La casa sul mare.
di
estasio
genere
incesti
I miei nonni paterni avevano un peschereccio, erano discretamente agiati nella vita, papà
non volle assolutamente proseguire quell'attività diceva che gli erano bastate le notti insonni col mare in tempesta e suo padre in balia delle onde. No papà intendeva il mare come luogo di riposo, di svago, di bellezza della natura. Era appassionatissimo praticava anche pesca subacquea, come si conviene con quella attività, mare calmo vicino alla costa.
Faceva tutt'altro lavoro, gestiva un distributore di carburante, vivevamo in una casa
vicino al distributore, eravamo in affitto, tramite un amico venne a sapere di una casa
sulla spiaggia distante oltre venti chilometri dal distributore che il proprietario
ormai vecchio voleva vendere. La domenica mattina andammo a vederla, restammo affascinati dal posto, il prezzo era abbordabile per noi con un piccolo mutuo, una modesta caparra sancì l'impegno col signor Camillo. Tralascio tutto il resto nel giro
di sei mesi era diventata la nostra residenza. I vantaggi erano tanti, c'era qualche
sacrificio soprattutto per me che dovevo prendere due autobus per andare a scuola.
La casa era a meno di cento metri dal mare, la spiaggia era scomoda, non c'era un granello di sabbia, solo pietre, quindi poco frequentata, meglio così dicemmo, mamma
ipotizzò che era possibile stare nudi. Era proprio così, non eravamo tanto esperti
di quel posto, forse si poteva stare nudi veramente. riuscimmo in breve tempo a sistemare anche il giardino. La casa era protetta dalla parte anteriore da una recinzione in ferro battuto, mentre nella parte posteriore cioè del giardino da una folta siepe di piante di alloro che emanavano un odore gradevolissimo.
Il nudismo proposto da mamma coinvolse tutti, scoprimmo una realtà impossibile da
vivere nella città. Sulla spiaggia spesso alcuni ragazzi, si prevalentemente ragazzi,
anche se riparati dalle siepi si mettevano nudi, poi scoprimmo che la zona era luogo
molto frequentato da gay. Avevo sedici anni anni appena compiuti ormai la nostra vita,
temperatura permettendo si svolgeva nel massimo nudismo, Io frequentavo l'istituto professionale, avevo scelto l'indirizzo estetico, mi restava facile curare il corpo di mamma e papà oltre che il mio, loro poi ci tenevano in modo particolare, addirittura ci alzavamo molto presto la mattina per fare delle camminate sulla spiaggia con l'unico indumento, le scarpe da tennis per proteggerci dalle pietre. Camminare nudi sulla
spiaggia deserta era magnifico. Avevamo trovato il paradiso. La cura del nostro corpo dava adito a comportamenti relativamente spinti, posso dire che depilavo mamma, papà, anche nelle parti intime, li massaggiavo e tanto altro, questo spesso ci portava ad eccitazioni che tranquillamente smaltivamo facendo tutto il possibile solitamente con
la scopata tra mamma e papà e la mia masturbazione che mamma molto spesso si prestava
a praticarmi. Una domenica mattina mamma e papà vollero restare a letto, io come al
solito uscii per fare la camminata, incontrai un ragazzo nudo. appena mi vide, eravamo
solo io e lui si toccò il cazzo che in un momento raggiunse una dimensione notevole.
Anche il mio ebbe la stessa reazione, ci facemmo una splendida sega. Mai avevo provato
un simile piacere. Camminammo insieme, il suo nome Federico, cominciammo a raccontarci delle cose come se ci conoscessimo da tempo tanto che lo invitai a venire a casa.
Mamma e papà si erano alzati li feci venire fuori, restarono perplessi quando videro
Federico con quel cazzo formidabile. Restammo tutta la giornata assieme. Federico da quel giorno divenne nostro ospite. Certo che dissi a mamma e papà che ci eravamo masturbati. Federico aveva un difetto o un pregio non so, appena si parlava di sesso,
anche solo a sfiorare la materia aveva delle erezioni straordinarie che coinvolgeva
tutti anche mamma soprattutto e papà che coglievano l'occasione per scopare davanti
a noi che non restavamo insensibili, con una sega oppure un pompino, perché ormai
facevamo anche quelli per scaricarci. Cominciai anche a curare il corpo di Federico,
era una tortura non riuscivo mai a finire a causa dell'eccitazione. Al mare si andava
solo per camminare perché l'abbronzatura integrale la prendevamo in giardino.
