Il paradosso tra mamma e sua sorella.

di
genere
incesti

Il rapporto che ho con mamma è del tutto speciale, mentre con sua sorella, che non era a conoscenza di quello che avveniva nella nostra famiglia, la cautela non era mai troppa. Mamma sessualmente mi ha svezzato, mi ha spiegato tutto sul sesso prima, e poi in pratica. Naturalmente le raccomandazioni erano all'ordine del giorno e quello che avveniva nella nostra casa non doveva sapersi fuori.
Il fuori riguardava anche la zia, sua sorella. Il ceppo comunque era quello, entrambe avevano un ottimo rapporto con il cazzo. Mentre la zia non era ancora sposata e viveva con i genitori miei nonni, mamma aveva papà che le consentiva di fare tutto quello che voleva. Nel percorso di crescita capii che la zia, intuendo l'ottimo rapporto tra mamma e papà, cercava un uomo che avesse la stessa mentalità del cognato e si rese conto che non era facile trovarlo. Quando poi vennero scoperti gli altarini lei dava quasi fuori di testa, era soggiogata dall'idea di avere un uomo che le desse libero uso per la sua meravigliosa figa. Raggiunta l'età per farlo supplii io a soddisfare la zia e mamma ne era a conoscenza e ne era felice che non soffrisse. Mamma era altruista oltre a soddisfarla io alla zia concedeva di di farla scopare da papà tranquillamente alla nostra presenza. Chicca mia sorella, che prima veniva tenuta all'oscuro di tutto per non farle venire complessi, quando scoprì la verità, all'inizio fece un casino e voleva abbandonare la famiglia, poi si rese conto del benessere sessuale scopando prima con papà e poi con me al punto di non voler sentire nessun altro uomo. La sorella di papà invece era troia di suo, non aveva pudore, per lei esisteva un solo verbo "scopare" Con chi e come non aveva nessuna importanza. A lei fu papà che la svezzò e le fece conoscere i piaceri del cazzo a cui non volle mai rinunciare. Da dire che comunque lei i cazzi li selezionava, prima di usarli voleva vederli e giudicare, la grandezza, la forma, la pulizia e perché no la prestanza fisica del maschio. Era diventata una grande intenditrice e dava consigli a tutti ma non poteva competere con mamma. Due scuole diverse, maestra e professoressa.
Papà aveva un altro principio, secondo lui il cazzo e la figa andavano usati al massimo perché non si consumavano, anzi acquistavano potenza muscolare, consentendo sempre migliori prestazioni e mamma per questo era felicissima, infatti la sua figa odiava il riposo. Ormai eravamo a posto con noi stessi avevamo trovato il punto migliore e riuscivamo a trarne tutti i benefici sessuali e comportamentali.
scritto il
2022-06-19
1 2 . 1 K
visite
2
voti
valutazione
6
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Il nuovo lavoro

racconto sucessivo

Il club privè
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.