La figlia col papàe poi con la mamma

di
genere
incesti

I miei genitori, nonostante fossi una femmina, hanno avuto l'ardire di insegnarmi il sesso e tutti i suoi segreti, anche in età adolescenziale perché oggi la vita sessuale inizia abbastanza presto. La femmina solitamente apprende i primi rudimenti dalla mamma, soprattutto il ciclo mestruale, per poi passare allo studio particolareggiato del seno e per finire al paragone della figa. Non avevo mai pensato di radermi e quando vidi la mamma con la figa depilata mi piacque subito e le chiesi di farlo anch'io. Mamma fu subito d'accordo mi distese sul letto, mi spalmò la crema emolliente e con il rasoio fece un capolavoro. Per eliminare totalmente i peli fu costretta ad agire anche sulle labbra facendomi sentire dei brividi. "Si eccita la signorina, puoi anche provare questa sensazione da sola, agisci con le dita e trovi tu il punto migliore" Vedendomi la figa depilata la sera nella mia cameretta cominciai ad agire con le dita piano penetrando anche all'interno. Una vampata di piacere mi lasciò senza respiro. andai avanti così per tante notti, non vedevo l'ora di mettermi a letto per giocare con la mia deliziosa fighetta. Mamma era la mia confidente ma papà era il mio riferimento per ogni cosa, lo studio e l'aiuto che mi dava mi consentiva di essere la migliore a scuola. Mi accorsi di cercare sempre di più il suo contatto, le prime volte cercava le distanze,, ma l'abitudine rende docili i lupi ed anche lui si adeguò ai miei contatti. La sera nella mia camera cominciai ad immaginare il cazzo di papà aumentando il mio piacere. Un giorno ero sola a casa mi venne in mente di rovistare la cassettiera sotto il letto di mamma e mamma. Trovai dell'intimo che probabilmente indossava mamma per papà, sotto ancora trovai una serie di cazzi di plastica di tutte le misure. Mi eccitai tantissimo, presi il più piccolo, tolsi le mutandine e cercai di infilarlo, entrò tutto poi presa da una foga incontrollabile mettevo sempre le misure più grandi, fino a quando ne estrassi uno con un rivolo di sangue. La paura fu tanta che richiusi tutto e tornai nella mia cameretta. Di sangue non ne usciva più, questo mi tranquillizzò. Mi venne in mente di non aver messo tutto a posto, volevo tornare a sistemare ma rientrarono loro e non sapevo come fare. La notte per la paura non riuscii neanche a masturbarmi. Il giorno successivo tornando da scuola, mamma sedette vicino a me e mentre mangiavo mi disse che aveva trovato un dildo sporco di sangue, e dopo avermi spiegato l'uso che ne faceva, mi disse che avevo perso la verginità e che ora potevo fare anche l'amore che avrei sentito solo piacere, anzi mi fece prendere subito la pillola per evitare gravidanze inattese, mi spiegò che qualora lo avessi fatto di portare sempre il preservativo nello zaino per evitare malattie. Ora mi sentivo libera soprattutto per la pillola. Le chiesi che uso ne facesse dei cazzi di plastica rispose che per un suo difetto quando faceva l'amore con papà doveva dilatare la vagina con gradualità altrimenti sentiva dolore, quindi cominciava dal più piccolo per finire al più grande e per ultimo il cazzo di papà che capii doveva essere enorme. "La biancheria piccolissima mamma"? "Quella piace a papà e se vuoi mamma te la compra" "Si mamminaaa" e le saltai al collo. Mi sentivo sempre più donna avrei voluto provare un rapporto, mi ponevo dei problemi, un ragazzo che non conosco, un mio compagno di scuola, no non mi sentivo in grado di affrontare la prima prova con uno sconosciuto. La notte pensai a papà e mi eccitai terribilmente immaginando di avere quel magnifico cazzone nella figa, no, pensavo, è