Con mia sorella alle Canarie 2
di
Mairakos
genere
incesti
CANARIE 2 PARTE
La sera con Giusy eravamo usciti fuori a cena, gli altri erano rimasti al residence. Avevamo trovato un ristorante carino, avevo scelto un tavolo un po’ appartato, volevo chiacchierare con calma con Giusy. Il tavolo relativamente vicino era occupato da una signora sui 50 anni ed un ragazzo sulla ventina, con occhialini e l’aria dello studentello erano biondissimi tutte e due, sicuramente Tedeschi, anche se avessero sentito i nostri discorsi difficilmente avrebbero capito. Io avevo subito aperto il discorso
- Sai ti devo dire una cosa, io qui ci sono venuto parecchie volte. Ho soggiornato anche nel residence dove siamo adesso ero venuto con una amica. Inoltre le trasgressioni non sono una novità per me, ho avuto esperienze di tutti i tipi.
- Ecco vedi, la figura della troia la faccio io. Sai quanti uomini ho avuto io? Beh meno di 10. Forse sono sfigata. Ho sempre trovato maschi con problemi. Per questo cambiavo spesso. Ci credi che una vera scopata l’ho fatta solo con te? Solo tu sei riuscito a soddisfarmi totalmente.
- Questo è un altro discorso. Ti rendi conto della nostra situazione? Cazzo come fai a dimenticare che siamo fratello e sorella? Lo sai che se ci scoprissero andremmo in galera?
- Te l’ho detto e te lo ripeto, io ti ho sempre voluto sognavo quello che è successo.
- Volevo farti capire che una volta finita la vacanza e tornati a casa è tutto da rivedere.
- Ecco mi stai dicendo approfitta della vacanza e poi stop finito basta. Tanto vale dirlo stasera.
Giusy stava per scoppiare a piangere, si era alzata ed era andata in bagno. Stavo rimuginando quando la signora ed il ragazzo tedeschi si erano alzati ed andati via, al suo ritorno avremmo parlato liberamente. Si notava che aveva pianto, aveva frainteso le mie parole, mi toccava chiarire
- Non hai capito cosa volevo dire. A casa mica possiamo vivere insieme. Senti ti faccio una proposta, a quanto sembra visto che ci stai insieme da quasi 2 anni, con questo sembra ti trovi bene, tu continuerai la storia con lui e noi senza destare sospetti ci possiamo vedere lo stesso.
- Mi prometti anche che ogni tanto ci facciamo anche una vacanza da soli dove non ci conoscono?
- Te lo prometto. Periodicamente qualche weekend o anche più lungo andremo via soli.
Giusy Si era tranquillizzata, avevamo pagato il conto ed eravamo usciti. Volevo portarla un po’ in giro e fargli vedere qualche locale dove facevano musica e potevamo bere qualcosa.
- Ah proposito sai la signora che era seduta al tavolo con il ragazzo
- Si i tedeschi. Cosa è successo?
- Una cosa stranissima. Innanzitutto non erano tedeschi ma veneti. Ed avevano sentito tutto il nostro discorso. Quando ero in bagno a piangere è entrata lei ed e venuta a consolarmi, poi mi ha detto che con pazienza e buon senso si risolve tutto e poi aveva aggiunto “anche io sono nella tua stessa situazione ma con mio figlio”. Poi mi ha lasciato numero di telefono.
- Cazzo, vedi non si è mai sicuri. Bisogna stare sempre attenti.
Avevamo fatto una lunga passeggiata a vedere i negozi, tutto era molto animato e c’era molta gente in giro. Giusy stava abbracciata a me ed ad un certo punto mi aveva chiesto
- Ti chiedo un favore, i giorni che restano ancora, se conosciamo qualcuno diciamo che siamo marito e moglie? Ti prego accontentami e farò tutto quello che vuoi.
- Tranquilla non c’è problema ti accontento. Ma gli altri lo sanno che non lo siamo.
- Che si fottano gli altri io ho detto se conosciamo altri.
- Sai cosa pensavo? Io conosco benissimo il posto, possiamo fare a meno degli altri. La mattina e pomeriggio restiamo al residence non necessariamente con loro e la sera per conto nostro
- Dubito che Ornella non viene da te per farsi scopare. Io a Ivan non gliela do più.
Avevamo Passato la serata davvero come due innamorati in viaggio di nozze, non ci importava più nulla del mondo che ci circondava, eravamo rientrati molto tardi, ed io avevo proposto a Giusy di fare un bagno in piscina. Ci eravamo spogliati ed avevamo fatto un bagno rinfrescante,, poi ci eravamo sdraiati sul letto nel gazebo. Giusy non smetteva di baciarmi ed accarezzarmi, quando era venuto il momento ero andato sopra di lei e l’avevo penetrata molto lentamente. Ero immobile dentro, lei aveva iniziato a muoversi
- Resta ferma non muoverti. E bellissimo sentire il caldo della tua figa.
- Per me è bellissimo sempre sentire il tuo cazzo dentro. Godo anche senza muovermi. Amore vuoi mettermelo nel culo? Se hai voglia puoi farlo.
- Non stasera, stasera voglio godermi la tua figa. È stupendo stare dentro così.
- Sai una cosa? Ancora non mi hai sborrato in bocca. Ho voglia di assaggiarti.
- Ti ripeto, per favore restiamo così. Stasera voglio fare l’amore non scoparti.
Giusy Aveva capito, mi aveva stretto forte ed iniziato a baciarmi dolcemente. Avevo iniziato a contrarre il cazzo, e lei sentiva leggermente le contrazioni, aveva iniziato anche lei a contrarre i muscoli della figa, anche io avevo iniziato a percepirli sempre con maggiore intensità. Mi ero spostato, l’aveva fatta sdraiare, poi incrociando le gambe gli avevo infilato il cazzo dentro. Adesso eravamo staccati con il corpo mentre il mio cazzo rimaneva dentro di lei. Avevamo iniziato a chiacchierare, ma appena sentivo la sua eccitazione scendere, iniziavo a muovere il bacino, la pompavo un paio di volte poi mi fermavo
- Così mi fai impazzire, mi porti al limite del godimento e poi ti fermi. Ho voglia di sborrare.
- Facciamo così, ti faccio sborrare una volta ma poi continuiamo a restare così.
- Va bene, dai fammelo sentire, la senti la mia figa tutta bagnata, è merito del tuo cazzo
- Si sei bagnatissima, mi hai bagnato anche i coglioni, lo senti bene adesso?