Papà spesso stuzzicava mamma "Il cazzo di Federico non t'invoglia"? "A me invogliano tutti i cazzi, devi essere tu a dirmi se ti sta bene" "Ti vorrei vedere alle prese con
quella favola" Questi discorsi avvenivano in mia presenza, questo era il nostro modo
di vivere. Federico trascorreva con noi sicuramente il sabato e la domenica, raramente
gli altri giorni. Il sabato mattina mamma e papà andarono al centro commerciale per il
solito rifornimento di spesa. Cinque giorni senza vedere Federico per me era un'eternità, appena venne lo portai in camera. Io ero stracotto del suo cazzo, ma lo era
anche lui del mio. Stavamo molto bene insieme. Mentre sul letto stavamo giocando, gli
chiesi "Scoperesti con mamma" "Certo, è bellissima e molto attraente, ho rispetto di
Dario (papà) però" "Se ti dicessi che lo ha chiesto lui a mamma" "Anna (mamma) cosa ha detto"? "Nulla se sta bene a papà lo fa molto volentieri" "A te sta bene"? "Vorrei
proprio vedere mamma destreggiarsi col tuo cazzone. Federico la sera doveva rientrare
a casa dai suoi genitori altrimenti l'avremmo fatto dormire da noi. Sabato pomeriggio, prima di andar via mamma cominciò a parlare di figa e di cazzo, lo fece apposta sapendo
la reazione ed infatti il cazzo di Federico divenne enorme e di marmo. C'era il solito materasso già gonfio a terra mamma invitò Federico a raggiungerla.
"Mi metto sopra io perché devo regolare l'entrata senza farmi male" disse mamma, prima però bagnai con la bocca il cazzo di Federico mentre papà faceva lo stesso con la figa di mamma.
In quel momento andammo tutti fuori di testa per l'eccitazione. Mamma che faceva entrare con una lentezza esasperante il cazzo nella sua figa, io e papà non potevamo far altro
che trastullarci con i nostri cazzi. Papà mi disse "Non sborriamo io e te, perché non
appena finisce Federico. le sborriamo anche noi nella figa. Un successo strepitoso,
mamma era impazzita, Federico era un pistone , una potenza impensabile, l'orgasmo fu
eccezionale. Mamma e Federico erano distrutti. Appena tolse il cazzo Federico entrò papà
che durò pochissimo, subito dopo entrai io, impiegai meno di papà. Scopare la figa piena
di sborra fa di questi effetti. La figa di mamma eruttava sborra in continuazione. Dopo
qualche minuto mamma fu la prima ad alzarsi, diede un bacio a Federico, poi a papà ed infine a me, ci ringraziò per quello che avevamo appena fatto. Sono trascorsi tre anni dall'inizio di di questo menage, siamo sempre innamorati, se possibile più della prima
volta. Mamma vive in un mondo particolare, è quasi sempre in estasi, lo ripete spesso
rivolgendosi a noi tre, "Se solo uno di voi non ci fosse, preferirei morire.
non volle assolutamente proseguire quell'attività diceva che gli erano bastate le notti insonni col mare in tempesta e suo padre in balia delle onde. No papà intendeva il mare come luogo di riposo, di svago, di bellezza della natura. Era appassionatissimo praticava anche pesca subacquea, come si conviene con quella attività, mare calmo vicino alla costa.
Faceva tutt'altro lavoro, gestiva un distributore di carburante, vivevamo in una casa
vicino al distributore, eravamo in affitto, tramite un amico venne a sapere di una casa
sulla spiaggia distante oltre venti chilometri dal distributore che il proprietario
ormai vecchio voleva vendere. La domenica mattina andammo a vederla, restammo affascinati dal posto, il prezzo era abbordabile per noi con un piccolo mutuo, una modesta caparra sancì l'impegno col signor Camillo. Tralascio tutto il resto nel giro
di sei mesi era diventata la nostra residenza. I vantaggi erano tanti, c'era qualche
sacrificio soprattutto per me che dovevo prendere due autobus per andare a scuola.
La casa era a meno di cento metri dal mare, la spiaggia era scomoda, non c'era un granello di sabbia, solo pietre, quindi poco frequentata, meglio così dicemmo, mamma
ipotizzò che era possibile stare nudi. Era proprio così, non eravamo tanto esperti
di quel posto, forse si poteva stare nudi veramente. riuscimmo in breve tempo a sistemare anche il giardino. La casa era protetta dalla parte anteriore da una recinzione in ferro battuto, mentre nella parte posteriore cioè del giardino da una folta siepe di piante di alloro che emanavano un odore gradevolissimo.
