Emozioni al telefono
di
LorenzoTuo
genere
masturbazione
Ciao a tutti, è la prima volta che scrivo un racconto.
Si tratta di qualcosa di realmente accaduto quasi 4 anni fa. Allora avevo 33 anni ed ero in Vietnam per il mio lavoro di export manager.
Lavoravo per un azienda di piccole dimensioni e anche in ufficio, un open space, avevo una sola collega di back office, Marta di 54 anni single oramai da diversi anni e a detta sua in pensione per quanto riguarda il lato sessuale. Lei, bel fisichino asciutto che farebbe invidia ad una vent'enne, ad occhio direi una terza che non sembra particolarmente cadente contando la sua età e un bel culo piccolo e sodo. L'unico neo il viso, non particolarmente bello ma sorvolabile nel contesto. Mi ha sempre ispirato sesso, quel sesso animalesco "senza rispetto" come dico io. Le avevo già dedicato innumerevoli seghe e sborrate anche nei bagni aziendali durante lavoro. Il mio sogno era, una volta soli in ufficio, di tirarle fuori il cazzo e vedere la sua reazione. Mi rendo conto che forse era solo una mia fantasia erotica che mai si sarebbe tradotta in realtà. Premetto che sono un ragazzo piacente e non ho mai avuto problemi per il mio aspetto fisico, ma non ho mai avuto la volontà e il coraggio di provarci veramente.
Io e Marta avevamo sempre avuto un buon rapporto anche oltre il lavoro dove lei mi confidava i suoi problemi ed io i miei.
Come dicevo mi trovavo in Vietnam per fare visita a dei clienti ed era sera, avevo cenato e dopo 4 passi ero rientrato in hotel disteso a letto dopo una bella doccia. Mi squilla il cellulare e vedo che è Marta che mi sta chiamando.
Rapidamente faccio un calcolo mentale e capisco che mi sta chiamando terminata la sua giornata lavorativa appena rientrata a casa. Iniziamo a parlare del più e del meno e di questioni lavorative. Sarà stato il fatto che mi trovavo a letto mezzo nudo con lei al telefono ma il mio pene inizia d avere una super erezione. Il corpo invaso da un gran tepore e la saliva inizia ad addensarsi. Mi sembrava quasi che il mio pene pulsasse da quanto era gonfio. Inizio a segarmi lentamente per non insospettirla e per stimolarmi durante la nostra conversazione.
Anche la mia voce non doveva far trasparire le mie emozioni e la mia eccitazione. La lascio parlare.
Ad un certo punto, i miei buoni propositi di essere silene si mischiano alla confusione della mia eccitazione. Inizio a dare colpi sempre più forti.
Ad un certo punto mi metto in ginocchio sul letto e la metto in vivavoce e intanto continuo a segarmi mentre lei mi parla ignara di cosa stessi facendo. Porto il cellulare di fianco e all'altezza del mio cazzo. Sputo una considerevole quantità di saliva sopra la cappella e inizio a segarmi sempre più forte.
Volevo che sentisse i colpi della mia mano bagnata sul mio cazzo. Su e giu impiastricciato della mia saliva.
Speravo in quei momenti di non dover parlare io, non ce l'avrei fatta. Mi domandavo come non facesse a sentire un rumore così netto, strano, veloce e regolare, ma forse era troppo intenta a parlare.
Ad un certo punto però si ferma e mi chiede: Cos'è questo rumore? Io non risposi e continuai l'enorme segone che era in atto. Ero eccitato, non sapevo cosa effettivamente risponderle e continuai semplicemente quello che stavo facendo.
Lei rimase altrettanto in silenzio ma sentivo che il suo respiro era più profondo non erano ansimi ma semplici respiri profondi, non so se facesse apposta per farmi capire che c'era che mi stava ascoltando e che non era caduta la linea.
Il mio ritmo si faceva sempre più incalzante e tirai un altro bello sputo sulla cappella, questa volta più rumoroso e bagnato.
Dopo un minuto che eravamo di silenzio rotto solo dalla sontuosa sega in atto in suo onore mi liberai, ma non lo feci in maniera plateale a livello sonoro....cercai di non essere troppo esplicito in quello che stava succedendo. Sborrai come non mai. Ero eccitatissimo, mi stava sentendo. E' stata una liberazione. i nostri respiri al telefono si mescolavano......una volta che il mio respiro si fu regolarizzato e calmato terminammo la chiamata senza dire nulla.
Da quella volta non abbiamo mai più parlato di quell'episodio e abbiamo continuato il nostro rapporto lavorativo come nulla fosse.