- Si si lo sento tutto, per favore spingi sto per godere. Così ancora pompami ti prego .. ora vengo .. senti ti bagno tutte le palle… mamma mia che bello.. sei un demonio.
Mi ero fermato, in effetti mi sentivo tutto bagnato i suoi umori avevano intriso il mio cazzo e le mie palle. Restavo immobile un paio di minuti, poi la pompavo con un paio di colpi, lei restava sempre super eccitata.
- Sai cosa pensavo? Se mi prometti che mi scopi un paio di volte a settimana, scoperto solo con te.
- Secondo me restare con l’amico che hai adesso evita eventuali sospetti. Pensi che crederebbero che sei diventata una suora? Poi conoscendoti prima o poi cercheresti un altro cazzo.
- Sono così Troia? Beh avevi anche promesso che periodicamente faremo vacanze come questa.
- Dimmi la verità. È la prima volta che scopi mentre altri ti guardano o fai scambio.
- Si si. Non era mai successo. Con quelli che ho avuto, sempre scopate normali, a volte in macchina, ma mai nulla come adesso, ero molto curiosa.
- Allora devi provare tutto. È l’occasione giusta. Sei abbastanza troia per lasciarti andare. Nei prossimi giorni ti farò provare tante cose nuove. Voglio vedere dove arriva la tua troiaggine.
- Fratellino, se me lo chiedi tu e ti fa piacere, mi scopo anche un cavallo.
- Ahah adesso non esagerare. Anche se sono convinto che lo faresti davvero.
- Che ne dici sborriamo ancora? Tutte e due però poi restiamo ancora così.
Gli ero andato sopra ed avevo iniziato a scoparla, stavolta con foga, la sbattevo velocemente e lei, come suo solito aveva iniziato ad avere piccoli orgasmi. Poi l’avevo fatta inginocchiare ed andato dietro
- Amore adesso me lo metti nel culo?
- No non stasera,. Adesso ti scopo a pecorina poi ti sborro in bocca.
- Oh sì dai ho voglia di bere tutto.
La pompavo a pecorina, sentivo le mie palle sbattergli contro, quando avevo raggiunto un vero orgasmo, l’avevo subito fatta girare e gli avevo messo il cazzo in bocca. Aveva ingoiato i primi schizzi, ma la sborrata era così abbondante che altri gli erano finiti in faccia. Ci eravamo sdraiati spossati, lei mi aveva baciato facendomi sentire il sapore della mia sborra. Mi stringeva forte e non smetteva di baciarmi
- Ti amo, ti ho sempre amato e ti amerò per sempre
Sentire queste se parole mi avevano lasciato a bocca aperta. Non avevo risposto nulla, l’avevo tenuta abbracciata, non glielo avevo rimesso dentro e ci eravamo, addormentati.
Il mattino dopo, prima di andare in piscina, Giusy mi aveva proposto di chiamare la signora della sera prima, incuriosito anche io, l’avevo fatta chiamare con il mio telefono mettendo il vivavoce. Marisa, la signora in questione, era stata molto gentile. Aveva detto che involontariamente aveva sentito la nostra discussione, e visto che anche lei si trovava nella stessa situazione con figlio, avrebbe avuto piacere di no scambio di opinioni. Visto che loro avevano l’appartamento sull’isola ci invitava a cena per quella sera. Avevamo accettato, concordato l’orario ci aveva dato indirizzo. Prima di riattaccare aveva chiesto
- Non giudicatemi indiscreta ma vorrei chiedervi una cosa. Voi siete bisex.
Giusy non mi aveva dato nemmeno il tempo di intervenire, ed aveva risposto senza esitazione
- Si si. Tranquilla non abbiamo nessun problema. Siamo qui a divertirci.
Una volta riattaccato avevo guardato sorpreso Giusy e gli avevo domandato
- Ma tu hai capito cosa ti ha chiesto? Gli hai risposto senza sapere miei gusti.
- Beh amore mi ha chiesto se ci piaceva fare sesso. Non ti piace? A me sembra una bella donna
- Amore ti ha chiesto se eravamo bisex. Sai cosa vuol dire? Bisex significa che alla donna piace scopare con altra donna ed uomo con uomo.
- Oh madonna!! Ho combinato un casino che facciamo?
- Beh amore dipende da te, se vuoi provare. A me eccita vedere 2 donne scopare.
- Ma ti piace farlo con un uomo?
- A me il cazzo non piace affatto. Ma se un uomo mi fa un pompino lo lascio fare. Poi se è giovane come quel ragazzo ed ha un bel culo, se ha voglia lo inculo anche.
- Madonna mia io non ho mai provato con una donna, non so nemmeno se mi piacerebbe.
- Ti ho detto che ti avrei fatto provare di tutto. Questa è l'occasione per incominciare. Se non ti piace glielo dici e non lo fai non sei obbligata. Io ti consiglio di provare.
- Ok va bene. Ma se glielo metti nel culo al ragazzo mi fai vedere. Voglio guardare.
Eravamo andati In piscina abbastanza tardi, da parte di Ivan ed Ornella avevamo avuto una accoglienza molto fredda, Diego e Maria parlavano poco di natura. La cosa non ci aveva toccato più di tanto, ma la sorpresa l’avevamo avuto allora di pranzo quando Ivan alzandosi aveva detto:
- Diego Maria, andiamo e ora di pranzo. Poi faremo pisolino.
Le sue parole per tenerci fuori dal pranzo, ci avevano fatto capire che il rapporto era rotto definitamente. Diego passandoci accanto aveva fatto una alzata di spalle ed una espressione per esprimerci il suo rammarico, gli avevo fatto cenno che era tutto ok. Da un lato eravamo sollevati a non essere legati alla loro presenza. Avevamo pranzato e fatto pisolino fino a tardi, poi eravamo andati in piscina. Dopo un po’ Ivan con Ornella si erano avviati alla stanza giochi a quel punto Diego si era avvicinato e mi aveva detto
- Sai a noi dispiace molto per il loro comportamento. Se non fosse che dividiamo l'appartamento li avremmo già mandati a cagare. Ivan è il classico tipo che si dà un sacco di arie e vuole decidere sempre lui. Poi a dirla tutta, siamo venuti a divertirci. Io con Giusy mi sono trovato benissimo ed anche Maria con te. Poi diciamoci la verità Maira abituata con me e dopo aver provato il tuo, quello di Ivan gli sembra un grissino.
