Bonus Pompino da 1000 euro, la rivincita della sborra
di
Sborruzzpackaging69
genere
gay
Pinuccio Ciucciacazzi e Pinello Boccadirosa sono due bravi ragazzoni di provincia. Uno succhia, l'altro ingoia. Ma non é di questo che voglio parlare.
Questa é una storia d'altri tempi, una storia fatta di sesso e sborra a servizio del popolo che soffre.
"Un pompino per la rivoluzione". Con questo motto Pinuccio Ciucciacazzi é divenuto capopopolo, un leader fiero dell'attività sindacale. Burbero operaio puzzolente con la chiave inglese e la forza bruta, capace di mettere ko un potente padrone pur di ottenere migliorie per i poveri operai sottopagati.
"Non faremo scioperi ma pompini!"
Lo slogan conquistò le masse, donne dal culo vergine e dalla bocca profumata si misero a ciucciare cazzi senza fermarsi, il tutto in nome del popolo e della rivoluzione.
"Mettiamo dei pompini nei nostri cannoni"
A furia di slogan sui pompini l'intera provincia si trovò sull'orlo dello sciopero generale.
Segretarie di ogni età spompinavano nei bagni i propri superiori pur di ottenere bonus e aumenti salariali, gli uffici iniziarono a pullulare di salviettine e preservativi.
Presi alla sprovvista i duri padroni dovettero lavarsi il cazzo più volte al giorno per rispondere al fabbisogno di sborra delle segretarie.
I giornali iniziarono ad occuparsi del caso, l'intera provincia divenne un caso a livello nazionale.
"Bocchino al padrone, salario migliore"
I muri iniziarono a tappezzarsi di queste scritte e di immagini inequivocabili di bocche intente a praticare succulentissime fellatio ideologiche.
Pinuccio divenne un leader sindacale invidiato da ogni confederazione avversaria.
"Falce e martello, sborra e pisello"
Gli operai sfilavano in corteo, le proprie donne si denudavano nelle piazze.
Orde di giovani senza pudore cantavano canzoni sconcie, le ragazze e i ragazzi in un tripudio orgiastico scopavano nei cortili e nei capannoni, l'odore di sborra invase la città dagli scantinati alle metropolitane.
Pinello Boccadirosa si fece promotore del pompino sospeso, succhiava cazzi a tutti i padroni per far ottenere bonus e salari migliori.
Il paese era sull'orlo della rivoluzione. La sborra sostitui gradualmente l'odore dell'incenso, era diventata una religione, "w il pompino nostra salvezza".
Ogni lavoratore ottenne bonus a ripetizione, più Pinello e Pinuccio riuscivano a succhiare cazzi, più lavoratori potevano vivere una vita migliore.
Questa é una storia d'altri tempi, una storia fatta di sesso e sborra a servizio del popolo che soffre.
"Un pompino per la rivoluzione". Con questo motto Pinuccio Ciucciacazzi é divenuto capopopolo, un leader fiero dell'attività sindacale. Burbero operaio puzzolente con la chiave inglese e la forza bruta, capace di mettere ko un potente padrone pur di ottenere migliorie per i poveri operai sottopagati.
"Non faremo scioperi ma pompini!"
Lo slogan conquistò le masse, donne dal culo vergine e dalla bocca profumata si misero a ciucciare cazzi senza fermarsi, il tutto in nome del popolo e della rivoluzione.
"Mettiamo dei pompini nei nostri cannoni"
A furia di slogan sui pompini l'intera provincia si trovò sull'orlo dello sciopero generale.
Segretarie di ogni età spompinavano nei bagni i propri superiori pur di ottenere bonus e aumenti salariali, gli uffici iniziarono a pullulare di salviettine e preservativi.
Presi alla sprovvista i duri padroni dovettero lavarsi il cazzo più volte al giorno per rispondere al fabbisogno di sborra delle segretarie.
I giornali iniziarono ad occuparsi del caso, l'intera provincia divenne un caso a livello nazionale.
"Bocchino al padrone, salario migliore"
I muri iniziarono a tappezzarsi di queste scritte e di immagini inequivocabili di bocche intente a praticare succulentissime fellatio ideologiche.
Pinuccio divenne un leader sindacale invidiato da ogni confederazione avversaria.
"Falce e martello, sborra e pisello"
Gli operai sfilavano in corteo, le proprie donne si denudavano nelle piazze.
Orde di giovani senza pudore cantavano canzoni sconcie, le ragazze e i ragazzi in un tripudio orgiastico scopavano nei cortili e nei capannoni, l'odore di sborra invase la città dagli scantinati alle metropolitane.
Pinello Boccadirosa si fece promotore del pompino sospeso, succhiava cazzi a tutti i padroni per far ottenere bonus e salari migliori.
Il paese era sull'orlo della rivoluzione. La sborra sostitui gradualmente l'odore dell'incenso, era diventata una religione, "w il pompino nostra salvezza".
Ogni lavoratore ottenne bonus a ripetizione, più Pinello e Pinuccio riuscivano a succhiare cazzi, più lavoratori potevano vivere una vita migliore.
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Commenti dei lettori al racconto erotico