Confessioni segrete - io e mio padre in b&b
di
michelledark
genere
incesti
Ciao a tutti, ho già raccontato di me in precedenza. Scrivere per me è terapeutico, è un modo per affrontare me stessa e le mie pulsioni. Questa volta voglio raccontarvi di quando dovevo fare la prova di ammissione per l'università. Ero nel pieno della mia floridità femminile, ed attraevo molte persone, nonostante la mia semplicità si intuiva fossi un po' selvaggia. Capelli lunghi mossi indossavo spesso dei fiori per fermarli, labbra carnose - mio padre le ha sempre adorate. Arrivammo a Milano un giorno prima dell'esame, facendo un lungo viaggio. In macchina sedevo spesso a gambe aperte e mi capitava di sorprendere mio padre a guardarmi la figa. Una volta arrivati al b&b sistemammo le valige di sopra e andammo a cena, mi fece bere un po' di birra dal suo boccale e mangiammo bistecche. In cuor mio ero tesa per la notte, perché c'era un solo letto e sapevo che dovevo dividerlo con mio padre. La cosa mi creava tensione perché mi sentivo attratta dal suo corpo, soprattutto dal suo cazzo. Era sempre stato così, lo desideravo e non mi vergognavo ad ammetterlo a me stessa, questo mi rendeva libera. Una volta fatta sera, in camera, io misi il mio pigiama. Mi si vedevano i capezzoli perché non amo dormire con il reggiseno, ho le areole molto grandi e mi si vedevano tutte. Mio papà fece finta di nulla, poi con la coda dell'occhio mentre mi sistemavo le coperte lo sorpresi a fissarmele. Spense la luce, io prima rimasi immobile, poi mi girai sul lato sinistro mentre lui era a sua volta girato sul fianco, dietro di me. Si mise a cucchiaio dopo una mezz'ora e mi strinse con il braccio sotto il seno. Facendolo strofinò la sua mano sui capezzoli che erano già da qualche minuto molto turgidi e indugiò. Io sentii subito il suo cazzo farsi duro contro il mio culo, nel giro di un attimo. Lui trattenne il respiro ed io ero completamente bagnata. Poi fece finta di nulla e si girò dall'altra parte. Sentii che si stava masturbando ferocemente sotto le coperte mentre ansimava. Io non riuscivo a trattenermi, la mia figa era diventata un lago e mi sentivo esplodere. Così senza farmi sentire cominciai a strusciarmi contro il cuscino che avevo tra le gambe, ritmicamente. Il clitoride mi stava esplodendo. Non riuscivo più a controllarmi volevo quel cazzo duro che avevo sentito poco prima. Così mi girai e lo presi tra le mani mentre lui continuava a masturbarsi dicendo "ti prego", io gli misi la mano sulla bocca, poi lo baciai e gli dissi che avevo voglia, lo dissi piangendo. Lui mi baciò, poi mi toccò la figa e la sentii. Aveva le mani bagnate.
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