- Ahahah. Ascolta io non lo avevo detto, ma io qui ci sono venuto parecchie volte e conosco tutti i posti dove divertirsi scopando. Oggi no, stasera siamo invitati a cena da gente conosciuta ieri sera, ma se vi va domani pomeriggio vi porto io in un posto dove ci si diverte di brutto. Ma non vorrei farvi litigare, logicamente a loro non li invitiamo.
- Tranquillo, non me ne frega un cazzo di litigare con loro abbiamo camera separate.
Quando eravamo rientrati dalla piscina per prepararci ad uscire, avevamo fatto una doccia insieme, poi ci eravamo preparati. Io avevo indossato pantaloni blu camicia bianca e mocassini, un classico. Giusy aveva provato un sacco di vestiti, alla fine aveva optato per un vestitino, molto corto, con ampia scollatura e schiena scoperta, sotto solo un minuscolo perizoma bianco, poi era andata a truccarsi, cosa che in quei giorni non aveva mai fatto. Quando aveva finito, era davvero cambiata, era bellissima
- Azz. Sei un gran figone, se non fosse che siamo in ritardo ti scoperei prima di uscire.
- Io avevo sperato che mi scopavi sotto la doccia. Oggi ancora non me lo hai messo dentro.
La casa di Marisa non era lontana, al nostro arrivo ci aveva accolto facendo un sacco di complimenti a Giusy. Dalla camera era uscito/a Paolo/a. Mi aveva lasciato a bocca aperta i suoi lunghi e biondi capelli arrivavano alle spalle, non aveva gli occhiali ed era truccatissimo, indossava un gonnellino ed un mini top che gli lasciava pancia e schiena scoperta, chiunque l’avrebbe scambiato per una ragazza, era stato in quel momento che avevo desiderato di scoparlo, speravo di riuscire quella sera stessa.
Durante la cena, Marisa aveva chiesto a Giusy come era nata la nostra storia. Lei gli aveva raccontato che era stata sempre attratta da me, ma che mai ci aveva provato e che tutto era nato pochi giorni prima durante quella vacanza. Marisa ci aveva raccontato di essere sposata con un alto dirigente di una multinazionale, quasi sempre via per lavoro o con qualche amante, come sospettava lei. Fin da piccolo Paolo quando mancava il papà dormiva con lei. Il suo era un attaccamento quasi morboso. Non gli aveva detto nulla quando fin dall’età di 10 anni aveva prima iniziato a fregargli intimo ed indossarlo lui di nascosto, per poi con passare degli anni lasciarglielo fare liberamente. Il ragazzo quando il papà rientrava a casa aveva dei veri e propri scatti di gelosia. Era stato verso i 14 anni che una notte aveva tentato di penetrarla, lei lo aveva sgridato ma ne era rimasta scioccata. La svolta si era avuta verso i 16 anni. Quando aveva scoperto che il loro vicino era da tempo che si scopava il ragazzo. Parlando con il ragazzo lui gli aveva confidato che lui voleva essere come lei. Gli piaceva molto essere inculato, non era attratto dalle ragazze ma desiderava farlo solo con lei. La sua confessione l’aveva stravolta, ma per amore di mamma una delle serie seguenti al suo tentativo lo aveva lasciato fare. Da allora scopavano con reciproca soddisfazione, Paolo, riusciva a scopare solo con lei, era stati inutili tutti gli altri tentativi, in più era attratto dagli uomini più grandi di lui, inconsciamente alla ricerca del padre assente. Era gay, ma riusciva a scopare la madre.
Durante la discussione, io e Paolo/a non avevamo parlato, ma ci eravamo scambiati parecchi sguardi, i messaggi che ci eravamo trasmessi erano chiari, lui desiderava che io lo scopassi ed io anche. Finita la cena Marisa ci aveva invitato sul divano, noi al centro, lei accanto a Giusy ed il ragazzo accanto a me. Marisa aveva passato una mano sulle spalle di Giusy, poi aveva iniziato a fargli un sacco di complimenti, ma intanto la sua mano aveva iniziato a palpare il seno di Giusy. Quando l’aveva attirata a sé e baciata in bocca, Giusy aveva risposto al bacio, io mi ero eccitato, avevo capito che Giusy voleva provare. Intanto quando Marisa aveva infilato le mani nella scollatura ed aveva raggiunto il seno Giusy gli aveva detto
- Per me è la prima volta, non l’ho mai fatto con una donna, non so se mi piacerà.
- Tranquilla tesoro, se c’è qualcosa che non gradisci dimmelo e mi fermo.
Anche il ragazzo aveva iniziato a sbottonarmi la camicia, me l’aveva sfilata ed aveva iniziato a baciarmi sul petto e sul collo. Brividi di piacere mi percorrevano tutto il corpo arrivando al cazzo. Ero eccitatissimo, e quando aveva avvicinato la sua bocca alla mia ero stato io ad attirarlo e baciarlo in bocca. Era la prima volta che baciavo un uomo ma mi sembrava di baciare una ragazza, era eccitantissimo. Ormai Marisa aveva tolto n vestito a Giusy, si alternava a baciare il seno e la bocca, Giusy aveva iniziato a gemere di piacere. Quando il ragazzo aveva sbottonato i miei pantaloni, per facilitarlo, mi ero alzato in piedi ed in un attimo mi ero denudato. Il ragazzo aveva guardato il mio cazzo a bocca aperta, Marisa aveva commentato
- Oh mio dio! Ma hai un cazzo enorme. Amore di mamma ti conviene prendere il gel anestetizzante altrimenti quando ti scopa ti fa urlare di dolore.
Detto questo ci aveva invitata a seguirla in camera da letto. Si era denudata anche lei, aveva abbracciato Giusy, continuava a baciarla mentre si strofinava figa contro figa, Giusy ormai era partita ed era eccitatissima e quando Marisa aveva iniziato a leccargli la figa aveva iniziato a godere.
Il ragazzo era ritornato completamente nudo, aveva davvero un corpo efebico, ma nonostante questo aveva un cazzo niente male anche se ancora moscio. Quando aveva preso il mio in bocca ed aveva iniziato a farmi un po’ pompino fenomenale, accanto a noi le donne si erano messe a 69, Giusy gli leccava la figa senza remore, ormai il loro era un continuo gemere di piacere, poi avevano sborrato tutte e due urlando. Ormai il mio cazzo era duro come il marmo il ragazzo continuava a succhiare e leccare, ora erano le donne a guardarci poi era stata Marisa a invitarci a sistemarci tutti in una posizione decisa da lei.
