La prof tettona incinta(corretto)
di
Holga1212
genere
etero
Quando ero alle superiori la mia professoressa di Italiano era un vera bomba; uno schianto di donna dalla punta dei suoi capelli ricci fino ai tacchi. Lei era di origini siciliane e aveva un corpo da urlo quando si parlava di mammelle, si proprio delle vere fabbriche di latte. Quelle tette non erano normali, soprattutto in proporzione al resto del corpo erano sbilanciate. E la situazione si aggravò maggiormente quando rimase incinta di 3 gemelli, quella donna oltre ad avere un seno prosperoso ora aveva la pancia più grande che avevo mai visto. Era rotonda e per la grandezza le mammellone si stendevano sopra come due cuscini giganti. Inoltre doveva mettere sempre camice molto larghe ,vestiti lunghi in lino o magliette per farci rientrare tutto quel ben di Dio; come minimo 2 alunni ci stavano dentro. Ma per il resto si teneva in forma, andava in palestra e facendo sempre attività fisica che le aveva fatto guadagnato un sedere niente male ,tonico e bello sodo. Semplicemente era diventata la vacca da latte della scuola e per parecchio tempo cercò di insegnare, e noi la aiutavamo a portarle le borse e altre cose per non affaticarla.
Io ero già di mio molto bravo a scuola e lei era la mia fantasia sessuale ogni giorno. Allora presi questa occasione e diventai il suo aiutante numero 1. In classe erano tutti invidiosi di questo mio titolo perché potevo stare più tempo con lei per parlare anche solo del più e del meno ,ma soprattutto potevo ammirare le sue tettolone. Così per scherzare una volta le chiesi se era dura essere incinta e cosa comportava tutto quel peso...lei mi rispose:
" Ahh M. qui l'unica cosa che aumenta sono la mia pancia e il mio seno ,non ce un giorno di pace. Essere incinta è difficile perché ti complica la vita in ogni aspetto e per fortuna ci sei tu ad aiutarmi"
Io arrossii e mi avvicinai di più, lei mi prese per braccetto e andammo versa il parcheggio.
Prof: "grazie mille sai che mi aiuti sempre M."
Io: "ah non ce nulla di che prof"
Prof: "ma parlando d'altro...ho visto che nelle ultime due verifiche non sei andato molto bene eh , che succede?"
Io: "eh prof. ..non capisco nulla di quello che spiega, troppo difficile"
Prof: "allora visto che te mi aiuti sempre ora posso fare io qualcosa dai, vuoi venire oggi
da me per delle ripetizioni ma non dirlo a nessuno ;sarà il nostro segreto"
Io stavo esplodendo di gioia dentro di me, finalmente potevo andare a casa sua e starle vicino ,magari la vedrò in sottoveste o altro. Quel giorno ,come promesso, mi presentai davanti al suo cancello nel primo pomeriggio. Suonai il campanello e mi aprii. Appena varcato l'uscio d'entrata mi ritrovai lei in sottoveste di colore rosa chiaro con delle pantofole e in mano una tazza di caffè caldo. Non solo la sua bellezza mi aveva accecato ma casa sua era bellissima, arredata con mobili che sembrava appena usciti dal negozio per quanto erano lucidi.
Prof: "Allora vuoi qualcosa da bere prima di iniziare ?che fa freddino oggi, magari del caffè o latte caldo e Io nella mia testa avrei voluto quel latte dalle tette, ma scelsi un deca.
Appena seduto in cucina potevo osservare quanto era veramente formosa la prof e del fatto che non riusciva più a stare al passo con le taglie del reggiseno perché si intravedevano i capezzoli turgidi spuntare da sotto quella sottile maglia. Finita la merenda ci spostiamo in salotto e tiro fuori i quaderni. Lei si siede e iniziamo le lezioni. Mentre parlava i miei occhi non facevano altro che cadere con lo sguardo sulle sue mammellone da vacca incinta. Fino a che...
Prof: "Allora M. che mi sai dire sul mio seno ?"
Io: "Cocooocome. . .scusi ???
Prof: "si sul mio seno che dici, ti piace si o no? Lo fossi da 30 minuti ahah. So che ora che sono incinta e attiro ancora di più l'attenzione ma sei un caso aparte te (sorridendo) "
Io: "Si sono molto belle...giganti..scusi...femminili(panico) "
Prof:" vuoi che ci fermiamo un attimo? Non mi scandalizzo mica ma non riuscirai a migliorare così"
Intanto mi accorsi che dal suo davanzale iniziava ad allargarsi una macchia scura nella zona dei capezzoli...
Io: "ma quando si è bagnata?"
Prof:"come bagnata, dove?"
