Sul treno con minigonna e senza perizoma, al mare nuda.
di
russel
genere
prime esperienze
"Che facciamo domani" Questa frase Ambra mia fresca moglie, la pronunciava solitamente il sabato. Quel giorno di luglio c'era poco da scegliere "Andiamo al mare". Come tutte le domeniche, eravamo distanti circa 50 km, attrezzati perché abbiamo il bambino, si partiva in macchina. Quel sabato mi venne un'idea strana, "Andiamo al mare si ma in treno" "Come facciamo col bambino"? "Il bambino viene in treno così si diverte" "Contento tu". La domenica mattina levataccia alle sei perché il treno partiva alle otto. Il problema non era il bambino, era lei Ambra che era indecisa sul bikini da mettere sotto la minigonna. Tagliai subito il discorso "Non lo mettere affatto" "Sei scemo? con la minigonna senza nulla sotto" "Si sono scemo, anzi metti la più corta che hai" Invece di rifiutarsi mi fece l'occhiolino, eravamo entrati in sintonia con la nostra esibizione. Addirittura feci legare il piccolissimo bikini al manico della borsa
in modo che la gente potesse vedere cosa indossava. Prima delusione era troppo presto sul treno non c'era quasi nessuno. Alla stazione successiva salirono in diversi, uno di
questi un ragazzo, si mise proprio di fronte ad Ambra, probabilmente aveva notato le sue gambe appena coperte dalla gonna cortissima. Molto loquace il ragazzo attaccarono discorso lui ed Ambra immediatamente, andava anche lui al mare, scendeva prima di noi perché andava in una spiaggia libera poco frequentata, anzi ci invitò a stare con lui.
Lo seguimmo, oltre ad essere abbastanza isolata quella spiaggia però c'erano molte pietre, era anche protetta da molti cespugli e qualche pianta. Mi è sembrato di vedere
un ragazzo nudo poco distante. Infatti il ragazzo disse che lui si metteva nudo. Mentre lo diceva, Ambra che aveva intuito tolse subito la minigonna e la maglietta restando nuda, il ragazzo fece lo stesso evidenziando un bel cazzo eretto. Il bambino era abituato a vederci nudi in casa, poi era piccolino neanche si rendeva conto. Ad ogni buon conto presi il bambino e lo portai in acqua a giocare. Ambra e il ragazzo, nascosti dalla vegetazione non riuscivo a vederli, ci spostammo allontanandoci e vidi
che scopavano tranquillamente. Avrei voluto raggiungerli ed unirmi a loro. Ogni tanto alzavo lo sguardo per vederli, non avevano nessuna intenzione di smettere. Al bambino venne sete fui costretto ad avviarmi verso di loro, non smettevano per non far vedere lo spettacolo al bambino lo lasciai a due metri presi l'acqua, e tornammo dove eravamo.
Forse non si sono neanche accorti che mi ero avvicinato. Era trascorsa oltre un'ora. Dopo l'acqua al bambino venne fame e tornammo, mi feci sentire ebbero il pudore, pur senza scendere di coprirsi con un telo. Erano uno sull'altro senza muoversi, Ambra mi guardava con gli occhi pieni di desiderio, era proprio come mi piaceva vederla. Dopo aver mangiato al bambino venne sonno, lo feci addormentare sul telo. Eravamo nascosti
agli occhi della gente protetti da diversi cespugli. Mi avvicinai finalmente col cazzo alla bocca di Ambra, mi fece sborrare in un minuto, ero troppo carico, Poi lei stessa con la bocca piena si attacco alla bocca del ragazzo che non la rifiutò anzi ripresero
a scopare. Dopo qualche minuto Ambra sottovoce mi disse che il ragazzo non ancora riusciva a sborrare mentre lei non li aveva contati gli orgasmi. "Dovremmo ripartire quando si sveglia il bambino" "Si. anche lui torna con noi". Guardavo il bambino che ogni tanto si svegliava, mi guardava e si riaddormentava. Arrivai a pensare che stesse d'accordo con la mamma per farla scopare ancora. Nulla da fare il ragazzo forse aveva qualche problema non riuscì a sborrare, quando lo estrasse dalla figa di Ambra, vidi
un cazzo molto grande, e dritto. Lo consolai dicendogli "Se vuoi continuare vieni a casa
con noi e proseguite" rispose "Si sono già d'accordo con Ambra" Cazzo se lo porta a casa. Lei era distrutta, disse "Ho la figa in fiamme" "Questo ha detto che viene a casa con noi" "No lui nella mia figa non ci entra più". Ripartimmo insieme ed il ragazzo scese alla stazione prima della nostra. Mi relazionò su tutto Ambra "All'inizio è stato
bello, non abbiamo resistito, dopo un'ora però mi chiedeva di aspettare che voleva venire anche lui. Non so deve avere qualche problema. Quello col cazzo che si ritrova
non viene mai, fa godere all'infinito, poi però la figa va in fiamme. Per oggi basta cazzo".
