Il fratello gay

di
genere
saffico

Sono Argìa, ho ventitré anni, sono una bella ragazza, mi vedo con Sauro uno scopamico che mi tiene sempre sulla corda. Ho un fratello, Daniele, un anno meno di me, frequenta Marisa, una bellissima ragazza. Con Marisa sono diventata amica e spesso usciamo assieme.
Siamo amiche ma senza entrare nei particolari intimi, almeno questo fino a tre mesi fa poi "Argìa ti devo confessare una cosa, Daniele non ha più stimoli sessuali, lo provoco continuamente ma lui è refrattario, ho provato a fargli un pompino ma il cazzo resta moscio, scusami se sono così cruda ma penso che abbia un problema serio" "Figurati fai bene a confidarmi questo problema in fondo è mio fratello, dovrò indagare" "Cosa fai oggi"? "Nessun programma" "Vieni a casa sono sola, trascorriamo una giornata insieme" "Volentieri" Una volta a casa Marisa si mise in libertà lasciandosi solo il perizoma ed invitò anche me a fare la stessa cosa. La seguii e mi sentii subito a mio agio. Stavamo bene insieme seminude, ci facemmo un caffè, lo bevemmo seduti sul divano, eravamo vicine, sentire l'alito che odorava di caffè ci piacque al punto che avvicinammo le nostre bocche e Marisa con la lingua mi sfiorò le labbra. Fu la scintilla che mandò a fuoco la casa, ci abbracciammo succhiandoci la lingua fino all'estremo, andammo sul letto togliendoci lo striminzito perizoma ed avemmo un amplesso formidabile. "Argìa mi hai dato sensazioni bellissime" "Anche tu Marisa, sono stata proprio bene". Restammo nude sul letto scambiandoci continue effusioni. "Non pensavo di stare così bene con una ragazza" "Neanche io lo pensavo, anzi se devo essere sincera ho goduto più con te che con Sauro, ho scoperto una nuova frontiera". Iniziammo una frequentazione assidua io e
Marisa, il tempo libero eravamo sempre insieme e se si presentava la possibilità di stare sole ci univamo in amplessi prodigiosi, a volte ci accoppiavamo in macchina ma era scomodo. Un pomeriggio ci eravamo appartati in un boschetto non distante da casa, eravamo in macchina, stavamo per iniziare quando un'altra macchina con due persone a bordo si mise, evidentemente per fare il nostro stesso lavoro, poco distante da noi. Mi parve di conoscere quella macchina, sollevai la testa, lessi la targa ed era quella di Sauro, colui che mi scopava, ma le sorprese non finivano li perché scrutando bene riconobbi Daniele al suo fianco e lo dissi a Marisa che commentò acidamente "Ecco perché non rispondeva più alle mie sollecitazioni" Pensammo solo a guardare loro senza farci riconoscere. Evidente che Daniele faceva un pompino a Sauro che subito dopo contraccambiò. Ripartirono con violenza. Io e Marisa eravamo sulla stessa barca, i nostri ragazzi erano gay ma per me Daniele era il fratello. Ci rassegnammo alla nostra passione saffica lasciando che gli altri si rassegnassero alla loro. Ci spiegammo noi quattro, ci avevano riconosciuto anche loro, non vollero disturbarci. Abbiamo costituito due coppie inseparabili io e Marisa ci amiamo follemente mentre Sauro e Daniele addirittura convivono.
scritto il
2022-10-30
4 . 3 K
visite
1
voti
valutazione
6
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.