La famiglia depilata.
di
estasio
genere
incesti
Entrando in bagno, non sapendo che c'era papà, l'ho visto con la bomboletta in mano si spargeva il sapone da barba sul corpo, non ci è voluto molto a capire che si depilava totalmente col rasoio, ho chiuso subito la porta, giustamente quando è uscito ha cercato
di spiegarmi il motivo. -Mirko da sempre sai che faccio sport, ho sempre depilato le gambe, vedersi allo specchio depilato in parte, è una immagine orrenda, ecco ora sai il motivo, anche mamma spesso lo fa, eliminare qualche pelo superfluo è normale, comunque
avere il corpo privo di peli da un forte senso di freschezza e pulizia, se vuoi fallo
anche tu, ti accorgerai che si sta meglio- I peli di una ragazzo non sono ancora eccessivi, il pube, le ascelle sulle gambe, essendo di colore biondo come la mamma non
erano molto evidenti. La sera a cena siamo tornati sul discorso, anche mamma mi ha
consigliato di provare, addirittura lei voleva portarmi dalla sua estetista. la curiosità
è stata tanta che ho voluto seguire i loro consigli. Già nello spalmare la crema sul pube, ho sentito una forte eccitazione, con una potente erezione, ho dovuto masturbarmi
con la stessa crema che lubrificava. Dopo aver ultimato l'operazione, con una potente doccia che ha eliminato i residui della crema, guardandomi allo specchio ho capito che
decisamente era un'altra cosa. Praticamente in casa eravamo tutti depilati. Rimirandomi
allo specchio avevo la sensazione che il cazzo fosse più grande rispetto a prima, era
solo l'impressione naturalmente. Non so se per il fatto che mi fossi depilato, oppure
perché ne avevamo parlato liberamente in casa, ero sempre più eccitato, quel senso di
libertà era piacevole. Mamma a volte incalzava -Mirko quando ti cresceranno anche sulla schiena dovrai far ricorso all'estetista- -Ma no mamma, non ci penso affatto- -Vuol
dire che avrai la schiena irsuta, anche se non si notano molto perché sono biondi,
oppure ti aiuterò io, con papà nei punti scomodi ci aiutiamo a vicenda, potrò aiutarti se vuoi-. -Vedremo mamma-. Da quel discorso sono stato travolto da pensieri a dir poco sconci, immaginavo mamma che mi depilasse ed io che lo facevo a lei, anche farlo con
papà e che una volta ultimati ci rotolassimo sul letto a fare delle meravigliose scopate.
Quel pensiero mi eccitava non poco, forse eccitava anche loro, perché avevano aumentato
le loro effusioni sotto i miei occhi. La pratica della depilazione si acquista a forza
di praticarla, le prime volte non sarà perfetta, lavorare col rasoio richiede delicatezza. Ho cercato di accelerare i tempi chiedendo a mamma se poteva radermi la schiena, è stata felice di farlo. La solita erezione che non è affatto sfuggita a mamma,
un sorriso è stato il sigillo a quella operazione. La differenza di età tra noi non era eccessiva, mi hanno concepito che erano ragazzi, tra loro due c'era un grande amore, io
avevo gli ormoni impazziti, le masturbazione che da singole erano diventate multiple, mi
spingevano sempre di più ad avere con loro un dialogo aperto rivolto soprattutto alla
bellezza del corpo con risvolti che sfioravano il sesso, sicuramente anche loro ne erano
ne erano consci, ci spingevamo sempre oltre. Il caso ci mette la coda, Papà è stato
impegnato per un corso d'aggiornamento a Bologna per tre giorni. Una piccola tragedia,
mamma e papà sono stati sempre insieme, mai un giorno distanti tra loro, mamma voleva
seguirlo, papà voleva che stesse con me, giustamente forse, la mia scuola era un legaccio. Domenica pomeriggio, per stare in sede il lunedì mattina papà è partito, lo abbiamo accompagnato in stazione, altra tragedia, altri pianti, mamma non riusciva a distaccarsi. Si è isolata, era sempre in video chiamata con papà che nel giorno dei corsi non si potevano fare. La sera mi ha imposto di dormire nel suo letto, non se la sentiva di stare sola, in video papà ci vedeva che eravamo sul letto insieme, mi raccomandava di starle vicino e tranquillizzarla. Oltre a darle tranquillità, ha voluto dormire
