La storia di Mirko - 1° episodio
di
easyrider
genere
gay
La storia di Mirko – 1° episodio
Era una splendida estate e, come ogni anno, io e la mia famiglia andavamo a trascorrerla al mare in una località della riviera ligure di ponente, per sfuggire al caldo afoso milanese.
La prima estate che potevo vivere finalmente senza l'assillo dei compiti per le vacanze dato che avevo appena passato, ed anche bene, l'esame di maturità.
Sebbene avessi avuto qualche fugace esperienza in età adolescenziale con un mio coetaneo, ancora non avevo l'occasione per vivere un rapporto omosex completo.
Come spesso capitava, amavo fare lunghi giri in bicicletta lungo l'Aurelia, spostandomi da un paese all'altro, il sole sul viso, lo splendido mare di Alassio erano sempre un'emozione.
Un giorno, durante uno di quei giri in bici, mentre stavo affrontando un tratto in salita piuttosto duro, sentii che dietro avevo un mezzo forse un furgone che mi si avvicinava troppo probabilmente per sorpassare.. allora mi misi mi alzai dal sellino per spingere sulle gambe dato che intendevo raggiungere una piazzola poco distante perchè, in quel punto, il margine di manovra per un sorpasso, anche di una bici, era davvero pericoloso per il rischio di fare un frontale.
Diedi tutto me stesso e raggiunsi la piazzola, ma il mezzo, invece di proseguire, entrò anch'esso nella stessa. Mi fermai, anche per prendere fiato e vidi che si trattava di un camper con targa tedesca. L'autista mi fece un saluto alzando la mano come per ringraziarmi; io ricambiai il saluto e feci capire a gesti che mi mancava il fiato. L'autista scese e sorridendo mi venne incontro con una lattina di cola che mi offrì. Ringraziai ed iniziammo a chiacchierare in inglese. Mi disse che erano di Monaco di Baviera. Poco dopo uscì dal camper un altro uomo che si avvicinò a noi. L'autista era sulla sessantina mentre l'altro, che pensavo fosse il figlio, ne dimostrava la metà.
Erano tutti e due molto gentili e simpatici. Io approfittai per chiedere come era viaggiare in camper e il vecchio mi offrì di visitarlo. Entrammo, era tutto molto pulito ed ordinato. Mi mostrò il lato guida, la zona giorno, il letto matrimoniale sopra la cabina guida, l'angolo cottura. Poi tirò fuori una cartina e mi chiese quale strada dovessero fare per visitare l'entroterra. Ci appoggiamo ad un tavolino e cominciammo a parlare sulla scelta degli itinerari. Dato che ero stanco pur restando in piedi mi appoggiai con i gomiti sul tavolo, anche per vedere meglio la cartina. Il vecchio era in piedi a fianco a me mentre il giovane si era seduto su un divanetto al bordo tavolo. Continuavo a guardare la cartina , ma mi accorsi che i miei due ospiti erano distratti, allora guardai il giovane e vidi che guardava il vecchio, mi voltai di scatto e vidi chiaramente che il vecchio mi stava guardando il fondo schiena. Avevo indosso semplicemente un paio di pantaloncini da tennis bianchi e una t.shirt e scarpe da ginnastica bianche. Evidentemente quella posizione mi fasciava parecchio, allora, rimanendo in quella posizione sorrisi e chiesi al vecchio se tutto era ok. Il vecchio annuì, poi cominciò a riempirmi di complimenti sulle mie rotondità posteriori. In un secondo compresi che era l'occasione che aspettavo. Ringraziai, dissi loro che erano molto gentili e simpatici, poi ricominciai a guardare la cartina, ma, questa volta iniziai a muovere lentamente il sedere. Non passo un minuto che cominciai a sentire delle leggerissime carezze sulle natiche. Il vecchio aveva preso l'iniziativa e toccava. Feci finta di niente e continuai a leggere, poi mi girai per sorridergli nuovamente. Incoraggiato dal mio sorriso, il vecchio proseguì a toccare in maniera più marcata, sempre di più e sempre più verso l'interno. Quando raggiunse il fondo delle chiappe, feci un sospiro..la cosa mi stava eccitando non poco. Il giovane non interveniva pareva volesse godersi lo spettacolo. Il vecchio allora mi abbassò i pantaloncini e gli slip, si inginocchiò e cominciò a baciarmi e leccarmi tra le natiche. Mi sembrava di sognare, mi distesi sul tavolo per completare quella pecorina e con le mani presi le chiappe e le allargai al massimo. Il vecchio mugolava e leccando avidamente farfugliava delle parole in tedesco che non capivo, ma dal tono, basso e gutturale risultavano incredibilmente eccitanti. Sentivo la sua lingua farsi largo ltra le chiappe