La porta - #2
di
Anonima Mente
genere
dominazione
*Tutti i fatti raccontati sono puramente immaginari e frutto di fantasia.*
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Il giorno dopo, mi sveglio alle 9 circa e la vedo sulla sedia di fronte al mio letto, gambe incrociate. In mano ha qualcosa.
“Cos’hai in mano?”, chiesi subito.
“Questa? Questa ti farà obbedire ad ogni mio ordine. È una cintura di castità. È fatta ad hoc in modo che tu non possa avere erezioni e non possa masturbarti. Sù mettiti in ginocchio.”, ordinò.
Mi misi in ginocchio e mi mise la gabbietta, rosa. Il colore non era un particolare, infatti quel colore era un chiaro segno che dava per finita la mia vita da maschio. A volte non servono le parole per capire.
“Da adesso ci sono regole, e sono le seguenti”, elencò:
1. Mi chiamerai “Padrona”.
2. Mi darai del “Lei”.
3. Potrai bere e mangiare solo quando decido io.
4. Berrai e mangerai su una ciotola.
5. Potrai masturbarti solo quando decido io.
6. La masturbazione sarà senza orgasmo, al fine solo di svuotare le palle e non di provocarti piacere.
7. Non puoi parlare con altre donne.
8. Puoi guardare altre donne, ma dal ginocchio in giù, quindi solo a testa bassa.
9. Si cammina in ginocchio.
10. Indosserai un buttplug 24/7.
“Intesi?”, chiese
“Si, padrona”.
Mi mise il buttplug e poi mi ordinò di stendermi.
Si avvicinò col culo sulla mia faccia, me la fece desiderare e poi si sedette, finalmente. Ansimò dal piacere, l’unico modo in cui glielo potevo procurare, io, col cazzo piccolo.
Dopo un po’ stavo iniziando a sentire i suoi umori, stava venendo. Sul punto culmine dell’orgasmo, mi tirò degli schiaffi sui testicoli. Che male. Lei urlò dal piacere, io urlai dal dolore. Sapere che lei stava provando piacere, mentre io nel frattempo provavo dolore, la eccitava ancor di più.
Poi si alzò di scatto, andò nel suo armadio, prese dei vestiti suoi e mi disse:
“Depilato sei depilato, ora metti questi vestiti.”
Li misi, e da quel momento iniziò a parlarmi al femminile.
“Che bella ragazza! Da oggi in poi ti atteggerai delicata come una donna, ti truccherai, ti depilerai e farai i bisogni come tutte le donne fanno, ovvero da sedute. Imparerai anche il lato sessuale di una donna, non è magnifico tutto questo, Shona?”
Continua.
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Il giorno dopo, mi sveglio alle 9 circa e la vedo sulla sedia di fronte al mio letto, gambe incrociate. In mano ha qualcosa.
“Cos’hai in mano?”, chiesi subito.
“Questa? Questa ti farà obbedire ad ogni mio ordine. È una cintura di castità. È fatta ad hoc in modo che tu non possa avere erezioni e non possa masturbarti. Sù mettiti in ginocchio.”, ordinò.
Mi misi in ginocchio e mi mise la gabbietta, rosa. Il colore non era un particolare, infatti quel colore era un chiaro segno che dava per finita la mia vita da maschio. A volte non servono le parole per capire.
“Da adesso ci sono regole, e sono le seguenti”, elencò:
1. Mi chiamerai “Padrona”.
2. Mi darai del “Lei”.
3. Potrai bere e mangiare solo quando decido io.
4. Berrai e mangerai su una ciotola.
5. Potrai masturbarti solo quando decido io.
6. La masturbazione sarà senza orgasmo, al fine solo di svuotare le palle e non di provocarti piacere.
7. Non puoi parlare con altre donne.
8. Puoi guardare altre donne, ma dal ginocchio in giù, quindi solo a testa bassa.
9. Si cammina in ginocchio.
10. Indosserai un buttplug 24/7.
“Intesi?”, chiese
“Si, padrona”.
Mi mise il buttplug e poi mi ordinò di stendermi.
Si avvicinò col culo sulla mia faccia, me la fece desiderare e poi si sedette, finalmente. Ansimò dal piacere, l’unico modo in cui glielo potevo procurare, io, col cazzo piccolo.
Dopo un po’ stavo iniziando a sentire i suoi umori, stava venendo. Sul punto culmine dell’orgasmo, mi tirò degli schiaffi sui testicoli. Che male. Lei urlò dal piacere, io urlai dal dolore. Sapere che lei stava provando piacere, mentre io nel frattempo provavo dolore, la eccitava ancor di più.
Poi si alzò di scatto, andò nel suo armadio, prese dei vestiti suoi e mi disse:
“Depilato sei depilato, ora metti questi vestiti.”
Li misi, e da quel momento iniziò a parlarmi al femminile.
“Che bella ragazza! Da oggi in poi ti atteggerai delicata come una donna, ti truccherai, ti depilerai e farai i bisogni come tutte le donne fanno, ovvero da sedute. Imparerai anche il lato sessuale di una donna, non è magnifico tutto questo, Shona?”
Continua.
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