Gocce di barber
di
Puledrino
genere
dominazione
Tutto era iniziato con una innocente chat in cui confidavo a D. la mia passione per i piedi femminili e nei giorni successivi ogni tanto ci punzecchiavamo sull'argomento senza mai andare oltre.
L'atteggiamento di D. nei miei confronti era sempre molto affettuoso ma ho notato che quando mi beccava con gli occhi da un troppo tempo sui suoi piedini mi sorrideva compiuta e sorniona.
Ogni tanto le mandavo immagini che trovavo su internet da condividere e commentare e mi beavo del fatto che spesso i miei commenti fossero in linea col suo sentire.
Ero in ufficio quando mi telefona D., era in Smart working, dicendo che aveva problemi di collegamento e se potevo passare la sera dopo l'orario di lavoro; naturalmente mi sono organizzato e alle 6:00 sono scattato verso casa sua.
Quando mi fa entrare la prima cosa che noto e che è scalza e che i suoi piedini sono terribilmente sexy mentre cammina sul parquet.
D. mi accompagna al tavolino dove c'era il computer e il router e mi spiega il problema e che avrei fatto di tutto per risolvere e lei mi dice: “bravo Io nel frattempo ho voglia di un aperitivo. Ti va?” e va in cucina prima che io accetti l’invito.
Fortunatamente il guasto era abbastanza semplice e dopo 15 minuti sono andato a diglielo, lei era seduta su uno sgabello alto nell'isola e nel frattempo aveva apparecchiato con due bicchieri, una bella bottiglia di Barbera e qualche stuzzichino.
Devo ammettere che ero paralizzato dalla paura; dentro di me i sentimenti erano contrapposti e avevo timore che la voglia di baciare quei piedini potesse in qualche modo farmi fare un qualcosa che avesse potuto portare la sensibilità di questa bellissima donna che stimo e a cui voglio un grande bene e che mi è sempre stata molto vicino.
Fortunatamente la sua simpatia e il suo sorriso caldo e sincero mi mettono a mio agio e io un attimo finisco il primo bicchiere, D. versa il secondo e ci infervoriamo in chiacchiere e senza accorgermene gesticolando urto il mio bicchiere che fortunatamente era vuoto.
Lo ripesco in tempo prima che cada ma qualche goccia di Barbera cade combinazione su un suo piedino. Impietrisco per aver combinato un pasticcio ma D. mi tranquillizza e mi dice che non è successo nulla e con un sorriso furbetto mi dice: “vogliamo mica sprecarlo questo Barbera?”
Io non sono sicuro di aver capito ma lei per rassicurarmi mi dice: “sì puoi farlo stupidino”
Allora io mi un ginocchio, prendo il suo piedino e appoggio le mie labbra sulla sua pelle.
Ha una pelle setosa e un buon profumo e inizio a baciare e poi leccare il dorso del suo piede poi passo alla pianta infilò la lingua farà le sue dita.
Vorrei che i piedini sentissero quando gli sono riconoscente per portare tutte le mattine, attraverso un lungo viale alberato, D. in ufficio e anche per portarla in giro per il mondo.
Amare i piedi di una donna insomma è come riappropriarsi del mistero femminile, è come scoprire una parte segreta di lei.
D. aveva appena accavallato le gambe per farmi leccare l'altro piedino quando sentiamo suonare e lei mi dice questa è mia figlia.
Mi alzo e mi ricompongo e aspettiamo che arrivi la ragazza, sto ancora qualche minuto e poi la saluto. Uscendo mi sento come quel titolo del film camino a 10 metri da terra e sono molto felice.
Dopo questa meravigliosa esperienza torna il tran tran, qualche chat qualche battuta, tanto desiderio da parte mia espresso attraverso gli sguardi e poi una mattina al caffè mi dice che se volevo la mattina successiva sarei potuto passare da lei e che, nel caso accettassi, avrei dovuto fare tutto quello che mi ordinava. Il cuore batte all'impazzata e accetto e alle 9:00 sono sul pianerottolo di casa sua.
Mi fa entrare e capisco che sarà qualcosa di speciale, lei indossa una vestaglietta da geisha colore oro con ricami rossi corta e morbida sul corpo tanto da vedere le sue forme.