per andare a stuzzicare il mio sfintere..era bellissimo stavo impazzendo. Quando si staccò, mi girai , lui si alzò in piedi e cominciò a baciarmi in bocca. Io spalancai la mia e le nostre lingue si unirono più e più volte. Poi, mi inginocchiai e sfilai i bermuda al vecchio che mostrò un pisello davvero notevole in mezza erezione, che sormontava due coglioni molto grandi. Cominciai a menarglielo per poi leccalo e baciarlo. Ricordo che diceva “gutt..gutt” o qualcosa del genere. Iniziai così a spompinarlo lentamente. Guardai il giovane seduto vicino a me e vidi che si stava segando , allora allungai la mano e presi a menarglielo. Era bellissimo, il cazzo del vecchio che mi pompava nella bocca e il salame del giovane che mi cresceva in mano. Continuai in quella posizione per un bel po', poi anche il giovane si mise in piedi ed io capii che anche lui voleva sentire l'azione della mia lingua. Allora presi a spompinarli tutti e due alternando la mia bocca ora su uno e ora sull'altro. Dopo alcuni minuti il vecchio mi fece alzare, mi baciò e cominciò a sussurrare “..in your ass..in your ass” ...capii che voleva il mio culo. Allora mi misi nuovamente alla pecorina appoggiato con il ventre sul tavolo per permettere al vecchio di scoparmi da in piedi. Poi guardai il giovane e facendogli segno con la mano di passare davanti gli dissi “please..put your dick in my mouth” e così fece...me lo mise in bocca ed io mi concentrai su quella pompa..volevo farlo venire in bocca..volevo ingoiare tutto. Il vecchio nel frattempo riprese a leccarmi il buchetto ma poi, all'improvviso mi fece sentire le sue dimensioni..era davvero grosso. Lo appoggio al mio sfintere e inizio a premere..allora tolsi le mani dal cazzo del giovane che però continuavo a scaldare con la mia bocca, mi presi le chiappe e le allargai quasi allo spasimo, il vecchio entrò così di potenza...lo sentii sino nel cervello, sentivo la sua cappella e i suoi coglioni enormi sbattere sui miei... prese a fottermi come un forsennato. Il giovane, eccitato da quella visione, prese a scoparmi in bocca con la stessa foga...quasi a soffocarmi. Andarono avanti per almeno mezzora... al culmine sentii uno di loro dire “come together”e e così fecero.. vennero quasi contemporaneamente..il vecchio spruzzò dentro il mio intestino molte volte, mentre il giovane mi riempì la bocca di latte caldo. Fu bellissimo. Restai con loro ancora per qualche minuto..non smettevamo mai di baciarci. Poi ci lasciammo consapevoli che quel nostro incontro sarebbe stato un bellissimo ricordo.
Era una splendida estate e, come ogni anno, io e la mia famiglia andavamo a trascorrerla al mare in una località della riviera ligure di ponente, per sfuggire al caldo afoso milanese.
La prima estate che potevo vivere finalmente senza l'assillo dei compiti per le vacanze dato che avevo appena passato, ed anche bene, l'esame di maturità.
Sebbene avessi avuto qualche fugace esperienza in età adolescenziale con un mio coetaneo, ancora non avevo l'occasione per vivere un rapporto omosex completo.
Come spesso capitava, amavo fare lunghi giri in bicicletta lungo l'Aurelia, spostandomi da un paese all'altro, il sole sul viso, lo splendido mare di Alassio erano sempre un'emozione.
Un giorno, durante uno di quei giri in bici, mentre stavo affrontando un tratto in salita piuttosto duro, sentii che dietro avevo un mezzo forse un furgone che mi si avvicinava troppo probabilmente per sorpassare.. allora mi misi mi alzai dal sellino per spingere sulle gambe dato che intendevo raggiungere una piazzola poco distante perchè, in quel punto, il margine di manovra per un sorpasso, anche di una bici, era davvero pericoloso per il rischio di fare un frontale.
Diedi tutto me stesso e raggiunsi la piazzola, ma il mezzo, invece di proseguire, entrò anch'esso nella stessa. Mi fermai, anche per prendere fiato e vidi che si trattava di un camper con targa tedesca. L'autista mi fece un saluto alzando la mano come per ringraziarmi; io ricambiai il saluto e feci capire a gesti che mi mancava il fiato. L'autista scese e sorridendo mi venne incontro con una lattina di cola che mi offrì. Ringraziai ed iniziammo a chiacchierare in inglese. Mi disse che erano di Monaco di Baviera. Poco dopo uscì dal camper un altro uomo che si avvicinò a noi. L'autista era sulla sessantina mentre l'altro, che pensavo fosse il figlio, ne dimostrava la metà.
