Mio zio(Terza Parte)
di
Marta 19
genere
incesti
La mattina seguente ero con mia mamma a fare la spesa e mi squilla il cellulare lo prendo e vedo il numero di mio zio, e con una scusa di allontanarmi per rispondere gli dico a mia mamma che dovevo andare al bagno ma mentre mi reco verso l' uscita del ipermercato il cellulare non squilla più, così chiamo io mio zio e gli dico - ciao zietto mi hai cercata- e lui mi risponde - sì passa da me che devo dirti una cosa importante- e io gli dico -che per il momento non potevo passare perché ero a fare la spesa con mia mamma- e mio zio mi risponde -allora vieni verso le undici ti aspetto ciao- e stacca adesso dovevo trovare una scusa immediatamente da dire a mamma perché a quell' ora i miei non mi avrebbero fatta uscire, così telefono a Cristina perché i miei si fidano solo di lei essendo più grande di me avendo 25 anni
e gli dico- Cristina ho bisogno del tuo aiuto - e lei mi risponde - perchè cosa è successo- e gli rispondo - mi ha telefonato mio zio e vuole che vado a casa sua alle undici- e lei mi risponde - ok ho già capito? ma adesso sono già le dieci dove sei- e io gli dico -che ero all'ipermercato a fare la spesa con mia mamma- e lei mi dice -adesso gli telefono io a tua mamma e gli dico che ho litigato con il mio ragazzo e ho bisogno di una vera amica che mi stia accanto, vengo subito a prenderti all'ipermercato- e io gli rispondo - Cristina sei una vera amica grazie - così Cristina telefona alla mia mamma e gli dice
-che aveva bisogno di sfogarsi con una amica ecc.ecc.- finita la telefonata gli dico mamma -chi era- e lei mi risponde - che era Cristina e il suo ragazzo l'aveva scaricata e che sarebbe venuta a prendere- così al uscita del ipermercato nel piazzale vediamo Cristina e come una brava attrice incomincia a far finta di essere disperata e piangere e allora mia mamma mi dice - Marta vai con Cristina e stagli vicino- Cristina ringrazia mia mamma e andiamo frettolosamente via anche perché erano già le dieci meno dieci. Così alle undici e venti Arriviamo a casa di mio zio, e Cristina mi dice - a che ora passo a riprenderti e io gli rispondo - ti chiamo io- e suono il campanello e mio zio mi viene aprire e mi dice - finalmente sei arrivata- e io gli rispondo scusa zio mi dispiace ma c'era un bel po' di gente al ipermercato- e lui mi risponde -ok adesso andiamo di là- e ci rechiamo in salotto e mi dice - adesso vediamo di aiutare mio fratello fammi fare un paio di telefonate - e io gli rispondo - ah per questo mi hai telefonato - e mio zio mi risponde -sì volevo che ci fossi anche te prima di telefonare- così incomincia a telefonare a un suo caro amico e già alla prima telefonata è positiva all’ indomani mio papà doveva già presentarsi al colloquio di lavoro nella ditta del suo amico e mi dice -adesso nipotina sei contenta che abbiamo sistemato papà - e io gli rispondo
-felicissima non sai zio quando ti sono grata- e mio zio mi dice - bene adesso dobbiamo avvisare mio fratello- e io gli rispondo - certo ma non dire solo che sono stata io ha convincerti - e lui mi risponde tranquilla passo stasera e gli diamo questa bella notizia- a un certo punto mi zio mi dice - voi continuare a stare in piedi- e allora mi siedo sulla poltrona ma mi rialzo in piedi e dico - uffa questa minigonna da seduta mi stringe troppo alle coscie così la tirò un po' sù e mi risiedo facendo travedere a mio zio le mie mutandine bianche con i fiorellini rosa. Intanto tra una chiacchiera l'altra mio zio mi guardava con uno sguardo allupato mentre ogni tanto si toccava la pata dei pantaloni sembrava che mi volesse saltare addosso dal momento all'altro, era il momento giusto di chiedergli un'altro favore e gli dico zio - mi presti 50 euro che domani sera devo uscire con le mie amiche
(logicamente era una bugia) e mio zio mi risponde se vieni a sederti vicino a me certo-
(Il continuo della storia a domani)
e gli dico- Cristina ho bisogno del tuo aiuto - e lei mi risponde - perchè cosa è successo- e gli rispondo - mi ha telefonato mio zio e vuole che vado a casa sua alle undici- e lei mi risponde - ok ho già capito? ma adesso sono già le dieci dove sei- e io gli dico -che ero all'ipermercato a fare la spesa con mia mamma- e lei mi dice -adesso gli telefono io a tua mamma e gli dico che ho litigato con il mio ragazzo e ho bisogno di una vera amica che mi stia accanto, vengo subito a prenderti all'ipermercato- e io gli rispondo - Cristina sei una vera amica grazie - così Cristina telefona alla mia mamma e gli dice
-che aveva bisogno di sfogarsi con una amica ecc.ecc.- finita la telefonata gli dico mamma -chi era- e lei mi risponde - che era Cristina e il suo ragazzo l'aveva scaricata e che sarebbe venuta a prendere- così al uscita del ipermercato nel piazzale vediamo Cristina e come una brava attrice incomincia a far finta di essere disperata e piangere e allora mia mamma mi dice - Marta vai con Cristina e stagli vicino- Cristina ringrazia mia mamma e andiamo frettolosamente via anche perché erano già le dieci meno dieci. Così alle undici e venti Arriviamo a casa di mio zio, e Cristina mi dice - a che ora passo a riprenderti e io gli rispondo - ti chiamo io- e suono il campanello e mio zio mi viene aprire e mi dice - finalmente sei arrivata- e io gli rispondo scusa zio mi dispiace ma c'era un bel po' di gente al ipermercato- e lui mi risponde -ok adesso andiamo di là- e ci rechiamo in salotto e mi dice - adesso vediamo di aiutare mio fratello fammi fare un paio di telefonate - e io gli rispondo - ah per questo mi hai telefonato - e mio zio mi risponde -sì volevo che ci fossi anche te prima di telefonare- così incomincia a telefonare a un suo caro amico e già alla prima telefonata è positiva all’ indomani mio papà doveva già presentarsi al colloquio di lavoro nella ditta del suo amico e mi dice -adesso nipotina sei contenta che abbiamo sistemato papà - e io gli rispondo
-felicissima non sai zio quando ti sono grata- e mio zio mi dice - bene adesso dobbiamo avvisare mio fratello- e io gli rispondo - certo ma non dire solo che sono stata io ha convincerti - e lui mi risponde tranquilla passo stasera e gli diamo questa bella notizia- a un certo punto mi zio mi dice - voi continuare a stare in piedi- e allora mi siedo sulla poltrona ma mi rialzo in piedi e dico - uffa questa minigonna da seduta mi stringe troppo alle coscie così la tirò un po' sù e mi risiedo facendo travedere a mio zio le mie mutandine bianche con i fiorellini rosa. Intanto tra una chiacchiera l'altra mio zio mi guardava con uno sguardo allupato mentre ogni tanto si toccava la pata dei pantaloni sembrava che mi volesse saltare addosso dal momento all'altro, era il momento giusto di chiedergli un'altro favore e gli dico zio - mi presti 50 euro che domani sera devo uscire con le mie amiche
(logicamente era una bugia) e mio zio mi risponde se vieni a sederti vicino a me certo-
(Il continuo della storia a domani)
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