La mia vita 3 - La troia di Alfredo

di
genere
gay

Era ormai passata una settimana dall'ultimo incontro con Alfredo. Se prima attraversavo un periodo difficile, pieno di incertezze e di paure, adesso stavo vivendo uno dei periodi più felici della mia vita. Soltanto in quel momento, riflettendo, mi rendevo conto di fare la cosa che più mi piaceva, che più mi faceva stare bene. Avevo ormai ammesso quali erano le mie preferenze sessuali, e questa diciamo "accettazione" mi aveva liberato da un enorme peso. Ho adorato il cazzo fin dalla prima volta che, mio malgrado, me lo trovai di fronte. Ormai ne stavo diventando quasi dipendente. Alfredo non era più l'uomo da cui scappavo e che cercavo di dimenticare, adesso era il mio partner stabile, andavo da lui tutti i giorni tanta era la voglia di vederlo. Paradossalmente, era diventato quasi una sorta di "fidanzato", anche se credo di usare una parola grossa (in fondo scopavamo e basta).

Arrivato il sabato, mi svegliai più felice del solito. Quel giorno sarei stato tutto il giorno con Alfredo. Una volta finite le lezioni a scuola, aspettai all'uscita e lo vidi finalmente arrivare con la macchina. Avevo già parlato con i miei genitori, e avevo detto loro che sarei stato tutto il giorno a casa di Mario, un mio compagno di classe. "Ehi Ste ma chi è quello?" "Un amico di mio padre. Oggi è venuto a prendermi lui, mangia con noi a casa mia" risposi con il sorriso stampato sulle labbra. Corsi verso la macchina e, una volta entrato dentro, partimmo. "Ciao cucciolino come va?" mi disse affettuosamente. "Bene bene... non vedevo l'ora di stare con te" "Sul serio? Vedo che adesso ti piace stare con me..." "Si... e tanto" "Però... non m'immaginavo che avresti cambiato idea fino a questo punto" Sghignazzai contento, poi mi avvicinai al suo orecchio e con la voce più femminile e suadente possibile gli sussurrai "Non vedo l'ora di averti..." Alfredo sorrideva. "Però... oggi sei particolarmente porcellina, vero?" "Si, guarda cosa ho preso a mia madre per te" Scostai i pantaloni e gli mostrai il perizoma di pizzo nero che avevo fregato a mia madre. "Però... ti sta bene cucciolo" Mi accarezzò dolcemente sul viso e poi mi disse: "Poi me lo farai vedere meglio..." Una volta arrivati a casa sua, Alfredo preparò il pranzo. Ormai mi sentivo a mio agio a casa sua, tante erano le volte che ci ero andato nell'ultima settimana. Mangiammo tranquilli, ma a me cominciava a venire una voglia irrefrenabile. Alfredo quel giorno era più sexy del solito... mi ispirava troppo, troppo sesso...
"Cucciolo che hai?" mi disse Alfredo. "Niente Alfri, niente..." e nel frattempo con la mano cominciai ad accarezzargli il pacco sotto il tavolo. "Ah capisco... vedi che non resisti più vero?" "Non è facile..." Ci avvicinammo e ci baciammo. Fu un bacio stupendo, Alfredo esplorò la mia bocca con la sua lingua e io avido di piacere rispondevo al suo bacio. Decisi di prendere l'iniziativa, mi misi sotto al tavolo in ginocchio e sbottonai i pantaloni ad Alfri, tirando fuori il suo cazzo, iniziando a segarlo. "Però... vuoi già cominciare subito, senza neanche farmi finire di mangiare..." "Tu mangia tranquillo Alfri... il mio pranzo è proprio qui di fronte a me" E glielo presi in bocca. Quel giorno mi sentivo una puttana di prima categoria, cominciai subito a leccargli l'asta e a imboccare le sue palle. Poi mi dedicai a leccargli la cappella e a succhiarla con dolcezza, sentivo già i suoi gemiti che mi facevano godere ancora di più. Lo infilai tutto in bocca e cominciai a succhiarlo con foga, sentivo il suo cazzo che mi sbatteva contro le tonsille... e i suoi gemiti aumentavano "Siiii.... che sei bravo... certo che tu succhi troppo bene cucciolo..." Mi prese la testa con la mano e cominciò a condurre lui il ritmo, io rimasi immobile, assaporando quel cazzo che mi stava scopando la bocca. Anche Alfredo ormai aveva troppa voglia, mi tirò su, allontanò il piatto dal tavolo e mi appoggiò a novanta gradi sul tavolo, mettendomi il culo a ponte. "Adesso preparati cucciola... preparati che adesso ti sfondo" "Mmmmm... non aspettavo altro..." Mi tirò giù la tuta e le mutande, lasciandomi le chiappe scoperte, che per quel giorno le avevo completamente depilate. "Questo bel culetto liscio oggi lo rompiamo tutto... che ne dici?" "Si... rompimi dai amore..." In un colpo solo mi inculò. Che goduria, stavo gemendo come una troia e lo pregavo di spingere sempre più forte, e Alfredo non faceva che accontentarmi, spingendo con forza facendomi sentire le sue palle che sbattevano contro le mie chiappe. "Aaaahhh siii.... ooooohhh daiii continuaaaa..." Mentre mi inculava con forza mi tirava per i capelli, facendomi sentire la sua zoccola, la sua cavalla da monta. "Aaaaahhh siiii.... che culo... dai che ti rompo tutta zoccola... tu sei la mia puttana.... aaahh sii che troia..." Mentre mi insultava mi sculacciava, e io mi sentivo ancora più eccitato. "Siiii... vai così Alfri... siii rompila tutta la tua puttana!" Cambiammo posizione, lui si sedette sul divano e io gli salii in groppa, impalandomi sopra il suo cazzo. "Rilassati" gli dissi. Alfredo si appoggiò rilassato e io, troia come mai in quel momento, cominciai a saltellare sul suo cazzo, impalandomi ripetutamente, e godendo come una troia. "Madonna mia cucciola... chi l'avrebbe mai detto che tu fossi così troia..." "Aaaahhh... che bel cazzo che haii... voglio che mi sfondi il culo.... AAAhhhh!" E continuavo a impalarmi sempre più forte. Alfredo si alzò, mi tenne in bracco appoggiandomi di schiena al muro e cominciò a incularmi con tutta la foga che aveva in corpo. Ormai le mie urla credo che si sentissero pure dalle strade, ma non me ne importava nulla. In quel momento stavo godendo come la troia che ero, volevo solo sentire il suo cazzo sempre più in fondo...
Ci gettammo sul divano, lui si staccò dal mio culo e io, avido e goloso, gli ripresi il cazzo in bocca. "Mmmmm... slurp... ho sete... mmmmm" "Hai sete cucciola? Tranquilla ora ti faccio bere io..." Continuavo a succhiarglielo, sentivo che il suo cazzo si contraeva nella mia bocca, non vedevo l'ora di gustarla... e poi 6-7 fiotti di sborra calda mi entrarono nella bocca, riuscii in parte a mandarla giù mentre il resto mi copriva le labbra e parte del viso. Con dolcezza gli ripulii il cazzo con la lingua, mentre lui mi accarezzava i capelli. "Oggi mi hai fatto proprio divertire cucciola... avevi particolare voglia... "Si si... Alfri io voglio essere la tua femmina" "Lo sei già tesoruccio" A sentire quelle parole il cuore mi si riempiva di felicità, con le mani raccolsi i residui di sborra che avevo in faccia e li portai tutti alla bocca, gustandoli e ingoiandoli.

"Sai cucciola... stasera ho una sorpresa per te. Vedrai ti piacerà tanto" "Ok... sono proprio curiosa" "Forse è meglio che ti riposi un po'... stasera ti farò divertire veramente tanto" "Si hai ragione, è meglio riposare, ma voglio dormire appoggiata sopra di te..." Mi appoggiai sopra di lui e cominciai a rilassarmi, in effetti ero un po' stanco, una bella dormita ci stava, ma tanta era la voglia di continuare a leccare quel cazzo, che ci misi più del dovuto ad addormentarmi.... Chissà cosa mi aspettava.....
di
scritto il
2012-11-26
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