Stavo per assistere al momento più bello della mia vita.La mia prof perdeva latte e nel mentre indicavo la macchia che andava ad allargarsi via via su i suoi capezzoli.Lei si girò subito coprendosi i seni , si alzò e andò nell'altra stanza.Io di conseguenza la seguii a ruota per vedere cosa stava succedendo, ma lei mi disse di stare lì che doveva andarsi a cambiare.
Io non potevo perdermi quello spettacolo. Allora corsi dietro di lei e appena davanti alla sua stanza la trovai senza maglia con le tette all'aria che cercava un cambio...
Io: "si sono davvero enormi prof"
Prof: "esci M. che fai , non vedi che ho un problema "
La prof si sedette sul letto e improvvisamente iniziò a piangere.
Prof:" che schifo che faccio, sono deforme, grassa e queste due cose non posso neanche più chiamarle tette. Sono cosi grandi che già adesso perdo latte e non se mai che fare "
Io: "Prof non dica così ce suo marito che la ama e questa situazione non durerà per sempre,
lei è una donna con la D maiuscola. Sa le tette non sono una cosa così importante ,non dovrebbe preoccuparsi, con la sua presenza fa impazzire tutti dalla gioia "
Prof: "eh tu dici così solo perché ti piaccio, ma intanto mi stai ancora fissando i capezzoli che sgocciolano"
Beccato in pieno
Prof:" Ora dovrei tirarmi il latte ,ti da fastidio se lo faccio mentre sono con te?"
Io: "ma si figuri"
Allora prese il tiralatte e ritornammo in cucina. Il rumore di quel macchinario non era fastidioso anzi molto rilassante e in men che non si dica aveva già riempito le boccette da 300ml ciascuna e una domande sporse spontanea..
Io:"Ma quanto latte produce al giorno?"
Prof:"Ah come minimo 1,5L se sono in forma"
Io."Davvero!WOW e se non lo fa che succede?"
Prof:"se non lo tiro via tutto questo latte me le gonfia come prima e mi fanno un male terrbile"
Nel mentre si fece ora di cena e di andare a casa...
Prof:"Bene M.scusa ancora ancora per tutto ,spero che tu non dica nulla a nessuno "
Io: "nono prof sarà il nostro segreto, ma per curiosità potrei assaggiare il suo latte prima di andare via?"
Lei:"il mio latte e che cosa ci trovi ahah ?se vuoi si, aspetta che vado a prenderti quello che ho tirato prima"
Ma io volevo quello dalla fonte...lei si fermò per qualche secondo e io aspettavo una sua risposta, con il cuore che batteva forte...
Prof: "non so se puoi , tu sei un mio alunno"
Io:"Allora dirò a tutti quello che è successo oggi! "
Lei impallidi subito ma non sembrva preoccupata anzi eccitata... fece cenno con la testa di seguirla e ci spostammo sul divano e tirò fuori quella 9 di seno che teneva nascosta da un velo.Mi prese la testa e me l'appoggio sulle sue gambe. Alzò quel pezzo di carne e mi imboccò come un bebè con il suo capezzolone. Iniziai a succhiare e sentivo già tutto il latte scivolarmi in gola. Il suo capezzolo era grande, scuro, morbido con un areola larga quanto la mia faccia. Mentre succhiavo sentivo intanto il pancione che spingeva sulla guancia. Dopo 10 minuti buoni di tiraggio passai alla seconda, la dimensione tra le due tette era netta quella di dx non succhiata era più grande e le vene gonfie rendevano quelle bocce di latte ancora più eccitanti. Lei era tranquilla e sembrava una nomale scena materna; ero diventato il suo piccolo.
Prof: "Allora facciamo anche l'altra perché mi fa già male ,dato che sei qui puoi farlo ?"
Io: "certamente prof il suo latte è una droga, sembra nettare del paradiso"
Prof:"tu dici ?mi commuovo, mi sembra di essere finalmente utile a qualcosa a farti da
mamma"
Io: "potrei essere il vostro secondo figlio ?"
Prof:"sarei molto entusiasta!"
L'abbracciai a lungo e dopo poco mi imbocco ma lei scelse di mettersi a 4 zampe (diceva
che sarebbe stato più facile) .Le sue tette erano arenate sul pavimento, mi alzò
la tetta e io mi intrufolai sotto di loro,ero diventato il suo vitello.
Io: "provi a fare muuuuu! !! Le dissi faticando sotto mentre ciucciavo"
Prof: "MUUUUUUUU MUUUUUUUUU!!"
Ero il suo vitello e lei la mia mamma mucca. Però intanto Il suo metodo funzionava e il latte scendeva ancora più copiosamente, come una cascata. Ma visto che era già lì in quella posizione la presi da dietro e iniziai sbatterle il cazzo duro sulla figa...
