Schizzami
di
Simone
genere
masturbazione
Ero depresso, il lavoro diminuiva e le spese aumentavano. Il caldo e l’angoscia mi stavano letteralmente martellando il cervello. Sentivo le tempie pulsare, nel vero senso della parola, avrei voluto urlare dal dolore e dalla disperazione.Ma la mia fluviale interlocutrice non si accorgeva degli sforzi che facevo per mantenere l’autocontrollo. Lei continuava ad illustrarmi tutti i dannati e infiniti problemi del mondo femminile. Ora non è che io sia insensibile a tali tematiche, però avevo la netta sensazione che in quel momento chi fosse di più nella merda più totale fossi io e non riuscivo a provare la minima empatia per alcuno dei problemi di cui si diceva afflitta la donna, che mi stava davanti.Avrei voluto andare via e lasciarla continuare a parlare, ma non lo feci e la mia mente non resistette più a lungo. Così, quando lei accennò alla merci fazione del corpo femminile attraverso la pornografia, dalla mia bocca uscirono queste testuali parole :” La pornografia ormai è morta, grazie a internet. Io personalmente quando ho voglia di farmi una bella sega vado sui siti amatoriali, dove ci sono tante donne che amano farsi vedere nude o mentre scopano con un sacco di tizzi. E’ molto più bello farsi le seghe con queste donne, che si eccitano a ricevere commenti porci sulle loro foto.Io mi diverto un sacco e sono diventato anche bravo a fare loro dei bei tributi”Incredibilmente questo sfogo mi aveva dato una piacevolissima sensazione di leggerezza e libertà. Per una dannata volta nella mia vita avevo detto ad una donna in carne e ossa, ciò che realmente mi passava per la testa, senza minimamente censurarmi.Finalmente lei rimase senza parlare per quasi un minuto, forse il minuto più bello della mi vita. Era uno spettacolo godersi la sua faccia sorpresa.Alla fine provò a riprendersi e mi chiese cosa fossero i “tributi”, non aspettavo altro, così esposi il significato del termine :” tributo nel senso di omaggio e trattandosi di esibizioniste che amano eccitare, l’omaggio consiste nella documentazione di quanto l’uomo ha goduto, guardando le loro foto. In pratica bisogna sborrare sulle loro foto e mandare loro documentazione visiva di ciò. Io modestamente sono diventato bravo in questo. Ho persino un mio personale sito di tributi. Tu non sai neppure quante donne mi mandano le loro foto nude per segarmici sopra. Sono così tante le richieste che non riesco a soddisfarle tutte.”Con queste ultime parole la mia liberatoria confessione avrebbe potuto terminare, ma non mi bastava, volevo arrivare fino al limite. Presi il mio smartphone e mi collegai al mio sito, c’erano un infinità di foto del mio cazzo duro che sborrava sulle immagine di donne, di tutte le età, dai 20 ai 60 anni. Le feci leggere i commenti entusiasti delle donne che avevano ricevuto il tributo.Lei guardava, leggeva, ma non diceva una parola. Era fantastico ridurla al silenzio e sbatterle in faccia il mio cazzo duro, anche se solo in foto.Terminata la mia abietta agnizione, lei con una scusa qualunque fuggi via. Io tornai a casa leggero e felice come un ragazzino che ha perso la verginità. Per la prima volta dopo diverse settimane, dormii stupendamente. Passarono giorni senza più avere notizie della depositaria della mia confessione. Un giorno mentre scaricavo la posta elettronica ricevetti una sua mail. Ero molto sorpreso e curioso, avrei la lettera e conteneva una sola parola “schizzami!”Sta volta la sorpresa l’aveva fatta lei a me, aprii le foto allegati alla mail, mi presi il cazzo in mano e comincia una lenta e meravigliosa sega. Una straordinaria sensazione di vitalità si impossessò di me. Dopo infinite discussioni sui rapporti uomo donna, ecco quello che succedeva. Io godevo nell’esibire la mia virilità e un simulacro di potenza attraverso il mio cazzo duro, lei a sentirsi l’oggetto di un desiderio così istintuale.Sborrai abbondantemente, ero orgoglioso di me, mandai il risultato alla mia amica, che ne fu molto soddisfatta. Ora lei è una delle mie più accanite fan e commenta spesso le perfomance che pubblico sul mio sito.Così è la vita.
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