La festa

di
genere
etero

La festa inizia alle 23 ma non ho intenzione di arrivare prima dell'una, mi preparo con molta attenzione, stasera si va a caccia, ho voglia di una preda , di un uomo fra le mani, e la sua testa fra le gambe, e lo voglio stasera, sono in calore, e devo nutrire la mia fame.
Mi guardo allo specchio, mi preparo ad indossare la maschera, il trucco sarà anni cinquanta, con una bella linea nera e puntina verso l'alto, rossetto rosso fuoco e pelle bianca di cipria profumata.
Il mio corsetto preferito, quello nero in seta e pizzo con tutti i lacci sulla schiena, lo indosso e sento già la mia anima fremere, il mio corpo sa cosa sta per accadere.
Apro il cassetto degli slip e li passo uno per uno, e decido…..stasera niente slip.
Indosso i pantaloni neri, aderenti che lasciano scoperte le caviglie, ed ecco i miei tacchi, altissimi, neri, lucidi di vernice.
Un bracciale rigido d'oro e capelli sciolti sulle spalle.
Mezzanotte e venti. Chiudo la porta alle mie spalle. Il taxi è già arrivato. Mi siedo davanti accanto al tassista, mi guarda , sembra piacergli quello che vede. In fondo il corsetto spinge in alto il seno e crea un punto vita fantastico.
Gli dico l'indirizzo e partiamo, prova a fare conversazione, e gli do corda, è un bell'uomo sulla cinquantina, capelli rasati, e simpatico, siamo a metà strada e dico
"fermati"
Si ferma a bordo strada
"che succede signorina? "
"Ti voglio scopare, qui in mezzo al nulla"
Lui resta un attimo interdetto, o non gli è mai successo o comunque non se lo aspettava, non mi interessa, mi giro verso di lui e gli slaccio i la cintura, quella della macchina e quella dei pantaloni.
"mah mah signorina, io non so che pensare"
"oddio che noia, non devi pensare, devi fottere" e mi butto sul suo cazzo liberato dai pantaloni e dai boxer.
Inizio a succhiare, e subito il suo cazzo reagisce, si gonfia e mi cresce in bocca, lui si rilassa e si appoggia allo schienale, io continuo a succhiare e lui mi appoggia le mani sulla testa per scostarmi i capelli e guardare mentre lo spompino ed intanto i fari delle macchine ci sfilano accanto.
Mentre mi godo il cazzo del tassista sento bussare al vetro e proprio mente mi scosto lui si viene addosso.
"cazzo, cazzo " dice mentre si affanna per ricomporsi ed abbassa il finestrino
"ciao collega, ho visto il taxi fermo a bordo strada ed ho pensato avessi un problema” l’altro tassista mi guarda incuriosito e continua " e devo dire che vorrei avere anche io un problema cosi" e ride.
Gli strizzo l'occhio e sorrido passandomi la lingua sulle labbra.
"ok , io vado, ma butta via i boxer altrimenti con tutto il rossetto che c'è rimasto tua moglie ti scortica" e ridendo va via.
Il tassista si sistema , si guarda le fede, poi mi guarda.
"andiamo che faccio tardi?" e mi rimetto il rossetto guardandomi nello specchio del taxi.
Lui in silenzio riparte , arriviamo al cancello del palazzo, un uomo in abito scuro con un auricolare ci ferma,
"la signora scende qui” e mi saluta
Scendo dal taxi, mi giro e mi chino in avanti, il mio seno si sporge in avanti ed io lo spingo anche un po in avanti, praticamente sotto al suo naso.
"lasciami il numero , così quando mi serve un taxi ti chiamo direttamente , sei stato cosi gentile" gli dico mentre gli sorrido e gli faccio l'occhiolino.
Mi allunga un biglietto da visita
"chiamami quando vuoi, ti prego fallo"
Riparte e butto via il biglietto.
"mi sa che un cuore si è spezzato stasera!" il ragazzo della sicurezza ride , mi da un pizzico sul sedere e appena arriva il suo sostituto mi accompagna all'ingresso della villa.
La musica si sente già da fuori.
C'è molta gente, molti li conosco, si apre la porta a vetri ed il profumo di preda mi inebria.
La caccia ha inizio.
scritto il
2022-09-10
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