Weekend (Parte 1)

di
genere
etero

Sono le 12:27 il tuo treno è arrivato. Ti aspetto all’interno della stazione proprio sotto al grande monitor che annuncia i treni in arrivo o in partenza.
Sei di una sensualità sconvolgente ed è divertente godermi gli sguardi eccitati di uomini e donne che ti incrociano per caso.
Finalmente mi vedi e acceleri il passo verso di me.

C’è nell’aria tensione erotica perché sappiamo entrambi che sarà un fine settimana solo per noi , senza limiti !

Le nostre bocche si cercano fameliche , le lingue si esplorano come le nostre mani . Siamo nella piazza antistante, un gran via vai di gente , ma noi non sentiamo e vediamo nessuno !

“Non ho fatto altro che pensarti tutto il viaggio” mi dici “ non immagini quanto sia eccitata” . Ti stringi a me .
Ti guardo negli occhi mentre, in mezzo a quella folla che corre distratta, la mia mano scivola sul tuo fianco e sii avvicina al tuo inguine. Per un attimo vedi il mondo intorno a te e spalanchi gli occhi , poi ti sussurro “sentiamo dove è arrivato questo pensiero”, e il mondo sparisce di nuovo : gli occhi si stringono nei miei e la lussuria torna in te mentre con la mano mi infilo tra le tue cosce socchiuse . Li, sotto quel vestitino leggero a metà coscia che ti ho fatto arrivare per il viaggio, sei nuda come ti ho chiesto e …. Bagnata !
“Sono Tua mio Signore” . Le nostre bocche si cercano di nuovo fino a quando non ti prendo la mano e ti porto via da lì !
Saliamo in macchina: andiamo a pranzo fuori. Un ristorante elegante e alla moda. Mangiamo , ridiamo , parliamo , ci baciamo. Hai intenzioni di tenermi eccitato e ogni tanto fai scendere la mano sotto al tavolo per accarezzarmi la coscia con le unghie. Civetti con il cameriere sapendo che mi eccita quando fai la zoccoletta. Ti lascio fare per tutto il pranzo senza sfiorarti.
Alla fine del pranzo il cameriere si avvicina e ormai parla direttamente a te: “gradite un caffè?”, chiede guardandoti. Tu, che giocavi con una mano sulla mia coscia, risali fino alla patta dei pantaloni e, passando la mano sopra la mia erezione, gli dici: “io lo preferisco lungo, grazie. Lui, - guardandomi - è apposto così” !
Il cameriere ci tiene a ripetertelo “ un caffè…. lungo per la signora. E lo preferisce macchiato ? “ . “Sarebbe perfetto ,caldo grazie !”
Si allontana mentre tu guardandomi mi fai “spero che il nostro albergo non sia distante” .
Togli la mano dal mio inguine mentre io mi alzo e mi allontano. Pochi istanti e il vibratore che tenevi dentro al tuo bel culetto dall’inizio del viaggio inizia a vibrare al massimo! Salti sulla sedia e ti contorci , per la sorpresa , per la sensazione , per l’intensità . Inizi appena a riprendere il controllo quando arriva il cameriere con il tuo caffè ! Ti vede agitata e , come se intuisse la “tortura” , rallenta i movimenti . Ti sparecchia bene davanti prima di appoggiare la tazzina . Sei al limite : vorresti urlare. Il bacino si muove e tu sai che lui lo vede.
“ il suo caffè , lungo, macchiato, caldo” e va via indugiando lo sguardo su di te !
Torno da te.
“Stronzo”
“Puttana”
“Scopami”
“Devi ancora prendere il tuo caffè , lungo, macchiato , caldo”
Lo bevi tutto d’un sorso e il plug si spegne proprio mentre appoggi la tazzina !
Ci alziamo per andare in macchina , ti tremano le gambe !
Arriviamo in albergo e in ascensore ti fiondi su di me: la tua bocca , la tua lingua; ti stringi a me mentre con la mano ti infili tra le mie gambe ! Il Din del piano ci ferma . Mi cammini davanti ancheggiando. Il corridoio è lungo e decido di stuzzicare quel culetto che mi stai mostrando ostentatamente: riaccendo il plug !
Ti giri quasi ringhiando e con il labiale mi dici :
“Stronzo”
“Puttana”
“Scopami”
E continui a camminare fino alla camera; io dietro di te!
In camera ti metti davanti al letto. Senza guardarmi tiri giù la lampo del vestito e lo fai scivolare giù !
Sei nuda , con i tacchi.
Non mi guardi neanche .
Io guardo te e tu senti tutto il mio sguardo sulla tua pelle.
Sali dal fondo del letto, ti metti in ginocchio sul bordo e scendi giù con il busto allungando le mani oltre i tuoi capelli .
“Scopami”.

