Borse di latte 3
di
AA3
genere
incesti
Finalmente il nono mese di gravidanza era arrivato e la mia sexy matrigna ora aspettava da un momento all'altro di partorire.Ma il futuro aveva in serbo per lei molto altro...
Ora volevo che ce ne andassimo insieme lontano da tutti in un paese dove nessuno ci conosceva, per iniziare da capo.Magari avere tantissimi figli insieme ,perché dopo avere parlato a tavolino un pomeriggio scoprì che ad Elena piaceva stare incinta più di ogni altra cosa al mondo e la eccitava moltissimo; tanto che non desiderava altro che poter lavorare come balia e allattare per sempre.
Ero davvero innamorato di lei, ma sopratutto del suo fisico formoso.Se non ve lo foste dimenticato lei aveva una nona di seno,fianchi larghi,capelli mori corti,occhi verdi e pelle olivastra.Una vera bomba di donna che riusciva a farmi sentire al sicuro e darmi molto affetto.
Dopo lunghi pomeriggi a pianificare la nostra fuga d'amore decidemmo di partire una sera e lasciarci il nostro piccolo paesino alle spalle; prendendo cibo,vestiti e coperte.
Ora eravamo lontani e già dopo un centinaio di chilometri decidemmo di passare la notte in un motel a tre stelle appena fuori l autostrada.Il letto era comodo,i bagni puliti e non potevamo chiedere di meglio.Allora Elena decise di guardare un film sul letto, ma incominciò a spogliarsi...si tolse la lunga gonna,poi passò alla grande maglia rosa che copriva i suoi seni ;mostrandomi il suo reggiseno bianco.Quel povero sostenitore di mammelle era al suo limite,forse perché indietro di una taglia ,ma poi forse perché era completamente zuppo di latte.
Elena:"guarda tesoro della mamma ho bagnato tutto il reggiseno,era il mio preferito"
Io:"ma mamma quel coso ormai è da buttare ,perché non vai in giro senza ?cosa cambierebbe ?Per me non servono a nulla ahah"
Elena:"provaci te a camminare senza nulla con le tette che ho io ,poi perdo tantissimo latte ed è colpa tua perché dovresti succhiarlo sempre tu"
Io:"ah se domani non lo usi starò più attento e non farò cadere neanche una goccia del tuo latte"
Elena:"Fatta,allora domani sarò una grande vacca per la città"
Però ora che lo avevo vista fremevo dalla voglia di incularla.Mi avvicinai da dietro e le presi le tettone stringendole.
Elena:"Ahhhhhh ,gemendo ,che fai ?!"
Da quelle borse di latte schizzò latte ovunque,bagnando lo specchio di fronte a lei.
Io:"l ora della mungitura è iniziata vacca"
Più le strizzavo su e giù più lei si bagnava e sussultava per il piacere...bastavano due dita per capezzolo e quelle larghissime areole scure di lasciavano scorrere da lunghi rivoli di latte.
Il mio membro era appiccicato al suo culone di marmo e premeva per entrare per quel buchetto rosa stretto che non aspettava altro che essere riempito.
La misi a 90 e cominciai a puntarle la cappella facendo su e giù gentilmente.Presi il lubrificante e lo schizzai dentro e lo misi su tutto il mio pisello.
Io:"Sei pronta ad essere montata mamma?"
Elena:"per favore amore della mamma voglio che tu mi sfonda il culo con quel tuo cazzone e voglio sentire il mio ano riempirsi del tuo seme..."
Iniziai un movimento continuo che aumentava sempre di più e nel mentre le stringevo le tette per fare presa e spingere sempre più a fondo.Le palle entravano dentro e il piacere che provavano non sapevo quantificarlo.
Le mammelle andavano a disegnare un' otto nell aria e si scontravano tra di loro facendo uscire sempre del latte.
Con una delle mani nel mentre le stringevo il collo e con l'altra le schiaffeggiavo il sedere.
"Ti piace quanto ti schiaffeggio povera vacca?!"
