Giada: la prima volta dietro
di
Amico segreto
genere
etero
Dopo la pubblicazione del mio primo tradimento, molte persone mi hanno chiesto di continuare a raccontare cosa è successo dopo, se sono stata ricattata per le foto, se ho continuato la relazione clandestina con Marco il figlio dei gestori del bagno, se sono ancora sposata con Marco mio marito.
Prometto che scriverò il seguito, prima però vi voglio raccontare perchè ho scritto il racconto, con mio marito Marco abbiamo attraversato periodi di alti e bassi, ci siamo fatti le corna e mancati di rispetto, ce le siamo confessate, e adesso ci stiamo riavvicinando.
Devo ammettere che Marco ha molti più meriti di me in questo riavvicinamento, ha cercato di venirmi incontro il più possibile, forse il destino, forse la fortuna, ma l’aiuto di una terza persona oggi possiamo ammettere che è stato determinante.
Leggendo eroticiracconti Marco si è imbattuto in un autore anomalo, un uomo che non scrive solo volgarità, ma impregna il racconto di un erotismo quasi femminile, gli ha fatto i complimenti, e si sono iniziati a scrivere senza secondi fini.
La svolta è arrivata quando Marco gli ha confessato la nostra crisi e Daniele, l’amico segreto, ha iniziato a dargli dei suggerimenti, il primo fondamentale: “Marco se ci tieni la devi riconquistare, ma non ripetere quello che hai fatto quando eravate ragazzini, oggi è una donna diversa lei e un uomo diverso te”.
Stiamo parlando di tre mesi fa, ed io ancora non ne sapevo niente, oggi abbiamo 36 anni io e lui tra un mese ne festeggierà 40 e abbiamo un figlio Matteo di 11 anni.
Quando mi rendo conto che Marco stava modificando le sue reazioni, era più attento a non farmi arrabbiare, mi cercava anche di più e qui devo ammettere che anche io gli prestavo molte meno attenzioni del passato e del dovuto.
Fatto sta che un fine settimana stranamente felice, con scopata annessa, lo prendo per il mento e gli dico: “Marco a cosa o a chi devo queste attenzioni”
Lui sorride e mi fa: “Non ci crederai, ho amici da 35 anni, ma ho trovato un cinquantenne su internet che mi suggerisce come comportarmi con te per riconquistarti”
Credo di averlo guardato come se mi parlasse di ufo.
“Vedi Giada, io ti amo, sei così bella che mi sono sempre chiesto perchè avessi scelto me, tutti vorrebbero averti, ma sei la mamma di mio figlio e io voglio rimanere con voi tutta la vita”
Mi fece piangere e rifacemmo l’amore, fu bellissimo.
Volli parlare con Daniele e fu lui dopo un po’ che ci sentivamo a proporci un corso di apprendimento per coppie dal titolo “Come far felice l’altro/a”.
Ci aveva avvisato che c’era tanto sesso di mezzo, ma chiarito che tutto sarebbe rimasto all’interno della coppia, tra i vari compiti miei scrivere un racconto su un tradimento.
Scriverlo mi ha fatto tornare indietro nel tempo, mi ha eccitato, mi ha fatto vergognare, mi sono anche sentita umiliata, nel tradimento c’è sempre una doppia faccia della medaglia, il bello ed il brutto, fai felice una persona e contemporaneamente ne fai soffrire un’altra, vieni meno ad un giuramento e ti godi la nuova situazione.
Marco alla preview del racconto, mi ha confessato che anche lui ha avuto sensazioni contrastanti, essere fatto cornuto non è il massimo, ma il pisello non mai rimasto in posizione di relax.
Quando Daniele mi ha chiesto: “Giada sei stata molto brava e sincera, non ti sei nascosta dietro il mi ha costretta lui, un classico femminile, però credo che Marco abbia voglia di farti godere in modo meno tradizionale, ma per te è la prima volta e fino ad oggi è stato un tuo tabù, sei disposta ad accontentarlo?”
Ero di tutti i colori, predisposta, ma impaurita, ancora oggi mentre lo scrivo mi imbarazza, ma dissi: “Mi vuol punire di averlo tradito per prima?”