Si era seduta al bordo del letto con i piedi per terra, aveva invitato Giusy a inginocchiarsi sopra la sua faccia in modo da potergli leccare la figa, quando il ragazzo l’avrebbe penetrata piegandosi, io avrei avuto la possibilità di incularlo. Il ragazzo aveva leccato la figa alla madre, il suo cazzo era diventato subito duro, si era piegato allargando le gambe, ed io mentre Giusy mi osservava, gli avevo appoggiato il cazzo nel buco del culo. Avevo sentito una sensazione di freddo, era il gel, avevo spinto trovando un po’ di resistenza, poi il mio cazzo era scivolato tutto dentro. Aveva un culo favoloso, lo contraeva in modo perfetto facendomi sentire un piacere enorme, fra i gemiti di tutti avevo sentito la voce di Giusy
- Amore, stai inculando tutti tranne me. Dopo lo voglio dentro non rimandare più.
La prima a godere di nuovo era stata Giusy, poi avevo scaricato la mia sborrata nel culo del ragazzo che hai primi schizzi aveva goduto facendo sborrare anche la madre. Ci eravamo accasciati tutti a riprendere fiato, Giusy stretta a me continuava a dire che desiderava prenderlo nel culo. Marisa sentendo Le parole di Giusy e informatasi che sarebbe stata la prima volta, l’aveva rassicurata che preparata bene e con gel anestetizzante, se da parte sua aveva desiderio di prenderlo, se rimaneva rilassata non avrebbe sofferto. In quel frangente mentre ci stavamo rilassando, io avevo allungato una mano sulla figa di Marisa, lei con delicatezza me l’aveva scostata, poi in modo educato ma perentorio mi aveva detto:
- Non avertene a male, io gioco solo con le donne scopo soltanto con mio figlio.
Non avevo fatto obiezioni e mi ero scusato. Allora Marisa aveva iniziato preparare Giusy, prima gli aveva leccato la figa, poi l’aveva fatta mettere prona ed aveva iniziato a leccargli il buco del culo. Nel frattempo il ragazzo si occupava del mio cazzo che grazie alle sue succhiare e leccare era diventato duro
- Dai amore, inculami ora lo voglio, dai ti prego non resisto più dalla voglia.
Era stata Giusy a chiederlo, era piegata a 4 zampe sul letto, il ragazzo gli aveva spalmato il gel nel buco del culo infilandogli anche 2 dita dentro, poi mi aveva invitato a incularla. Avevo sentito resistenza ed avevo fatto fatica ad entrare, ma poi infine il mio cazzo era tutto dentro. Marisa era andata sotto ed aveva iniziato a leccargli la figa, ormai si sentivano solo i gemiti e le parole di Giusy
- Amore lo sento tutto dentro e bellissimo non fa male. Spingi sbattimi voglio sentirti sborrare
Aveva goduto, grazie anche alle leccate di Marisa, io resistevo, era un piacere enorme essere stato il primo e che lei avesse voluto me per primo. Me la godevo e mi trattenevo il più possibile ma quando Giusy aveva goduto di nuovo non avevo resistito e gli avevo sborrato nel culo. Ci eravamo accasciati sul letto ed il ragazzo aveva leccato il mio cazzo fino a che non si era ammosciato totalmente.
Al momento dei saluti, Marisa dicendo che non eravamo eccessivamente lontani, se in futuro volevamo andare a trovarli ci avrebbero ospitati a casa loro. Eravamo rimasti d’accordo che ci saremmo sentiti. Quando eravamo alla porta, Marisa aveva dato un bacio in bocca a Giusy, il ragazzo mi aveva guardato, era palese che lo avrebbe voluto anche lui, ma non ero così eccitato per accontentarlo.
Non era ancora molto tardi ed eravamo andati in un bar a bere qualcosa e Giusy mi aveva chiesto
- Scusa amore, ma se non ti avessi chiesto di mettermelo nel culo avresti fatto passare la giornata senza scoparmi? Da stamattina non avevamo mai scopato
- Scusa perché dici questo? Ancora la notte è molto lunga. Ti va di fare la troia adesso?
- Sono troia di natura ma con te, lo sai, sono pronta a provare qualsiasi cosa.
Da quando ci eravamo seduti avevo notato un maturo signore sui 50/60 che ci osservava con sguardo arrapato, non sapevo di che cittadinanza era, ma se avesse capito non aveva importanza. Senza farmi accorgere da Giusy, gli avevo fatto occhiolino e cenno con la testa di seguirci, aveva sorriso, forse aveva capito. Avevo preso per mano Giusy, ci eravamo incamminati, l’uomo aveva capito ci seguiva, da una scaletta sul lungomare eravamo scesi in spiaggia giunti in un punto abbastanza in penombra, c’era una barca, avevo fatto fermare Giusy ed avendo iniziato a baciarla, in lontananza vedevo l’uomo arrivare
- Che romantico, volevi farlo in riva al mare al chiaro di luna?
- Tesoro ti ho chiesto se volevi fare la troia mica la romantica. Adesso avrai sorpresa.
L’avevo messa a pecorina ed avevo iniziato a scoparla, aveva iniziato a gemere quando davanti a lei si era materializzato l’uomo , aveva il cazzo in mano. Giusy era rimasta sorpresa
- Ora puoi fare la troia mentre ti scopo, gli fai un pompino.
Ad un mio cenno l’uomo glielo aveva sbattuto in bocca ed aveva allungato le mani ad afferrargli le tette, era stata una scopata molto veloce, l’uomo gli aveva sborrato in bocca e lei aveva goduto. Mi ero trattenuto a sborrare, non avevamo nulla per pulirci, a casa l’avrei scopata ancora.
- Io sono una troia mi piace esserlo e ci godo. Ma tu sei molto peggio di me.
- Ti avevo detto che in questa vacanza ti avrei fatto provare di tutto. Siamo ancora all’inizio. Una cosa però devi promettere. Sono stato io a sverginarti il buco del culo. Non dovrai mai darlo a nessuno. Puoi prendere centinaia di cazzi in figa ma il culo e solo mio. Se lo darai a qualcuno con me hai chiuso.
- Amore te lo giuro sarà solo tuo e non solo il culo ma tutto, scopero’ con altri solo insieme a te.