Prof:"ma che fai ora ehi..ehi..ehii...ahhhh"
Io: "ti sto trattando da vacca Ora voglio darti un pò di latte pure io"
Le presi le tette tra le mani e iniziai a spruzzare latte ovunque e intanto che cercavo di sfondarle quella figona, ma lei ansimava come una vacca. Il latte bagnava tutto il pavimento e finii poco dopo con io che ero venuto dentro di lei ,esausto, e il suo utero con un lago di sperma che le scaldava la sua enorme pancia.
Da quel giorno ogni mercoledì e venerdì andavo a farmi allattare. Dopo la nascita dei 3
gemelli decise di scopare ancora e ancora. Per mia fortuna ora sono papà di 4 figli.
Io ero già di mio molto bravo a scuola e lei era la mia fantasia sessuale ogni giorno. Allora presi questa occasione e diventai il suo aiutante numero 1. In classe erano tutti invidiosi di questo mio titolo perché potevo stare più tempo con lei per parlare anche solo del più e del meno ,ma soprattutto potevo ammirare le sue tettolone. Così per scherzare una volta le chiesi se era dura essere incinta e cosa comportava tutto quel peso...lei mi rispose:
" Ahh M. qui l'unica cosa che aumenta sono la mia pancia e il mio seno ,non ce un giorno di pace. Essere incinta è difficile perché ti complica la vita in ogni aspetto e per fortuna ci sei tu ad aiutarmi"
Io arrossii e mi avvicinai di più, lei mi prese per braccetto e andammo versa il parcheggio.
Prof: "grazie mille sai che mi aiuti sempre M."
Io: "ah non ce nulla di che prof"
Prof: "ma parlando d'altro...ho visto che nelle ultime due verifiche non sei andato molto bene eh , che succede?"
Io: "eh prof. ..non capisco nulla di quello che spiega, troppo difficile"
Prof: "allora visto che te mi aiuti sempre ora posso fare io qualcosa dai, vuoi venire oggi
da me per delle ripetizioni ma non dirlo a nessuno ;sarà il nostro segreto"
Io stavo esplodendo di gioia dentro di me, finalmente potevo andare a casa sua e starle vicino ,magari la vedrò in sottoveste o altro. Quel giorno ,come promesso, mi presentai davanti al suo cancello nel primo pomeriggio. Suonai il campanello e mi aprii. Appena varcato l'uscio d'entrata mi ritrovai lei in sottoveste di colore rosa chiaro con delle pantofole e in mano una tazza di caffè caldo. Non solo la sua bellezza mi aveva accecato ma casa sua era bellissima, arredata con mobili che sembrava appena usciti dal negozio per quanto erano lucidi.
Prof: "Allora vuoi qualcosa da bere prima di iniziare ?che fa freddino oggi, magari del caffè o latte caldo e Io nella mia testa avrei voluto quel latte dalle tette, ma scelsi un deca.
Appena seduto in cucina potevo osservare quanto era veramente formosa la prof e del fatto che non riusciva più a stare al passo con le taglie del reggiseno perché si intravedevano i capezzoli turgidi spuntare da sotto quella sottile maglia. Finita la merenda ci spostiamo in salotto e tiro fuori i quaderni. Lei si siede e iniziamo le lezioni. Mentre parlava i miei occhi non facevano altro che cadere con lo sguardo sulle sue mammellone da vacca incinta. Fino a che...
Prof: "Allora M. che mi sai dire sul mio seno ?"
Io: "Cocooocome. . .scusi ???
Prof: "si sul mio seno che dici, ti piace si o no? Lo fossi da 30 minuti ahah. So che ora che sono incinta e attiro ancora di più l'attenzione ma sei un caso aparte te (sorridendo) "
Io: "Si sono molto belle...giganti..scusi...femminili(panico) "
Prof:" vuoi che ci fermiamo un attimo? Non mi scandalizzo mica ma non riuscirai a migliorare così"
Intanto mi accorsi che dal suo davanzale iniziava ad allargarsi una macchia scura nella zona dei capezzoli...
Io: "ma quando si è bagnata?"
Prof:"come bagnata, dove?"
Stavo per assistere al momento più bello della mia vita.La mia prof perdeva latte e nel mentre indicavo la macchia che andava ad allargarsi via via su i suoi capezzoli.Lei si girò subito coprendosi i seni , si alzò e andò nell'altra stanza.Io di conseguenza la seguii a ruota per vedere cosa stava succedendo, ma lei mi disse di stare lì che doveva andarsi a cambiare.
Io non potevo perdermi quello spettacolo. Allora corsi dietro di lei e appena davanti alla sua stanza la trovai senza maglia con le tette all'aria che cercava un cambio...
Io: "si sono davvero enormi prof"
Prof: "esci M. che fai , non vedi che ho un problema "
La prof si sedette sul letto e improvvisamente iniziò a piangere.
