La vendetta

di
genere
incesti

Da che ho memoria ho sempre odiato mia sorella. I suoi comportamenti verso di me sono sempre stati pessimi: opprimente, altezzosa, vendicativa. Il solo fatto di avere cinque anni più di me evidentemente la fa sentire superiore e non esita ad usare su di me questo potere. Ha sempre trovato molteplici modi per umiliarmi e svilirmi ma oggi è il giorno della vendetta. Ho deciso che da oggi questi comportamenti dovranno finire e sono pronto a tutto.
Il mio piano è perfido, terribile, perverso ma è ciò che merita.

Ho scoperto che vende video erotici online e ovviamente questo non piacerà ai nostri genitori, devoti credenti, così come non gli piaceranno i vari sex toy abilmente nascosti in vari punti della camera.
Ci ho messo mesi ad imparare come scassinare serrature senza danneggiarle.
Ora ho le prove, ho scattato foto, ho scaricato file, ho un hard disk che può distruggerla e ne ho altre due copie di backup nascoste in posti talmente oscuri e distanti da non essere nemmeno immaginabili.
La mia vendetta è pronta, ma voglio godermela fino alla fine. Voglio vederla pregare per essere risparmiana da quest'onta. In ginocchio.

La aspetto in camera sua. Seduto alla scrivania con l'hard disk in mano.
Appena entra non riesce a nascondere lo stupore: la sua porta non è chiusa a chiave e dentro ci sono io, il suo fratellino appena maggiorenne. Quello tanto stupido ed incapace, a sentire lei.
Come previsto mi urla in faccia, mi chiede come io sia entrato e mi ordina di uscire. Ma io rimango fermo, immobile, e sorrido. Lei sa che sta succedendo qualcosa su cui non ha il controllo ma non può rinunciate alla sua aggressività. Mi solleva di peso tirandomi per un braccio ma io la respingo e le mostro il mio cellulare. Sullo schermo una foto di un grosso dildo rosa nel suo cassetto.
Lei è senza parole.
Scorro il dito sul vetro per mostrare un'altra foto. Una serie di palline legate tra loro. Poi un vibratore, poi un plug anale. Lei è furibonda ma, anche se tenta di nasconderlo, anche spaventata.
Le chiedo cosa ne penserebbe mamma: lei sbianca. Mi chiede di cancellare tutto ma io le rido in faccia e mi avvio verso la porta. Lei allora mi vola addosso tentando di sottrarmi il telefono ma si sorprende di nuovo quando glielo porgo ridendo.
Le spiego che ho tutto salvato su diversi hard disk, e che ho anche i suoi video.
Le cedono le gambe, si siede respirando affannosamente. È in crisi, non sa cosa fare e io me lo sto godendo. Sto solo aspettando che inizi ad implorarmi.
Alza lo sguardo e inizia a chiedere pietà. Finalmente.
Mi dice che tutto cambierà, che lei cambierà. Inutile.
La saluto e faccio per andarmene ma a quel punto accade qualcosa che non mi aspettavo. Si alza e si avvicina. Mi dice che sa benissimo che sono ancora vergine. Mi offre uno scambio: togliermi la verginità in cambio del mio silenzio.
Lei pensa di essere furba, ma involontariamente ha fatto un errore enorme. Non avevo immaginato che si potesse arrivare a tanto, ma ora so che la mia vendetta sarà ancora più terribile e solo perché questa stronza pensa di essere così indispensabile, così desiderata, così figa.
Accetto. "La mia verginità in cambio del mio silenzio".

