Luana non più ricattata - L'addio al celibato 1
di
Amico segreto
genere
orge
Ciao a tutti, mi chiamo Luana adesso ho quasi 50 anni e sono sposata, faccio la commercialista presso uno studio associato, dopo la laurea avevo messo la testa a posto, ma la carne è debole. All’università sono stata ricattata per delle foto osè (Luana ricattata) e una volta laureata prima di andare a convivere con il mio compagno mi sono concessa una due giorni di sesso sfrenato (Luana – una notte porca).
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Ci eravamo lasciati che dopo simili meravigliose esperienze è dura tornare al tram tram quotidiano, la voglia di rifarlo nella monotonia di un rapporto di coppia, viene e più tenti di sopirla, e più aumenta, diventando poi un calvario.
A quasi 29 anni andai a convivere con Peppe, che amavo ed amo tuttora, eravamo una coppia anomala, per tutti i nostri amici era l’uomo che cercava sessualmente la donna, dove spesso alcune, meno spesso altre, si negavano.
Quando Peppe cercava me, io ero sempre pronta, ma avveniva che io cercavo spesso di eccitarlo, lo stimolavo per aumentare i nostri rapporti che a quell’età, così carica di ormoni, non andavano oltre 1-2 volte a settimana.
Confrontandomi con la mia migliore amica, mi suggerì di trovarmi un amante o per lo meno iniziare a renderlo geloso, ma se da una parte il corpo mi richiedeva più sesso, la mente voleva rimanere nella zona di confort da brava e fedele ragazza, dopo ciò che avevo fatto all’università.
Così iniziai a masturbarmi, quasi tutti i giorni, e più mi sfogavo e più la voglia aumentava, scelsi di provare a seguire il consiglio, iniziai a vestirmi mettendomi più in mostra, sia per renderlo geloso, sia per avere maggiori attenzioni dal resto del mondo.
Gli raccontavo avance vere, ma anche falsissime, ed in questo contesto, che come descrive bene una mia amica di “fame di cazzo”, che mi arrivò un messaggio da Alessandro che non sentivo da anni, si era trasferito a Londra per lavoro.
Era stato un mio ricattatore, mi avevano fatto fare un sacco di porcate, il solo sentirlo per WhatsApp mi faceva ricordare gli anni dell’università, e tutto quel sesso obbligato, le fantasie, le perversioni, i godimenti, adesso che ne avevo decisamente bisogno.
Chattare con lui mi piaceva, potevo essere me stessa, parlavo di tutto, ma soprattutto di sesso, dopo diversi mesi dal primo messaggio, mi disse che Federico, l’altro ricattatore, si sposava i primi di Settembre e gli sarebbe piaciuto partecipassi.
Mi chiese se avessi voluto fargli un regalo? Mentre pensavo a cosa gli avrei potuto regalare, mi fece capire cosa la sua mente diabolica aveva escogitato come sorpresa e regalo, “ME”, sarei stata io il suo addio al celibato.
Inizialmente gli dissi di no, ma il tarlo me l’aveva messo in testa e dopo un confronto serrato tutto dentro di me, tra Luana, brava e fedele ragazza di Peppe e Luana, arrapata porcellina a cui piaceva averne due insieme, che durò una decina di giorni, finalmente gli scrissi: “ok, ci sto, organizza”.
Prima avrei dovuto essere io ed una professionista, io solo per lui, e l’altra per i restanti partecipanti, poi da sola io con loro due, poi loro sarebbero diventati tre, mi fece confessare che l’idea di rifarlo con loro due dopo anni di sesso monotono mi eccitava, l’organizzazione della serata prese un’altra piega.
Per Fede era una sorpresa, per me una trasgressione di una sola notte, una seconda serata porca dopo la segreta esperienza precedente.
Per Ale era una sorta di esame da organizzatore, mi aveva confessato che aveva avuto esperienze di dom-sub con una ragazza, dove la dom era spesso lei, ma si scambiavano tutti e due i ruoli, mi sono ritrovata così ad eccitarmi praticamente quotidianamente, con la mente che vagava su ricordi e perversioni mai provate.
Andò a finire che eravamo in una villa nella campagna toscana, con cinque uomini ed io unica donna, venni presentata come una professionista di nome Moana vista l’assonanza con il mio vero nome , per rendere tutto più credibile Ale aveva raccolto € 1.000 in una busta che mi dettero all’inizio.
Fede rimase di sasso quando vide che ero io, ma naturalmente non disse niente, il mio compito era eccitarli tutta la serata, poi avrei dovuto fare uno strip tease e soddisfare solo il festeggiato, gli altri mi avrebbero potuto guardare, toccare e palpare, ma niente di più.
Passai i tre mesi che mancavano alla data, in super eccitamento, il solo pensare di essere così a disposizione di Fede, Ale e uno sconosciuto, poi diventati due ed infine tre, mi fecero uscire di testa, ogni tanto violentavo Peppe, a volte mi dovetti pure giustificare della mia voglia esagerata di sesso.
