Non dovevo

di
genere
saffico

Sono Anna, 56 anni, madre vedova di 3 figlie. La più grande ha 24 anni. Ed è proprio grazie a lei che scrivo questo racconto. Ma andiamo con ordine...
Mia figlia è fidanzata con una ragazza, Marika, una bionda affascinante, occhi chiari, dolcissima, con un corpo davvero in forma. Ormai sono mesi che stanno insieme per cui era doveroso che me la facesse conoscere. In poco tempo si è instaurato un bel rapporto suocera-nuora che ci ha portato a sentirci anche senza mia figlia in mezzo.
Un pomeriggio venne a casa a sorpresa, disse che si trovava a passare in zona così mi era venuta a fare un saluto. La feci entrare e le offrii subito un aperitivo bello fresco. Indossava degli stivali bassi sotto una gonna molto mini da cui si intravedevano gli slip quando stava seduta, un top senza reggiseno che metteva in mostra i suoi capezzoli enormi. Era davvero molto sexy, non potei fare a meno di notarlo. Mi sentii quasi in imbarazzo per come ero vestita io, avevo un jeans attillato e una maglietta scollata da cui fuoriusciva il mio seno lentigginoso. Ci sediamo sul divano a bere e a parlare. Eravamo sole in casa, le mie figlie più piccole erano uscite e la fidanzata era a lavoro. Pensai che tutta la situazione fosse strana ma poco ci badai. Marika era lì con me, per me e pensai che un pò ne potessi approfittare. Marika mostrò interesse verso me ed il mio corpo e in più di un discorso me lo fece notare. Mi stavo bagnando sempre più finchè non resistetti oltre e la baciai. Marika non aspettava altro, si fiondò sulle mie labbra infilandomi la lingua in bocca. Ci baciammo per minuti intensissimi, le nostre salive si erano mescolate alla grande ed io ero bagnatissima nelle mutande. Marika si alzò e si sfilò il top. La sua quarta ballò davanti ai miei occhi. Si sedette a cavalcioni su di me ed io cominciai ad accarezzarle i seni, prima con le mani, poi li baciai e li leccai immergendo la faccia in mezzo. Marika mi aiutò a togliermi la maglia ed anche la mia terza uscì allo scoperto. Poggiai la testa sullo schienale del divano e mi godetti la bocca di Marika che mi baciava e leccava i seni e che mi succhiava i capezzoli. Alzai la sua minigonna e le tolsi le mutandine umide, Le lasciai gli stivali. Lei mi spogliò dei jeans e degli slip che ormai erano fradici dei miei umori. Lei continuò a baciare le mie tette e ogni lato del mio collo, scendendo giù nella mia zona intima. Arrivò fino alla mia fica bagnata e non perse tempo. La sua lingua mi invase come un fiume freddo. Cominciai a gemere così tanto che non mi sarei mai aspettata una sensazione così. Marika era bravissima, si vedeva la sua esperienza, per un attimo provai invidia per mia figlia. Continuò per un tempo indefinito, ebbi un orgasmo assurdo sulla sua lingua ma lei non si fermò. Ero zuppa e stavo gemendo ad alta voce. Marika continuò a leccare, poi d'un tratto alzò le mie gambe sulla mia testa e iniziò a leccare il mio buco di dietro. Una nuova sensazione mi travolse. Mentre avevo la sua lingua in culo con le dita mi masturbava il clitoride. E così ebbi un secondo orgasmo. Non contenta Marika leccò ancora e leccò le mie cosce, scendendo fino alle caviglie e infine i miei piedi. Li leccò uno ad uno un dito alla volta, e poi la pianta fino al tallone, salendo il collo del piede fino alle caviglie. Era una goduria pazzesca. La osservavo leccarmi i piedi e mi masturbavo. Ebbi un terzo orgasmo strillando quasi dall'eccitazione.
Mi ripresi giusto due secondi poi baciai Marika con una foga mai vista prima. La sua saliva, la mia e gli umori che aveva ancora sulle labbra si mescolarono lasciandomi ancora una volta estasiata. La spinsi sul divano e le tolsi gli stivali lentamente baciando le sue gambe e i suoi piedi man mano che la denudavo. Mentre le leccavo il piede sinistro con il destro mi stuzzicava il clitoride e lo stesso mentre le leccavo l'altro piede con il sinistro mi masturbava. Era fantastica. La baciai ancora una volta prima di scendere definitivamente. Immersi la faccia nella sua fica e leccai. Con inesperienza ma ci seppi fare. Lo capii da come Marika gemeva che le stava piacendo. Un primo orgasmo lo ebbe dopo poco dal mio leccare ma non mi fermai, continuai a ingoiare liquido che fuoriusciva dalla sua vagina. Un pò di quel liquido lo raccolsi con un dito e lo spalmai sul suo ano. Infilai un dito e lei gemette. Ne infilai un altro e lei urlò, le masturbai il culo continuando a leccarle la fessa finchè non ebbe un altro orgasmo, più sonoro stavolta. Mi chiese di andare in camera per stare più comode.
Ci sdraiammo sul letto e lei si mise su di me. Intrecciamo le gambe in una specie di doppia forbice, le nostre fiche a contatto. Bagnate fradice cominciammo a muoverci in sincrono sempre più a ritmo. Facemmo sesso lesbico per un'ora credo ed io ebbi altri due orgasmi, lei ne ebbe altrettanti di cui uno nello stesso tempo col mio. In quell'ora di sforbiciate ci leccammo i seni, ci baciammo, tirammo i capelli e schiaffeggiammo i culi. Ci leccammo i piedi, urlammo e gememmo. Arrivammo persino a sputarci in bocca, fu eccitantissimo. Marika mi disse, una volta finito l'amplesso, che anche mia figlia era bravissima, ma io ero stata imbattibile. Scherzando prima di andarsene disse che qualche volta avremmo dovuto fare una cosa a tre, io lei e mia figlia.
Chissà...














































































































scritto il
2022-09-05
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