"Ti piace quando ti strizzo le tue povere mammelle eh ?!"
Elena era in paradiso e la sua figona incominciò a squirtare sul pavimento e non smetteva più.
Stava arrivando pure il mio momento di venire e dopo poco avevo riempito quel buco stretto di tantissimo sperma,ma Elena non voleva che mi staccassi.Voleva sentire tutto il mio liquido riempirla e scaldarla.
Eravamo ancora uniti ,in piedi ,e lei si teneva con le mani sul muro.Il mio cazzo non intendeva diventare mollo,per finire in bellezza le baciai il collo e le massaggiai il petto.
Elena:"ti amo figliolo"
Io:"ti amo anche io mamma"
Mi staccai dal suo culo e tutta la sborra le uscì copiosa dal culo per terra.Mi sa che era ora di pulire quel disastro..
La mattina seguente mi svegliai con la mamma distesa a fianco di me sul letto.
Mamma:"allora amore mio vuoi fare colazione ?"
Io:"avanti mamma quando ho mai rifiutato una tua colazione "
Elena:"arriva il treno tetta ciuf ciuf"
Prese la mammella e mi imboccò.
Elena:" sei adorabile quando ti allatto sai"
Finita colazione le ricordai della nostra promessa ed era ora di andare a fare una passeggiata per il centro.La mamma si era messa una maglia moto scollata bianca e la sua solita lunga gonna nera.
Si poteva vedere con facilità sotto alla maglietta e i suoi capezzoli si intravedevano da un miglio di distanza...
Elena:"come sto secondo te ?mi mette bene in mostra le tette o forse dovrei metterne una più scollata ?
Io:"per me una più scollata sarebbe meglio sai..."
Si andò a cambiare optando per una che appena si accovacciava si vedeva quasi tutto.
Non appena arrivammo in centro le chiesi se voleva andare a prendere un gelato e passammo davanti a tutte le grandi firme e bancarelle che decoravano la città.Molti dei passanti la fissava e attiravamo l attenzione di tutti...La cosa si fece sempre più eccitante quando dalle mammellone incominciò a uscire il latte che sporcò subito quel sottile strato che le copriva.
Ma Lena se ne frega questa volta,lasciava che quel sul liquido le inzuppasse la maglia,facendo si che tutto il capezzolo si vedesse e ad ogni passo di tacco una goccia cadeva a terra.Preso il cono gelato ci dirigemmo su una panchina e come sempre mi madre inizio a parlare con altre mamme.Non si poteva dire che non amasse la compagni e come al mare si fece pubblicità come balia,le donne guardavano le sue tette ma non dicevano nulla come se intimorire da un possibile commento o magari non aspettavano altro che affidare quelle pesti dei loro figli alla balia delle tettone di Elena.
Finalmente le prime nuove 2 clienti avevano già confermato le date ,ora si che iniziava la nostra avventura.
Una settimana dopo
Era apppena volata una settimana dal nostro arrivo e mia madre aveva l energi di 1000 cavalli,produceva latte a non finire e le nostre scopate erano sempre più frequenti.La signora Rossi e Bianchi erano diventate le nostre clienti numero 1 ,affidavano i loro figli( una bambina di 8,uno di 18,una ragazza di 15 e un be bebè di 1 anno)a mia madre.Tutti egregiamente nigiri dal loro latte e sorprendentemente erano le due ragazze quelle più affectionate al suo seno.Non si staccavano neanche a morire però Elena era felice di ciò e serviva solamente che aumentare la sua produzione di latte.La ragazza di 15 anni,Alice,da quanto era innamorata di quelle borse di latte ,aveva espressamente chiesto a mia mamma se potesse girare senza maglia perché voleva poter bere in qualsiasi momento.La sua posizione preferita per essere allattata era quella con mia mamma a 4 zampe e lei sotto,proprio come un vitellino.
Ma tutto questo si dovette fermare perché Elena il 6 Settembre diede alla luce il mio fratellino e questo indicava solo una cosa:che adesso era il momento di iniziare una nuova gravidanza solo che sarei stato Io il nuovo padre.