enorme mi farebbe male. Se facessi come la mamma dilatando la figa un po'per volta per prepararla con i dildi della mamma? Chissà papà che direbbe, e mamma ? Toglierei formaggio al suo topo, No non è possibile. Intanto ormai lo studio era riservato solo dopo il rientro di papà dall'ufficio, cercavo sempre di più il suo contatto, cercavo di sedermi sulle sue ginocchia e quando ci provavo mi eccitavo, l'avrei stretto al collo baciandolo con la lingua come fa la mamma, il mio sedere cercava sempre il suo cazzo. Era una tortura per me, forse anche per lui. Una sera sentii il suo cazzo indurirsi sotto il mio culo, il suo respiro aumentò la frequenza, mamma lo guardò negli occhi, un cenno e papà mi sistemò bene sul suo cazzo, stavo per morire, un minuto forse? Un'ora forse? mamma con quell'occhiataccia cosa voleva dire? poi papà mi invitò a tornare sulla mia sedia. Con la coda dell'occhio vidi la forma del suo enorme cazzo. Volevo morire, tremavo, non potevo lascarli dovevo resistere qualche minuto. Fu veramente una tortura, sentivo un forte bisogno di masturbarmi, avevo la figa bagnatissima. Finalmente chiusi i libri li posai in camera ed andai in bagno a masturbarmi. Impiegai pochi secondi tanta era l'eccitazione. A cena nessuno parlava, non vedevo l'ora di finire e rinchiudermi nella cameretta ripensando ed eccitandomi a quanto successo. Avrei voluto il cazzone di papà e farlo entrare tutto da dividermi in due. La notte non chiusi occhio, giocavo continuamente con la mia fighetta. Nelle sere in cui avevo bisogno dell'aiuto di papà era diventato normale farmi sentire la forma del suo pene. Forse loro mi lasciavano fare, nessuno faceva il primo passo, volevo chiederlo io, non avevo il coraggio. Tutto come prima. Una domenica pomeriggio mamma uscì(forse per lasciarci soli ?? Paragonai quel momento alle nuvole che scompaiono dopo un temporale ed uno squarcio di sole illumina il mondo. Papà sul divano a leggere un quotidiano sportivo, mi invitò a prendere il libro di fisica, la materia in cui vado peggio, mi fece mettere al suo fianco, parlava io non ascoltavo. Andiamo sul letto stiamo più comodi. Misi la faccia vicino alla sua per leggere, il corpo attaccatissimo al suo, tremavo "Cos'hai"? "Ho freddo papà" "Stringiti a papà" Ho ancora freddo mettiamoci sotto le coperte" "Va bene"
"Papà ora ho caldo spogliamoci" "Come vuoi" tolsi la maglietta ed i leggings, lui restò con gli slip Ora sto bene papà" "Anch'io" "Papà togliamoci tutto" nuda totalmente salii sul corpo del mio amore e sentii il suo cazzo vicino alla figa. "Ohhh papà" "Tesoro mamma ci ha lasciati soli per farti godere quello che hai provato durante lo studio" "Mamma insuperabile" "Ora papà ti guida, tu fai quello che dico io" "Prese la boccettina dell'olio profumato e lo spalmò sulla mia figa penetrando con le dita all'interno, un piacere immenso, spalmò l'olio sul suo cazzo facendolo indurire ancora di più, mi fece mettere sul suo corpo, mi disse di appoggiare la punta del suo cazzo alla figa e mi disse di spingere gradualmente. Un centimetro alla volta, poi due, poi tre, e poi tutto.
Il mondo ai nostri piedi, " Papà non toglierlo mai" "Tesoro di papà sei infinita" L'orgasmo arrivò molto presto, l'utero invaso dallo sperma di papà. "No papà io non mi muovo da qui, aspettiamo mamma, la voglio baciare e ringraziare" Rientrò mamma, ci trovò ancora col cazzo di papà nella figa, in un attimo restò nuda eccitatissima anche lei, e papà non poté esimersi di scoparla davanti ai miei occhi. L'inizio di una meravigliosa famiglia nell'ambito sessuale.
scritto il
2022-11-04
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