Mamma perché?
di
figliodegenere
genere
incesti
Non credevo una donna potesse cadere così in basso. Per una ristrutturazione aziendale papà aveva due alternative trasferirsi per almeno due anni in altra città oppure licenziamento con importo per incentivazione a lasciare il lavoro, oltre alla liquidazione. Era nell'aria qualcosa quindi la comunicazione non ci sorprese. Furono valutate le possibili situazioni ma al licenziamento o trasferimento non avevamo proprio pensato. Si pensava a cassa integrazione temporanea, riduzione orario di lavoro, licenziamento proprio no. Altre febbrili riunioni in famiglia e valutate tutte le possibilità scegliemmo il trasferimento, era il meno gravoso per la nostra famiglia.
C'erano anche dei risvolti negativi, perché intanto ci eravamo accollati il mutuo per la casa, mamma non lavorava, ed io frequentavo l'ultimo anno di liceo con prospettive universitarie. In ultimo, ma non per importanza. il distacco tra coniugi perché mamma aveva 38 anni e papà 39 nel pieno fulgore delle loro attività sessuali e papà poteva tornare una volta al mese per non sperperare in viaggi il suo stipendio.
Dall'ufficialità della notizia al trasferimento passarono circa 20 giorni e mamma e papà scopavano soltanto, me lo dissero chiaramente con l'invito a stare con i nonni. Scopate quando vi pare anche davanti a me dai nonni proprio non vado. A volte esageravano pure, ed io li capivo, scopavano liberamente in qualsiasi posto si trovassero. Un sabato mattina mentre mamma si era piegata per lavare la vasca da bagno papà la infilzò come un tordo. Ormai prendevo la cosa allegramente. Mamma aveva sempre un linguaggio scurrile, papà era più riservato. Il giorno della partenza fu tremendo, neanche avessero avuto un morto in casa avrebbero pianto con tanta intensità. Però come si dice il tempo cancella le tracce e mamma la prima settimana era intrattabile, qualunque cosa dicessi si incazzava. "Mamma sei più bella da quando papà è partito" "Ma non mi rompere i coglioni" fu la sua risposta. Da precisare che mamma è bellissima ed è un osso per tanti cani, con la presenza di papà eravamo tranquilli, ma ora? Mamma piaceva anche a me, moltissimo, era mia mamma però. Quando non riesco a dormire penso oltre il necessario ed il mio pensiero ricorrente era la mancanza di sesso per entrambi, anche se papà probabilmente qualcosa poteva fare, per mamma la vedevo scura. Il pensiero indecente con relativa masturbazione si presentò nella mia testa eccitandomi, forse troppo. Poi il dilemma provo io a sostituirmi a papà oppure è meglio che si trovi un amante? Avevo gli studi, dovevo preparare la maturità ma erano più le notti trascorse in bianco a segarmi che quelle che dormivo. Mamma mi eccitava solo a pensarla e mi eccitavo di più quando pensavo scopasse con l'amante. Lei intanto si era calmata, forse aveva trovato la soluzione al problema con la masturbazione. Papà telefonava una volta a settimana e ne erano passate già tre dalla sua partenza quindi ne mancava solo una per rivederlo. Immaginavo di vederla danzare mamma per la felicità, invece come se le desse fastidio il ritorno di papà. Cazzo pensai, allora questa troia si è già fatta l'amante o l'aveva da prima. Papà tornò il venerdì sera mi accorsi di una felicità solo apparente a volte freddezza. Papà innamoratissimo no si accorse neanche. Pensavo che scopassero a vita persa nei tre giorni che papà stava con noi, invece forse lo facevano solo la notte. Alla ripartenza di papà durante l'assenza di mamma ispezionai nell'armadio, nascosto tra alcuni capi di biancheria evidentemente acquistati al sexi shop, vidi un cazzo di plastica che per forma e colore sembrava vero lungo almeno trenta centimetri. Dovetti sedere sul letto per lo sgomento. Aveva trovato il cazzo ecco perché non sentiva la mancanza di papà la troiona. Da un lato mi sentii sollevato dal fatto che non avesse l'amante. Dovevo agire nella sua parte debole, avevo dei risparmi, andai al sexi shop che non era lontano da casa nostra, e mi feci consigliare alcuni capi di intimo molto trasgressivi. La commessa mi disse "Con questi farà colpo sulla sua ragazza" Non potevo dirle che erano per mamma altrimenti sarebbe morta dal ridere. Li nascosi nella mia camera e li depositai sul suo letto prima che si coricasse, tornai nella mia camera in attesa di vedermi arrivare i carabinieri. "Dino vieni da mamma" con voce flebile, "Mamma cosa c'è"?