con la testa sul mio petto, come era abituata con papà. Non è stata una notte tranquilla, lei ha riposato, per me è stato un supplizio, il cazzo per poco non mi arrivava alla gola, non volevo che si accorgesse della mia erezione quindi cercavo di allontanarmi col
corpo, la sua testa sul mio petto, insomma un disagio, tutta la notte non ho chiuso
occhio, la mattina a scuola è stata una tortura restare con gli occhi aperti. Al rientro
non ho voluto neanche pranzare, ho preferito dormire qualche ora. Mi sono svegliato alle
sei circa. -Che ti è successo Mirko-? -Nulla mamma, forse aver cambiato letto, o non so
cos'altro, stanotte non ho riposato bene- -Dai che stanotte starai meglio- Praticamente
ho pranzato alle sei, non mi andava tanto da mangiare a causa dell'orario insolito, però
stavo meglio dopo quel sonnellino ristoratore. La sera la video chiamata con papà mentre
eravamo a letto , è stata lunghissima tanto che mi si era stancato il braccio a reggere il telefono che ho dovuto appoggiarlo sul letto, per farlo reggere nella giusta direzione, ho messo a supporto un voluminoso libro. Mamma era in mutandine e reggiseno, io solo in mutande, dialogavamo con papà, lei sempre con la testa sul mio petto, facevamo qualche movimento per sistemarci meglio, nulla era predisposto, avvenivano automaticamente.
E' stato papà ad entrare a gamba tesa - Ragazzi non fate scherzi, vi vedo muovervi, siete
seminudi- Ci siamo messi a ridere io e la mamma, lei però mi ha dato un bacino sulle
labbra, ed ancora papà - Siete una bella coppia, vorrei raggiungervi, mi state eccitando-
Quella frase ha avuto una reazione, mamma mi ha baciato sulla bocca, un bacio sensuale.
Le resistenze si sono affievolite, si è slacciata il reggiseno, papà è intervenuto ancora
-Dai proseguite, è molto eccitante vedervi, vorrei essere con voi, Mirko collabora con
la mamma, ti vedo fermo- Papà mi spronava, per tutta risposta mamma ha tolte le mutandine, ho seguito il suo esempio togliendo le mie, papà ha inquadrato il suo cazzo.
Ormai avevamo avviato un percorso che non si poteva interrompere, papà addirittura irruento- Succhialo- incitava mamma a prenderlo in bocca. Il calore delle labbra, il
movimento della sua lingua sul glande, papà che si segava col cazzo di proporzioni
bibliche. Non ce l'ho più fatta, è stato l'orgasmo più bello della mia vita, forse
perché gli altri li ho avuti con la masturbazione, mamma ha avvicinato la sua bocca
colma di sborra al telefono, papà infoiato ci incitava a proseguire, va bene gli ormoni impazziti, un minimo di recupero ci vuole, mamma dopo aver ingoiato tutto, ha ripreso a succhiarmi, raggiunta la turgidità ideale si è distesa a gambe larghe invitandomi a scoparla.
Papà al telefono era più eccitato di noi - Scopala, falla godere, non sborrare subito-
Gli occhi di mamma pieni di desiderio ed eccitazione erano un impulso micidiale per
papà, anche lui al massimo della l'eccitazione incita mamma.
L'orgasmo unico nel suo genere ci ha ingoiato, non riuscivamo a riprenderci, papà col viso sfigurato, irriconoscibile, mai avevo visto papà in quelle condizioni, è stato il primo a pronunciare qualche sillaba -Non si può descrivere quello che ho vissuto, vi amo
da morire- Il viso di mamma rilassato esprimeva tutto il suo piacere -Meraviglioso, semplicemente meraviglioso- il cazzo era uscito dalla figa, mi sono disteso al suo
fianco, intanto papà -Siete vivi-? Mamma ha risposto - ti vorremmo avere tra noi.