Prof:" che schifo che faccio, sono deforme, grassa e queste due cose non posso neanche più chiamarle tette. Sono cosi grandi che già adesso perdo latte e non se mai che fare "
Io: "Prof non dica così ce suo marito che la ama e questa situazione non durerà per sempre,
lei è una donna con la D maiuscola. Sa le tette non sono una cosa così importante ,non dovrebbe preoccuparsi, con la sua presenza fa impazzire tutti dalla gioia "
Prof: "eh tu dici così solo perché ti piaccio, ma intanto mi stai ancora fissando i capezzoli che sgocciolano"
Beccato in pieno
Prof:" Ora dovrei tirarmi il latte ,ti da fastidio se lo faccio mentre sono con te?"
Io: "ma si figuri"
Allora prese il tiralatte e ritornammo in cucina. Il rumore di quel macchinario non era fastidioso anzi molto rilassante e in men che non si dica aveva già riempito le boccette da 300ml ciascuna e una domande sporse spontanea..
Io:"Ma quanto latte produce al giorno?"
Prof:"Ah come minimo 1,5L se sono in forma"
Io."Davvero!WOW e se non lo fa che succede?"
Prof:"se non lo tiro via tutto questo latte me le gonfia come prima e mi fanno un male terrbile"
Nel mentre si fece ora di cena e di andare a casa...
Prof:"Bene M.scusa ancora ancora per tutto ,spero che tu non dica nulla a nessuno "
Io: "nono prof sarà il nostro segreto, ma per curiosità potrei assaggiare il suo latte prima di andare via?"
Lei:"il mio latte e che cosa ci trovi ahah ?se vuoi si, aspetta che vado a prenderti quello che ho tirato prima"
Ma io volevo quello dalla fonte...lei si fermò per qualche secondo e io aspettavo una sua risposta, con il cuore che batteva forte...
Prof: "non so se puoi , tu sei un mio alunno"
Io:"Allora dirò a tutti quello che è successo oggi! "
Lei impallidi subito ma non sembrva preoccupata anzi eccitata... fece cenno con la testa di seguirla e ci spostammo sul divano e tirò fuori quella 9 di seno che teneva nascosta da un velo.Mi prese la testa e me l'appoggio sulle sue gambe. Alzò quel pezzo di carne e mi imboccò come un bebè con il suo capezzolone. Iniziai a succhiare e sentivo già tutto il latte scivolarmi in gola. Il suo capezzolo era grande, scuro, morbido con un areola larga quanto la mia faccia. Mentre succhiavo sentivo intanto il pancione che spingeva sulla guancia. Dopo 10 minuti buoni di tiraggio passai alla seconda, la dimensione tra le due tette era netta quella di dx non succhiata era più grande e le vene gonfie rendevano quelle bocce di latte ancora più eccitanti. Lei era tranquilla e sembrava una nomale scena materna; ero diventato il suo piccolo.
Prof: "Allora facciamo anche l'altra perché mi fa già male ,dato che sei qui puoi farlo ?"
Io: "certamente prof il suo latte è una droga, sembra nettare del paradiso"
Prof:"tu dici ?mi commuovo, mi sembra di essere finalmente utile a qualcosa a farti da
mamma"
Io: "potrei essere il vostro secondo figlio ?"
Prof:"sarei molto entusiasta!"
L'abbracciai a lungo e dopo poco mi imbocco ma lei scelse di mettersi a 4 zampe (diceva
che sarebbe stato più facile) .Le sue tette erano arenate sul pavimento, mi alzò
la tetta e io mi intrufolai sotto di loro,ero diventato il suo vitello.
Io: "provi a fare muuuuu! !! Le dissi faticando sotto mentre ciucciavo"
Prof: "MUUUUUUUU MUUUUUUUUU!!"
Ero il suo vitello e lei la mia mamma mucca. Però intanto Il suo metodo funzionava e il latte scendeva ancora più copiosamente, come una cascata. Ma visto che era già lì in quella posizione la presi da dietro e iniziai sbatterle il cazzo duro sulla figa...
Prof:"ma che fai ora ehi..ehi..ehii...ahhhh"
Io: "ti sto trattando da vacca Ora voglio darti un pò di latte pure io"
Le presi le tette tra le mani e iniziai a spruzzare latte ovunque e intanto che cercavo di sfondarle quella figona, ma lei ansimava come una vacca. Il latte bagnava tutto il pavimento e finii poco dopo con io che ero venuto dentro di lei ,esausto, e il suo utero con un lago di sperma che le scaldava la sua enorme pancia.
Da quel giorno ogni mercoledì e venerdì andavo a farmi allattare. Dopo la nascita dei 3
gemelli decise di scopare ancora e ancora. Per mia fortuna ora sono papà di 4 figli.
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