Mio zio (Quarta Parte)
di
Marta 19
genere
incesti
Allora io mi alzo dalla poltrona e mentre mi avvicino a lui mio zio dice -belli quei fiorellini rosa- in quel momento non capivo di cosa stava parlando e gli dico - zio ma quali fiorellini rosa- e lui mi risponde - i fiorellini sulle mutandine - e io gli dico -ah sì quei fiorellini hai visto che belli lì ha ricamati un' amica di mia mamma- ma mentre faccio per sedermi vicino a lui mi dice - aspetta nipotina tirati più sù la minigonna voglio sentire che materiale è stato usato per fare le mutandine che porti - visto che io gli ero grata per quello che stava facendo per mio papà allora mi metto davanti al lui che era seduto sul divano e mi alzo la minigonna, e lui con due dita prende il bordo sotto delle mutandine e incomincia a lisciare il tessuto e mi dice -è cotone, ma quello che la rende più sexy sono i fiorellini rosa- e io gli rispondo - eh già- e poi aggiunge - ma il fiorellino più bello e profumato e questa e mi mette la mano in mezzo alle mie coscie per poi arrivare sopra le mutandine e con un dito sollecitare la mia fighetta mi stavo eccitando quando il mio sguardo si dirige verso l'orologio appeso al muro e gli dico - zio scusa è tardi sono le tredici e venti tra poco arriva zia (sua moglie) devo scappare e abbasso la minigonna a qual punto mio zio apre il cassetto del comodino prende il portafoglio e mi dice - ti bastano 50 euro che mi hai chiesto-e io gli rispondo -si- e lui mi dice prendi e mi dà trecento euro e io gli dico zio sono troppi poi come posso ridarteli indietro che non lavoro e lui mi dice -nipotina stai tranquilla- gli dò un bacio sulla guancia e vado via di corsa e mi dirigo verso il luogo dove mi aspettava Cristina appena salgo in auto mi squilla il cellulare,era mia mamma che mi chiede di passagli Cristina e parlano un po', finita la conversione con mia mamma, Cristina mi chiede -com'è andata con mio zio-e io gli rispondo -bene- e visto che non potevamo andare a casa per via della bugia che aveva trovato Cristina per farmi andare da mio zio c'era venuta fame gli dico +Cristina andiamo a mangiare al MCDonald's- e sventolando le 300 euro sotto il suo naso gli dico -andiamo- e lei mi risponde -dove lì hai presi-e io gli dico - e bastato fare come hai detto te fare un po' la zoccoletta con lui e così gli ho mostrato i fiorellini rosa delle mie mutandine e lui da 50 mi ha dato 300 euro- e Cristina mi risponde -stai attenta Marta non giocare troppo con il fuoco puoi rimanere scottata- e così andiamo a mangiare al MCDonald's. Alle 18:00 arriviamo a casa mia, Cristina facendo sempre finta di essere disperata per avere litigato e scaricata dal suo ragazzo entriamo in casa e vedo mio zio e mia zia (acquisita) e gli dico
- ciao zii che bello siete venuti a trovarci- e così mio zio gli dà la bella notizia a mio papà che il giorno seguente sarebbe andato ad un colloquio di lavoro da un suo caro amico,e oltre tutto gli dà anche
un' assegno per sostenerlo che copriva tutti i nostri bisogni per tutto il mese cioè fino al primo stipendio. Alle Pm. 22:00 Cristina và a casa sua io che ero talmente esausta dò un bacio a tutti e vado in camera mia mi spoglio e mi infilo il pigiama ma non riuscivo a prendere sonno perché ero talmente contenta di essere riuscita a convincere mio zio ad aiutarci ma pensavo anche a quel dito di mio zio che mi sollecitava la mia fighetta a casa sua, che a un certo punto prendo il grande peluche che mi aveva regalato mio zio quando avevo 12 anni, infatti quel peluche è stato il mio primo amore non mi addormentavo senza di lui accanto ci giocavo tutte le notti mi mettevo sopra lo stringevo al mio corpicino acerbo e lo baciavo strusciando la mia fighetta e provocandomi le prime eccitazioni, per poi abbandonarlo in un angolino della camera. Così feci anche quella notte incomincio a rigiocare con il peluche ma con la differenza che adesso avevo 19 anni mi abbasso i pantaloni del pigiama prendo la testa del peluche e la strofino sulla mia fichetta pensando a mio zio per mostragli la mia gratitudine che gli dovevo,che la leccava e mentre continuavo con una mano sulla testa del peluche a strofinarla sulla mia fighetta col l'altra mi toccavo il seno facendomi godere come una pazza ma dovevo fare attenzione a non svegliare i miei perché i miei mmmm mmmm di piacere stavano diventando sempre più forti i miei respiri erano sempre più profondi tanto da farmi dire -sì zio godo godo continua a leccarla senti come è fradicia, povero peluche era tutto bagnato dalla mia broda più mi strofinavo più la mia fighetta si bagnava (il continuo della quinta parte domani)
- ciao zii che bello siete venuti a trovarci- e così mio zio gli dà la bella notizia a mio papà che il giorno seguente sarebbe andato ad un colloquio di lavoro da un suo caro amico,e oltre tutto gli dà anche
un' assegno per sostenerlo che copriva tutti i nostri bisogni per tutto il mese cioè fino al primo stipendio. Alle Pm. 22:00 Cristina và a casa sua io che ero talmente esausta dò un bacio a tutti e vado in camera mia mi spoglio e mi infilo il pigiama ma non riuscivo a prendere sonno perché ero talmente contenta di essere riuscita a convincere mio zio ad aiutarci ma pensavo anche a quel dito di mio zio che mi sollecitava la mia fighetta a casa sua, che a un certo punto prendo il grande peluche che mi aveva regalato mio zio quando avevo 12 anni, infatti quel peluche è stato il mio primo amore non mi addormentavo senza di lui accanto ci giocavo tutte le notti mi mettevo sopra lo stringevo al mio corpicino acerbo e lo baciavo strusciando la mia fighetta e provocandomi le prime eccitazioni, per poi abbandonarlo in un angolino della camera. Così feci anche quella notte incomincio a rigiocare con il peluche ma con la differenza che adesso avevo 19 anni mi abbasso i pantaloni del pigiama prendo la testa del peluche e la strofino sulla mia fichetta pensando a mio zio per mostragli la mia gratitudine che gli dovevo,che la leccava e mentre continuavo con una mano sulla testa del peluche a strofinarla sulla mia fighetta col l'altra mi toccavo il seno facendomi godere come una pazza ma dovevo fare attenzione a non svegliare i miei perché i miei mmmm mmmm di piacere stavano diventando sempre più forti i miei respiri erano sempre più profondi tanto da farmi dire -sì zio godo godo continua a leccarla senti come è fradicia, povero peluche era tutto bagnato dalla mia broda più mi strofinavo più la mia fighetta si bagnava (il continuo della quinta parte domani)
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