"Questa è opera tua, perché" "Perché vorrei che li indossassi in mia presenza" "Pervertito!!! Ma mi piaci". "Ora li provo perché sono bellissimi, ma poi mi spieghi che intenzioni hai e soprattutto se sono simili alle mie" Mentre parlava si era denudata e stava indossando il perizoma ed il finto reggiseno. Restai a bocca aperta "Mamma sei stupenda, sei meravigliosa mamma, avrei voglia di saltarti addosso" "Perché non lo fai"?
Non ci furono altre parole ci avvinghiammo, cademmo sul letto, le nostre bocche si collegarono per una penetrazione linguale e subito penetrazione vaginale. lei era quasi nuda io avevo i calzoncini del pigiama, un piccolo movimento ed il cazzo la penetrò facendola urlare. "Quando desideravo questo momento tesoro, l'ho immaginato appena saputo del trasferimento di tuo padre". "Oh mamma mamma che situazione" "Intanto non chiamarmi mamma, chiamami amore come io farò con te da questo momento" Continuammo così per un tempo lunghissimo, riuscimmo ad avere l'orgasmo insieme, i nostri corpi erano fusi ed uniti uno con l'altro. Dopo un minuto di recupero restammo nudi e volle ancora il cazzo nella figa e disse in questa posizione possiamo parlare fino a domani" Ci spiegammo su tutto, mi disse che la ragazza del sexi shop le aveva regalato quel cazzo quando seppe che il marito stava lontano un mese, e che l'aveva provato più volte. Precisò "C'è una bella differenza comunque tra un dildo di trenta centimetri ed un cazzo vero di venti preferisco senza dubbio il cazzo vero" "Amore datti da fare perché devo recuperare le scopate perse" La mattina arrivò troppo presto e restammo al letto tutta la giornata attaccati uno all'altra. Torno all'inizio di questo racconto "Non credevo che la donna potesse cadere così in basso" Il motivo? "Stasera quando telefona tuo padre voglio rispondergli mentre ho il tuo cazzo nella figa".
C'erano anche dei risvolti negativi, perché intanto ci eravamo accollati il mutuo per la casa, mamma non lavorava, ed io frequentavo l'ultimo anno di liceo con prospettive universitarie. In ultimo, ma non per importanza. il distacco tra coniugi perché mamma aveva 38 anni e papà 39 nel pieno fulgore delle loro attività sessuali e papà poteva tornare una volta al mese per non sperperare in viaggi il suo stipendio.
Dall'ufficialità della notizia al trasferimento passarono circa 20 giorni e mamma e papà scopavano soltanto, me lo dissero chiaramente con l'invito a stare con i nonni. Scopate quando vi pare anche davanti a me dai nonni proprio non vado. A volte esageravano pure, ed io li capivo, scopavano liberamente in qualsiasi posto si trovassero. Un sabato mattina mentre mamma si era piegata per lavare la vasca da bagno papà la infilzò come un tordo. Ormai prendevo la cosa allegramente. Mamma aveva sempre un linguaggio scurrile, papà era più riservato. Il giorno della partenza fu tremendo, neanche avessero avuto un morto in casa avrebbero pianto con tanta intensità. Però come si dice il tempo cancella le tracce e mamma la prima settimana era intrattabile, qualunque cosa dicessi si incazzava. "Mamma sei più bella da quando papà è partito" "Ma non mi rompere i coglioni" fu la sua risposta. Da precisare che mamma è bellissima ed è un osso per tanti cani, con la presenza di papà eravamo tranquilli, ma ora? Mamma piaceva anche a me, moltissimo, era mia mamma però. Quando non riesco a dormire penso oltre il necessario ed il mio pensiero ricorrente era la mancanza di sesso per entrambi, anche se papà probabilmente qualcosa poteva fare, per mamma la vedevo scura. Il pensiero indecente con relativa masturbazione si presentò nella mia testa eccitandomi, forse troppo. Poi il dilemma provo io a sostituirmi a papà oppure è meglio che si trovi un amante? Avevo