Mi dice che se voglio continuare devo lasciarmi bendare, lo faccio e lei, per mano, mi porta in camera da letto e mi fai inginocchiare. Mi sembra di sentire il rumore della vestaglia che cade per terra; Il letto si muove sotto il suo peso e sento che si sta muovendo fino a che ricevo l'ordine di abbassare un po' la testa fino a che arrivo a sfiorare i suoi piedi e mi dice “Adesso baciali”.
Io inizio a leccarli con amore e devozione e trovo la situazione ancora più bella, amplificata com’è dal fatto di poterla solo immaginare nuda senza avere il diritto di vederla.
Anche se sono concentrato a leccare percepisco che l'energia nella stanza è strana, è come se percepisse la presenza di un'altra persona e anche i rumori sono strani così come i movimenti del letto.
D. si rende conto della mia perplessità e mi dice “Non ti preoccupare va tutto bene, c'è M. (il suo compagno) qui con me. Tu continua a leccare e non ti preoccupare di nulla. Va tutto bene”.
Io riprendo a leccare ancora più eccitato dall'idea di della presenza di M. e dai rumori che sento sembra che i due si stiano dando piacere e dopo poco, da come il letto ondeggia, capisco che D. e il suo compagno stanno facendo l'amore.
Per me è un grande amore sentirla godere e che lei abbia pensato di condividere questo momento momento intimo anche con me. L’amplesso continua in crescendo fino a che D. spinge il piede dentro la mia bocca e con un grande gemito la sento venire.
Sento il letto che si muove e la presenza di qualcuno vicino a me ma non smetto lo stesso di succhiare le dita del piede di Daniela fino a che a un certo alcuni spruzzi colpiscono il mio viso e sento l'odore e il sapore amarognolo del seme di M.
Lecco e pulisco tutto mentre il compagno di D. torna sul letto; li sento bisbigliare fra di loro.
Mi immagino che si stiano coccolando e siano tornati nella loro bolla da cui escono solo i piedi di D. che io, colmo di gratitudine, inizio a baciare per ringraziarla per essere una donna così coraggiosa che osa rompere gli schemi e vivere a pieno la propria sessualità e che aveva fatto l'amore e aveva condiviso questo momento insieme a me.
Finite le coccole D. mi dice di alzarmi mi prende per mano e mi accompagna la porta; prima di uscire mi fa togliere la benda. Ci abbracciamo e non è necessario dire nulla io sono colmo di gratitudine e voglio ancora più bene.
per info fnomedario@gmail.com
L'atteggiamento di D. nei miei confronti era sempre molto affettuoso ma ho notato che quando mi beccava con gli occhi da un troppo tempo sui suoi piedini mi sorrideva compiuta e sorniona.
Ogni tanto le mandavo immagini che trovavo su internet da condividere e commentare e mi beavo del fatto che spesso i miei commenti fossero in linea col suo sentire.
Ero in ufficio quando mi telefona D., era in Smart working, dicendo che aveva problemi di collegamento e se potevo passare la sera dopo l'orario di lavoro; naturalmente mi sono organizzato e alle 6:00 sono scattato verso casa sua.
Quando mi fa entrare la prima cosa che noto e che è scalza e che i suoi piedini sono terribilmente sexy mentre cammina sul parquet.
D. mi accompagna al tavolino dove c'era il computer e il router e mi spiega il problema e che avrei fatto di tutto per risolvere e lei mi dice: “bravo Io nel frattempo ho voglia di un aperitivo. Ti va?” e va in cucina prima che io accetti l’invito.
Fortunatamente il guasto era abbastanza semplice e dopo 15 minuti sono andato a diglielo, lei era seduta su uno sgabello alto nell'isola e nel frattempo aveva apparecchiato con due bicchieri, una bella bottiglia di Barbera e qualche stuzzichino.
Devo ammettere che ero paralizzato dalla paura; dentro di me i sentimenti erano contrapposti e avevo timore che la voglia di baciare quei piedini potesse in qualche modo farmi fare un qualcosa che avesse potuto portare la sensibilità di questa bellissima donna che stimo e a cui voglio un grande bene e che mi è sempre stata molto vicino.
Fortunatamente la sua simpatia e il suo sorriso caldo e sincero mi mettono a mio agio e io un attimo finisco il primo bicchiere, D. versa il secondo e ci infervoriamo in chiacchiere e senza accorgermene gesticolando urto il mio bicchiere che fortunatamente era vuoto.
