Manuela: le mie prime ripetizioni

di
genere
esibizionismo

Ciao a tutti, mi chiamo Manuela sono ligure ed ho 25 anni, sono sempre stata una brava ragazza, studiosa quasi secchiona, fortunatamente sono molto piacente, castana chiara, 1,68 con le forme al posto giusto, una bella terza di seno e un culetto a mandolino, mi hanno sempre detto che assomiglio alla Di Miele della fiction carabinieri.
Sono all’ultimo anno di ingegneria, e da quando frequento sono diventata molto amica di una esuberante napoletana di nome Monica, lei alterna lo studio con stagioni di lavoro all’estero, per mantenersi.
Sono stata per quattro anni con Luca, ma adesso sono single da oltre un anno, sono rimasta molto delusa dai ragazzi e forse sono diventata un po’ acida, come mi dice Monica.
Mi sono ripromessa di dirvi la verità, anche quando magari mi vergogno un po’, dopo due anni di sesso molto frequente, è dura non provare più quel piacere, ma il mio calore fisico non lo do a vedere all’esterno, mi sono quasi messa una corazza per allontanare tutti i pretendenti.
Monica invece è un carattere molto più solare, è estroversa e vive la sessualità in maniera molto più libera, io la invidio un po’, non solo per questo.
Mi da molti consigli, mi ha regalato un sex toy che ho iniziato ad apprezzare, mi dice sempre che non si sciupa niente la sotto, usandola più spesso si vive meglio e si rende felici gli altri, “darla rende il mondo migliore” è il suo motto.
Da un paio di mesi ho iniziato a fare ripetizione ad un ragazzo Giulio, che frequenta la terza liceo scientifico, ha 18 anni.
Dopo la prima lezione sua mamma mi ha chiesto se potevo far lezione anche al suo compagno di banco Marco di qualche mese più grande, avrei guadagnato un pochino di più e avrebbero risparmiato qualcosa le due famiglie, così ho accettato.
Al rientro di Monica da Londra dopo più di tre mesi, festeggiammo nel suo appartamento con le sue due coinquiline, Anna e Matilde, e un’altra amica Carla che non conoscevo, in cinque ragazze non so quante bottiglie di vino bevemmo, infatti poi decidi di rimanere li a dormire, Monica mi faceva usare la sua camera quando era fuori all’estero e io contribuivo all’affitto.
La serata fù molto piacevole, risate, confessioni, anche molto intime e verso le due di notte facemmo un gioco dove le altre curiosavano sul cellulare della prescelta.
Chat intime, o inviti galanti e soprattutto le foto più sconce che ognuna aveva, le bugie comportavano una penitenza.
A me trovarono delle foto che mi ero fatta con l’ex Luca nella doccia, mentre mi coprivo con braccia e mani le parti intime, che non ricordavo nemmeno più.
E più di una capatina a eroticiracconti, mi meritai due penitenze, la prima un video super umiliante dovevo mimare un rapporto orale a seno nudo, impugnavo le mie poppe, ma vollero che facessi vedere anche i capezzoli dopo essermeli brillati per benino.
La seconda penitenza mi fece impanicare, volevano mandare il video a tre persone in rubrica, su suggerimento di Monica, la prima fu lei stessa. Poi vidi uno sguardo famelico, raccontò che avevo confessato che mio studente di ripetizione Giulio mi era sembrato molto sensibile alle mie curve, il secondo fu lui.
Io: “no ragazze vi prego, a Giulio no, cancellatelo vi prego”
“I genitori mi denunciano, è pure minorenne, mi mettete nei casini”
Le altre tre stronze: “fai la brava o il terzo lo mandiamo ad un professore dell’università” “scegliamo un vecchio” “al prof. Galimberti” (un morto di fica sessantenne con i peli sulle falangi che chiamavamo sputnik, per il nome di battesimo Nicola, e l’abitudine di sputacchiare mentre parlava).
Io mettendomi in ginocchio: “Dai ragazze, su Monica cancellate il video di Giulio ti prego, vi lavo i piatti tutto il mese” nella speranza che a quell’ora dormisse e non l’avesse visto.
