Anna la Puttana
di
emilio52
genere
incesti
Mi chiamo Anna, 38 anni, casalinga, sposata con Giorgio di 44, un'unione che definirei senza particolari slanci, sesso a intervalli sempre più lunghi e almeno da parte mia anche molto noiosi, abbiamo una figlia Simona 18 anni attualmente a Londra in vacanza studio Sono le 8 di martedì 16 luglio, una tipica giornata romana calda e afosa, Giorgio è appena andato in ufficio, è manager di una grande società edile.Non avrei mai immaginato che da lì a poche ore la mia vita fatta di piccole gioie famigliari, partite a burraco con le amiche, letture settimanali di gossip e shopping in centro, sarebbe radicalmente cambiata e sarei diventata Anna la Puttana
Fatta colazione vado in bagno, mi guardo allo specchio, mora, occhi neri, capelli corvini alle spalle, ho indosso il solo top di un pigiama leggerissimo. La natura mi ha aiutata, sono ancora una bella donna, non molto alta 1,65, una quarta abbondante di seno, un bel culo, un fisico rotondo ma ancora tonico e senza smagliature. Mi piace un casino quando i maschi mi spogliano con gli occhi. Le poche volte che esco in compagnia è mia abitudine portare gonne sopra il ginocchio, tacchi alti, scollature importanti, queste ultime sono sempre state il primo centro d'interesse degli occhi maschili, mi piace flirtare con gli uomini ma non mii sono mai spinta al di là di un sorriso o un ammiccamento Oggi però vesto castigata, attendo la visita di mio nipote Fabrizio, il figlio diciottenne di mio sorella Franca. Si ferma da noi due o tre giorni in attesa di amici con i quali andrà in vacanza. Non conosce molto di Roma, cercherò di fargli da guida turistica. Verso le 11 vado alla stazione Termini a prenderlo. Sono tre anni che non lo vedo, a malapena lo riconosco, è sempre un bel ragazzo, ormai quasi uomo, alto e dinoccolato, dopo i saluti di rito decidiamo di visitare il centro partendo dal Colosseo. La giornata passa veloce, per quanto posso gli descrivo i monumenti, gli artisti e la storia di Roma, lo ricordavo timido e Fabrizio è rimasto tale anche se spesso scopro il suo sguardo perso tra cosce delle turiste nordiche o sui procaci seni delle latino americane. Ad essere sincera quegli sguardi e quelle attenzioni mi disturbano un po', mi fanno sentire vecchia, stupidamente penso che se avessi qualche anno in meno avrei su di me le stesse attenzioni e gli stessi sguardi. Tornati a casa, mentre sono sotto la doccia, un pensiero osceno e stupido si fa strada nella mia mente di casalinga insoddisfatta, forse il caldo o forse l'astinenza ma quel pensiero si fa strada dentro di me, voglio tentare di sedurre Fabrizio e scoprire se sono ancora in grado di fare perdere la testa a un ragazzo timido, impacciato ma presumo con gli ormoni a palla, ovviamente potrà essere solo una seduzione platonica, senza nessun legame col sesso, lungi da me provocare un incesto con il figlio di mia sorella. Dopo la doccia metto un tubino leggero a metà coscia con una scollatura molto profonda, le tette senza nessun sostegno me lo posso ancora permettere, prima di uscire dal bagno le massaggio, mi soffermo sui capezzoli, accarezzare quel punto del mio corpo mi provoca un'immediata eccitazione, in un attimo diventano turgidi e duri, sotto porto uno slip nero molto piccolo alla brasiliana. Lo raggiungo in soggiorno, è a dorso nudo con indosso i soli pantaloncini, sta smanettando il cellulare, mi accomodo vicino a lui sul divano. "Caro Fabrizio non sono più abituata alle passeggiate romane sotto il solleone" mi stendo sui cuscini del divano e allungo le gambe fin quasi a toccare le sue, il tubino ora lascia scoperte quasi del tutto le cosce e anche qualcosa di più "scusami Fabrizio ma se non ti disturba chiudo gli occhi e mi rilasso" Finalmente si degna di guardarmi "figurati zia" Facendo finta di sistemarmi un cuscino dietro la testa allargo le cosce, ora solo lo slip separa i suoi occhi dalla mia fica, faccio finta di assopirmi. Sul suo viso un rossore improvviso, incoraggiata faccio un altro passo verso il mio fine "scusa Fabrizio, se non ti dò fastidio, posso appoggiare le gambe sulle tue cosce, questo divano è così corto" La cosa più comoda per lui sarebbe spostarsi sulla poltrona ma..."figurati zia fai pure" impacciatissimo e paonazzo esagera in finta gentilezza " aspetta ti sistemo due cuscini sotto le gambe, così ti allunghi tutta, staremo comodissimi" lo lascio fare, mi diverte guardarlo mentre si china verso di me e sofferma lo sguardo sulle mi tette che in quella posizione stanno cercando di debordare dalla scollatura "sicuro che non ti creo disturbo Fabrizio?" rosso in viso e impacciato "figurati zia è un piacere per me" la sua voce si è fatta più roca, ha lasciato il cellulare e non sa più dove appoggiare le mani. Passo un braccio sopra gli occhi, come per proteggerli dalla luce, in questo modo posso osservarlo mentre fingo di assopirmi. Fabrizio fermo e stretto in un angolo del divano, io con movimenti lenti e lascivi ho portato piedi e polpacci sul suo grembo che sento reagire, si muove e preme sulla mia pelle. Sto facendo una cazzata, lo so, ma mi dico " è solo un gioco Carla, non stai facendo nulla di male". Lui mi osserva, cerca di capire se sto dormendo, con la mano mi sfiora un ginocchio, non mi muovo, finge di stirarsi e appoggia un braccio sullo schienale del divano, minuto mi appoggia la mano sulle cosce, è calda sulla mia pelle velata dal sudore. Mi muovo appena come se fossi ormai addormentata, strofino la gamba sopra i suoi pantaloncini, lo sento, è turgido e duro, un pensiero attraversa veloce la mia mente, tentò di cancellarlo all'istante ma lui è ancora lì, non se ne va..."chissà se quel membro è già stato leccato e ingoiato da labbra carnose come le mie, chissà che sapore ha, chissà se....." Sono proprio una stupida, è solo un gioco, lo guardo, la mano protegge i miei occhi, ha ripreso il cellulare e ....cazzo mi sta fotografando!!!! Inquadra le gambe, poi un po' più su, i seni...dio mio mi sto eccitando, nessuno mai mi aveva fotografato così, cerco di rimanere immobile ma la mia fighetta si sta bagnando, cazzo devo fare qualcosa. Senza guardarlo e senza aprire gli occhi stiro le braccia e mi sdraio sul fianco a gambe rannicchiate, in questa posizione non posso più vederlo ma almeno lui non vedrà la mia vagina. Ora lui non è più bloccato e può guardare e fotografare senza nessun pericolo di essere scoperto. Purtroppo nella nuova posizione mi accorgo che il seno e parte dei capezzoli sono quasi totalmente scoperti È una situazione che mi spaventa e mi eccita al tempo stesso. Sento lo sfregare della sua mano sui pantaloncini, immagino se li stia abbassando. Un altro pensiero osceno solletica la mia mente...lo scaccio ma dopo aver intuito che lui se lo sta menando ritorna prepotente..."dio mio, pagherei per guardarlo, si sta segando per sua zia...per me!!" Sono bagnata...vorrei....ma cosa sto facendo e pensando!!! Sento che ansima prossimo alla sborrata, si alza di scatto, corre in bagno e si chiude la porta alle spalle. Per qualche secondo rimango ferma, forse sta dicendo il mio nome mentre sborra. Dopo qualche secondo apro gli occhi, sono eccitata, ho la figa bagnata e le mutandine incollate alla pelle, lentamente vado in camera e mi sdraio sfinita continua
Fatta colazione vado in bagno, mi guardo allo specchio, mora, occhi neri, capelli corvini alle spalle, ho indosso il solo top di un pigiama leggerissimo. La natura mi ha aiutata, sono ancora una bella donna, non molto alta 1,65, una quarta abbondante di seno, un bel culo, un fisico rotondo ma ancora tonico e senza smagliature. Mi piace un casino quando i maschi mi spogliano con gli occhi. Le poche volte che esco in compagnia è mia abitudine portare gonne sopra il ginocchio, tacchi alti, scollature importanti, queste ultime sono sempre state il primo centro d'interesse degli occhi maschili, mi piace flirtare con gli uomini ma non mii sono mai spinta al di là di un sorriso o un ammiccamento Oggi però vesto castigata, attendo la visita di mio nipote Fabrizio, il figlio diciottenne di mio sorella Franca. Si ferma da noi due o tre giorni in attesa di amici con i quali andrà in vacanza. Non conosce molto di Roma, cercherò di fargli da guida turistica. Verso le 11 vado alla stazione Termini a prenderlo. Sono tre anni che non lo vedo, a malapena lo riconosco, è sempre un bel ragazzo, ormai quasi uomo, alto e dinoccolato, dopo i saluti di rito decidiamo di visitare il centro partendo dal Colosseo. La giornata passa veloce, per quanto posso gli descrivo i monumenti, gli artisti e la storia di Roma, lo ricordavo timido e Fabrizio è rimasto tale anche se spesso scopro il suo sguardo perso tra cosce delle turiste nordiche o sui procaci seni delle latino americane. Ad essere sincera quegli sguardi e quelle attenzioni mi disturbano un po', mi fanno sentire vecchia, stupidamente penso che se avessi qualche anno in meno avrei su di me le stesse attenzioni e gli stessi sguardi. Tornati a casa, mentre sono sotto la doccia, un pensiero osceno e stupido si fa strada nella mia mente di casalinga insoddisfatta, forse il caldo o forse l'astinenza ma quel pensiero si fa strada dentro di me, voglio tentare di sedurre Fabrizio e scoprire se sono ancora in grado di fare perdere la testa