Pompino al centro commerciale con finale sgradito
di
Davide Autore
genere
etero
Loredana doveva incontrarsi con Daniele al centro commerciale alle cinque del pomeriggio, ma di lui ancora nessuna traccia; cosi decise di farsi un giro nei vari negozi di abbigliamento. Vide in una vetrina un grazioso completino per l’estate e incuriosita anche dal prezzo entrò dentro al negozio. Ad aiutarla con la scelta dei capi c’era una ragazza minuta con gli occhiali e con la carnagione malaticcia, Loredana credeva la commessa avesse qualche tipo di problema di salute, comunque non le importava più di tanto e si andò verso il reparto intimi.
«Avete una lingerie color rosso porpora?» Chiese alla commessa.
«Certo abbiamo un vasto assortimento di modelli e colori, mi dica cosa preferisce tra questo intero corpo o questo a pezzi che da l’effetto vedo, e, non vedo».
Loredana era indecisa tra i due capi, ma, alla fine scelse quello a pezzi; era perfetto.
Daniele aveva perso tempo per colpa di un automobilista idiota che non riusciva a parcheggiare, fortunatamente si liberò un posto accanto e si parcheggiò lì. - Ormai Loredana dovrebbe essere già arrivata -pensò, prese l’ascensore che conduceva al terzo piano, luogo dell’appuntamento con la donna; all’interno trovò una ragazza davvero molto carina che l’osservava un po’ intimidita, Daniele cercò di rompere il ghiaccio ma inutilmente, la ragazza non aveva voglia di parlare e lo liquidò con un semplice buongiorno mentre usciva dall’ascensore al secondo piano. Appena le porte si aprirono al terzo piano la vide seduta su una panchina, con lei aveva tre buste.
«Ecco la ragazza che cercavo» Disse mentre si avvicinava a Loredana.
«Ecco l’uomo che mi fa attendere» Rispose lei sorridendo.
I due si spostarono verso un bar per fare colazione. Lei prese una brioche e una spremuta d’arancia, lui invece soltanto un bicchiere d’acqua, aveva già fatto colazione prima di uscire. I due nel mentre che aspettavano ciò che avevano ordinato si misero a parlare.
«Come mai hai tardato?» Chiese lei
«Mi scuso, un idiota non riusciva a parcheggiare e mi ha lasciato lì ad attendere, fortunatamente un altro usciva con l’auto e mi ci sono fiondato subito rubandogli il posto. Spero che il ritardo non ti abbia infastidita».
«Cose che capitano. L’unica cosa che mi infastidisce è che non ti sei reso conto della mia nuova capigliatura».
Daniele in realtà aveva notato altro. Loredana vestiva con una maglia con il collo a V che dava spazio al seno, senza tralasciare i leggings aderenti che indossava; davano un bel effetto al suo splendido sedere.
«No mi spiace, stavo osservando altro».
«Perché credo che tu sia intendendo il mio corpo»
«Perché ti piace mostrarti e sai quanto adoro il tuo bel culetto»
«Andiamo al sodo, d’accordo? Seguimi in bagno»
I due si spostarono in bagno sperando di non essere visti, iniziarono a limonare e lentamente le loro mani esploravano i corpi, lui prese con forza una una chiappa di lei, stringendola e sentendo quanto fosse soffice. Loredana era stufa delle toccatine e dei baci, dunque scese sempre più a sud fino a trovarsi davanti il pene di lui, eretto e pulsante ansioso di essere preso a baci e leccatine, cosa che la ragazza iniziò subito a fare. Lo teneva fermo con la mano e con la bocca si lavorava bene la cappella, la lingua faceva tutto il giro del contorno stuzzicandolo; intanto lo guardava negli occhi. Se prima girava attorno alla cappella ora l’aveva presa completamente in bocca e divertendosi nel succhiare l’uccello non si rese conto che un ombra la stava guardando da dietro la serratura. Daniele contraccambiò il favore e si mise a giocare con la fighetta di lei, leccava, sputava e inseriva leggermente un dito, poi due dando ogni tanto un colpetto deciso per far grugnire la scrofa. Nel preciso momento che Daniele decise di penetrare Loredana si sentì un rumore, quasi un grido strozzato. L’uomo prese l’iniziativa e verificò chi fosse il guardone, ma con grande sorpresa si scoprì essere una donna, per la precisione la commessa del negozio in cui Loredana aveva comperato la lingerie; ella stava cercando Loredana per ritornarle la carta di credito che accidentalmente si era scordata sul bancone, e, non vedendola ritornare si prese la briga di andare a cercarla. Eccitata e anche un po’ morta di cazzo si mise a spiarli dalla serratura. Daniele non poté far nulla, la commessa che si presentò col nome di Eleonora si avventò sul cazzo e iniziò a baciarlo e spompinarlo esageratamente bene, meglio di quanto aveva fatto Loredana, quest’ultima non rimase a osservare per molto, si unì ai due. Un cazzo per due fighe è il sogno di quasi tutti gli uomini della terra, però nessuno mette in conto una cosa; ovverosia l’eccitamento porta molto spesso a venire molto presto. Cosa che successe al fortunato ma dispiaciuto Daniele; l’unica soddisfazione fu la sborrata finale sulla bocca di entrambe!