A casa prima di addormentarci lo aveva voluto di nuovo nel culo, l’avevo accontentata. CONNTINUA
La sera con Giusy eravamo usciti fuori a cena, gli altri erano rimasti al residence. Avevamo trovato un ristorante carino, avevo scelto un tavolo un po’ appartato, volevo chiacchierare con calma con Giusy. Il tavolo relativamente vicino era occupato da una signora sui 50 anni ed un ragazzo sulla ventina, con occhialini e l’aria dello studentello erano biondissimi tutte e due, sicuramente Tedeschi, anche se avessero sentito i nostri discorsi difficilmente avrebbero capito. Io avevo subito aperto il discorso
- Sai ti devo dire una cosa, io qui ci sono venuto parecchie volte. Ho soggiornato anche nel residence dove siamo adesso ero venuto con una amica. Inoltre le trasgressioni non sono una novità per me, ho avuto esperienze di tutti i tipi.
- Ecco vedi, la figura della troia la faccio io. Sai quanti uomini ho avuto io? Beh meno di 10. Forse sono sfigata. Ho sempre trovato maschi con problemi. Per questo cambiavo spesso. Ci credi che una vera scopata l’ho fatta solo con te? Solo tu sei riuscito a soddisfarmi totalmente.
- Questo è un altro discorso. Ti rendi conto della nostra situazione? Cazzo come fai a dimenticare che siamo fratello e sorella? Lo sai che se ci scoprissero andremmo in galera?
- Te l’ho detto e te lo ripeto, io ti ho sempre voluto sognavo quello che è successo.
- Volevo farti capire che una volta finita la vacanza e tornati a casa è tutto da rivedere.
- Ecco mi stai dicendo approfitta della vacanza e poi stop finito basta. Tanto vale dirlo stasera.
Giusy stava per scoppiare a piangere, si era alzata ed era andata in bagno. Stavo rimuginando quando la signora ed il ragazzo tedeschi si erano alzati ed andati via, al suo ritorno avremmo parlato liberamente. Si notava che aveva pianto, aveva frainteso le mie parole, mi toccava chiarire
- Non hai capito cosa volevo dire. A casa mica possiamo vivere insieme. Senti ti faccio una proposta, a quanto sembra visto che ci stai insieme da quasi 2 anni, con questo sembra ti trovi bene, tu continuerai la storia con lui e noi senza destare sospetti ci possiamo vedere lo stesso.
- Mi prometti anche che ogni tanto ci facciamo anche una vacanza da soli dove non ci conoscono?
- Te lo prometto. Periodicamente qualche weekend o anche più lungo andremo via soli.
Giusy Si era tranquillizzata, avevamo pagato il conto ed eravamo usciti. Volevo portarla un po’ in giro e fargli vedere qualche locale dove facevano musica e potevamo bere qualcosa.
- Ah proposito sai la signora che era seduta al tavolo con il ragazzo
- Si i tedeschi. Cosa è successo?
- Una cosa stranissima. Innanzitutto non erano tedeschi ma veneti. Ed avevano sentito tutto il nostro discorso. Quando ero in bagno a piangere è entrata lei ed e venuta a consolarmi, poi mi ha detto che con pazienza e buon senso si risolve tutto e poi aveva aggiunto “anche io sono nella tua stessa situazione ma con mio figlio”. Poi mi ha lasciato numero di telefono.
- Cazzo, vedi non si è mai sicuri. Bisogna stare sempre attenti.
Avevamo fatto una lunga passeggiata a vedere i negozi, tutto era molto animato e c’era molta gente in giro. Giusy stava abbracciata a me ed ad un certo punto mi aveva chiesto
- Ti chiedo un favore, i giorni che restano ancora, se conosciamo qualcuno diciamo che siamo marito e moglie? Ti prego accontentami e farò tutto quello che vuoi.
- Tranquilla non c’è problema ti accontento. Ma gli altri lo sanno che non lo siamo.
- Che si fottano gli altri io ho detto se conosciamo altri.
- Sai cosa pensavo? Io conosco benissimo il posto, possiamo fare a meno degli altri. La mattina e pomeriggio restiamo al residence non necessariamente con loro e la sera per conto nostro
- Dubito che Ornella non viene da te per farsi scopare. Io a Ivan non gliela do più.
Avevamo Passato la serata davvero come due innamorati in viaggio di nozze, non ci importava più nulla del mondo che ci circondava, eravamo rientrati molto tardi, ed io avevo proposto a Giusy di fare un bagno in piscina. Ci eravamo spogliati ed avevamo fatto un bagno rinfrescante,, poi ci eravamo sdraiati sul letto nel gazebo. Giusy non smetteva di baciarmi ed accarezzarmi, quando era venuto il momento ero andato sopra di lei e l’avevo penetrata molto lentamente. Ero immobile dentro, lei aveva iniziato a muoversi
- Resta ferma non muoverti. E bellissimo sentire il caldo della tua figa.
- Per me è bellissimo sempre sentire il tuo cazzo dentro. Godo anche senza muovermi. Amore vuoi mettermelo nel culo? Se hai voglia puoi farlo.
- Non stasera, stasera voglio godermi la tua figa. È stupendo stare dentro così.
- Sai una cosa? Ancora non mi hai sborrato in bocca. Ho voglia di assaggiarti.
- Ti ripeto, per favore restiamo così. Stasera voglio fare l’amore non scoparti.
Giusy Aveva capito, mi aveva stretto forte ed iniziato a baciarmi dolcemente. Avevo iniziato a contrarre il cazzo, e lei sentiva leggermente le contrazioni, aveva iniziato anche lei a contrarre i muscoli della figa, anche io avevo iniziato a percepirli sempre con maggiore intensità. Mi ero spostato, l’aveva fatta sdraiare, poi incrociando le gambe gli avevo infilato il cazzo dentro. Adesso eravamo staccati con il corpo mentre il mio cazzo rimaneva dentro di lei. Avevamo iniziato a chiacchierare, ma appena sentivo la sua eccitazione scendere, iniziavo a muovere il bacino, la pompavo un paio di volte poi mi fermavo
- Così mi fai impazzire, mi porti al limite del godimento e poi ti fermi. Ho voglia di sborrare.
- Facciamo così, ti faccio sborrare una volta ma poi continuiamo a restare così.
- Va bene, dai fammelo sentire, la senti la mia figa tutta bagnata, è merito del tuo cazzo
- Si sei bagnatissima, mi hai bagnato anche i coglioni, lo senti bene adesso?