Il nudismo proposto da mamma coinvolse tutti, scoprimmo una realtà impossibile da
vivere nella città. Sulla spiaggia spesso alcuni ragazzi, si prevalentemente ragazzi,
anche se riparati dalle siepi si mettevano nudi, poi scoprimmo che la zona era luogo
molto frequentato da gay. Avevo sedici anni anni appena compiuti ormai la nostra vita,
temperatura permettendo si svolgeva nel massimo nudismo, Io frequentavo l'istituto professionale, avevo scelto l'indirizzo estetico, mi restava facile curare il corpo di mamma e papà oltre che il mio, loro poi ci tenevano in modo particolare, addirittura ci alzavamo molto presto la mattina per fare delle camminate sulla spiaggia con l'unico indumento, le scarpe da tennis per proteggerci dalle pietre. Camminare nudi sulla
spiaggia deserta era magnifico. Avevamo trovato il paradiso. La cura del nostro corpo dava adito a comportamenti relativamente spinti, posso dire che depilavo mamma, papà, anche nelle parti intime, li massaggiavo e tanto altro, questo spesso ci portava ad eccitazioni che tranquillamente smaltivamo facendo tutto il possibile solitamente con
la scopata tra mamma e papà e la mia masturbazione che mamma molto spesso si prestava
a praticarmi. Una domenica mattina mamma e papà vollero restare a letto, io come al
solito uscii per fare la camminata, incontrai un ragazzo nudo. appena mi vide, eravamo
solo io e lui si toccò il cazzo che in un momento raggiunse una dimensione notevole.
Anche il mio ebbe la stessa reazione, ci facemmo una splendida sega. Mai avevo provato
un simile piacere. Camminammo insieme, il suo nome Federico, cominciammo a raccontarci delle cose come se ci conoscessimo da tempo tanto che lo invitai a venire a casa.
Mamma e papà si erano alzati li feci venire fuori, restarono perplessi quando videro
Federico con quel cazzo formidabile. Restammo tutta la giornata assieme. Federico da quel giorno divenne nostro ospite. Certo che dissi a mamma e papà che ci eravamo masturbati. Federico aveva un difetto o un pregio non so, appena si parlava di sesso,
anche solo a sfiorare la materia aveva delle erezioni straordinarie che coinvolgeva
tutti anche mamma soprattutto e papà che coglievano l'occasione per scopare davanti
a noi che non restavamo insensibili, con una sega oppure un pompino, perché ormai
facevamo anche quelli per scaricarci. Cominciai anche a curare il corpo di Federico,
era una tortura non riuscivo mai a finire a causa dell'eccitazione. Al mare si andava
solo per camminare perché l'abbronzatura integrale la prendevamo in giardino.
Papà spesso stuzzicava mamma "Il cazzo di Federico non t'invoglia"? "A me invogliano tutti i cazzi, devi essere tu a dirmi se ti sta bene" "Ti vorrei vedere alle prese con
quella favola" Questi discorsi avvenivano in mia presenza, questo era il nostro modo
di vivere. Federico trascorreva con noi sicuramente il sabato e la domenica, raramente
gli altri giorni. Il sabato mattina mamma e papà andarono al centro commerciale per il
solito rifornimento di spesa. Cinque giorni senza vedere Federico per me era un'eternità, appena venne lo portai in camera. Io ero stracotto del suo cazzo, ma lo era
anche lui del mio. Stavamo molto bene insieme. Mentre sul letto stavamo giocando, gli
chiesi "Scoperesti con mamma" "Certo, è bellissima e molto attraente, ho rispetto di
Dario (papà) però" "Se ti dicessi che lo ha chiesto lui a mamma" "Anna (mamma) cosa ha detto"? "Nulla se sta bene a papà lo fa molto volentieri" "A te sta bene"? "Vorrei
proprio vedere mamma destreggiarsi col tuo cazzone. Federico la sera doveva rientrare
a casa dai suoi genitori altrimenti l'avremmo fatto dormire da noi. Sabato pomeriggio, prima di andar via mamma cominciò a parlare di figa e di cazzo, lo fece apposta sapendo
la reazione ed infatti il cazzo di Federico divenne enorme e di marmo. C'era il solito materasso già gonfio a terra mamma invitò Federico a raggiungerla.
"Mi metto sopra io perché devo regolare l'entrata senza farmi male" disse mamma, prima però bagnai con la bocca il cazzo di Federico mentre papà faceva lo stesso con la figa di mamma.
In quel momento andammo tutti fuori di testa per l'eccitazione. Mamma che faceva entrare con una lentezza esasperante il cazzo nella sua figa, io e papà non potevamo far altro
che trastullarci con i nostri cazzi. Papà mi disse "Non sborriamo io e te, perché non
appena finisce Federico. le sborriamo anche noi nella figa. Un successo strepitoso,
mamma era impazzita, Federico era un pistone , una potenza impensabile, l'orgasmo fu
eccezionale. Mamma e Federico erano distrutti. Appena tolse il cazzo Federico entrò papà
che durò pochissimo, subito dopo entrai io, impiegai meno di papà. Scopare la figa piena
di sborra fa di questi effetti. La figa di mamma eruttava sborra in continuazione. Dopo
qualche minuto mamma fu la prima ad alzarsi, diede un bacio a Federico, poi a papà ed infine a me, ci ringraziò per quello che avevamo appena fatto. Sono trascorsi tre anni dall'inizio di di questo menage, siamo sempre innamorati, se possibile più della prima
volta. Mamma vive in un mondo particolare, è quasi sempre in estasi, lo ripete spesso
rivolgendosi a noi tre, "Se solo uno di voi non ci fosse, preferirei morire.
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