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«Avete una lingerie color rosso porpora?» Chiese alla commessa.
«Certo abbiamo un vasto assortimento di modelli e colori, mi dica cosa preferisce tra questo intero corpo o questo a pezzi che da l’effetto vedo, e, non vedo».
Loredana era indecisa tra i due capi, ma, alla fine scelse quello a pezzi; era perfetto.
Daniele aveva perso tempo per colpa di un automobilista idiota che non riusciva a parcheggiare, fortunatamente si liberò un posto accanto e si parcheggiò lì. - Ormai Loredana dovrebbe essere già arrivata -pensò, prese l’ascensore che conduceva al terzo piano, luogo dell’appuntamento con la donna; all’interno trovò una ragazza davvero molto carina che l’osservava un po’ intimidita, Daniele cercò di rompere il ghiaccio ma inutilmente, la ragazza non aveva voglia di parlare e lo liquidò con un semplice buongiorno mentre usciva dall’ascensore al secondo piano. Appena le porte si aprirono al terzo piano la vide seduta su una panchina, con lei aveva tre buste.
«Ecco la ragazza che cercavo» Disse mentre si avvicinava a Loredana.
«Ecco l’uomo che mi fa attendere» Rispose lei sorridendo.
I due si spostarono verso un bar per fare colazione. Lei prese una brioche e una spremuta d’arancia, lui invece soltanto un bicchiere d’acqua, aveva già fatto colazione prima di uscire. I due nel mentre che aspettavano ciò che avevano ordinato si misero a parlare.
«Come mai hai tardato?» Chiese lei
«Mi scuso, un idiota non riusciva a parcheggiare e mi ha lasciato lì ad attendere, fortunatamente un altro usciva con l’auto e mi ci sono fiondato subito rubandogli il posto. Spero che il ritardo non ti abbia infastidita».
«Cose che capitano. L’unica cosa che mi infastidisce è che non ti sei reso conto della mia nuova capigliatura».
Daniele in realtà aveva notato altro. Loredana vestiva con una maglia con il collo a V che dava spazio al seno, senza tralasciare i leggings aderenti che indossava; davano un bel effetto al suo splendido sedere.
«No mi spiace, stavo osservando altro».
«Perché credo che tu sia intendendo il mio corpo»
«Perché ti piace mostrarti e sai quanto adoro il tuo bel culetto»
«Andiamo al sodo, d’accordo? Seguimi in bagno»
I due si spostarono in bagno sperando di non essere visti, iniziarono a limonare e lentamente le loro mani esploravano i corpi, lui prese con forza una una chiappa di lei, stringendola e sentendo quanto fosse soffice. Loredana era stufa delle toccatine e dei baci, dunque scese sempre più a sud fino a trovarsi davanti il pene di lui, eretto e pulsante ansioso di essere preso a baci e leccatine, cosa che la ragazza iniziò subito a fare. Lo teneva fermo con la mano e con la bocca si lavorava bene la cappella, la lingua faceva tutto il giro del contorno stuzzicandolo; intanto lo guardava negli occhi. Se prima girava attorno alla cappella ora l’aveva presa completamente in bocca e divertendosi nel succhiare l’uccello non si rese conto che un ombra la stava guardando da dietro la serratura. Daniele contraccambiò il favore e si mise a giocare con la fighetta di lei, leccava, sputava e inseriva leggermente un dito, poi due dando ogni tanto un colpetto deciso per far grugnire la scrofa. Nel preciso momento che Daniele decise di penetrare Loredana si sentì un rumore, quasi un grido strozzato. L’uomo prese l’iniziativa e verificò chi fosse il guardone, ma con grande sorpresa si scoprì essere una donna, per la precisione la commessa del negozio in cui Loredana aveva comperato la lingerie; ella stava cercando Loredana per ritornarle la carta di credito che accidentalmente si era scordata sul bancone, e, non vedendola ritornare si prese la briga di andare a cercarla. Eccitata e anche un po’ morta di cazzo si mise a spiarli dalla serratura. Daniele non poté far nulla, la commessa che si presentò col nome di Eleonora si avventò sul cazzo e iniziò a baciarlo e spompinarlo esageratamente bene, meglio di quanto aveva fatto Loredana, quest’ultima non rimase a osservare per molto, si unì ai due. Un cazzo per due fighe è il sogno di quasi tutti gli uomini della terra, però nessuno mette in conto una cosa; ovverosia l’eccitamento porta molto spesso a venire molto presto. Cosa che successe al fortunato ma dispiaciuto Daniele; l’unica soddisfazione fu la sborrata finale sulla bocca di entrambe!
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