in modo che la gente potesse vedere cosa indossava. Prima delusione era troppo presto sul treno non c'era quasi nessuno. Alla stazione successiva salirono in diversi, uno di
questi un ragazzo, si mise proprio di fronte ad Ambra, probabilmente aveva notato le sue gambe appena coperte dalla gonna cortissima. Molto loquace il ragazzo attaccarono discorso lui ed Ambra immediatamente, andava anche lui al mare, scendeva prima di noi perché andava in una spiaggia libera poco frequentata, anzi ci invitò a stare con lui.
Lo seguimmo, oltre ad essere abbastanza isolata quella spiaggia però c'erano molte pietre, era anche protetta da molti cespugli e qualche pianta. Mi è sembrato di vedere
un ragazzo nudo poco distante. Infatti il ragazzo disse che lui si metteva nudo. Mentre lo diceva, Ambra che aveva intuito tolse subito la minigonna e la maglietta restando nuda, il ragazzo fece lo stesso evidenziando un bel cazzo eretto. Il bambino era abituato a vederci nudi in casa, poi era piccolino neanche si rendeva conto. Ad ogni buon conto presi il bambino e lo portai in acqua a giocare. Ambra e il ragazzo, nascosti dalla vegetazione non riuscivo a vederli, ci spostammo allontanandoci e vidi
che scopavano tranquillamente. Avrei voluto raggiungerli ed unirmi a loro. Ogni tanto alzavo lo sguardo per vederli, non avevano nessuna intenzione di smettere. Al bambino venne sete fui costretto ad avviarmi verso di loro, non smettevano per non far vedere lo spettacolo al bambino lo lasciai a due metri presi l'acqua, e tornammo dove eravamo.
Forse non si sono neanche accorti che mi ero avvicinato. Era trascorsa oltre un'ora. Dopo l'acqua al bambino venne fame e tornammo, mi feci sentire ebbero il pudore, pur senza scendere di coprirsi con un telo. Erano uno sull'altro senza muoversi, Ambra mi guardava con gli occhi pieni di desiderio, era proprio come mi piaceva vederla. Dopo aver mangiato al bambino venne sonno, lo feci addormentare sul telo. Eravamo nascosti
agli occhi della gente protetti da diversi cespugli. Mi avvicinai finalmente col cazzo alla bocca di Ambra, mi fece sborrare in un minuto, ero troppo carico, Poi lei stessa con la bocca piena si attacco alla bocca del ragazzo che non la rifiutò anzi ripresero
a scopare. Dopo qualche minuto Ambra sottovoce mi disse che il ragazzo non ancora riusciva a sborrare mentre lei non li aveva contati gli orgasmi. "Dovremmo ripartire quando si sveglia il bambino" "Si. anche lui torna con noi". Guardavo il bambino che ogni tanto si svegliava, mi guardava e si riaddormentava. Arrivai a pensare che stesse d'accordo con la mamma per farla scopare ancora. Nulla da fare il ragazzo forse aveva qualche problema non riuscì a sborrare, quando lo estrasse dalla figa di Ambra, vidi
un cazzo molto grande, e dritto. Lo consolai dicendogli "Se vuoi continuare vieni a casa
con noi e proseguite" rispose "Si sono già d'accordo con Ambra" Cazzo se lo porta a casa. Lei era distrutta, disse "Ho la figa in fiamme" "Questo ha detto che viene a casa con noi" "No lui nella mia figa non ci entra più". Ripartimmo insieme ed il ragazzo scese alla stazione prima della nostra. Mi relazionò su tutto Ambra "All'inizio è stato
bello, non abbiamo resistito, dopo un'ora però mi chiedeva di aspettare che voleva venire anche lui. Non so deve avere qualche problema. Quello col cazzo che si ritrova
non viene mai, fa godere all'infinito, poi però la figa va in fiamme. Per oggi basta cazzo".
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Commenti dei lettori al racconto erotico