Fresca Notte.
di
Alessandro Nero
genere
etero
Fresca notte
Ti ho voluta. Desiderata. Tanto. In quella fresca notte di Agosto entravo furtivamente in casa tua e ti trovavo distesa nel letto tuo, supina con le gambe spalancate, t'accarezzavi le cosce come a tranquillizzarti, m'aspettavi trepidante, col desiderio che t'infiammava il corpo tutto. La luna che giaceva in alto t'illuminava di un etereo argento vivo che quasi mi sembravi una creatura divina, il tuo capo era adombrato da una macchia e mi chiedevo se mi vedesti arrivare, la tua fica invece ricoperta da uno strato selvaggio di peli pulsava e grondante mi ci fiondavo e bevevo tanto quanto era la sete che avevo di te. Sulla mia lingua il corpo tuo si muoveva come in una danza tribale scandita dal tamburo e il suo ritmo, poi premeva e io che voglia di smetterla non né avevo mi dissetavo bevendoti. I tuoi primi gemiti detti piano, le tue preghiere affinché la mia lingua si insinuasse in ogni dove, soave il tuo orgasmo... Sotto i colpi repentini e fulminanti la mia bocca traboccava del tuo orgasmo, scendeva lento placido e provando a non disperderne anch'io venivo. " Che oasi di piaceri! " Dicesti alla mia bocca prima di baciarmi. Traboccava ancora del seme e duro com'era lo misi dentro. Movimenti scanditi da una misteriosa musica che non s'ode ma che profonde da una misteriosa sorgente interna e sotto i miei colpi cadevi, sprofondavi, t'abbandonavi e lasciandoti andare ad indicibili sensazioni gemevi, gemevi e ancora gemevi... Riecheggia tutt'ora in quella stanza semi vuota semi distrutta, le mie mani che ti disfano, le tue unghie nella mia carne, la tua bocca secca, quelle parole non dette, mi imploravi, cosa mi dicevi?, Fresca notte foriera!
( Continua...)
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