Un diciottesimo interessante

di
genere
gay

Ieri sera era il diciottesimo di un mio carissimo amico, e lo ha festeggiato in un locale con il nostro gruppo di amici e altre persone. Quella sera non avevo molta voglia di andarci, ma non avendo altro da fare prendo la macchina e parto. Parcheggio, e dal finestrino vedo un gruppo di ragazzi fuori dalla porta che stavano fumando. Li raggiungo e subito mi cade l'occhio su un ragazzo. Era un ragazzo alto, biondo, occhi marroni/verdi con la barbetta e vestito in smoking. Lo conoscevo bene, era Sebastian (nome di fantasia), un mio amico d'infanzia con il quale durante l'adolescenza avevo perso i rapporti sia perchè avevamo preso strade differenti e sia perchè era diventato un pò stronzo. Mi fece molto piacere rivederlo (soprattutto perchè era molto eccitante vederlo fumare). Li saluto tutti con un bacio sulla guancia e mi accendo una sigaretta anche io.
La festa era abbastanza noiosa, il festeggiato aveva invitato anche i parenti e per questo ha dovuto assegnare i tavoli agli invitati. Caso volle che io mi sedetti vicino a Sebastian. Durante la cena parlammo del più e del meno siccome era da molto che non ci vedevamo. Mi disse che aveva notato che sono venuto con la macchina, mentre lui indaffarato con il lavoro e con gli studi ancora non aveva dato gli esami di guida.
Non so cosa mi prese durante la cena, ma il fatto di averlo vicino a me, il fatto di sentire la sua voce, il fatto che mi riempì di complimenti per la patente e per la scuola, mi eccitò da morire: avevo una voglia matta di succhiargli il cazzo.
Dopo la cena successero due fatti strani:
Il primo è che finito di mangiare, iniziammo a ballare. Io dovevo andare al bagno, quindi mi dirigo. Si trovava all'esterno della struttura e, siccome pioveva e non volevo aspettare fuori, decido di entrare dato che c'era prima uno stanzino e poi il bagno vero e proprio separati da una porta in legno scorrevole. A mia sorpresa trovo Sebastian davanti a me che stava facendo anche lui la fila per il bagno. In quel momento un calore mi avvolse e divenni tutto rosso (probabilmente lui l'avrà notato). Nemmeno il tempo di dirci qualcosa che il bagno si libera, e quindi entrò lui. Facendo apposta, egli non chiuse tutta la porta scorrevole, ma ne lasciò uno spiraglio aperta dal quale si poteva benissimo intravedere lui che teneva il suo cazzo in mano mentre pisciava. Questa scena mi fece eccitare da morire, tanto da farmi diventare il cazzo duro. Finito, esce direttamente guardandomi in faccia senza nemmeno lavarsi le mani, chiedendomi se potevo accompagnarlo con la macchina dal tabaccaio poichè aveva finito le sigarette. Andai al bagno e lasciai anche io la porta socchiusa (visto che Sebastian mi stava aspettando), poi subito corsi a prendere le chiavi della macchina. Non feci caso se sbirciò la mia pisciata.

Purtroppo il tragitto non era molto lungo, ma bastò solo quello dell'andata per rompere il ghiaccio.
La mia macchina è abbastanza spaziosa, e fece subito la battuta che scopare lì dentro doveva essere abbastanza comodo. Io risposi ridendo, e che ancora non potevo dargli la conferma visto che non ci avevo portato nessuno in macchina. Lui mi guardò, e nel frattempo vedevo che con la mano si massaggiava il pacco dai pantaloni. Poi, tutt'a un tratto, mi chiese se mi sarebbe mai piaciuto provare a scopare lì dentro, e ovviamente risposi di sì. Vedevo che continuava a toccarsi il pacco, quindi allungo la mia mano e sposto la sua. Mi disse di fermarmi in un campo (è una strada di paese abbastanza desolata) e così feci.
Iniziai prima a toccarglielo da sopra i pantaloni, mentre lui si avvicina e mi fionda la lingua nella mia bocca. Il suo cazzo stava per scoppiare dai pantaloni, quindi mentre lui tira tutto indietro il sedile io mi accuccio davanti a lui.
Slaccio la cinta, sbottono i pantaloni e glieli abbasso. L'odore del cazzo mi entra tutto dentro le narici, quanto mi fa impazzire. Inizio a baciarglielo dalle mutande, ma vedo che la cappella era uscita dall'elastico, quindi gli tolgo anche quelle. Aveva un cazzo grandissimo, largo, profumato, con la cappella lucida e la ricrescita dei peli arancioni. Era già di marmo e, aprendo la bocca come una vera puttana, inizia a sbattermelo sulla lingua facendomi assaporare il sapore della cappella. Subito mi fiondai a giocare con la lingua sulla cappella, mentre le mie labbra iniziavano ad avvolgerlo. Iniziai a succhiarglielo come una troia, avevo proprio voglia di sbocchinare quel cazzone. Sentivo che lui stava ansimando, e mi spingeva la testa sempre verso le sue palle depilate con la mano. E, mentre sentivo il sapore dolce del precum in bocca, dalla sua bocca uscivano frasi che mi facevano sentire sempre più puttana:
"mmh, guarda che troia che sei, ti piace eh, dimmi se ti piace". e io tra una leccata e l'altra gli rispondevo "si cazzo".
lui continuava:
"bravo succhiacazzi, ti do tutta la mia sborra. La vuoi eh? la vuoi?". e io, sempre tra una succhiata e l'altra comandata da lui che mi teneva per i capelli, rispondevo di si.
Ad una certa lo sento ansimare e dire parolacce, stava per venire. Allora lui iniziò a segarsi sempre più veloce, mentre le mie labbra e la lingua stavano giocando con la cappella. Ad un certo punto la mia bocca viene inondata dalla sua sborra bianca, densa, calda e dolce, mentre lui ansimava. Ingoiai tutto, non lasciai niente.
Finito, si rivestì e continuammo per il tabaccaio (il tragitto fu silenzioso).
Mentre stavamo ritornando alla festa, mi ringraziò del bocchino, e che gli è molto piaciuto, ma che anche lui voleva sdebitarsi segandomi.
Mi rifermai sempre nello stesso punto, e mi sedetti sul suo posto mentre lui, accucciato davanti a me, mi sputò sul cazzo e iniziò a segarmi. Essendo eccitato dall'inizio della serata, non ci misi molto a venire e quando sborrai lui prese tutta la cappella in bocca e ingoiò tutto. Mi guardò e ci baciammo. Mi rivestii e tornammo alla festa, facendo finta di niente, anche se ci lanciavamo qualche occhiataccia.
scritto il
2022-12-09
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