Ora volevo che ce ne andassimo insieme lontano da tutti in un paese dove nessuno ci conosceva, per iniziare da capo.Magari avere tantissimi figli insieme ,perché dopo avere parlato a tavolino un pomeriggio scoprì che ad Elena piaceva stare incinta più di ogni altra cosa al mondo e la eccitava moltissimo; tanto che non desiderava altro che poter lavorare come balia e allattare per sempre.
Ero davvero innamorato di lei, ma sopratutto del suo fisico formoso.Se non ve lo foste dimenticato lei aveva una nona di seno,fianchi larghi,capelli mori corti,occhi verdi e pelle olivastra.Una vera bomba di donna che riusciva a farmi sentire al sicuro e darmi molto affetto.
Dopo lunghi pomeriggi a pianificare la nostra fuga d'amore decidemmo di partire una sera e lasciarci il nostro piccolo paesino alle spalle; prendendo cibo,vestiti e coperte.
Ora eravamo lontani e già dopo un centinaio di chilometri decidemmo di passare la notte in un motel a tre stelle appena fuori l autostrada.Il letto era comodo,i bagni puliti e non potevamo chiedere di meglio.Allora Elena decise di guardare un film sul letto, ma incominciò a spogliarsi...si tolse la lunga gonna,poi passò alla grande maglia rosa che copriva i suoi seni ;mostrandomi il suo reggiseno bianco.Quel povero sostenitore di mammelle era al suo limite,forse perché indietro di una taglia ,ma poi forse perché era completamente zuppo di latte.
Elena:"guarda tesoro della mamma ho bagnato tutto il reggiseno,era il mio preferito"
Io:"ma mamma quel coso ormai è da buttare ,perché non vai in giro senza ?cosa cambierebbe ?Per me non servono a nulla ahah"
Elena:"provaci te a camminare senza nulla con le tette che ho io ,poi perdo tantissimo latte ed è colpa tua perché dovresti succhiarlo sempre tu"
Io:"ah se domani non lo usi starò più attento e non farò cadere neanche una goccia del tuo latte"
Elena:"Fatta,allora domani sarò una grande vacca per la città"
Però ora che lo avevo vista fremevo dalla voglia di incularla.Mi avvicinai da dietro e le presi le tettone stringendole.
Elena:"Ahhhhhh ,gemendo ,che fai ?!"
Da quelle borse di latte schizzò latte ovunque,bagnando lo specchio di fronte a lei.
Io:"l ora della mungitura è iniziata vacca"
Più le strizzavo su e giù più lei si bagnava e sussultava per il piacere...bastavano due dita per capezzolo e quelle larghissime areole scure di lasciavano scorrere da lunghi rivoli di latte.
Il mio membro era appiccicato al suo culone di marmo e premeva per entrare per quel buchetto rosa stretto che non aspettava altro che essere riempito.
La misi a 90 e cominciai a puntarle la cappella facendo su e giù gentilmente.Presi il lubrificante e lo schizzai dentro e lo misi su tutto il mio pisello.
Io:"Sei pronta ad essere montata mamma?"
Elena:"per favore amore della mamma voglio che tu mi sfonda il culo con quel tuo cazzone e voglio sentire il mio ano riempirsi del tuo seme..."
Iniziai un movimento continuo che aumentava sempre di più e nel mentre le stringevo le tette per fare presa e spingere sempre più a fondo.Le palle entravano dentro e il piacere che provavano non sapevo quantificarlo.
Le mammelle andavano a disegnare un' otto nell aria e si scontravano tra di loro facendo uscire sempre del latte.
Con una delle mani nel mentre le stringevo il collo e con l'altra le schiaffeggiavo il sedere.
"Ti piace quanto ti schiaffeggio povera vacca?!"
"Ti piace quando ti strizzo le tue povere mammelle eh ?!"
Elena era in paradiso e la sua figona incominciò a squirtare sul pavimento e non smetteva più.