Lo ripesco in tempo prima che cada ma qualche goccia di Barbera cade combinazione su un suo piedino. Impietrisco per aver combinato un pasticcio ma D. mi tranquillizza e mi dice che non è successo nulla e con un sorriso furbetto mi dice: “vogliamo mica sprecarlo questo Barbera?”
Io non sono sicuro di aver capito ma lei per rassicurarmi mi dice: “sì puoi farlo stupidino”
Allora io mi un ginocchio, prendo il suo piedino e appoggio le mie labbra sulla sua pelle.
Ha una pelle setosa e un buon profumo e inizio a baciare e poi leccare il dorso del suo piede poi passo alla pianta infilò la lingua farà le sue dita.
Vorrei che i piedini sentissero quando gli sono riconoscente per portare tutte le mattine, attraverso un lungo viale alberato, D. in ufficio e anche per portarla in giro per il mondo.
Amare i piedi di una donna insomma è come riappropriarsi del mistero femminile, è come scoprire una parte segreta di lei.
D. aveva appena accavallato le gambe per farmi leccare l'altro piedino quando sentiamo suonare e lei mi dice questa è mia figlia.
Mi alzo e mi ricompongo e aspettiamo che arrivi la ragazza, sto ancora qualche minuto e poi la saluto. Uscendo mi sento come quel titolo del film camino a 10 metri da terra e sono molto felice.
Dopo questa meravigliosa esperienza torna il tran tran, qualche chat qualche battuta, tanto desiderio da parte mia espresso attraverso gli sguardi e poi una mattina al caffè mi dice che se volevo la mattina successiva sarei potuto passare da lei e che, nel caso accettassi, avrei dovuto fare tutto quello che mi ordinava. Il cuore batte all'impazzata e accetto e alle 9:00 sono sul pianerottolo di casa sua.
Mi fa entrare e capisco che sarà qualcosa di speciale, lei indossa una vestaglietta da geisha colore oro con ricami rossi corta e morbida sul corpo tanto da vedere le sue forme.
Mi dice che se voglio continuare devo lasciarmi bendare, lo faccio e lei, per mano, mi porta in camera da letto e mi fai inginocchiare. Mi sembra di sentire il rumore della vestaglia che cade per terra; Il letto si muove sotto il suo peso e sento che si sta muovendo fino a che ricevo l'ordine di abbassare un po' la testa fino a che arrivo a sfiorare i suoi piedi e mi dice “Adesso baciali”.
Io inizio a leccarli con amore e devozione e trovo la situazione ancora più bella, amplificata com’è dal fatto di poterla solo immaginare nuda senza avere il diritto di vederla.
Anche se sono concentrato a leccare percepisco che l'energia nella stanza è strana, è come se percepisse la presenza di un'altra persona e anche i rumori sono strani così come i movimenti del letto.
D. si rende conto della mia perplessità e mi dice “Non ti preoccupare va tutto bene, c'è M. (il suo compagno) qui con me. Tu continua a leccare e non ti preoccupare di nulla. Va tutto bene”.
Io riprendo a leccare ancora più eccitato dall'idea di della presenza di M. e dai rumori che sento sembra che i due si stiano dando piacere e dopo poco, da come il letto ondeggia, capisco che D. e il suo compagno stanno facendo l'amore.
Per me è un grande amore sentirla godere e che lei abbia pensato di condividere questo momento momento intimo anche con me. L’amplesso continua in crescendo fino a che D. spinge il piede dentro la mia bocca e con un grande gemito la sento venire.
Sento il letto che si muove e la presenza di qualcuno vicino a me ma non smetto lo stesso di succhiare le dita del piede di Daniela fino a che a un certo alcuni spruzzi colpiscono il mio viso e sento l'odore e il sapore amarognolo del seme di M.
Lecco e pulisco tutto mentre il compagno di D. torna sul letto; li sento bisbigliare fra di loro.
Mi immagino che si stiano coccolando e siano tornati nella loro bolla da cui escono solo i piedi di D. che io, colmo di gratitudine, inizio a baciare per ringraziarla per essere una donna così coraggiosa che osa rompere gli schemi e vivere a pieno la propria sessualità e che aveva fatto l'amore e aveva condiviso questo momento insieme a me.
Finite le coccole D. mi dice di alzarmi mi prende per mano e mi accompagna la porta; prima di uscire mi fa togliere la benda. Ci abbracciamo e non è necessario dire nulla io sono colmo di gratitudine e voglio ancora più bene.
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