Il percorso della sborra.

di
genere
incesti

Per tutto c'è una prima volta. Ascoltai mamma e la sorella non sposata dove quest'ultima era preoccupata che fosse rimasta incinta dopo una scopata con un ragazzo per due gocce di sborra che erano entrate nella figa. La parola "sborra" si insinuò nel mio cervello, capii inconsciamente che poteva essere qualcosa di piacevole. Non ero assolutamente grande da capire e la testa mi diceva di chiedere alle dirette interessate ma all'ultimo momento evitavo immaginando reazioni non piacevoli. A volte dormivo a casa dei nonni, dove viveva anche la zia "sborra" e nel letto mi eccitavo ma la mia sborra era lungi da venire. Un pomeriggio eravamo sul terrazzo io e la zia, pensai "O la va o la spacca" e dissi: "Zia ho una domanda da farti, cos'è la sborra"? Diventò istantaneamente paonazza e non rispose, evidentemente rifletteva per non causarmi qualche dispiacere, poi prese il giro alla larga "Vedi tesoro tu sei nato perché esiste la sborra, se non ci fosse, nessuno abiterebbe questa terra" "Dove si compra zia" "Tesoro la sborra non si compra lo produce il corpo dei maschietti" "E' il maschietto che fa i figli"? "No tesoro le femminucce hanno un organo predisposto a ricevere la sborra e da li si genera una nuova vita" "Quindi zia se io ho la sborra e te la do tu fai il bambino"
Tesoro di zia non è così che funziona. Un maschio ed una femmina si conoscono, si piacciono hanno un rapporto e la sborra emessa da lui finisce nella vagina di lei ed inizia il percorso per una nuova vita" "Tu la sborra l'hai avuta qualche volta"? "Queste sono cose non si possono dire". Grazie zia. Dopo quel discorso preferivo sempre più spesso stare a casa dei nonni dove c'era la zia. Quando eravamo soli battevo sempre lo stesso tasto ed ormai ero abbastanza grande e la zia mi piaceva da morire. Per lei, non esagero mi sono fatto milioni di seghe. Forse questi discorsi piacevano anche a lei, all'inizio pensavo la eccitassero le parole invece mi accorsi che guardava il mio cazzo eretto. Dormivo nella cameretta a fianco di quella della zia ed a volte le seghe le facevo facendo muovere il letto ritmicamente in modo da farle capire che mi stavo segando. Una delle mattine sussurrando mi disse "Tesoro stanotte stavi tremando, avevi forse paura? vieni nel letto della zia se hai paura" Non avevo più l'età della paura e la sera andai nel suo letto fingendo di tremare, mi fece entrare sotto le coperte ed indossava solo la camicia da notte molto corta e vidi la sua figa, lei non fece nulla per coprirla. "Zia che bella che sei avrei voglia di far l'amore con te" "Come corri ragazzo, magari toccala ma per l'amore è ancora presto" Misi la mano sulla pelosa figa e col dito mi accorsi che era bagnata "Zia devi fare la pipì"? "No tesoro si bagna se la tocchi, prova ad andare giù e leccarla, vedi se ti piace" Mi intrufolai ed aveva un sapore molto gradevole. Dai zia lecca, lecca più forte, ancora ooohhh, tesoro della zia cosa mi hai fatto". Mi riportò sopra mi lecco il viso e disse "Ora aspetta che ci penso io" Mise il cazzo in bocca ed in un minuto la riempii di sborra. "Mi viene in mente quando chiedesti cos'è la sborra, tesoro della zia". Ormai tremavo tutte le sere e dopo che i nonni dormivano mi coricavo nel letto con la zia, che su consiglio di mamma cominciò a prendere la pillola in modo che le potessi sborrare nella figa. Mamma sapeva che scopavo con la zia, non i nonni però altrimenti mi mandavano via. Ero abbastanza dotato e la zia mi diceva che il mio era il cazzo più grosso che avesse mai provato. Anche dopo sposata la zia ogni tanto mi voleva per sentire qualcosa nella figa perché il marito sessualmente era un incapace.
scritto il
2022-06-18
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