-Domani appena mi libero vi raggiungo- Ora aspettavamo il rientro di papà, ho dovuto collegare il carica batterie del telefono perché papà ha voluto che restasse in funzione
tutta la notte. siamo rimasti collegati anche se poi senza accorgerci siamo crollati.
La mattina dopo sono andato, come al solito, a scuola, non pensavo a nulla, lo studio era distante migliaia di chilometri, idealmente vivevo con mamma e papà, rivivevo quella
stupenda notte. Al rientro a casa mamma non la vedevo come prima, era una principessa
da adorare. Papà ci ha avvisato che sarebbe arrivato verso le 22, siamo andati a riprenderlo in stazione, l'abbraccio con mamma è stato simile ad un amplesso. Ha esordito
con una domanda - Siete pentiti di quello che abbiamo fatto- Mamma ha risposto -Si siamo pentiti al punto di ripeterlo appena rientriamo a casa- il prepararsi per la notte
è stato frettoloso, non abbiamo cenato, la nostra priorità era ripetere quanto avevamo
fatto la notte precedente, ora con la presenza di papà, l'attore principale. Non sappiamo
quello che è successo, è stata mamma a chiedere di finirla, non era più in grado di
di sostenerci, eravamo in due a darle piacere, lei viveva intensamente quei rapporti, ora le sue resistenze erano finite. Anche noi eravamo al limite, il giorno successivo
siamo rimasti a letto, non riuscivamo a sollevarci, avevamo dato tutto.
Avevamo davanti a noi tutti i giorni, tutte le sere, tutte le notti da vivere intensamente, abbiamo cambiato la storia della nostra piccola famiglia.
Quando si vive una nuova situazione si viene presi dalla frenesia di far tutto e subito
fino a quando ci si rende conto che quel ritmo non si può sostenere in continuazione.
Papà col lavoro abbastanza impegnativo, io con la scuola aveva due paletti da cui non si poteva derogare, mamma no per lei era diverso, non aveva impegni, addirittura papà per
preservarla dalle attività domestiche, aveva incaricato una signora, vicina di casa, che
veniva tutti i giorni a pulire e cucinare. Per evitare rischi di essere coinvolto, dormivo nella mia camera, li lasciavo soli a gestire le loro attività sessuali, che non
potevano essere come quelle trascorse. A tavola però lo dicevano chiaramente,- In tre
è favoloso- In modo particolare mamma sosteneva questa tesi. Era lei a decidere quando
dovevo stare con loro, non era un invito, era una imposizione. Non era autoritaria mamma
lo imponeva con dolcezza, era voglia di piacere. Papà invece sosteneva che in occasione
del primo rapporto con mamma, quando lui era a Bologna, aveva goduto in maniera forse
irripetibile. E' stata mamma a proporglielo, -Io mi godo Mirko e tu guardi soltanto senza intervenire-. Facile da dire, difficile da resistere - Siete a pochi centimetri da me vi salterò addosso- Mamma trova sempre le risorse -Se ti legassimo-? - Quella sarebbe tortura- -Piacevole tortura- ha ribattuto mamma. -Papà potrebbe essere una legatura fittizia- - Dai va bene una sera in cui il giorno successivo non abbiamo impegni, proviamo- Sempre mamma a dire l'ultima. proviamo direttamente domenica, con la luce
del giorno apprezziamo meglio le espressioni-. Decisione all'unanimità. Papà ha mostrato
il suo interesse a farsi legare, procurando una corda acquistandola dal ferramenta.
