I piedi della mia vicina di casa 2

di
genere
feticismo

Continuo del mio racconto "i piedi della mia vicina di casa"
Non riuscivo a pensare ad altro, ero totalmente ossessionato da quell' incontro, come se avessi atteso ciò per una vita intera.
Erano passati pochi giorni dall'accaduto quando mi arriva un messaggio su whatsapp da Agata... voleva sapere se fossi disponibile la mattina seguente per un massaggio, ovviamente risposi di si

Alle 9 e mezza bussai alla sua porta, ero estremamente eccitato ma anche un po' stanco, avevo passato la notte a fantasticare il nostro secondo incontro, lei aprì poco dopo. Era vestita con una maglietta bianca, un pantaloncino da casa e delle infradito che lasciavano intravedere le sue meraviglie, taglia 40
e smaltati di nero come suo solito. Mi invita a entrare e mi conduce al suo grande divano, io mi siedo e lei con un fare di superiorità si sdraia accanto a me. Molto goffamente le chiesi che tipo di massaggio volesse, mi disse come la scorsa volta e si levò la maglietta, iniziai così il massaggio.

Le massaggiai la schiena molto professionalmente, manco fossi a lavoro, per poi passare alle sue braccia e infine alle gambe, toccai i piedi solo dopo mezz'ora. Riavere in mano i suoi piedi mi provocò una grandissima eccitazione, mi tremavano le mani, lei lo notò e mi disse di stare tranquillo, li massaggiai zelantemente per 20 minuti filati. Le chiesi:
"Agata poo... posso... ciè..."
lei sorridendo "fai quello chi ti pare".

Iniziai con dei timidi bacetti, per poi passare ad intense leccate, aveva un sapore molto tenue ma comunque dominante, le leccai anche l'infradito per assaporarne ogni angolo. Dopo 10 minuti lei si girò ed inizio a spalmarmi in faccia i suoi piedi, ero in totale estasi, iniziò a darmi anche degli schiaffetti con i piedi, mi disse:
"tira fuori la lingua... bravo... tutta... lecca, lecca!"
ero sorpreso dalla sua vena da mistress.
Continuò infilandomi le dita dai piedi nella bocca
"cuccia... sù... ogni dito"
mi infila l'intero piede in bocca e l'altro dietro la testa facendo entrare più piede possibile, ero sul punto di strozzarmi ma lei non voleva saperne di smettere. Tira fuori il piede e con gli alluci mi spalanca le labbra, faceva un male cane, tanto che le spostai i piedi,
disse arrabbiata: "no! ehy! giù quelle mani! te le taglio quelle mani!"
le dissi "scusami, se vuoi legamele"
quindi mi sfilai la cintura dei pantaloni e le insegnai a farlo, me le ha legate strettissime.

Ero legato davanti a lei, mi sentivo totalmente sottomesso non riuscivo a guardarla in faccia dalla vergogna, la mia vicina mi guarda ridendo, era seduta davanti a me con le mani sulle mie guance, ha delle mani grandi, smaltate di nero e con qualche anello, fidatevi fanno male...
Mi tira qualche schiaffetto, mi tira poi la lingua pizzicandola con le unghie, mi infila tutte le dita in bocca fino a farmi strozzare, per poi asciugarsi le mani sulla mia faccia (il tutto ridendo).
Inizia poi a schiaffeggiarmi più forte colpendomi sulle guance a palmi pieni, ne ricordo il suono tonfo, era veramente sadica, così finché non divento rosso in viso. Mi schiaccia le mani addosso e mi dice:
"guardami in faccia hahaha... ti faccio male eh... ti faccio male haha"
si accanisce totalmente contro il mio viso, mi tira il naso, mi tira le orecchie mettendomici le dita dentro, mi tira schiaffi contro le labbra col dorso della mano, mi strappa i capelli, mi mette le dita negli occhi, inizia poi a darmi pizzichi con le unghie sulla mia faccia. Ero esausto, lei riversa contro il mio povero viso tutto l'odio verso gli uomini che prova per via del suo ex marito, un sadismo che non mi sarei mai aspettato.
Continua dandomi ceffoni violentissimi con la mano destra tenendomi i capelli con la sinistra, le dico "ti prego basta" , mi guarda con degli occhi di ghiaccio per 3 secondi per poi sputarmi in faccia. Mi asciuga la saliva con la maglietta per poi abbracciarmi amorevolmente e darmi un bacio a stampo lunghissimo.

La mia vicina di casa provvede a togliermi scarpe e pantaloni dato che sono legato. lei nota la mia erezione e sorridendo mi guardò negli occhi e col suo marcato accento romano disse: "hahaha cos'è questo... sei eccitato eh... hai tutto il piselletto sù hahaha"
Mi sfila pure le mutante e inizia cosi a massaggiarmi il pene, era molto eccitata. Poco dopo porta i suoi piedi al mio pene ed inizia a giocarci, si ripetè lo stesso spettacolo fatto col mio viso...
Inizia dandomi qualche calcetto sui testicoli, dopo averle chiesto di smettere mi strofina i suoi polpacci contro, pregavo di non venire. Mi ordinò
"sdariati sulle mie cosce mo ti faccio vedere..."impaurito eseguo.
Inizia a solleticarmi il pene e i testicoli, grattando delicatamente con le unghie, mi ci tira qualche schiaffetto e qualche schicchera, lo strinse forte tra le sue mani, i suoi occhi tradivano un misto tra eccitazione e disgusto per la mascolinità. Dopo qualche insulto verbale iniziò a stringermi forte il pene e a piegarmelo, io mi contorcevo dal dolore, non lo distinguevo più dal piacere, lei se ne accorse e si calmò.

Mi fece sdraiare sul divano spalmandomi in faccia il suo 40 in stile greco,
diceva seriamente "lecca lecca... da bravo, mo la vicina ti fa impazzire..." non sapevo se essere preoccupato, per mia fortuna si limitò a farmi una sega.
Avevo i suoi piedi in faccia e le sue mani a lavoro, dopo pochi secondi vengo copiosamente, lei era soddisfatta, si sentiva così eccitata, cosi importante, così padrona, cosi donna... penso abbia riscoperto la sua sfera sessuale.
Mi guardò divertita dicendomi di andare a prendere della carta, le dico "non serve, fammela mangiare ahahah"

Alla fine mi slega e mi rivesto, accettai un caffè e mi accompagnò all' uscita, le dissi fieramente "Agata mi sono divertito, spero anche tu"
lei disse di si, mi guardo negli occhi e ci baciammo, ci sentivamo quasi come i protagonisti di un film, sicuro la coppia più strana del mondo.
Una volta rincasato ero felice, pensavo di aver scoperto un nuovo mondo, o forse solo una nuova sfaccettatura di me?
Silvio Tarquini
scritto il
2023-01-09
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