a un ragazzo timido, impacciato ma presumo con gli ormoni a palla, ovviamente potrà essere solo una seduzione platonica, senza nessun legame col sesso, lungi da me provocare un incesto con il figlio di mia sorella. Dopo la doccia metto un tubino leggero a metà coscia con una scollatura molto profonda, le tette senza nessun sostegno me lo posso ancora permettere, prima di uscire dal bagno le massaggio, mi soffermo sui capezzoli, accarezzare quel punto del mio corpo mi provoca un'immediata eccitazione, in un attimo diventano turgidi e duri, sotto porto uno slip nero molto piccolo alla brasiliana. Lo raggiungo in soggiorno, è a dorso nudo con indosso i soli pantaloncini, sta smanettando il cellulare, mi accomodo vicino a lui sul divano. "Caro Fabrizio non sono più abituata alle passeggiate romane sotto il solleone" mi stendo sui cuscini del divano e allungo le gambe fin quasi a toccare le sue, il tubino ora lascia scoperte quasi del tutto le cosce e anche qualcosa di più "scusami Fabrizio ma se non ti disturba chiudo gli occhi e mi rilasso" Finalmente si degna di guardarmi "figurati zia" Facendo finta di sistemarmi un cuscino dietro la testa allargo le cosce, ora solo lo slip separa i suoi occhi dalla mia fica, faccio finta di assopirmi. Sul suo viso un rossore improvviso, incoraggiata faccio un altro passo verso il mio fine "scusa Fabrizio, se non ti dò fastidio, posso appoggiare le gambe sulle tue cosce, questo divano è così corto" La cosa più comoda per lui sarebbe spostarsi sulla poltrona ma..."figurati zia fai pure" impacciatissimo e paonazzo esagera in finta gentilezza " aspetta ti sistemo due cuscini sotto le gambe, così ti allunghi tutta, staremo comodissimi" lo lascio fare, mi diverte guardarlo mentre si china verso di me e sofferma lo sguardo sulle mi tette che in quella posizione stanno cercando di debordare dalla scollatura "sicuro che non ti creo disturbo Fabrizio?" rosso in viso e impacciato "figurati zia è un piacere per me" la sua voce si è fatta più roca, ha lasciato il cellulare e non sa più dove appoggiare le mani. Passo un braccio sopra gli occhi, come per proteggerli dalla luce, in questo modo posso osservarlo mentre fingo di assopirmi. Fabrizio fermo e stretto in un angolo del divano, io con movimenti lenti e lascivi ho portato piedi e polpacci sul suo grembo che sento reagire, si muove e preme sulla mia pelle. Sto facendo una cazzata, lo so, ma mi dico " è solo un gioco Carla, non stai facendo nulla di male". Lui mi osserva, cerca di capire se sto dormendo, con la mano mi sfiora un ginocchio, non mi muovo, finge di stirarsi e appoggia un braccio sullo schienale del divano, minuto mi appoggia la mano sulle cosce, è calda sulla mia pelle velata dal sudore. Mi muovo appena come se fossi ormai addormentata, strofino la gamba sopra i suoi pantaloncini, lo sento, è turgido e duro, un pensiero attraversa veloce la mia mente, tentò di cancellarlo all'istante ma lui è ancora lì, non se ne va..."chissà se quel membro è già stato leccato e ingoiato da labbra carnose come le mie, chissà che sapore ha, chissà se....." Sono proprio una stupida, è solo un gioco, lo guardo, la mano protegge i miei occhi, ha ripreso il cellulare e ....cazzo mi sta fotografando!!!! Inquadra le gambe, poi un po' più su, i seni...dio mio mi sto eccitando, nessuno mai mi aveva fotografato così, cerco di rimanere immobile ma la mia fighetta si sta bagnando, cazzo devo fare qualcosa. Senza guardarlo e senza aprire gli occhi stiro le braccia e mi sdraio sul fianco a gambe rannicchiate, in questa posizione non posso più vederlo ma almeno lui non vedrà la mia vagina. Ora lui non è più bloccato e può guardare e fotografare senza nessun pericolo di essere scoperto. Purtroppo nella nuova posizione mi accorgo che il seno e parte dei capezzoli sono quasi totalmente scoperti È una situazione che mi spaventa e mi eccita al tempo stesso. Sento lo sfregare della sua mano sui pantaloncini, immagino se li stia abbassando. Un altro pensiero osceno solletica la mia mente...lo scaccio ma dopo aver intuito che lui se lo sta menando ritorna prepotente..."dio mio, pagherei per guardarlo, si sta segando per sua zia...per me!!" Sono bagnata...vorrei....ma cosa sto facendo e pensando!!! Sento che ansima prossimo alla sborrata, si alza di scatto, corre in bagno e si chiude la porta alle spalle. Per qualche secondo rimango ferma, forse sta dicendo il mio nome mentre sborra. Dopo qualche secondo apro gli occhi, sono eccitata, ho la figa bagnata e le mutandine incollate alla pelle, lentamente vado in camera e mi sdraio sfinita continua
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