Daniele: “No Giada, non conta quello che avete fatto in passato, adesso siete tu e lui soli, vi amate davvero, se te la senti potrebbe essere veramente bello per entrambi, altrimenti Marco capirà e farete un bel 69 come vi ho insegnato”
Ci aveva suggerito di iniziare il 69 sempre da lui che lecca lei, è la donna che decide quando scendere a leccare l’uomo, per riuscire ad avere gli orgasmi all’unisono, partendo insieme l’uomo difficilmente riesce ad aspettare la donna.
Salutammo Daniele e guardando Marco mi spogliai e girandomi gli dissi: “Sverginami amore”.
Gli si accese lo sguardo, lo scatto in bagno a prendere il lubrificante mi fece comprendere che averglielo sempre negato era diventata una sua frustrazione.
Mentre stavo a pecorella e lui si e mi ungeva, ripensavo a tutte le volte che mi era stato chiesto di farlo, tutti i miei partner, che vi deluderò, non erano poi questa gran quantità.
Quanto Marco mi chiese se ero pronta, mi ricordai un suggerimento di Daniele, che mi consigliava nel momenti di sesso di eccitarlo parlando in modo porco, l’umiliazione avrebbe eccitato anche me, ed era verissimo, infatti la mia risposta fu: “Si amore, sono pronta per farmi sverginare il culo da te, ti prego fai piano, fammi abituare e fammi sentire la tua troia” volevo aggiungere anche rottainculo ma quello lo confesso non ci sono riuscita.
Mentre mi entrava dentro, mi sentivo allargare, ma in un primo momento il dolore era lieve e sopportabile, era davanti che colavo e desideravo ardentemente essere riempita, tanto da dirgli: “Marco mettimi il cazzo nella fica, un po’ pochino, lubrificalo li, ti prego”
Iniziò così a darmi qualche colpo davanti, abboccarlo dietro, toglielo e ridarmelo in fica, rimetterlo dietro sempre un pochino di più, mi stavo godendo la novità alla grande.
Dopo un po’ di davanti dietro, temendo qualcosina per l’igiene, non avevo avuto il tempo di farmi il clistere a suo tempo consigliato, fui io a fermarlo con questo gioco al massacro: “Marco basta, inculami e dimmi cosa provi”
Marco: “E’ bellissimo Giada, hai un culo meraviglioso, qualsiasi uomo sulla faccia della terra mi sta invidiando in questo momento”
Adesso mi sentivo aprire, ero eccitatissima, mi colava sulle cosce, e per una donna senza slip sentire gli umori che scendono lungo le cosce, è un chiaro messaggio al cervello: “Giada sei una porcellina, ti stai facendo fare il culo, e brodoli come una cagna in calore”
Marco: “Amore lo hai tutto dentro, sei stata bravissima, io godo come un porco, mi sto trattenendo andando piano perchè ho lo stimolo di venire appena infilato”
Io: “Ahhh, mi hai rotto il culo, mi brucia da morire, mi sento la tua troia, godi amore godimi dentro, ah”
Marco: “Toccati Giada, godi anche te, ti prego”
Appena ho messo la guancia sul materasso e allungato la mano sul grilletto mi sono maledetta per non averlo fatto prima, mugolavo forte, meno male eravamo da soli in casa.
La testa da, la testa toglie, pensare a nostro figlio mi ha sconcentrata e ho perso l’attimo che mi ha impedito di venire alla mia volta dietro.
Marco ha iniziato a urlare sembrava un maiale scannato, quando invece ero io quella con dentro il buco del culo, un cazzo che prima stantuffava e poi pulsava una, due, tre, innumerevoli volte.
Far godere il proprio uomo nel culo è una sensazione fortissima, davanti a volte si sente l’eiaculazione a volte no, dipende dalla posizione, dietro senti la cappella ingrossarsi e pulsare, è l’essenza dell’inculata, quel misto dolore e piacere, così porcello, far godere Marco così mi ha fatto sentire Donna, molto di più dei pompini, infinitamente di più del sesso tradizionale.
.........................................................................................................................
