La tempesta Elisatetha
di
Carlos Ward
genere
poesie
Tormentate erano le mie notti,
tormentate erano le mie albe,
lei scivolava in tutto il mio essere, la sentivo scorrere nelle mie vene, sulla mia pelle,
i suoi occhi vibranti e splendenti erano così... ipnotici,
le curve del suo corpo sinuoso creavano infiniti cerchi nella mia mente,
le sue affascinanti rughe intorno agli occhi le davano tutta l'attrazione fatale che non mi lasciava dormire,
tanto mistero che soffrivo per questo corpo sconosciuto e così magnetico che non mi lasciava in pace... mi tormentava;
più erano i giorni che passavano in questo mistero di bellezza nascosta e piú l'intensità della tempesta cresceva,
più erano le ore che la mia mente osava pensarci e più impetuosi erano questi venti di passione che mi circondavano,
più strade stravaganti prendeva la mia mente coraggiosa e più danni causava questa tempesta tropicale,
questi vortici di sensualità diventavano più potenti man mano che venivano alimentati dai caldi venti del mio desiderio,
il desiderio di scoprire questa bellezza e poterla ammirare,
i suoi seni sciolti e liberi, le dimensioni mastodontiche, la tonalità di colore dei suoi capezzoli e l'ondata che hanno,
godere la forza della natura in azione seppellendo il mio viso nella tenerezza del suo enorme petto,
consapevole della mia impotenza nei suoi confronti posso solo guardarla, lasciarmi inevitabilmente sopraffare e lasciarmi inghiottire nell'occhio del ciclone.
tormentate erano le mie albe,
lei scivolava in tutto il mio essere, la sentivo scorrere nelle mie vene, sulla mia pelle,
i suoi occhi vibranti e splendenti erano così... ipnotici,
le curve del suo corpo sinuoso creavano infiniti cerchi nella mia mente,
le sue affascinanti rughe intorno agli occhi le davano tutta l'attrazione fatale che non mi lasciava dormire,
tanto mistero che soffrivo per questo corpo sconosciuto e così magnetico che non mi lasciava in pace... mi tormentava;
più erano i giorni che passavano in questo mistero di bellezza nascosta e piú l'intensità della tempesta cresceva,
più erano le ore che la mia mente osava pensarci e più impetuosi erano questi venti di passione che mi circondavano,
più strade stravaganti prendeva la mia mente coraggiosa e più danni causava questa tempesta tropicale,
questi vortici di sensualità diventavano più potenti man mano che venivano alimentati dai caldi venti del mio desiderio,
il desiderio di scoprire questa bellezza e poterla ammirare,
i suoi seni sciolti e liberi, le dimensioni mastodontiche, la tonalità di colore dei suoi capezzoli e l'ondata che hanno,
godere la forza della natura in azione seppellendo il mio viso nella tenerezza del suo enorme petto,
consapevole della mia impotenza nei suoi confronti posso solo guardarla, lasciarmi inevitabilmente sopraffare e lasciarmi inghiottire nell'occhio del ciclone.
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