Giada: Che vergogna
di
Amico segreto
genere
trio
Dopo la pubblicazione del mio primo tradimento, molte persone mi hanno chiesto di continuare a raccontare cosa è successo dopo, se sono stata ricattata per le foto, se ho continuato la relazione clandestina con Marco il figlio dei gestori del bagno, se sono ancora sposata con Marco mio marito.
Nel secondo racconto “la prima volta dietro” ho descritto come ho perso la verginità anale con mio marito Marco, e perché sono stata spinta a scrivere queste esperienze, stiamo cercando di migliorare il nostro rapporto di coppia e sinceramente siamo molto contenti del nostro riavvicinamento, facciamo più sesso, siamo più sereni, non litighiamo più, è da stupidi non investire un po’ di tempo per comprendersi e coccolarsi un po’ di più.
Come raccontato nel secondo episodio, fondamentale per noi è stata la conoscenza di Amico segreto, che ha saputo comprenderci e farci capire cosa per noi era veramente importante, ci siamo confessati i nostri tradimenti e le mancanze di rispetto subite.
Confessare le proprie debolezze a chi amiamo e ci ama è un atto di coraggio, ma farlo con un perfetto sconosciuto è decisamente umiliante, anche scrivere questi racconti per me è stata una prova non semplice, mi sono vergognata e mi vergogno tanto.
Scusate la lunga premessa, ma Marco mio marito dei miei tre tradimenti è stato particolarmente curioso del primo, quello di Marco il giovane figlio del gestore del bagno dove andavamo da anni.
Da quando l’ho confessato a mio marito, quasi tre anni fa, andiamo in Sardegna solo una settimana proprio per evitare spiacevoli imbarazzi, lunghe ferie addio.
Dopo quel pompino strappato in cabina, mi sono ritrovata a essere la donna di due uomini, mio marito dal sabato sera al giovedì mattina, e l’altro Marco dal giovedì al sabato pomeriggio.
Marchino aveva l’esuberanza della sua età, è stato l’unico uomo con cui sono stata più giovane di me, il primo amante dopo il matrimonio e la nascita di nostro figlio, sarei bugiarda se non ammettessi quando piacere mi ha donato.
La maternità comporta per una donna una fase molto delicata, il marito spesso si sente messo al secondo posto, e comunque il sesso per alcuni anni è decisamente penalizzato.
Poi ritorna magicamente la libido, ma il rapporto di coppia non è più lo stesso, il mio errore, che oggi rimpiango fu li, non tanto concedermi un po’ di sano piacere, ma farlo alle spalle di mio marito.
E’ brutto confrontare il sesso matrimoniale con tutte le problematiche della gestione di una casa e di una famiglia, con quello esclusivamente di piacere con l’amante, e poi i sensi di colpa si impossessano della tua vita.
Quando Daniele mi chiese, davanti a mio marito se l’esperienza era stata appagante e se lo rifarei oggi, la mia risposta sincera fu: “Mi è piaciuto molto fisicamente , ma non l’ho vissuto bene di testa, se lo rifarei? Si ma confessandolo immediatamente, anzi facendomi autorizzare”
Rimasi sbalordita dalla risposta di mio marito alla domanda di Daniele: “Marco ti sarebbe piaciuto saperlo? Glielo avresti permesso?” che fu senza mezzi termini: “Giada è bellissima, io la amo da sempre, e ho sempre saputo che essere fedeli per 50 anni è roba d’altri tempi, gli Uomini non lo sono mai stati, oggi anche per le donne è quasi impossibile, l’ho perdonata e l’avrei perdonata anni fa, così come la perdonerei in futuro, mi sono chiesto anch’io molte volte se mi sarebbe piaciuto saperlo, oggi gli chiedo tutti i dettagli più sconci mentre facciamo sesso”
Era vero, mi imbarazzava e mi eccitava tantissimo.
Daniele se uscì con una frase che ci lasciò tutti e due basiti: “ma siete proprio sicuri quest’estate di non ritornare in Versilia?”
Io dovevo andare a preparare la cena a Matteo nostro figlio e li lasciai soli, ma la sera a letto mentre ci coccolavamo un po’, avevo iniziato a dormire nuda, su consiglio del nostro mentore, è una sensazione meravigliosa, mi tenevo una vestaglietta a bordo letto in caso di emergenze.
Marco mi disse che Daniele gli aveva chiesto se si sentiva di farmi un enorme regalo, prima di saperlo, sentii la fica che si inumidiva, quasi balbettando gli chiesi: “in cosa consisterebbe il regalo?” e lui guardandomi negli occhi: “Marchino” allungò le mani toccandomi tra le cosce: “vedo che lei apprezza porcellina”.