Mi piace aiutare le Persone, soprattutto le coppie, dalla vita ho ricevuto tanto, voglio dare incondizionatamente. Per chi vuole migliorare il rapporto di coppia o semplicemente scambiare delle opinioni: amicosegreto@tutanota.com
Prometto che scriverò il seguito, prima però vi voglio raccontare perchè ho scritto il racconto, con mio marito Marco abbiamo attraversato periodi di alti e bassi, ci siamo fatti le corna e mancati di rispetto, ce le siamo confessate, e adesso ci stiamo riavvicinando.
Devo ammettere che Marco ha molti più meriti di me in questo riavvicinamento, ha cercato di venirmi incontro il più possibile, forse il destino, forse la fortuna, ma l’aiuto di una terza persona oggi possiamo ammettere che è stato determinante.
Leggendo eroticiracconti Marco si è imbattuto in un autore anomalo, un uomo che non scrive solo volgarità, ma impregna il racconto di un erotismo quasi femminile, gli ha fatto i complimenti, e si sono iniziati a scrivere senza secondi fini.
La svolta è arrivata quando Marco gli ha confessato la nostra crisi e Daniele, l’amico segreto, ha iniziato a dargli dei suggerimenti, il primo fondamentale: “Marco se ci tieni la devi riconquistare, ma non ripetere quello che hai fatto quando eravate ragazzini, oggi è una donna diversa lei e un uomo diverso te”.
Stiamo parlando di tre mesi fa, ed io ancora non ne sapevo niente, oggi abbiamo 36 anni io e lui tra un mese ne festeggierà 40 e abbiamo un figlio Matteo di 11 anni.
Quando mi rendo conto che Marco stava modificando le sue reazioni, era più attento a non farmi arrabbiare, mi cercava anche di più e qui devo ammettere che anche io gli prestavo molte meno attenzioni del passato e del dovuto.
Fatto sta che un fine settimana stranamente felice, con scopata annessa, lo prendo per il mento e gli dico: “Marco a cosa o a chi devo queste attenzioni”
Lui sorride e mi fa: “Non ci crederai, ho amici da 35 anni, ma ho trovato un cinquantenne su internet che mi suggerisce come comportarmi con te per riconquistarti”
Credo di averlo guardato come se mi parlasse di ufo.
“Vedi Giada, io ti amo, sei così bella che mi sono sempre chiesto perchè avessi scelto me, tutti vorrebbero averti, ma sei la mamma di mio figlio e io voglio rimanere con voi tutta la vita”
Mi fece piangere e rifacemmo l’amore, fu bellissimo.
Volli parlare con Daniele e fu lui dopo un po’ che ci sentivamo a proporci un corso di apprendimento per coppie dal titolo “Come far felice l’altro/a”.
Ci aveva avvisato che c’era tanto sesso di mezzo, ma chiarito che tutto sarebbe rimasto all’interno della coppia, tra i vari compiti miei scrivere un racconto su un tradimento.
Scriverlo mi ha fatto tornare indietro nel tempo, mi ha eccitato, mi ha fatto vergognare, mi sono anche sentita umiliata, nel tradimento c’è sempre una doppia faccia della medaglia, il bello ed il brutto, fai felice una persona e contemporaneamente ne fai soffrire un’altra, vieni meno ad un giuramento e ti godi la nuova situazione.
Marco alla preview del racconto, mi ha confessato che anche lui ha avuto sensazioni contrastanti, essere fatto cornuto non è il massimo, ma il pisello non mai rimasto in posizione di relax.
Quando Daniele mi ha chiesto: “Giada sei stata molto brava e sincera, non ti sei nascosta dietro il mi ha costretta lui, un classico femminile, però credo che Marco abbia voglia di farti godere in modo meno tradizionale, ma per te è la prima volta e fino ad oggi è stato un tuo tabù, sei disposta ad accontentarlo?”
Ero di tutti i colori, predisposta, ma impaurita, ancora oggi mentre lo scrivo mi imbarazza, ma dissi: “Mi vuol punire di averlo tradito per prima?”
Daniele: “No Giada, non conta quello che avete fatto in passato, adesso siete tu e lui soli, vi amate davvero, se te la senti potrebbe essere veramente bello per entrambi, altrimenti Marco capirà e farete un bel 69 come vi ho insegnato”
Ci aveva suggerito di iniziare il 69 sempre da lui che lecca lei, è la donna che decide quando scendere a leccare l’uomo, per riuscire ad avere gli orgasmi all’unisono, partendo insieme l’uomo difficilmente riesce ad aspettare la donna.