Mi avvicino.
Mi spoglio godendomi te con gli occhi. Occhi che senti entrarti dentro ancora prima di me.
Mi avvicino .
Appoggio la cappella gonfia tra le tue cosce. Resto li un attimo per farti aspettare e desiderarlo. Un sol colpo di reni e ti entro tutto dentro! Urli, sospiri, ti muovi cercandolo mentre ti resto piantato dentro . Non resisti più .
“Scopami! Scopa la tua Puttana!”
Inizio a prenderti con forza mentre una tua mano scivola tra le tue gambe !
Ci metti poco per iniziare a godere ma ne vuoi ancora. Io continuo a penetrarti con vigore mentre la tua mano ti tortura il clitoride. Godi , urli , godi , godi !
Ti allunghi ed esco da te: hai bisogno di aria e respiri forte.
Io resto a guardarti in piedi : sei bellissima e continuerei per tutto il pomeriggio ma ho altri programmi e poi dobbiamo essere in forma per stasera.

Dopo diversi minuti ti giri, mi guardi e scivoli giù dal letto . Gattoni in terra come una gatta , girandomi intorno!
Ti sollevi sulle ginocchia e mi inviti a sedermi sul bordo del letto .
Come un felino le tue mani corrono lungo l’interno coscia. Ti fermi all’inguine, mi guardi, sorridi e con una mano mi graffi le palle gonfie , poi le sfiori, poi le graffi, poi le sfiori e di nuovo le unghie . Sai che dopo ogni graffio la pelle diventa più sensibile e le sensazioni si amplificano .
Continui così finché con l’altra mano non lo afferri e guardandomi ti avvicini con la bocca .
Mi sorridi e gli soffi sopra .
Lo senti: è duro come piace a te e, tenendo la pelle tirata fino alla base, con l’altra mano inizia a graffiare la cappella .
Urlo ma sai che non è dolore .
Continui così per un po’ : mi vuoi far impazzire !
La cappella è più viola del solito per il trattamento . Scendi giù e con la lingua ti infili sotto , infilandoci la lingua dentro .
Tieni la pelle tirata giù mentre mi graffi tutta l’asta e mi lecchi sotto.
Sono minuti interminabili finché non ti afferro i capelli e ti riempio la bocca . Non è un pompino : ti sto scopando la bocca , fino in fondo , fino in gola. Esco solo per passarlo sul tuo viso che si riempie di saliva e poi di nuovo dentro .
Mi godo la tua bocca .
Tu la mia eccitazione.
Godo , godo senza uscire da te !
La tua bocca si riempie mentre le mie palle si svuotano . Tu d’istinto porti una mano su di loro come a voler far uscire tutto !
Rimango dentro di te mentre con il naso respiri i nostri odori .
Esco da te e riprendiamo fiato senza muoverci .
Ti guardo . Mi guardi .
“Puttana”
“Stronzo”
Sorridiamo e mi segui nella doccia .

…….. continua
scritto il
2023-01-06
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