Si tratta di qualcosa di realmente accaduto quasi 4 anni fa. Allora avevo 33 anni ed ero in Vietnam per il mio lavoro di export manager.
Lavoravo per un azienda di piccole dimensioni e anche in ufficio, un open space, avevo una sola collega di back office, Marta di 54 anni single oramai da diversi anni e a detta sua in pensione per quanto riguarda il lato sessuale. Lei, bel fisichino asciutto che farebbe invidia ad una vent'enne, ad occhio direi una terza che non sembra particolarmente cadente contando la sua età e un bel culo piccolo e sodo. L'unico neo il viso, non particolarmente bello ma sorvolabile nel contesto. Mi ha sempre ispirato sesso, quel sesso animalesco "senza rispetto" come dico io. Le avevo già dedicato innumerevoli seghe e sborrate anche nei bagni aziendali durante lavoro. Il mio sogno era, una volta soli in ufficio, di tirarle fuori il cazzo e vedere la sua reazione. Mi rendo conto che forse era solo una mia fantasia erotica che mai si sarebbe tradotta in realtà. Premetto che sono un ragazzo piacente e non ho mai avuto problemi per il mio aspetto fisico, ma non ho mai avuto la volontà e il coraggio di provarci veramente.
Io e Marta avevamo sempre avuto un buon rapporto anche oltre il lavoro dove lei mi confidava i suoi problemi ed io i miei.
Come dicevo mi trovavo in Vietnam per fare visita a dei clienti ed era sera, avevo cenato e dopo 4 passi ero rientrato in hotel disteso a letto dopo una bella doccia. Mi squilla il cellulare e vedo che è Marta che mi sta chiamando.
Rapidamente faccio un calcolo mentale e capisco che mi sta chiamando terminata la sua giornata lavorativa appena rientrata a casa. Iniziamo a parlare del più e del meno e di questioni lavorative. Sarà stato il fatto che mi trovavo a letto mezzo nudo con lei al telefono ma il mio pene inizia d avere una super erezione. Il corpo invaso da un gran tepore e la saliva inizia ad addensarsi. Mi sembrava quasi che il mio pene pulsasse da quanto era gonfio. Inizio a segarmi lentamente per non insospettirla e per stimolarmi durante la nostra conversazione.
Anche la mia voce non doveva far trasparire le mie emozioni e la mia eccitazione. La lascio parlare.
Ad un certo punto, i miei buoni propositi di essere silene si mischiano alla confusione della mia eccitazione. Inizio a dare colpi sempre più forti.
Ad un certo punto mi metto in ginocchio sul letto e la metto in vivavoce e intanto continuo a segarmi mentre lei mi parla ignara di cosa stessi facendo. Porto il cellulare di fianco e all'altezza del mio cazzo. Sputo una considerevole quantità di saliva sopra la cappella e inizio a segarmi sempre più forte.
Volevo che sentisse i colpi della mia mano bagnata sul mio cazzo. Su e giu impiastricciato della mia saliva.
Speravo in quei momenti di non dover parlare io, non ce l'avrei fatta. Mi domandavo come non facesse a sentire un rumore così netto, strano, veloce e regolare, ma forse era troppo intenta a parlare.
Ad un certo punto però si ferma e mi chiede: Cos'è questo rumore? Io non risposi e continuai l'enorme segone che era in atto. Ero eccitato, non sapevo cosa effettivamente risponderle e continuai semplicemente quello che stavo facendo.
Lei rimase altrettanto in silenzio ma sentivo che il suo respiro era più profondo non erano ansimi ma semplici respiri profondi, non so se facesse apposta per farmi capire che c'era che mi stava ascoltando e che non era caduta la linea.
Il mio ritmo si faceva sempre più incalzante e tirai un altro bello sputo sulla cappella, questa volta più rumoroso e bagnato.
Dopo un minuto che eravamo di silenzio rotto solo dalla sontuosa sega in atto in suo onore mi liberai, ma non lo feci in maniera plateale a livello sonoro....cercai di non essere troppo esplicito in quello che stava succedendo. Sborrai come non mai. Ero eccitatissimo, mi stava sentendo. E' stata una liberazione. i nostri respiri al telefono si mescolavano......una volta che il mio respiro si fu regolarizzato e calmato terminammo la chiamata senza dire nulla.
Da quella volta non abbiamo mai più parlato di quell'episodio e abbiamo continuato il nostro rapporto lavorativo come nulla fosse.
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Commenti dei lettori al racconto erotico