La porta aperta - #1
di
Anonima Mente
genere
dominazione
*Tutti i fatti sono puramente immaginari e frutti di immaginazione. Nomi ed età sono puramente finti.*
——
Ero da poco a casa dei miei zii, che mi avevano invitato a dormire da loro e dove c’è anche quella bellissima ragazza di mia cugina: un poco alta, capelli neri, occhi marroni e con un bel fisico.
Quel giorno, mia cugina, di 19 anni, era entrata in bagno per farsi una doccia, ma aveva lasciato sbadatamente la porta chiusa non a chiave. Esatto, sono entrato. Che figuraccia. Lei mi guarda, io la guardo. Non credo di essermi mai vergognato cosi tanto in vita mia, ma allo stesso tempo non faccio che ripensarci a quel bel fisico.
Sono circa le 23, tutti si coricano, cosi faccio anch’io. Ma prima, ripenso ancora una volta a quel momento e non riuscendo a dormire, decido che forse è meglio se mi ci masturbo.
Pensando che fossero già tutti a dormire, la lasciai io la porta aperta, stavolta. Mia cugina passa per il corridoio su cui si affaccia la stanza e nota il tutto. Si ferma e spia, addirittura scatta delle foto, poi entra.
“Ehi ehi ehi!”, urlò moderatamente, e aggiunse “non credevo di avere un cugino cosi porco”
“N-non è come..” - balbettai pietrificato
“Shhhh” - mi mise il dito sulle labbra, e sussurrando mi disse: “è tutto ok, dimmi ora a cosa stavi pensando? alla tua bella cuginetta?”
“Beh si.. sai a cosa è successo prima”, dissi.
“Capisco… qui c’è del lavoro da finire a quanto pare, vuoi che me ne occupi io? Ad una sola condizione, però.” - disse.
“Quale?”, chiesi.
“Che finita questa sega farai tutto quello che ti dico io e che non mi dirai mai di no. Non credo poi tu abbia delle alternative.”
Accettai. Una sega da mia cugina era quel che avevo sempre sognato.
Lei si mise a lavoro e dopo solo 30 miseri secondi venni.
“Wow, quanta ce n’è!” - disse sorpresa, e aggiunse: “ti ricordi di quella promessa, che a fine sega avresti accettato ogni mio ordine?”
“Si”, risposi.
“Bene, iniziamo da questo, mangia la tua sborra!” - mi ordinò.
“C-cosa?” - obiettai incredulo.
In un battito di ciglia raccolse tutto lo sperma con le dita e me lo mise tutto in bocca. Salato, gommoso. Bleah, però l’obbedire all’ordine di una donna, mia cugina poi, era una nuova sensazione e non mi dispiaceva.
“Ora goditi la tua ultima notte da uomo, domani ti aspettano nuove avventure”, mi disse baciandomi sulla fronte, poi se ne andò chiudendo la porta.
Continua.
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Ero da poco a casa dei miei zii, che mi avevano invitato a dormire da loro e dove c’è anche quella bellissima ragazza di mia cugina: un poco alta, capelli neri, occhi marroni e con un bel fisico.
Quel giorno, mia cugina, di 19 anni, era entrata in bagno per farsi una doccia, ma aveva lasciato sbadatamente la porta chiusa non a chiave. Esatto, sono entrato. Che figuraccia. Lei mi guarda, io la guardo. Non credo di essermi mai vergognato cosi tanto in vita mia, ma allo stesso tempo non faccio che ripensarci a quel bel fisico.
Sono circa le 23, tutti si coricano, cosi faccio anch’io. Ma prima, ripenso ancora una volta a quel momento e non riuscendo a dormire, decido che forse è meglio se mi ci masturbo.
Pensando che fossero già tutti a dormire, la lasciai io la porta aperta, stavolta. Mia cugina passa per il corridoio su cui si affaccia la stanza e nota il tutto. Si ferma e spia, addirittura scatta delle foto, poi entra.
“Ehi ehi ehi!”, urlò moderatamente, e aggiunse “non credevo di avere un cugino cosi porco”
“N-non è come..” - balbettai pietrificato
“Shhhh” - mi mise il dito sulle labbra, e sussurrando mi disse: “è tutto ok, dimmi ora a cosa stavi pensando? alla tua bella cuginetta?”
“Beh si.. sai a cosa è successo prima”, dissi.
“Capisco… qui c’è del lavoro da finire a quanto pare, vuoi che me ne occupi io? Ad una sola condizione, però.” - disse.
“Quale?”, chiesi.
“Che finita questa sega farai tutto quello che ti dico io e che non mi dirai mai di no. Non credo poi tu abbia delle alternative.”
Accettai. Una sega da mia cugina era quel che avevo sempre sognato.
Lei si mise a lavoro e dopo solo 30 miseri secondi venni.
“Wow, quanta ce n’è!” - disse sorpresa, e aggiunse: “ti ricordi di quella promessa, che a fine sega avresti accettato ogni mio ordine?”
“Si”, risposi.
“Bene, iniziamo da questo, mangia la tua sborra!” - mi ordinò.
“C-cosa?” - obiettai incredulo.
In un battito di ciglia raccolse tutto lo sperma con le dita e me lo mise tutto in bocca. Salato, gommoso. Bleah, però l’obbedire all’ordine di una donna, mia cugina poi, era una nuova sensazione e non mi dispiaceva.
“Ora goditi la tua ultima notte da uomo, domani ti aspettano nuove avventure”, mi disse baciandomi sulla fronte, poi se ne andò chiudendo la porta.
Continua.
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