallo sborrare”
Lei mi rispose, “Ok, ma non so se mi trattengo”
Io: “Fai tutto quello che vuoi, tranne il culo”
Mauro disse: “chi è che ti scrive? Il cornuto?”
“Si è mio marito, e non è cornuto, stronzo. ci stavamo dando la buonanotte”
Lui con un gesto velocissimo prese la testa di Laura e la costrinse prendere in bocca il cazzo. Lei all’inizio cercò di respingerlo ma lui la costrinse a succhiarlo.
Laura stava facendo un pompino a Mauro e io mi stavo segando come un ragazzino. Avevo l’eccitazione a mille.
La mano di Mauro premeva forte sulla nuca di Laura: “Succhia bene troietta. Così bravissima, si vede che ti piace succhiare”
Poi la fece alzare e le tolse la maglietta. Laura sembrava ipnotizzata. La girò e la piegò a 90 gradi e si mise a leccarle la figa.
Lei provò a dire: “Non voglio, non erano questi i patti”
“L’unico patto è che io voglio godere e tu anche. E a casa tuo marito si sta sicuramente segando, sicuramente ci ha visto quando mi stavo segando la fuori. Siete come noi, vi piace il sesso. Non c’è nulla di male. Molti uomini amano vedere scopare la proprio moglie da un altro. Io adoro quando Angela succhia altri cazzi, adesso non ci può vedere. So che ha messo le telecamere fuori”.

Lui non sapeva che c’era una telecamera anche dentro al bungalow e io mi stavo facendo la più grande sega della mia vita.
Continuò a leccare e disse: “La tua fica ha un sapore fantastico. Anche il culo è dolcissimo.”
Continuò così per almeno 5 minuti, Laura gemeva e ansimava…
Poi la fece sedere nuovamente, lui mise una gamba dietro la schiena di Laura e le disse: “Leccami le palle e il culo dai.”
Laura non se lo fece ripetere, riprese a spompinare, poi prese una palla in bocca e la succhiò avidamente. Poi lui guidò la testa in modo da costringerla a leccargli il culo.
Laura disse: “No, non mi va…”
“Taci troietta e fammi sentire la lingua dentro…”.
Lei cominciò a leccare e infilò un dito in culo di Mauro.
Lui disse: “Bravissima, inculami lo sapevo che eri una grandissima puttanella”.

La fece alzare e si sedette lui al suo posto poi la giro di schiena e la fece sedere sul suo cazzo centrandole la figa senza troppo ritegno.
A Laura uscì un :”Oddio…”
Lui le strizzava le tette e le stimolava il clitoride…
Lei andava su e giù con quel cazzo grossissimo dentro. Dopo qualche minuto Laura venne gridando un “Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii”…
Lui la fece alzare e la rimise a 90 gradi. Si mise dietro e la scopò in figa con potenti sculaccioni, spingendole la testa sul divano.
Poi le disse: “Hai un buchino fantastico.” Lei si fermò e girò la testa serissima.
“Non se ne parla stronzo, seriamente!”
“Ok, ok” e riprese a stantuffare con foga. Poi si fermò, la fece sedere di nuovo e fini con una sega davanti alla faccia di Laura. Venne schizzandole sul viso, 3, 4 schizzi non molto potenti ma molto efficaci.
Lei raccolse le gocce con la lingua.
Lui si girò e se ne andò, senza dire parola.
Sulla veranda, vidi che si rimetteva l’asciugamano e tornò verso il suo bungalow.
Laura era stremata sul divano con la faccia abbastanza piena di sborra.
Poi mi arrivò un messaggio da Mauro: “Gran donna Laura, anche Angela lo è, se vuoi…”.
Chiamai Laura: “Sei stata fantastica. Ti è piaciuto?”

“Si, mi ha fatto godere la sua forza. Ma adesso ti voglio qui, prendi la macchina e vieni ti prego.”

Scrissi un messaggio a mio figlio: “Sono andato in spiaggia con la mamma. Stanotte sarai da solo”.
Mi vestii e presi la macchina. Dopo un’oretta ero abbracciato a letto con Laura.
scritto il
2022-05-29
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