Io che guardo (2) Incontri ravvicinati

di
genere
prime esperienze

E poi che succede, giustamente mi fa notare un lettore, e si perchè dopo il primo tradimento, a cui avevo assistito, la nostra relazione, aveva preso un nuovo vigore, e con la mia Alessia, eravamo tornati complici, e disinibiti, ci piaceva guardare i film porno e copiare le posizioni , e tutto andava bene, eravamo felici.
Poi quella sera, al ritorno dal pranzo domenicale, ci fermiamo in autogrill, ed Alessia, con il suo Baby doll, e il suo fisicho, attirava lo sguardo dei vari clienti, la cosa ci eccitava entrambi, e mentre degustavamo un caffè seduti, vicino a noi c'era seduto, un omone, con i capelli, rasati, fisico possente, e una pancia prominente, e con un marcato accento romano, in breve attacchiamo bottone, e ci parla del suo lavoro, delle nottate a guidare, delle soste agli autogrill, io e mia moglie, ci guardiamo lei capisce subito, voglio guardare, annuisce, e cosi gli chiedo possiamo vedere la cabina del tuo camion, lui annuisce, ci alziamo, e veramente un uomo brutto a vedere con la tuta nera, i zoccoli, e la felpa nera, traversiamo il parcheggio, ed eccoci vicino al suo camion, io salgo al posto di guida, lui fa salire Alessia, siamo soli, tira le tendine, siamo isolati, accende la luce, e ride, Alessia gli tocca l'uccello, lui mi sorride, io lo guardo, poi si abbassa la tuta e spettacolo, esce fuori, un pisellone, singolarmente lungo e grosso, con una cappella violacea, si toglie la felpa e maglietta, e mostra la sua rozzezza, con un grosso lupo tatuato sul petto, e si vedono i rotoli di grasso, sui fianchi, ma intanto il suo pisellone ,a preso vigore, e le vene, sembrano nodi, lui è consapevole delle dimensioni del suo pene, e mostra spavalderia, prende Alessia, da dietro la nuca, e vedo mia moglie, con il suo pisellone, in bocca, per quello, che poteva prenderne, io sono li assisto alla scena, lui mi guarda e sorride, ogni tanto Alessia lo estrae e riprende, respiro. Poi lui prende il sopravvento, in breve è nuda, e la penetra, la scena è surreale, Alessia, con le gambe aperte, seduta sul posto passeggiero, e lui la penetra, lei fa un sobbalzo, io sono li vicino, con il mio pisello, oramai, duro come la pietra, e lo tiro fuori e mi sego, la sua pancia, sbatte su corpo di mia moglie, lui la scopa in modo energico e deciso, poi ordina cosi " stringi la mano al cornuto" obbediamo e io con una mano mi sego, e con l'altra stringo la sua mano, sembra di assistere ad un film porno dal vivo, il suo pisellone spadroneggia nella fica di mia moglie, e lui la mette in tutte le posizioni, la schiaffeggia sul culo, fa entrare il dito nel suo buco, è la sua bambola il suo oggetto sessuale, ha una resistenza e forza sovrumana, è interminabile, io trattengo la mia voglia di arrivare all'orgasmo. E veramente un uomo con la clava, mi accorgo che sta arrivando, accellero anche io, poi dice riempiamo la bocca di sperma, della troia, lo estrae Alessia, apre la bocca e vedo schizzi di sperma giallastro fuoriuscire dal suo bastone di carne, la cosa mi eccita, ed arrivo anche io e vengo nella sua bocca, lei ingoia tutto, siamo soddisfatti, tutti e tre, Alessia mi dice " ho dimenticato quante volte sono arrivata all'orgasmo, il pisello del romano, e li moscio, sembra un grosso pendolo, mi ordina di andare a prendere delle birre e da mangiare, obbedisco, quando ritorno, trovo Alessia, nuda, che lecca il suo bastone di carne, di nuovo in erezione, mentre mia moglie, lecca le sue palle, lui beve la birra, poi bagna il suo uccello, di birra, ed Alessia, lo succhia, di nuovo, riparte alla carica, la scopa non con violenza ma con forza ed impeto, io li sono a pochi cm, poi fa un rotto da bestia, sul viso di Alessia, la cosa mi eccita, siamo i suoi schiavi, continuo a segarmi, e ben presto arrivo.
Solo il rapporto anale, non riuscirà, anche perchè le dimensioni, eccessive, ci fanno desistere. Oramai sono le 2 di notte usciamo, dalla cabina del camion, in modo furtivo,
ci salutiamo, gli neghiamo il numero di cell., e via, siamo in macchina, Alessia, mi bacia in bocca, poi mi dice, amore, fermati voglio il tuo pisello, nel culo, e cosi, la scopo nel culo, in una piazzola, sull'autostrada.
In macchina, siamo felici, ci preoccupa il non aver usati preservativi, con lo sconosciuto, e ripensiamo, a lui, con il suo fisico, grssolano, e poco curato, il suo pisellone, sproporzionato, cosi nodoso, quel lanciare rutti mentre, scopava, ma avevamo avuto orgasmi, mai avuti in vita nostra, e mia moglie, delle infiammazioni, alla fica, che il bravo ginecologo curo'.
Ho omesso di mettere in nome del camionista solo per una sua privacy.
scritto il
2022-06-30
1 . 8 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Io che guardo (1)
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.