Nonostante fossero le due di notte passate, la speranza si rivelò vana, Giulio risponde in chat: “Manuela sei bellissima”
Monica ancora padrona del mio cellulare: “Ciao Giulio, sono Monica un’amica di Manuela il video te l’abbiamo mandato noi amiche perchè la tua insegnante ha dovuto pagare una penitenza.”
Giulio: “Allora grazie Monica, lei viene sempre così castigata, non riuscivo a comprendere il perchè di questa meraviglia ”
Monica: “Ahh ahh piaciuto il video?”
Giulio: “Voto 10 e lode” “ha due tette che parlano”
Monica: “mi raccomando cancella il video e non mostrarlo a nessuno altrimenti ci denuncia a tutti”
Giulio: “Se prometto che non lo faccio vedere a nessuno, posso salvarlo?”
Io: “Monica no no, digli di cancellarlo”
Monica: “Giulio lo cancellerai alla prossima lezione, se lei lo meriterà, come la vorresti vestita?”
Giulio: “in minigonna e un po’ scollata”
Io: “Ragazze che figura di merda, con che faccia ci vado martedì?”
Dopo i convenevoli Giulio venne liquidato e le altre ragazze insistevano per trovare il terzo a cui fare vedere il mio pompino mimato e le mie poppe.
Monica aveva ormai preso le redini del comando mi concesse la grazia sul terzo dicendomi che avevo il compito di ingraziarmi Giulio per fare in modo che cancellasse l’umiliante video.
La punizione che escogitarono per Carla, una coinquilina di Monica, mi fece gelare il sangue, in confronto io ero stata fortunata, ci doveva leccare il culo a tutte e quattro.
Monica era l’unica che aveva già provato ad essere leccata li e ci disse che era bellissimo sentire la lingua che tocca le pieghette.
Poi mentre Carla inginocchiata aspettava il suo supplizio vidi Matilde, come ebbi modo di scoprire l’unica lesbica tra noi, con un rotolone in mano: “1 minuto di leccata di culo a testa, la più bagnata paga pegno”.
Mi vergognavo a essere tutta nuda e sentire la lingua proprio di Carla mi eccitò non poco, non avevo mai avuto tendenze lesbiche ma non riuscivo a togliermi dalla testa la sua umiliazione, mi immaginavo di doverlo fare io.
Sarà stata l’astinenza, tutte le emozioni precedenti, ma la mia chiazza di umori superò tutte le altre.
Monica mi rimproverò ancora una volta: “la devi dare più spesso, hai 25 anni, goditi la vita”
Le altre incominciarono a dire possibili punizioni, un bel pompino a qualche sfigato? ci facciamo leccare la fica? No lei ha bisogno di cazzo, da chi glielo facciamo dare?
Essendo lei Monica la mia amica, aveva un po’ diritto di decisione, infatti la guardavo supplichevole, mentre mi diceva: “Manuela martedì Giulio e l’amico per eliminare il video ti chiederanno di mostrargli le zinne e fargliele toccare, ti metterai davanti lo specchio in bagno e con il tuo cell ti fai riprendere, poverini poi per non fargli sporcare i pantaloni li devi segare insieme, vogliamo vedere nel lavandino quanta ne fanno, e te che poi gli fai il bidet”
Maltilde la interruppe: “Monica aspetta un attimo” andando in camera sua e continuando a parlare “poverina farsi toccare le tette con due giovani uccelli in mano, non vuoi dargli un po’ di soddisfazione?”
Tutte ridevano vedendo che in mano aveva due palline, io non capivo.
“Manuela sono stata molto clemente, devi fare un bel lavoretto, se non ci piacerà il video, la punizione sarà molto severa, devi indossare le palline cinesi di Matilde, mai provate?”
Dissi quasi balbettando: “Come si indoss........” capendo che le dovevo inserire dentro.
Manuela girò il coltello nella piaga: “con il bisogno di cazzo che ti ritrovi, le palline ti faranno venire a ripetizione”.
Sentire cosa dovevo fare ai due ragazzi, mi lasciò a bocca aperta, ero paonazza dalla vergogna, ma la cosa che mi stupì non poco fu la mia passerotta che non ne voleva sapere di asciugarsi.
scritto il
2024-08-08
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