- Si si lo sento tutto, per favore spingi sto per godere. Così ancora pompami ti prego .. ora vengo .. senti ti bagno tutte le palle… mamma mia che bello.. sei un demonio.
Mi ero fermato, in effetti mi sentivo tutto bagnato i suoi umori avevano intriso il mio cazzo e le mie palle. Restavo immobile un paio di minuti, poi la pompavo con un paio di colpi, lei restava sempre super eccitata.
- Sai cosa pensavo? Se mi prometti che mi scopi un paio di volte a settimana, scoperto solo con te.
- Secondo me restare con l’amico che hai adesso evita eventuali sospetti. Pensi che crederebbero che sei diventata una suora? Poi conoscendoti prima o poi cercheresti un altro cazzo.
- Sono così Troia? Beh avevi anche promesso che periodicamente faremo vacanze come questa.
- Dimmi la verità. È la prima volta che scopi mentre altri ti guardano o fai scambio.
- Si si. Non era mai successo. Con quelli che ho avuto, sempre scopate normali, a volte in macchina, ma mai nulla come adesso, ero molto curiosa.
- Allora devi provare tutto. È l’occasione giusta. Sei abbastanza troia per lasciarti andare. Nei prossimi giorni ti farò provare tante cose nuove. Voglio vedere dove arriva la tua troiaggine.
- Fratellino, se me lo chiedi tu e ti fa piacere, mi scopo anche un cavallo.
- Ahah adesso non esagerare. Anche se sono convinto che lo faresti davvero.
- Che ne dici sborriamo ancora? Tutte e due però poi restiamo ancora così.
Gli ero andato sopra ed avevo iniziato a scoparla, stavolta con foga, la sbattevo velocemente e lei, come suo solito aveva iniziato ad avere piccoli orgasmi. Poi l’avevo fatta inginocchiare ed andato dietro
- Amore adesso me lo metti nel culo?
- No non stasera,. Adesso ti scopo a pecorina poi ti sborro in bocca.
- Oh sì dai ho voglia di bere tutto.
La pompavo a pecorina, sentivo le mie palle sbattergli contro, quando avevo raggiunto un vero orgasmo, l’avevo subito fatta girare e gli avevo messo il cazzo in bocca. Aveva ingoiato i primi schizzi, ma la sborrata era così abbondante che altri gli erano finiti in faccia. Ci eravamo sdraiati spossati, lei mi aveva baciato facendomi sentire il sapore della mia sborra. Mi stringeva forte e non smetteva di baciarmi
- Ti amo, ti ho sempre amato e ti amerò per sempre
Sentire queste se parole mi avevano lasciato a bocca aperta. Non avevo risposto nulla, l’avevo tenuta abbracciata, non glielo avevo rimesso dentro e ci eravamo, addormentati.
Il mattino dopo, prima di andare in piscina, Giusy mi aveva proposto di chiamare la signora della sera prima, incuriosito anche io, l’avevo fatta chiamare con il mio telefono mettendo il vivavoce. Marisa, la signora in questione, era stata molto gentile. Aveva detto che involontariamente aveva sentito la nostra discussione, e visto che anche lei si trovava nella stessa situazione con figlio, avrebbe avuto piacere di no scambio di opinioni. Visto che loro avevano l’appartamento sull’isola ci invitava a cena per quella sera. Avevamo accettato, concordato l’orario ci aveva dato indirizzo. Prima di riattaccare aveva chiesto
- Non giudicatemi indiscreta ma vorrei chiedervi una cosa. Voi siete bisex.
Giusy non mi aveva dato nemmeno il tempo di intervenire, ed aveva risposto senza esitazione
- Si si. Tranquilla non abbiamo nessun problema. Siamo qui a divertirci.
Una volta riattaccato avevo guardato sorpreso Giusy e gli avevo domandato
- Ma tu hai capito cosa ti ha chiesto? Gli hai risposto senza sapere miei gusti.
- Beh amore mi ha chiesto se ci piaceva fare sesso. Non ti piace? A me sembra una bella donna
- Amore ti ha chiesto se eravamo bisex. Sai cosa vuol dire? Bisex significa che alla donna piace scopare con altra donna ed uomo con uomo.
- Oh madonna!! Ho combinato un casino che facciamo?
- Beh amore dipende da te, se vuoi provare. A me eccita vedere 2 donne scopare.
- Ma ti piace farlo con un uomo?
- A me il cazzo non piace affatto. Ma se un uomo mi fa un pompino lo lascio fare. Poi se è giovane come quel ragazzo ed ha un bel culo, se ha voglia lo inculo anche.
- Madonna mia io non ho mai provato con una donna, non so nemmeno se mi piacerebbe.
- Ti ho detto che ti avrei fatto provare di tutto. Questa è l'occasione per incominciare. Se non ti piace glielo dici e non lo fai non sei obbligata. Io ti consiglio di provare.
- Ok va bene. Ma se glielo metti nel culo al ragazzo mi fai vedere. Voglio guardare.
Eravamo andati In piscina abbastanza tardi, da parte di Ivan ed Ornella avevamo avuto una accoglienza molto fredda, Diego e Maria parlavano poco di natura. La cosa non ci aveva toccato più di tanto, ma la sorpresa l’avevamo avuto allora di pranzo quando Ivan alzandosi aveva detto:
- Diego Maria, andiamo e ora di pranzo. Poi faremo pisolino.
Le sue parole per tenerci fuori dal pranzo, ci avevano fatto capire che il rapporto era rotto definitamente. Diego passandoci accanto aveva fatto una alzata di spalle ed una espressione per esprimerci il suo rammarico, gli avevo fatto cenno che era tutto ok. Da un lato eravamo sollevati a non essere legati alla loro presenza. Avevamo pranzato e fatto pisolino fino a tardi, poi eravamo andati in piscina. Dopo un po’ Ivan con Ornella si erano avviati alla stanza giochi a quel punto Diego si era avvicinato e mi aveva detto
- Sai a noi dispiace molto per il loro comportamento. Se non fosse che dividiamo l'appartamento li avremmo già mandati a cagare. Ivan è il classico tipo che si dà un sacco di arie e vuole decidere sempre lui. Poi a dirla tutta, siamo venuti a divertirci. Io con Giusy mi sono trovato benissimo ed anche Maria con te. Poi diciamoci la verità Maira abituata con me e dopo aver provato il tuo, quello di Ivan gli sembra un grissino.
