Sonia s'è fatta il ragazzo.
di
dalmare
genere
tradimenti
Sarà anche rischioso ma ci piace avventurarci, ci piace godere dell’imprevisto. A volte riesce bene, tante invece è un flop. Siamo sposati da poco, carattere espansivo non priva di esperienze la mia Sonia, abituata a mostrarsi dal momento che ha tutto per farlo. Io, Enrico, avendo provato tutto sessualmente sono pronto alla scoperta di nuove frontiere. Preferiamo frequentare posti con poca gente, la moltitudine ci da fastidio.
Quella domenica avevamo percorso oltre 100 chilometri per trovare una spiaggia isolata dove poterci esibire, ci eravamo divertiti senza scopare, lei seminuda la mangiavano con gli occhi, me la gustavo tutta. C’è sempre qualcuno più intraprendente che osa di più, lei col suo carattere sembrava stesse al gioco, risultato zero. “Amore ripartiamo, ci facciamo una memorabile scopata a casa”
“D’accordo amore, non vedo l’ora”. Mancavano una ventina di chilometri per arrivare, la macchina che ci seguiva ci lampeggiava con i fari, vista l’insistenza ci fermammo. Si fermò anche lui, scese un ragazzo, forse ventenne, ci disse che vedeva gocciolare del liquido, mi abbassai per verificare ed effettivamente la macchina perdeva olio. Cazzo che disdetta, era domenica, stavamo percorrendo una strada statale, c’era uno spiazzo e vicino una casa. Sicuramente serviva l’intervento di un meccanico. Scese anche Sonia col mini bikini ed il ragazzo per poco non svenne, subito offrì la sua collaborazione per accompagnarci a casa. Mi avvicinai alla casa per vedere se c’era qualcuno, aprì un signore molto gentile a cui dissi del problema. Mi informò che il figlio, meccanico abitava a pochi minuti, che provava a contattarlo per l’intervento. Forse la fortuna nella sfortuna. Sonia facendomi l’occhiolino disse che voleva approfittare della gentilezza del ragazzo e farsi riaccompagnare mentre io aspettavo il meccanico. Diedi il mio benestare, ringraziai il ragazzo per tanta gentilezza. Sonia non ebbe neanche il buongusto di rivestirsi, lasciò tutto dentro la macchina e ripartirono. In dieci minuti arrivò il meccanico. Si stava svitando il tappo di scarico dell’olio motore, sistemò il guasto, non volle neanche essere pagato. Lo ringraziai e ripartii.
Era trascorsa mezz’ora dalla partenza di Sonia ed il ragazzo, ritenni utile non avvisarli del mio arrivo. Rientrai silenziosamente, come mi aspettavo erano in camera a scopare. Non li disturbai. Dopo aver scaricato la macchina me ne restai tranquillamente in salotto a sentire gemiti e volgarità. Mi eccitai tanto da farmi una sega. Trascorse un’ora il tran tran era sempre lo stesso. Due ore, tre ore erano quasi le otto di sera, dalla camera uscì solo lui. Ebbe un sussulto per la sorpresa e cominciò a tremare. Lo tranquillizzai gli dissi che sapevo quello che poteva succedere, dissi pure che non li ho voluti disturbare ed infatti aspettavo che uscisse da tre ore. Forse non si era reso conto neanche lui tanto era stato preso dalla scopata con Sonia. Gli spiegai che non avevamo problemi a fare il nostro comodo. Ci accomodammo in salotto, disse di chiamarsi Tullio, di non essere tanto pratico della figa ma che Sonia era una inesauribile scopatrice. “Mi ha sottratto fino all’ultima goccia di sperma, neanche lei comunque se la passa bene l’ho lasciata con la figa che le bruciava. È stata una cosa fantastica che vorrei ripetere a vostra discrezione” “Dipende solo da lei, se vuole sarà lei a cercarti” Ci salutammo ed andò via. Già sapevo che Sonia non avrebbe mai ripetuto.
Effettivamente la trovai disfatta e non volle scopare con me. Meno male che mi ero fatto una sega per mitigare l’eccitazione. Il giorno dopo tesseva le lodi al ragazzo, ma il richiamo non ci fu mai.
Quella domenica avevamo percorso oltre 100 chilometri per trovare una spiaggia isolata dove poterci esibire, ci eravamo divertiti senza scopare, lei seminuda la mangiavano con gli occhi, me la gustavo tutta. C’è sempre qualcuno più intraprendente che osa di più, lei col suo carattere sembrava stesse al gioco, risultato zero. “Amore ripartiamo, ci facciamo una memorabile scopata a casa”
“D’accordo amore, non vedo l’ora”. Mancavano una ventina di chilometri per arrivare, la macchina che ci seguiva ci lampeggiava con i fari, vista l’insistenza ci fermammo. Si fermò anche lui, scese un ragazzo, forse ventenne, ci disse che vedeva gocciolare del liquido, mi abbassai per verificare ed effettivamente la macchina perdeva olio. Cazzo che disdetta, era domenica, stavamo percorrendo una strada statale, c’era uno spiazzo e vicino una casa. Sicuramente serviva l’intervento di un meccanico. Scese anche Sonia col mini bikini ed il ragazzo per poco non svenne, subito offrì la sua collaborazione per accompagnarci a casa. Mi avvicinai alla casa per vedere se c’era qualcuno, aprì un signore molto gentile a cui dissi del problema. Mi informò che il figlio, meccanico abitava a pochi minuti, che provava a contattarlo per l’intervento. Forse la fortuna nella sfortuna. Sonia facendomi l’occhiolino disse che voleva approfittare della gentilezza del ragazzo e farsi riaccompagnare mentre io aspettavo il meccanico. Diedi il mio benestare, ringraziai il ragazzo per tanta gentilezza. Sonia non ebbe neanche il buongusto di rivestirsi, lasciò tutto dentro la macchina e ripartirono. In dieci minuti arrivò il meccanico. Si stava svitando il tappo di scarico dell’olio motore, sistemò il guasto, non volle neanche essere pagato. Lo ringraziai e ripartii.
Era trascorsa mezz’ora dalla partenza di Sonia ed il ragazzo, ritenni utile non avvisarli del mio arrivo. Rientrai silenziosamente, come mi aspettavo erano in camera a scopare. Non li disturbai. Dopo aver scaricato la macchina me ne restai tranquillamente in salotto a sentire gemiti e volgarità. Mi eccitai tanto da farmi una sega. Trascorse un’ora il tran tran era sempre lo stesso. Due ore, tre ore erano quasi le otto di sera, dalla camera uscì solo lui. Ebbe un sussulto per la sorpresa e cominciò a tremare. Lo tranquillizzai gli dissi che sapevo quello che poteva succedere, dissi pure che non li ho voluti disturbare ed infatti aspettavo che uscisse da tre ore. Forse non si era reso conto neanche lui tanto era stato preso dalla scopata con Sonia. Gli spiegai che non avevamo problemi a fare il nostro comodo. Ci accomodammo in salotto, disse di chiamarsi Tullio, di non essere tanto pratico della figa ma che Sonia era una inesauribile scopatrice. “Mi ha sottratto fino all’ultima goccia di sperma, neanche lei comunque se la passa bene l’ho lasciata con la figa che le bruciava. È stata una cosa fantastica che vorrei ripetere a vostra discrezione” “Dipende solo da lei, se vuole sarà lei a cercarti” Ci salutammo ed andò via. Già sapevo che Sonia non avrebbe mai ripetuto.
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