Il risveglio di mia sorella.

di
genere
incesti

Ore 7,50 mi preparo per la colazione già sul tavolo. Mamma e papà sono usciti per la camminata. Vado a svegliarla, la bacio sulle labbra, apre gli occhi,
"Buongiorno amore" "Buongiorno piccola mia" Mi abbraccia e mi trascina sul letto, la scopro, è nuda "Mamma e Papà"? "Sono usciti per la camminata" Vado verso la figa e la bacio, spalanca le gambe, inizio a leccarla, "no, no voglio quello che non mi hai dato stanotte, dai veloce che possono tornare" In un attimo le sono dentro. Lei e ferma, vuole che faccia tutto io, la assecondo, spingo, spingo più forte e lei viene ed io la seguo.
Dobbiamo alzarci che tornano loro. Oggi è sabato quattro giugno. Mi propone dopo la colazione di tornare a letto, obietto "Ci sono loro" "Non mi interessa, ti voglio vicino tutto il giorno, anzi sempre, ti amo"
"Dai facciamo colazione".
Ore 8,10 Tornano loro "Buongiorno ragazzi, oggi non ci siamo, siete autonomi"? "Certamente dobbiamo approfondire un'argomento di...letteratura"
Dopo i preparativi per uscire, finalmente vanno via alle 9,45. Di corsa viene sul mio letto "Hanno impiegato una vita per prepararsi. Ora non ti muovere, stai fermo perché voglio assaporare tutto di te" "D'accordo, però anch'io voglio tutto di te". Imbocca il cazzo, con la labbra sotto la corona del glande e con la lingua sulla punta mi fa vedere il paradiso "Fermati così sborro subito".
La sposto e la distendo, la bacio sulla bocca, scendo sui capezzoli leccandoli e mordendoli appena, scendo sull'ombelico, all'esterno della figa che intanto è dilatata ed emette umori come se urinasse sul perineo e poi l'ano. Sospira e geme continuamente, mi supplica di penetrarla, non resiste, si solleva, mi prende dal collo, mi porta sul suo viso, mi bacia e da solo il cazzo entra irrimediabilmente e dura troppo poco, l'orgasmo ci assale lasciandoci senza respiro. Vuole che non scenda dal suo corpo, è in estasi totale, mi stringe, accenna un sorriso "Nessun altro uomo mi potrà dare quello che mi dai tu" Spossati da tanta irruenza ci godiamo la solitudine ed il contatto dei nostri corpi. L'orologio segna le 11,10. "Aspettami che preparo una macedonia di frutta" le dico. Risponde "Non ci provare a lasciarmi, la faremo insieme quando ne sento la necessità, ora voglio la tua macedonia, cominciamo con la banana" Si sposta sul cazzo rorido di sborra. "Ora ho voglia di meloni e vado sul seno ed anche la pesca sulla tua pelle ed ora ti mangio tutta" "Dio mio se ripenso al tempo che abbiamo perso mi morderei i gomiti" Tesoro ogni cosa ha il suo tempo, godiamoci quello che è ora".
Sono le 12,25...............Le aspettative vanno deluse a causa del rientro anticipato dei nostri genitori.
scritto il
2022-06-04
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