Mi sdraio sul suo letto, ancora vestito, e aspetto. Lei sbuffa, capisce che dovrà fare tutto lei, e chiude la porta.
Si sfila maglia e pantaloni rimanendo in intimo. Le sue grosse tette sono schiacciate in un reggiseno sportivo che le dico di togliere. Prova ad opporsi ma capisce subito chi ha il coltello dalla parte del manico. Toglie il reggiseno e libera le sue grosse tette che ora sono sopra di me.
Controvoglia mi sfila i pantaloni, poi le mutande ed in quel momento capisce il grosso errore che ha fatto.
Mi guarda con una faccia esterrefatta e mi dice che non è in grado di infilarsi un pene così grosso.
Io rido. Forse ora capisce perché sono ancora vergine. Perché nessuna ha fatto sesso con me. Ma ora non avrà modo di tirarsi indietro. Il mio cazzo è grosso quanto un suo avambraccio, la mia cappella è quasi delle dimensioni di un suo pugno chiuso. Lei ora si infilerà questi trentacinque centimetri, e lo farà per la sua salvezza.
Prova ad opporsi, dice che non riuscirebbe che non ci passerebbe in nessun modo. Ottiene solo che il mio cazzo diventi ancora più duro.
Non ha scampo. Glielo dico.
Lei furiosa apre un cassetto ed estrae un lubrificante. Me ne spalma sul cazzo una grossa quantità e io mi godo quel vigoroso massaggio. Si toglie le mutande e si spalma l'ano dentro e fuori.
Mi guarda furiosa e mi dice che non lascerà che le rovini la vagina. Io non rispondo, sorrido e aspetto.
Lei si mette in piedi sul letto, gambe divaricate ed io in mezzo, mi solleva il cazzo e lo punta contro il suo culo, poi lentamente inizia a spingerlo dentro.
Si sforza, impreca, aggiunge lubrificante e riprova. Il suo ano comincia a dilatarsi ma non è comunque abituato a cose di queste dimensioni.
La guardo e lei evita il mio sguardo. Sento entrare la cappella e lei geme dal dolore. È tutta sudata e mi guarda ricacciando indietro le lacrime.
Le dico che non basta, deve entrare tutto. Lei non prova nemmeno ad opporsi. Inizia a spingere verso il basso facendo entrare in lei il mio enorme cazzo. Mi offende, impreca e geme. Il cazzo sta entrando, lo sento scorrere, al caldo, all'umido. Non avevo mai provato prima questa sensazione.
Lei inizia a massaggiarsi il clitoride e spinge ancora più forte. Finalmente il suo culo tocca il mio pube. Il mio pene è completamente inserito nel suo intestino. Lei mi appoggia le mani sulle ginocchia e si reclina indietro ma dalla sua pancia spunta in rilievo la mia cappella. Lei tocca quel punto, ha gli occhi sbarrati.
Le dico di continuare a toccare quel punto. Lei infuriata lo massaggia con forza, lo colpisce, lo stringe. Io non ce la faccio più, chiudo gli occhi e vengo con forza, come non ero mai venuto prima. Lei lo sente, sente la quantità di sperma con cui l'ho riempita.
Si copre la bocca come a chi viene da vomitare.
Le dico che può andare, che non dirò nulla. Lei punta i piedi sul letto e si solleva estraendo quel cazzo sproporzionato dal suo culo. Si mette subito una mano a chiudere l'ano e corre in bagno.
Io guardo il mio pene perdere l'erezione, poi mi dirigo anche io in bagno.
Trovo mia sorella sul water, intenta a liberarsi del mio sperma. Mi guarda mentre metto il cazzo nel bidet per pulirmi e mentre lo insapono e risciacquo.
Appena mi alzo passa lei a pulirsi.
Sto per uscire quando lei mi richiama. Si alza in piedi e si gira dilatandosi l'ano con le mani. Prende un grosso flacone di bagno schiuma e senza fatica se lo infila lasciando fuori solo il tappo. Poi camminando goffamente con quel flacone nel culo viene da me e mi prende il cazzo tra le mani. Me lo stringe e comincia a masturbarmi e a leccarlo fino a farlo tornare duro. A quel punto mette un braccio attorno al collo, si stringe a me e se lo infila urlando nella vagina fino in fondo.
Mi sussurra nell'orecchio che non aveva mai provato una cosa simile.
di
scritto il
2022-07-10
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