gli studi, dovevo preparare la maturità ma erano più le notti trascorse in bianco a segarmi che quelle che dormivo. Mamma mi eccitava solo a pensarla e mi eccitavo di più quando pensavo scopasse con l'amante. Lei intanto si era calmata, forse aveva trovato la soluzione al problema con la masturbazione. Papà telefonava una volta a settimana e ne erano passate già tre dalla sua partenza quindi ne mancava solo una per rivederlo. Immaginavo di vederla danzare mamma per la felicità, invece come se le desse fastidio il ritorno di papà. Cazzo pensai, allora questa troia si è già fatta l'amante o l'aveva da prima. Papà tornò il venerdì sera mi accorsi di una felicità solo apparente a volte freddezza. Papà innamoratissimo no si accorse neanche. Pensavo che scopassero a vita persa nei tre giorni che papà stava con noi, invece forse lo facevano solo la notte. Alla ripartenza di papà durante l'assenza di mamma ispezionai nell'armadio, nascosto tra alcuni capi di biancheria evidentemente acquistati al sexi shop, vidi un cazzo di plastica che per forma e colore sembrava vero lungo almeno trenta centimetri. Dovetti sedere sul letto per lo sgomento. Aveva trovato il cazzo ecco perché non sentiva la mancanza di papà la troiona. Da un lato mi sentii sollevato dal fatto che non avesse l'amante. Dovevo agire nella sua parte debole, avevo dei risparmi, andai al sexi shop che non era lontano da casa nostra, e mi feci consigliare alcuni capi di intimo molto trasgressivi. La commessa mi disse "Con questi farà colpo sulla sua ragazza" Non potevo dirle che erano per mamma altrimenti sarebbe morta dal ridere. Li nascosi nella mia camera e li depositai sul suo letto prima che si coricasse, tornai nella mia camera in attesa di vedermi arrivare i carabinieri. "Dino vieni da mamma" con voce flebile, "Mamma cosa c'è"?
"Questa è opera tua, perché" "Perché vorrei che li indossassi in mia presenza" "Pervertito!!! Ma mi piaci". "Ora li provo perché sono bellissimi, ma poi mi spieghi che intenzioni hai e soprattutto se sono simili alle mie" Mentre parlava si era denudata e stava indossando il perizoma ed il finto reggiseno. Restai a bocca aperta "Mamma sei stupenda, sei meravigliosa mamma, avrei voglia di saltarti addosso" "Perché non lo fai"?
Non ci furono altre parole ci avvinghiammo, cademmo sul letto, le nostre bocche si collegarono per una penetrazione linguale e subito penetrazione vaginale. lei era quasi nuda io avevo i calzoncini del pigiama, un piccolo movimento ed il cazzo la penetrò facendola urlare. "Quando desideravo questo momento tesoro, l'ho immaginato appena saputo del trasferimento di tuo padre". "Oh mamma mamma che situazione" "Intanto non chiamarmi mamma, chiamami amore come io farò con te da questo momento" Continuammo così per un tempo lunghissimo, riuscimmo ad avere l'orgasmo insieme, i nostri corpi erano fusi ed uniti uno con l'altro. Dopo un minuto di recupero restammo nudi e volle ancora il cazzo nella figa e disse in questa posizione possiamo parlare fino a domani" Ci spiegammo su tutto, mi disse che la ragazza del sexi shop le aveva regalato quel cazzo quando seppe che il marito stava lontano un mese, e che l'aveva provato più volte. Precisò "C'è una bella differenza comunque tra un dildo di trenta centimetri ed un cazzo vero di venti preferisco senza dubbio il cazzo vero" "Amore datti da fare perché devo recuperare le scopate perse" La mattina arrivò troppo presto e restammo al letto tutta la giornata attaccati uno all'altra. Torno all'inizio di questo racconto "Non credevo che la donna potesse cadere così in basso" Il motivo? "Stasera quando telefona tuo padre voglio rispondergli mentre ho il tuo cazzo nella figa".
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