Arrivai alla conclusione che a Peppe gli volevo bene, ma le mie esigenze sessuali lui non le avrebbe mai esaudite, o prendevo i voti da santa oppure ogni tanto avrei dovuto fargli qualche corno, optai decisamente per la seconda.
Continua...............
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Ci eravamo lasciati che dopo simili meravigliose esperienze è dura tornare al tram tram quotidiano, la voglia di rifarlo nella monotonia di un rapporto di coppia, viene e più tenti di sopirla, e più aumenta, diventando poi un calvario.
A quasi 29 anni andai a convivere con Peppe, che amavo ed amo tuttora, eravamo una coppia anomala, per tutti i nostri amici era l’uomo che cercava sessualmente la donna, dove spesso alcune, meno spesso altre, si negavano.
Quando Peppe cercava me, io ero sempre pronta, ma avveniva che io cercavo spesso di eccitarlo, lo stimolavo per aumentare i nostri rapporti che a quell’età, così carica di ormoni, non andavano oltre 1-2 volte a settimana.
Confrontandomi con la mia migliore amica, mi suggerì di trovarmi un amante o per lo meno iniziare a renderlo geloso, ma se da una parte il corpo mi richiedeva più sesso, la mente voleva rimanere nella zona di confort da brava e fedele ragazza, dopo ciò che avevo fatto all’università.
Così iniziai a masturbarmi, quasi tutti i giorni, e più mi sfogavo e più la voglia aumentava, scelsi di provare a seguire il consiglio, iniziai a vestirmi mettendomi più in mostra, sia per renderlo geloso, sia per avere maggiori attenzioni dal resto del mondo.
Gli raccontavo avance vere, ma anche falsissime, ed in questo contesto, che come descrive bene una mia amica di “fame di cazzo”, che mi arrivò un messaggio da Alessandro che non sentivo da anni, si era trasferito a Londra per lavoro.
Era stato un mio ricattatore, mi avevano fatto fare un sacco di porcate, il solo sentirlo per WhatsApp mi faceva ricordare gli anni dell’università, e tutto quel sesso obbligato, le fantasie, le perversioni, i godimenti, adesso che ne avevo decisamente bisogno.
Chattare con lui mi piaceva, potevo essere me stessa, parlavo di tutto, ma soprattutto di sesso, dopo diversi mesi dal primo messaggio, mi disse che Federico, l’altro ricattatore, si sposava i primi di Settembre e gli sarebbe piaciuto partecipassi.
Mi chiese se avessi voluto fargli un regalo? Mentre pensavo a cosa gli avrei potuto regalare, mi fece capire cosa la sua mente diabolica aveva escogitato come sorpresa e regalo, “ME”, sarei stata io il suo addio al celibato.
Inizialmente gli dissi di no, ma il tarlo me l’aveva messo in testa e dopo un confronto serrato tutto dentro di me, tra Luana, brava e fedele ragazza di Peppe e Luana, arrapata porcellina a cui piaceva averne due insieme, che durò una decina di giorni, finalmente gli scrissi: “ok, ci sto, organizza”.
Prima avrei dovuto essere io ed una professionista, io solo per lui, e l’altra per i restanti partecipanti, poi da sola io con loro due, poi loro sarebbero diventati tre, mi fece confessare che l’idea di rifarlo con loro due dopo anni di sesso monotono mi eccitava, l’organizzazione della serata prese un’altra piega.
Per Fede era una sorpresa, per me una trasgressione di una sola notte, una seconda serata porca dopo la segreta esperienza precedente.
Per Ale era una sorta di esame da organizzatore, mi aveva confessato che aveva avuto esperienze di dom-sub con una ragazza, dove la dom era spesso lei, ma si scambiavano tutti e due i ruoli, mi sono ritrovata così ad eccitarmi praticamente quotidianamente, con la mente che vagava su ricordi e perversioni mai provate.
Andò a finire che eravamo in una villa nella campagna toscana, con cinque uomini ed io unica donna, venni presentata come una professionista di nome Moana vista l’assonanza con il mio vero nome , per rendere tutto più credibile Ale aveva raccolto € 1.000 in una busta che mi dettero all’inizio.
Fede rimase di sasso quando vide che ero io, ma naturalmente non disse niente, il mio compito era eccitarli tutta la serata, poi avrei dovuto fare uno strip tease e soddisfare solo il festeggiato, gli altri mi avrebbero potuto guardare, toccare e palpare, ma niente di più.
Passai i tre mesi che mancavano alla data, in super eccitamento, il solo pensare di essere così a disposizione di Fede, Ale e uno sconosciuto, poi diventati due ed infine tre, mi fecero uscire di testa, ogni tanto violentavo Peppe, a volte mi dovetti pure giustificare della mia voglia esagerata di sesso.
Arrivai alla conclusione che a Peppe gli volevo bene, ma le mie esigenze sessuali lui non le avrebbe mai esaudite, o prendevo i voti da santa oppure ogni tanto avrei dovuto fargli qualche corno, optai decisamente per la seconda.
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