Luana non più ricattata - L'addio al celibato 3

di
genere
esibizionismo

Ciao a tutti, mi chiamo Luana adesso ho quasi 50 anni e sono sposata, faccio la commercialista presso uno studio associato, dopo la laurea avevo messo la testa a posto, ma la carne è debole. All’università sono stata ricattata per delle foto osè (Luana ricattata) e una volta laureata prima di andare a convivere con il mio compagno mi sono concessa una due giorni di sesso sfrenato (Luana – una notte porca).
..................................................................................

Il festeggiato: “Ma io sono il festeggiato o il torturato, fatela venire da me”
Anche lui si era denudato, era rimasto solo con la maglietta nera, da seduto sembrava vestito, invece appena mi avvicinai era dritto e pronto, avrei avuto voglia di sedermici sopra e scoparlo davanti a tutti, ma non doveva essere così, il gioco doveva proseguire.
Lo accarezzai con due mani, una sui testicoli ed una sull’asta, ci soffiai e lo guardai, qualche bacetto come se fosse una guancia e gli passai la lingua dalle palle pelose alla cappella una volta sola, molto lentamente.
Io: “Ma che bel regalo ti hanno fatto i tuoi amici” mi tolgo le mani che mi palpavano “Adesso buoni voi, fate da soli, Moana si deve dedicare a lui”.
Sapevo di averli delusi, farsi una sega con tutto quel ben di dio a disposizione non deve essere facile, ma vivevo il mio ruolo di padrona del gioco fino in fondo, mi piacque tantissimo averli a disposizione, fargliela annusare, anche deluderli.
Mi alzai e andai alla mia borsetta, mi ero preparata una scatola di preservativi, non mi piace usarli, ma il ruolo lo imponeva. Penso che dopo mi scoperanno in tre, cambio programma, stavo improvvisando.
Presi Fede e lo misi davanti al divano, scartai il preservativo e gli dissi: “Dove pensavi che lo mettessi?”
Me lo infilai nel dito, gli altri scoppiano a ridere, lui era molto titubante, ero certa che dopo me la avrebbe fatta pagare, ma forse era proprio quello che inconsciamente volevo, lo riposai ed iniziai lo streep.
Mi tolsi molto sensualmente prima la giacca, rimando in topless e poi la gonna, con solo le autoreggenti e le scarpe mi prendevo le mani del fortunato e mi lasciavo toccare i seni e il sedere, prima di abbandonarli gli concessi una sola toccatina alla patatina, poi passavo all’altro.
Arrivata a Fede, mi inginocchiai e mi lavorai solo la cappella a colpi di lingua, mentre il ditino nuovamente vestito del preservativo, entrava dietro di lui, ebbi proprio il tempo di inserirne due, che espose urlando nella mia bocca.
Non potevo ingoiarla perchè una professionista non lo fa, mi venne in mente una superporcata, il solo ricordarlo mi fa vergognare, presi un flute vuoto e ci sputai tutto lo sperma che avevo in bocca, e dopo un’altra ripulita molto gradita dal festeggiato, gli dissi: “vediamo se riuscite a riempirlo questo bicchiere”
Erano praticamente in cerchio e si stavano masturbando tutti per me, non mi riconoscevo passavo da un cazzo all’altro, toccavo i testicoli e mi facevo toccare, ed uno alla volta andavano a riempire il bicchiere.
Avevo fatto venire cinque uomini, ero stata io a dirgli di metterla tutta nel bicchiere, mi vergognavo tremendamente e quello che mi eccitava prima, adesso mi sembrava troppo, una porcata fuori dalla mia portata, mi faceva schifo l’idea.
Fede sembrava avermi letto nel pensiero, confabulava con Ale, loro dopo mi avrebbero avuta tutta per loro: “Adesso ci vuole un bel brindisi, allungando il mezzo flute pieno di spermatozoi con lo spumante”.
Dovevo trovare una soluzione, ero vittima dell’improvvisazione e della mia poco esperienza. Tutti e cinque iniziarono a battermi le mani e ad urlare quello che pensavano il mio nome di battaglia: “Moana, Moana, Moana”
Poggiai le labbra sul bicchiere e ne assaporai un piccolo sorso, ero tutta rossa di vergogna, mi provai a giustificare: “ragazzi fa schifo”.
Fu Luigi che stupendo tutti mi gelo il sangue con la sua offerta: “Se lo bevi tutto ti do altri 1000€”.
Non furono i soldi che mi convinsero, mi fecero guardare negli occhi Ale e Fede, cercavo il loro aiuto per uscire da questa situazione e mi resi conto che volevano che lo bevessi, che mi umiliassi in quel modo osceno davanti a loro e a sconosciuti.
Mi feci coraggio e feci la più grande porcata della mia vita, di cui ancora oggi mi fa vergognare e non poco, fatto quello mi congedai dalla festa con un: “Buonanotte maiali”.
Continua...........................
scritto il
2023-10-20
3 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.