24 ore per una crociera ai caraibi - cap 2 in ufficio
di
Amico segreto
genere
dominazione
24 ore.....per una crociera ai caraibi-cap. 2 in ufficio
Per commenti e suggerimenti: amicosegreto@tutanota.com
Mi presento mi chiamo Monica ho 34 anni convivo con il mio compagno Luca, per alcuni anni ho fatto la hostess nelle fiere, adesso sono impiegata in un’azienda nel mondo delle energie rinnovabili.
Dopo la decisione di accettare e la serata in chat, anche il giorno dopo tra una pratica e l’altra.
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Mi chiese di non scopare con Luca, se mi cercava gli potevo fare solo una sega con i piedi, che non avevo mai fatto in vita mia.
Quando gli feci notare che il nostro patto non prevedeva compiti a casa, Matteo mi chiese quante volte mi ero masturbata negli ultimi tre giorni, che lo faceva per me, perché desideravo fortemente essere guidata e che me lo avrebbe dimostrato subito, mi disse: “adesso vai in bagno in ufficio, metti il telefonino sul cesso, mi fai una video chiamata a gambe aperte mentre ti infili dentro le tue mutandine e le lasci li fino a che non ti do il permesso di toglierle, hai 5 minuti”.
Mi prese il panico, gli dissi che era troppo per me, poi in ufficio sarei stata troppo a disagio.
Ero combattuta, un parte di me voleva osare ed una parte aveva paura che il gioco scappasse di mano. Dopo poco ero in bagno, avevo già posizionato il cell, tolto i jeans quando mi arriva la videochiamata di Matteo: “ancora in mutande, forza non abbiamo tutta la mattinata, fammela vedere bene, schiudila con le dita”
Mentre mi dava indicazioni, a gambe aperte sul cesso chiuso sopra il mio cell in videochiamata, negli auricolari sento: “ di chi è questa bella fica?” sono scattata in avanti come se mi avessero morso.
Matteo serafico: “Monica ti presento Armando un mio collega” “Armando come ti dicevo questa è la mia nuova troietta bolognese”
Ero viola, che bastardo.
Matteo: “hai perso la lingua e l’educazione”
Io: ”Ciao Armando, non mi sono mai vergognata tanto”
Matteo rimettiti in posizione e fai ciò che ti è stato ordinato di fare.
Mi ripetevo Monica volevi fare la troia eccoti servita, tutta nuda sotto, mettersi lo slip dentro e per di più con due uomini maturi come pubblico.
Venni ripresa perché avevo lasciato un becco fuori, mi fu fatto rimettere dentro tutto.
Matteo: “adesso entra con pollice ed indice e tirale fuori piano piano” “Armando se una volta mi accompagni a Bologna, te la faccio conoscere questa bella fichetta”
Le mutandine me le fece togliere la sera prima di andare a letto, erano così zuppe dei miei umori, cenai con il mio compagno così, non avevo fame di cibo ma di ben altro, me ne strafregai dei ordini di Matteo.
Mi ricordo che a Luca dissi: “vatti a lavare l’uccello, sono in calore” continua.......
Per commenti e suggerimenti: amicosegreto@tutanota.com
Mi presento mi chiamo Monica ho 34 anni convivo con il mio compagno Luca, per alcuni anni ho fatto la hostess nelle fiere, adesso sono impiegata in un’azienda nel mondo delle energie rinnovabili.
Dopo la decisione di accettare e la serata in chat, anche il giorno dopo tra una pratica e l’altra.
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Mi chiese di non scopare con Luca, se mi cercava gli potevo fare solo una sega con i piedi, che non avevo mai fatto in vita mia.
Quando gli feci notare che il nostro patto non prevedeva compiti a casa, Matteo mi chiese quante volte mi ero masturbata negli ultimi tre giorni, che lo faceva per me, perché desideravo fortemente essere guidata e che me lo avrebbe dimostrato subito, mi disse: “adesso vai in bagno in ufficio, metti il telefonino sul cesso, mi fai una video chiamata a gambe aperte mentre ti infili dentro le tue mutandine e le lasci li fino a che non ti do il permesso di toglierle, hai 5 minuti”.
Mi prese il panico, gli dissi che era troppo per me, poi in ufficio sarei stata troppo a disagio.
Ero combattuta, un parte di me voleva osare ed una parte aveva paura che il gioco scappasse di mano. Dopo poco ero in bagno, avevo già posizionato il cell, tolto i jeans quando mi arriva la videochiamata di Matteo: “ancora in mutande, forza non abbiamo tutta la mattinata, fammela vedere bene, schiudila con le dita”
Mentre mi dava indicazioni, a gambe aperte sul cesso chiuso sopra il mio cell in videochiamata, negli auricolari sento: “ di chi è questa bella fica?” sono scattata in avanti come se mi avessero morso.
Matteo serafico: “Monica ti presento Armando un mio collega” “Armando come ti dicevo questa è la mia nuova troietta bolognese”
Ero viola, che bastardo.
Matteo: “hai perso la lingua e l’educazione”
Io: ”Ciao Armando, non mi sono mai vergognata tanto”
Matteo rimettiti in posizione e fai ciò che ti è stato ordinato di fare.
Mi ripetevo Monica volevi fare la troia eccoti servita, tutta nuda sotto, mettersi lo slip dentro e per di più con due uomini maturi come pubblico.
Venni ripresa perché avevo lasciato un becco fuori, mi fu fatto rimettere dentro tutto.
Matteo: “adesso entra con pollice ed indice e tirale fuori piano piano” “Armando se una volta mi accompagni a Bologna, te la faccio conoscere questa bella fichetta”
Le mutandine me le fece togliere la sera prima di andare a letto, erano così zuppe dei miei umori, cenai con il mio compagno così, non avevo fame di cibo ma di ben altro, me ne strafregai dei ordini di Matteo.
Mi ricordo che a Luca dissi: “vatti a lavare l’uccello, sono in calore” continua.......
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