Erano tutti e due molto gentili e simpatici. Io approfittai per chiedere come era viaggiare in camper e il vecchio mi offrì di visitarlo. Entrammo, era tutto molto pulito ed ordinato. Mi mostrò il lato guida, la zona giorno, il letto matrimoniale sopra la cabina guida, l'angolo cottura. Poi tirò fuori una cartina e mi chiese quale strada dovessero fare per visitare l'entroterra. Ci appoggiamo ad un tavolino e cominciammo a parlare sulla scelta degli itinerari. Dato che ero stanco pur restando in piedi mi appoggiai con i gomiti sul tavolo, anche per vedere meglio la cartina. Il vecchio era in piedi a fianco a me mentre il giovane si era seduto su un divanetto al bordo tavolo. Continuavo a guardare la cartina , ma mi accorsi che i miei due ospiti erano distratti, allora guardai il giovane e vidi che guardava il vecchio, mi voltai di scatto e vidi chiaramente che il vecchio mi stava guardando il fondo schiena. Avevo indosso semplicemente un paio di pantaloncini da tennis bianchi e una t.shirt e scarpe da ginnastica bianche. Evidentemente quella posizione mi fasciava parecchio, allora, rimanendo in quella posizione sorrisi e chiesi al vecchio se tutto era ok. Il vecchio annuì, poi cominciò a riempirmi di complimenti sulle mie rotondità posteriori. In un secondo compresi che era l'occasione che aspettavo. Ringraziai, dissi loro che erano molto gentili e simpatici, poi ricominciai a guardare la cartina, ma, questa volta iniziai a muovere lentamente il sedere. Non passo un minuto che cominciai a sentire delle leggerissime carezze sulle natiche. Il vecchio aveva preso l'iniziativa e toccava. Feci finta di niente e continuai a leggere, poi mi girai per sorridergli nuovamente. Incoraggiato dal mio sorriso, il vecchio proseguì a toccare in maniera più marcata, sempre di più e sempre più verso l'interno. Quando raggiunse il fondo delle chiappe, feci un sospiro..la cosa mi stava eccitando non poco. Il giovane non interveniva pareva volesse godersi lo spettacolo. Il vecchio allora mi abbassò i pantaloncini e gli slip, si inginocchiò e cominciò a baciarmi e leccarmi tra le natiche. Mi sembrava di sognare, mi distesi sul tavolo per completare quella pecorina e con le mani presi le chiappe e le allargai al massimo. Il vecchio mugolava e leccando avidamente farfugliava delle parole in tedesco che non capivo, ma dal tono, basso e gutturale risultavano incredibilmente eccitanti. Sentivo la sua lingua farsi largo ltra le chiappe per andare a stuzzicare il mio sfintere..era bellissimo stavo impazzendo. Quando si staccò, mi girai , lui si alzò in piedi e cominciò a baciarmi in bocca. Io spalancai la mia e le nostre lingue si unirono più e più volte. Poi, mi inginocchiai e sfilai i bermuda al vecchio che mostrò un pisello davvero notevole in mezza erezione, che sormontava due coglioni molto grandi. Cominciai a menarglielo per poi leccalo e baciarlo. Ricordo che diceva “gutt..gutt” o qualcosa del genere. Iniziai così a spompinarlo lentamente. Guardai il giovane seduto vicino a me e vidi che si stava segando , allora allungai la mano e presi a menarglielo. Era bellissimo, il cazzo del vecchio che mi pompava nella bocca e il salame del giovane che mi cresceva in mano. Continuai in quella posizione per un bel po', poi anche il giovane si mise in piedi ed io capii che anche lui voleva sentire l'azione della mia lingua. Allora presi a spompinarli tutti e due alternando la mia bocca ora su uno e ora sull'altro. Dopo alcuni minuti il vecchio mi fece alzare, mi baciò e cominciò a sussurrare “..in your ass..in your ass” ...capii che voleva il mio culo. Allora mi misi nuovamente alla pecorina appoggiato con il ventre sul tavolo per permettere al vecchio di scoparmi da in piedi. Poi guardai il giovane e facendogli segno con la mano di passare davanti gli dissi “please..put your dick in my mouth” e così fece...me lo mise in bocca ed io mi concentrai su quella pompa..volevo farlo venire in bocca..volevo ingoiare tutto. Il vecchio nel frattempo riprese a leccarmi il buchetto ma poi, all'improvviso mi fece sentire le sue dimensioni..era davvero grosso. Lo appoggio al mio sfintere e inizio a premere..allora tolsi le mani dal cazzo del giovane che però continuavo a scaldare con la mia bocca, mi presi le chiappe e le allargai quasi allo spasimo, il vecchio entrò così di potenza...lo sentii sino nel cervello, sentivo la sua cappella e i suoi coglioni enormi sbattere sui miei... prese a fottermi come un forsennato. Il giovane, eccitato da quella visione, prese a scoparmi in bocca con la stessa foga...quasi a soffocarmi. Andarono avanti per almeno mezzora... al culmine sentii uno di loro dire “come together”e e così fecero.. vennero quasi contemporaneamente..il vecchio spruzzò dentro il mio intestino molte volte, mentre il giovane mi riempì la bocca di latte caldo. Fu bellissimo. Restai con loro ancora per qualche minuto..non smettevamo mai di baciarci. Poi ci lasciammo consapevoli che quel nostro incontro sarebbe stato un bellissimo ricordo.
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