Rosy e l'avvocato

di
genere
etero


Era un maggio insolitamente caldo, ero vestita veramente da segretaria figa, giacca con sotto solo il reggiseno facendo caldo, e mini che valorizzava sotto la scrivania le mie gambe muscolose e abbronzate. Per finire, un paio di sandali neri eleganti che sapevo arrizzavano l'avvocato che guardava sempre lì.

"Ci vuole del buon sesso per stare insieme...", concluse, e senza volerlo avevo sbottonato la giacca rimanendo col reggiseno in vista, da cui spuntavano le mie magnifiche tette. Era pausa pranzo, e mi stavo rilassando, "Ha ragione magari andrà meglio con gli anni", sbottai e lui mi prese la mano e mi disse, "Ho qualcosa che ti può tirare su, aspetta...".

Ripresi a scrivere sulla macchina da scrivere distratta, quando tornò con un piattino, da cui spuntava... un hot-dog? Mmm, o era qualcos'altro?

"Avvocato,ehm, Giovanni mah...", "Siamo in pausa pranzo, volevo farti mangiare qualcos'altro", e incominciai a mangiare il panino arrivando in fretta al piatto forte, un cazzo bello grosso a cui non resistetti di affondare sempre più la bocca.

"Così Rosy, affonda!", e pur all'inizio intimidita ci sputai sopra e continuai a manovrarlo, fino a quando Giovanni mi guardò, "Che ne dici...", e sfilandomi la mini sussurrai,"C'è altro in menu..."

Mi prese tra le sue braccia possenti avvicinandomi a un divanetto e finendo di spogliarsi, aveva una nerchia fantastica e lo bacia sul petto e sul collo mentre mi stringeva le chiappe per poi togliermi anche il reggiseno e strizzarmi le tette, "Ohhh ahh...", gemetti stordita dalla sua forza, non ero abituata e ci stavo provando gusto.

Gli presi il cazzo e smenai con le mani mentre continuavamo ad abbracciarci, per poi inginocchiarmi ed iniziare un pompino da urlo, spompinandolo e guardandolo negli occhi.

"Cazzo che maestra...", e mi offrì le palle che leccai a fondo sapendo piacere agli uomini, e le sue erano veramente grosse!

"Piace...", sussurrai tra una leccata e una succhiata, "Mmmm", al suo assenso ripresi a spompinarlo alzando la velocità aiutata da entrambe le mani, il suo bastone era grosso come da tempo non provavo.

Mi rialzai e lo baciai appassionatemente, per poi farmi prendere e sbattere sulla scrivania dove mi morse i capezzoli facendomi sussultare dalle fitte di goduria che sentivo, mentre la barba ispida mi faceva ridacchiare.

"Ohhh! Mi fai il solletico!", ed allargai le gambe per permettergli di baciarmi la passerina. Mi allargò le grandi labbra facendomi impazzire prima di incominciare a baciarmi la vagina, non avevo avuto mai un amante in grado di leccarmela così.

Mi strinsi la testa pazza di goduria, leccava e baciava, poi mi prese all'improvviso per le gambe e puntò il cazzo verso l'apertura della figa, con le mie mani ad allargare ancora il buchetto.

"Ahh ahh...", il ritmo era regolare, stantuffava dentro di me non lasciandomi respiro, per poi rallentare aprendomi le gambe rallentando, mi chiavava stuzzicandomela con due dita.

All'improvviso slacciò il laccietto delle scarpe, togliendole i sandali e incominciando a ciucciarmi prima un piede e poi l'altro, da vero feticista. "Mmm, che alluce Rosy, perfetto...", li schiaffeggiai il petto col piede destro e lui capì di dover riprendere a stantuffare con velocità.

"Ohh ohhh!", aveva avvinghiato le mie gambe ai suoi fianchi ed eravamo praticamente una cosa unica, poi si fermo all'improvviso e mi baciò teneramente.

"Sei fantastico...", gli dissi, e lui riprese a penetrarmi con un cazzo sempre duro, affondando sempre di più dentro la mia fica che sembrava quasi scquartata da quei colpi, infilandosi le dita dei miei piedi in bocca e poi accennandomi a segarlo coi piedini.

Mi imbarazzava perfino non avendolo mai fatto, poi scoprì che anche le nostre estremità sono un ottimo veicolo erotico,e intanto lui strapazzava la mia figa con due dita ormai non più delicate ma spietate nell'affondare nella vagina.

Stringendomi il collo riprese così a pompare, io ormai gemevo a fatica visto come mi scopava violentemente, lui lo capì e mi fece cambiare posizione.

Avvicinò una poltrona, mi disse di mettermi alla pecorina, e io mi preparai ad essere presa alla pecorina.

"Ahhh!", da dietro i suoi colpi sembravano ancora più potenti, prese la gamba sinistra l'alzò strappandomi un urlo sordo, "Sìììì!!"

Girai la faccia ad esprimere la goduria, dopo qualche minuto rallentò perprolungare il piacere affondando la faccia nella figa e leccandola a fondo, poi mi prese letteralmente alla carriola sollevandomi per il culo e penetrando la vagina senza sosta.

"Sei bellissima Rosy ti scoperei all'infinito...", e mi fece di nuovo adagiare sul tavolo sempre alla pecorina, ma affondando dentro di me e deflorandomi decisamente il culetto.

"Fa male?", sussurrò, "Noo dai!!", dopo avermi inculato per interminabili minuti mi adagiò di nuovo sulla schiena e riprese a stantuffarmi la figa con la lingua e le dita, sembrava impazzito per come le sue dita indugiavano dentro, era così che volevo essere scopata!

Mi tirò su e ci guardammo con aria complice, poi mi fece sedere sul divano facendomi di nuovo spompinare il pisello, mi aiutai con la mano e spompinavo leccavo poi andavo alla base e tornavo alla cappella, era di nuovo pronto per un nuovo round.

Finalmente Giovanni mi fece mettere a smorzacandela,davanti a lui così poteva vedermi godere.

"Mmm ahhh...", mi strizzai i seni per per accentuare l'orgasmo, le sue mani sul collo mentre il cazzo mi inculava senza sosta, "Godi eh porcellina...", il tum-tum del suo cazzo nella mia figa era squassante nel silenzio dell'ufficio.

Rallentò, e io lo guardavo in tono di sfida, "Tutto qua stallone...", e lui abbraccandomi per le coscia spingeva ridendo goduto, e io mi tolsi schiaffeggiando il pisello, "E' ancora sveglio vedo...", e rimontai decisa salendogli in groppa, su e giù, piano veloce.

"Mi fai impazzire così", mi disse, "Lo so...", capendo che era a buon punto scesi dalla mazza e la presi decisamente in bocca, guardandolo negli occhi mentre lo smenavo per poi prenderlo bruscamente in bocca e sputarci saliva per renderlo bello lubrificato nella mia bocca.

"Sta arrivando...", "Baby prepara la bocca!", ed eruttò sborra che io avidamente presi nella bocca facendolo entrare tutto, ero lorda di sperma sulle labbra ma non mi bastava, lo risucchiai di nuovo poi per abbracciarlo pulendo tutte le gocce schizzate sul suo corpo.


"Sei una maialina...", e mi fece sedere su di lui per qualche minuto ormai sazi e goduti per quel giorno.
di
scritto il
2022-11-14
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