Salutammo Daniele e guardando Marco mi spogliai e girandomi gli dissi: “Sverginami amore”.
Gli si accese lo sguardo, lo scatto in bagno a prendere il lubrificante mi fece comprendere che averglielo sempre negato era diventata una sua frustrazione.
Mentre stavo a pecorella e lui si e mi ungeva, ripensavo a tutte le volte che mi era stato chiesto di farlo, tutti i miei partner, che vi deluderò, non erano poi questa gran quantità.
Quanto Marco mi chiese se ero pronta, mi ricordai un suggerimento di Daniele, che mi consigliava nel momenti di sesso di eccitarlo parlando in modo porco, l’umiliazione avrebbe eccitato anche me, ed era verissimo, infatti la mia risposta fu: “Si amore, sono pronta per farmi sverginare il culo da te, ti prego fai piano, fammi abituare e fammi sentire la tua troia” volevo aggiungere anche rottainculo ma quello lo confesso non ci sono riuscita.
Mentre mi entrava dentro, mi sentivo allargare, ma in un primo momento il dolore era lieve e sopportabile, era davanti che colavo e desideravo ardentemente essere riempita, tanto da dirgli: “Marco mettimi il cazzo nella fica, un po’ pochino, lubrificalo li, ti prego”
Iniziò così a darmi qualche colpo davanti, abboccarlo dietro, toglielo e ridarmelo in fica, rimetterlo dietro sempre un pochino di più, mi stavo godendo la novità alla grande.
Dopo un po’ di davanti dietro, temendo qualcosina per l’igiene, non avevo avuto il tempo di farmi il clistere a suo tempo consigliato, fui io a fermarlo con questo gioco al massacro: “Marco basta, inculami e dimmi cosa provi”
Marco: “E’ bellissimo Giada, hai un culo meraviglioso, qualsiasi uomo sulla faccia della terra mi sta invidiando in questo momento”
Adesso mi sentivo aprire, ero eccitatissima, mi colava sulle cosce, e per una donna senza slip sentire gli umori che scendono lungo le cosce, è un chiaro messaggio al cervello: “Giada sei una porcellina, ti stai facendo fare il culo, e brodoli come una cagna in calore”
Marco: “Amore lo hai tutto dentro, sei stata bravissima, io godo come un porco, mi sto trattenendo andando piano perchè ho lo stimolo di venire appena infilato”
Io: “Ahhh, mi hai rotto il culo, mi brucia da morire, mi sento la tua troia, godi amore godimi dentro, ah”
Marco: “Toccati Giada, godi anche te, ti prego”
Appena ho messo la guancia sul materasso e allungato la mano sul grilletto mi sono maledetta per non averlo fatto prima, mugolavo forte, meno male eravamo da soli in casa.
La testa da, la testa toglie, pensare a nostro figlio mi ha sconcentrata e ho perso l’attimo che mi ha impedito di venire alla mia volta dietro.
Marco ha iniziato a urlare sembrava un maiale scannato, quando invece ero io quella con dentro il buco del culo, un cazzo che prima stantuffava e poi pulsava una, due, tre, innumerevoli volte.
Far godere il proprio uomo nel culo è una sensazione fortissima, davanti a volte si sente l’eiaculazione a volte no, dipende dalla posizione, dietro senti la cappella ingrossarsi e pulsare, è l’essenza dell’inculata, quel misto dolore e piacere, così porcello, far godere Marco così mi ha fatto sentire Donna, molto di più dei pompini, infinitamente di più del sesso tradizionale.
.........................................................................................................................
Mi piace aiutare le Persone, soprattutto le coppie, dalla vita ho ricevuto tanto, voglio dare incondizionatamente. Per chi vuole migliorare il rapporto di coppia o semplicemente scambiare delle opinioni: amicosegreto@tutanota.com
6
voti
voti
valutazione
7.3
7.3
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Come ho stravolto la mia vita - cap. 9 Messa in mezzoracconto sucessivo
Giada: Che vergogna
Commenti dei lettori al racconto erotico