- Ahahah. Ascolta io non lo avevo detto, ma io qui ci sono venuto parecchie volte e conosco tutti i posti dove divertirsi scopando. Oggi no, stasera siamo invitati a cena da gente conosciuta ieri sera, ma se vi va domani pomeriggio vi porto io in un posto dove ci si diverte di brutto. Ma non vorrei farvi litigare, logicamente a loro non li invitiamo.
- Tranquillo, non me ne frega un cazzo di litigare con loro abbiamo camera separate.
Quando eravamo rientrati dalla piscina per prepararci ad uscire, avevamo fatto una doccia insieme, poi ci eravamo preparati. Io avevo indossato pantaloni blu camicia bianca e mocassini, un classico. Giusy aveva provato un sacco di vestiti, alla fine aveva optato per un vestitino, molto corto, con ampia scollatura e schiena scoperta, sotto solo un minuscolo perizoma bianco, poi era andata a truccarsi, cosa che in quei giorni non aveva mai fatto. Quando aveva finito, era davvero cambiata, era bellissima
- Azz. Sei un gran figone, se non fosse che siamo in ritardo ti scoperei prima di uscire.
- Io avevo sperato che mi scopavi sotto la doccia. Oggi ancora non me lo hai messo dentro.
La casa di Marisa non era lontana, al nostro arrivo ci aveva accolto facendo un sacco di complimenti a Giusy. Dalla camera era uscito/a Paolo/a. Mi aveva lasciato a bocca aperta i suoi lunghi e biondi capelli arrivavano alle spalle, non aveva gli occhiali ed era truccatissimo, indossava un gonnellino ed un mini top che gli lasciava pancia e schiena scoperta, chiunque l’avrebbe scambiato per una ragazza, era stato in quel momento che avevo desiderato di scoparlo, speravo di riuscire quella sera stessa.
Durante la cena, Marisa aveva chiesto a Giusy come era nata la nostra storia. Lei gli aveva raccontato che era stata sempre attratta da me, ma che mai ci aveva provato e che tutto era nato pochi giorni prima durante quella vacanza. Marisa ci aveva raccontato di essere sposata con un alto dirigente di una multinazionale, quasi sempre via per lavoro o con qualche amante, come sospettava lei. Fin da piccolo Paolo quando mancava il papà dormiva con lei. Il suo era un attaccamento quasi morboso. Non gli aveva detto nulla quando fin dall’età di 10 anni aveva prima iniziato a fregargli intimo ed indossarlo lui di nascosto, per poi con passare degli anni lasciarglielo fare liberamente. Il ragazzo quando il papà rientrava a casa aveva dei veri e propri scatti di gelosia. Era stato verso i 14 anni che una notte aveva tentato di penetrarla, lei lo aveva sgridato ma ne era rimasta scioccata. La svolta si era avuta verso i 16 anni. Quando aveva scoperto che il loro vicino era da tempo che si scopava il ragazzo. Parlando con il ragazzo lui gli aveva confidato che lui voleva essere come lei. Gli piaceva molto essere inculato, non era attratto dalle ragazze ma desiderava farlo solo con lei. La sua confessione l’aveva stravolta, ma per amore di mamma una delle serie seguenti al suo tentativo lo aveva lasciato fare. Da allora scopavano con reciproca soddisfazione, Paolo, riusciva a scopare solo con lei, era stati inutili tutti gli altri tentativi, in più era attratto dagli uomini più grandi di lui, inconsciamente alla ricerca del padre assente. Era gay, ma riusciva a scopare la madre.
Durante la discussione, io e Paolo/a non avevamo parlato, ma ci eravamo scambiati parecchi sguardi, i messaggi che ci eravamo trasmessi erano chiari, lui desiderava che io lo scopassi ed io anche. Finita la cena Marisa ci aveva invitato sul divano, noi al centro, lei accanto a Giusy ed il ragazzo accanto a me. Marisa aveva passato una mano sulle spalle di Giusy, poi aveva iniziato a fargli un sacco di complimenti, ma intanto la sua mano aveva iniziato a palpare il seno di Giusy. Quando l’aveva attirata a sé e baciata in bocca, Giusy aveva risposto al bacio, io mi ero eccitato, avevo capito che Giusy voleva provare. Intanto quando Marisa aveva infilato le mani nella scollatura ed aveva raggiunto il seno Giusy gli aveva detto
- Per me è la prima volta, non l’ho mai fatto con una donna, non so se mi piacerà.
- Tranquilla tesoro, se c’è qualcosa che non gradisci dimmelo e mi fermo.
Anche il ragazzo aveva iniziato a sbottonarmi la camicia, me l’aveva sfilata ed aveva iniziato a baciarmi sul petto e sul collo. Brividi di piacere mi percorrevano tutto il corpo arrivando al cazzo. Ero eccitatissimo, e quando aveva avvicinato la sua bocca alla mia ero stato io ad attirarlo e baciarlo in bocca. Era la prima volta che baciavo un uomo ma mi sembrava di baciare una ragazza, era eccitantissimo. Ormai Marisa aveva tolto n vestito a Giusy, si alternava a baciare il seno e la bocca, Giusy aveva iniziato a gemere di piacere. Quando il ragazzo aveva sbottonato i miei pantaloni, per facilitarlo, mi ero alzato in piedi ed in un attimo mi ero denudato. Il ragazzo aveva guardato il mio cazzo a bocca aperta, Marisa aveva commentato
- Oh mio dio! Ma hai un cazzo enorme. Amore di mamma ti conviene prendere il gel anestetizzante altrimenti quando ti scopa ti fa urlare di dolore.
Detto questo ci aveva invitata a seguirla in camera da letto. Si era denudata anche lei, aveva abbracciato Giusy, continuava a baciarla mentre si strofinava figa contro figa, Giusy ormai era partita ed era eccitatissima e quando Marisa aveva iniziato a leccargli la figa aveva iniziato a godere.
Il ragazzo era ritornato completamente nudo, aveva davvero un corpo efebico, ma nonostante questo aveva un cazzo niente male anche se ancora moscio. Quando aveva preso il mio in bocca ed aveva iniziato a farmi un po’ pompino fenomenale, accanto a noi le donne si erano messe a 69, Giusy gli leccava la figa senza remore, ormai il loro era un continuo gemere di piacere, poi avevano sborrato tutte e due urlando. Ormai il mio cazzo era duro come il marmo il ragazzo continuava a succhiare e leccare, ora erano le donne a guardarci poi era stata Marisa a invitarci a sistemarci tutti in una posizione decisa da lei.