Stava arrivando pure il mio momento di venire e dopo poco avevo riempito quel buco stretto di tantissimo sperma,ma Elena non voleva che mi staccassi.Voleva sentire tutto il mio liquido riempirla e scaldarla.
Eravamo ancora uniti ,in piedi ,e lei si teneva con le mani sul muro.Il mio cazzo non intendeva diventare mollo,per finire in bellezza le baciai il collo e le massaggiai il petto.
Elena:"ti amo figliolo"
Io:"ti amo anche io mamma"
Mi staccai dal suo culo e tutta la sborra le uscì copiosa dal culo per terra.Mi sa che era ora di pulire quel disastro..
La mattina seguente mi svegliai con la mamma distesa a fianco di me sul letto.
Mamma:"allora amore mio vuoi fare colazione ?"
Io:"avanti mamma quando ho mai rifiutato una tua colazione "
Elena:"arriva il treno tetta ciuf ciuf"
Prese la mammella e mi imboccò.
Elena:" sei adorabile quando ti allatto sai"
Finita colazione le ricordai della nostra promessa ed era ora di andare a fare una passeggiata per il centro.La mamma si era messa una maglia moto scollata bianca e la sua solita lunga gonna nera.
Si poteva vedere con facilità sotto alla maglietta e i suoi capezzoli si intravedevano da un miglio di distanza...
Elena:"come sto secondo te ?mi mette bene in mostra le tette o forse dovrei metterne una più scollata ?
Io:"per me una più scollata sarebbe meglio sai..."
Si andò a cambiare optando per una che appena si accovacciava si vedeva quasi tutto.
Non appena arrivammo in centro le chiesi se voleva andare a prendere un gelato e passammo davanti a tutte le grandi firme e bancarelle che decoravano la città.Molti dei passanti la fissava e attiravamo l attenzione di tutti...La cosa si fece sempre più eccitante quando dalle mammellone incominciò a uscire il latte che sporcò subito quel sottile strato che le copriva.
Ma Lena se ne frega questa volta,lasciava che quel sul liquido le inzuppasse la maglia,facendo si che tutto il capezzolo si vedesse e ad ogni passo di tacco una goccia cadeva a terra.Preso il cono gelato ci dirigemmo su una panchina e come sempre mi madre inizio a parlare con altre mamme.Non si poteva dire che non amasse la compagni e come al mare si fece pubblicità come balia,le donne guardavano le sue tette ma non dicevano nulla come se intimorire da un possibile commento o magari non aspettavano altro che affidare quelle pesti dei loro figli alla balia delle tettone di Elena.
Finalmente le prime nuove 2 clienti avevano già confermato le date ,ora si che iniziava la nostra avventura.
Una settimana dopo
Era apppena volata una settimana dal nostro arrivo e mia madre aveva l energi di 1000 cavalli,produceva latte a non finire e le nostre scopate erano sempre più frequenti.La signora Rossi e Bianchi erano diventate le nostre clienti numero 1 ,affidavano i loro figli( una bambina di 8,uno di 18,una ragazza di 15 e un be bebè di 1 anno)a mia madre.Tutti egregiamente nigiri dal loro latte e sorprendentemente erano le due ragazze quelle più affectionate al suo seno.Non si staccavano neanche a morire però Elena era felice di ciò e serviva solamente che aumentare la sua produzione di latte.La ragazza di 15 anni,Alice,da quanto era innamorata di quelle borse di latte ,aveva espressamente chiesto a mia mamma se potesse girare senza maglia perché voleva poter bere in qualsiasi momento.La sua posizione preferita per essere allattata era quella con mia mamma a 4 zampe e lei sotto,proprio come un vitellino.
Ma tutto questo si dovette fermare perché Elena il 6 Settembre diede alla luce il mio fratellino e questo indicava solo una cosa:che adesso era il momento di iniziare una nuova gravidanza solo che sarei stato Io il nuovo padre.
2
voti
voti
valutazione
10
10
Commenti dei lettori al racconto erotico