Daniele era stato molto chiaro dicendogli: “pensaci bene, Giada farà un po’ di storie non può dirti apertamente che non vede l’ora, ma solo una fanatica potrebbe dire di no, e Giada è una femmina stupenda, e tu Marco sei molto fortunato ad averla” “Se vorrai farlo, tu parlerai con il ragazzo, tu stabilirai le regole, gli dirai cosa può fare e cosa no, se solo per una volta e chiarirai bene che è un regalo tuo a Giada, se accetta il ruolo bene altrimenti ne trovate un altro”.
“Marco ti consiglio di partecipare attivamente, il regalo deve essere della coppia, non solo di Giada, donare questo alla propria donna significa prenderti il meglio, è un dare avere”
Tre fine settimana dopo eravamo in Versilia a casa dei miei suoceri, e quel sabato pomeriggio non me lo scorderò mai.
Mi hanno scopata prima singolarmente, poi insieme, poi mi hanno fatto ritirare delivero con l’accappatoio nuda sotto, di mancia avrei dovuto far intravedere qualcosa, la cena se la sono fatta servire in topless, mio marito faceva il burattinaio.
Il massimo della porcaggine Marco lo ha toccato quando chiese a Marchino: “quindi non sei riuscito ad incularla? Mi ha detto che ci hai provato più volte” io nonostante li avevo avuto dentro tutti e due pochi minuti prima, mi sentivo di proprietà loro, anzi per essere sincera di proprietà di mio marito che mi concedeva anche a Marchino.
E poi a me: “Amore che ne dici di chiudere in bellezza la serata?” ero già tutta indolenzita “Un regalo è un regalo, Marchino in fondo ci da l’ombrellone gratis per tutta la stagione, vero?”
Marchino preso alla sprovvista: “Ma veramente sono più di €2.000”
Marco: “Ci offendi, per un culo così”
Marchino: “si è vero li vale tutti”
Non mi sono mai sentita così umiliata: “brutti maiali schifosi volete vedere che vi butto fuori di casa tutti e due”.
Incredibilmente si era creata sintonia tra il cornuto di mio marito (ps: lo sono anch’io non volevo essere offensiva) e il mio ex amante, l’avermi avuta insieme forse ha scombinato le carte in tavola, due anni fa quanto glielo confessai, temevo che Marco andasse in Versilia a regolare i conti, poi mi aveva solo imposto di cambiare spiaggia.
Oggi mi ha diviso con lui, meno male sono le donne complicate?
Dopo avermi preso per le buone, tra una moina e l’altra, Marco mi fa: “Cosa hai provato quando ti abbiamo preso insieme?”
Io: “E’ stato unico, mi sono sentita desiderata, amata, molto femmina, ma anche sporca, troia e non costretta, non è il termine giusto, come che non potessi esimermi da farlo, non è stato facile di testa, forse non ero pronta, ma poi la carne invece ha risposto come non mai”
Marco: “Giada vuoi rifarlo? Cambiando i ruoli però, fai tutto te....”
Io: “come? vuoi davvero? Cosa dovrei fare?”
Marco: “Inculati da sola, ma solo se è bello dritto”
Mio marito era irriconoscibile, non era mai stato un porco così, mi aveva sverginato venti giorni prima ed adesso mi faceva inculare da sola sul cazzo del mio ex amante, guardandomi.
Forse farlo in solitaria sarebbe stato meno sconvolgente, ma essere guidata e poi presa a loro piacimento mi sentivo un oggetto nelle loro mani, più mi facevano fare porcate e più ne avrei volute fare.
Il cazzo di Marchino era prontissimo ed impugnarlo e mettermelo dietro mi ha dato una scarica di adrenalina, mentre mi calavo su di lui mi mordevo le labbra e pensavo che se fossi ad occhi chiusi non riuscirei a riconosce i due cazzi dei dei Marco.
Mio marito, dopo che mi ha fatto fare un po’ di su e giù, si è accomodato davanti, sentirsi piena davanti dietro, per la seconda volta nella giornata e nella vita, è indescrivibile, solo le donne che hanno provato riescono a comprendermi, mi è venuta in mente la canzone di Tiziano Ferro “Fuoco nel fuoco”.
Tutte e due i miei uomini erano venuti già due volte, quindi mi tennero piena per più di mezz’ora, ero stanchissima godevo a ripetizione, quando mi hanno fatta inginocchiare per ricevere le loro sborrate in faccia (che schifo) ed in bocca come una pornostar non avevo la forza nemmeno di oppormi a quell’ultima umiliazione, trattata da troia fino in fondo.
Ancora oggi ho l’immagine del mio fantasma stravolto che entra in bagno davanti lo specchio, con la faccia sporca di sperma e con la mano a mo’ di vassoio dove avevo sputato quello che mi era entrato in bocca.
Che vergogna!
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Mi piace aiutare le Persone, soprattutto le coppie, dalla vita ho ricevuto tanto, voglio dare incondizionatamente. Per chi vuole migliorare il rapporto di coppia o semplicemente scambiare delle opinioni: amicosegreto@tutanota.com
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