Si era seduta al bordo del letto con i piedi per terra, aveva invitato Giusy a inginocchiarsi sopra la sua faccia in modo da potergli leccare la figa, quando il ragazzo l’avrebbe penetrata piegandosi, io avrei avuto la possibilità di incularlo. Il ragazzo aveva leccato la figa alla madre, il suo cazzo era diventato subito duro, si era piegato allargando le gambe, ed io mentre Giusy mi osservava, gli avevo appoggiato il cazzo nel buco del culo. Avevo sentito una sensazione di freddo, era il gel, avevo spinto trovando un po’ di resistenza, poi il mio cazzo era scivolato tutto dentro. Aveva un culo favoloso, lo contraeva in modo perfetto facendomi sentire un piacere enorme, fra i gemiti di tutti avevo sentito la voce di Giusy
- Amore, stai inculando tutti tranne me. Dopo lo voglio dentro non rimandare più.
La prima a godere di nuovo era stata Giusy, poi avevo scaricato la mia sborrata nel culo del ragazzo che hai primi schizzi aveva goduto facendo sborrare anche la madre. Ci eravamo accasciati tutti a riprendere fiato, Giusy stretta a me continuava a dire che desiderava prenderlo nel culo. Marisa sentendo Le parole di Giusy e informatasi che sarebbe stata la prima volta, l’aveva rassicurata che preparata bene e con gel anestetizzante, se da parte sua aveva desiderio di prenderlo, se rimaneva rilassata non avrebbe sofferto. In quel frangente mentre ci stavamo rilassando, io avevo allungato una mano sulla figa di Marisa, lei con delicatezza me l’aveva scostata, poi in modo educato ma perentorio mi aveva detto:
- Non avertene a male, io gioco solo con le donne scopo soltanto con mio figlio.
Non avevo fatto obiezioni e mi ero scusato. Allora Marisa aveva iniziato preparare Giusy, prima gli aveva leccato la figa, poi l’aveva fatta mettere prona ed aveva iniziato a leccargli il buco del culo. Nel frattempo il ragazzo si occupava del mio cazzo che grazie alle sue succhiare e leccare era diventato duro
- Dai amore, inculami ora lo voglio, dai ti prego non resisto più dalla voglia.
Era stata Giusy a chiederlo, era piegata a 4 zampe sul letto, il ragazzo gli aveva spalmato il gel nel buco del culo infilandogli anche 2 dita dentro, poi mi aveva invitato a incularla. Avevo sentito resistenza ed avevo fatto fatica ad entrare, ma poi infine il mio cazzo era tutto dentro. Marisa era andata sotto ed aveva iniziato a leccargli la figa, ormai si sentivano solo i gemiti e le parole di Giusy
- Amore lo sento tutto dentro e bellissimo non fa male. Spingi sbattimi voglio sentirti sborrare
Aveva goduto, grazie anche alle leccate di Marisa, io resistevo, era un piacere enorme essere stato il primo e che lei avesse voluto me per primo. Me la godevo e mi trattenevo il più possibile ma quando Giusy aveva goduto di nuovo non avevo resistito e gli avevo sborrato nel culo. Ci eravamo accasciati sul letto ed il ragazzo aveva leccato il mio cazzo fino a che non si era ammosciato totalmente.
Al momento dei saluti, Marisa dicendo che non eravamo eccessivamente lontani, se in futuro volevamo andare a trovarli ci avrebbero ospitati a casa loro. Eravamo rimasti d’accordo che ci saremmo sentiti. Quando eravamo alla porta, Marisa aveva dato un bacio in bocca a Giusy, il ragazzo mi aveva guardato, era palese che lo avrebbe voluto anche lui, ma non ero così eccitato per accontentarlo.
Non era ancora molto tardi ed eravamo andati in un bar a bere qualcosa e Giusy mi aveva chiesto
- Scusa amore, ma se non ti avessi chiesto di mettermelo nel culo avresti fatto passare la giornata senza scoparmi? Da stamattina non avevamo mai scopato
- Scusa perché dici questo? Ancora la notte è molto lunga. Ti va di fare la troia adesso?
- Sono troia di natura ma con te, lo sai, sono pronta a provare qualsiasi cosa.
Da quando ci eravamo seduti avevo notato un maturo signore sui 50/60 che ci osservava con sguardo arrapato, non sapevo di che cittadinanza era, ma se avesse capito non aveva importanza. Senza farmi accorgere da Giusy, gli avevo fatto occhiolino e cenno con la testa di seguirci, aveva sorriso, forse aveva capito. Avevo preso per mano Giusy, ci eravamo incamminati, l’uomo aveva capito ci seguiva, da una scaletta sul lungomare eravamo scesi in spiaggia giunti in un punto abbastanza in penombra, c’era una barca, avevo fatto fermare Giusy ed avendo iniziato a baciarla, in lontananza vedevo l’uomo arrivare
- Che romantico, volevi farlo in riva al mare al chiaro di luna?
- Tesoro ti ho chiesto se volevi fare la troia mica la romantica. Adesso avrai sorpresa.
L’avevo messa a pecorina ed avevo iniziato a scoparla, aveva iniziato a gemere quando davanti a lei si era materializzato l’uomo , aveva il cazzo in mano. Giusy era rimasta sorpresa
- Ora puoi fare la troia mentre ti scopo, gli fai un pompino.
Ad un mio cenno l’uomo glielo aveva sbattuto in bocca ed aveva allungato le mani ad afferrargli le tette, era stata una scopata molto veloce, l’uomo gli aveva sborrato in bocca e lei aveva goduto. Mi ero trattenuto a sborrare, non avevamo nulla per pulirci, a casa l’avrei scopata ancora.
- Io sono una troia mi piace esserlo e ci godo. Ma tu sei molto peggio di me.
- Ti avevo detto che in questa vacanza ti avrei fatto provare di tutto. Siamo ancora all’inizio. Una cosa però devi promettere. Sono stato io a sverginarti il buco del culo. Non dovrai mai darlo a nessuno. Puoi prendere centinaia di cazzi in figa ma il culo e solo mio. Se lo darai a qualcuno con me hai chiuso.
- Amore te lo giuro sarà solo tuo e non solo il culo ma tutto, scopero’ con altri solo insieme a te.
A casa prima di addormentarci lo aveva voluto di nuovo nel culo, l’avevo accontentata. CONNTINUA
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