A me sembrava più una boutade che altro, loro erano decisi entrambi. La domenica mattina, dopo una leggerissima colazione abbiamo iniziato il rito. -Mi dovete legare in modo da non potermi muovere, anche le mani in modo da impedirmi di masturbarmi- _Ma no papà, una
deliziosa scopata non deve essere una tortura- E' intervenuta mamma - Lascia decidere a lui- Non è stato facile per me legarlo, cercavo di non stringere la corda, lui diceva come fare, era nudo sul letto papà, non aveva eccitazione di sorta, il suo cazzo era totalmente a riposo, con la sua autorevole grandezza. E' stata mamma a fare la prima mossa, ha succhiato per meno di un minuto il cazzo di papà, subito dopo si è dedicata
al mio. E' stato allora che papà ha mostrato la sua splendida erezione, mamma ha incrementato i movimenti, subito dopo la esortazione di papà a fare piano, voleva
provare quel tipo di tortura. Mamma si è scatenata, in quella situazione la sua resistenza è limitata, vuole subito il primo orgasmo, è voluta salirmi sopra per
governare il flusso di penetrazione, il glande di papà stava per esplodere, mamma è venuta prima di me, non so come ho fatto a resistere. Papà ci ammirava, l'espressione
del suo viso indicava il suo piacere. Il pezzo di bravura di mamma ha ripreso il mio
cazzo in bocca, ha ricevuto una copiosa sborrata, poi con la bocca piena si è unita alla
bocca di papà, il suo cazzo sempre turgido, emetteva goccioline di liquido lubrificante.
Ci siamo riuniti io e mamma, ho cominciato a leccarle la figa, non ha resistito, ha voluto il mio cazzo in bocca, quindi una posa incredibile, papà quasi grugniva, io e mamma eravamo in estasi, non dovevamo venire subito, dovevamo far godere papà. Non c'è
voluto tanto, ci siamo capovolti io e mamma abbiamo mostrato il mio cazzo entrare nella
figa, è stato allora che papà ha riversato sul letto una quantità inverosimile di sborra.
Mentre io e mamma davamo forza alle ultime energie, papà ci ha pregato di continuare e non slegarlo, quella pratica gli era piaciuto, aveva rivissuto la sera di Bologna.
Stare dietro a mamma da quanto abbiamo scoperto questo modo di fare sesso, è quasi
impossibile, quindi io e papà a giorni alternati dormiamo (?) con mamma. Abbiamo slegato papà, ci ha rivelato di aver goduto tantissimo e di voler ripetere la prova. Senza tener
conto della programmazione, è sempre e solo mamma a decidere cosa e quando fare.
di spiegarmi il motivo. -Mirko da sempre sai che faccio sport, ho sempre depilato le gambe, vedersi allo specchio depilato in parte, è una immagine orrenda, ecco ora sai il motivo, anche mamma spesso lo fa, eliminare qualche pelo superfluo è normale, comunque
avere il corpo privo di peli da un forte senso di freschezza e pulizia, se vuoi fallo
anche tu, ti accorgerai che si sta meglio- I peli di una ragazzo non sono ancora eccessivi, il pube, le ascelle sulle gambe, essendo di colore biondo come la mamma non
erano molto evidenti. La sera a cena siamo tornati sul discorso, anche mamma mi ha
consigliato di provare, addirittura lei voleva portarmi dalla sua estetista. la curiosità
è stata tanta che ho voluto seguire i loro consigli. Già nello spalmare la crema sul pube, ho sentito una forte eccitazione, con una potente erezione, ho dovuto masturbarmi
con la stessa crema che lubrificava. Dopo aver ultimato l'operazione, con una potente doccia che ha eliminato i residui della crema, guardandomi allo specchio ho capito che
decisamente era un'altra cosa. Praticamente in casa eravamo tutti depilati. Rimirandomi
allo specchio avevo la sensazione che il cazzo fosse più grande rispetto a prima, era
solo l'impressione naturalmente. Non so se per il fatto che mi fossi depilato, oppure
perché ne avevamo parlato liberamente in casa, ero sempre più eccitato, quel senso di
libertà era piacevole. Mamma a volte incalzava -Mirko quando ti cresceranno anche sulla schiena dovrai far ricorso all'estetista- -Ma no mamma, non ci penso affatto- -Vuol
dire che avrai la schiena irsuta, anche se non si notano molto perché sono biondi,
oppure ti aiuterò io, con papà nei punti scomodi ci aiutiamo a vicenda, potrò aiutarti se vuoi-. -Vedremo mamma-. Da quel discorso sono stato travolto da pensieri a dir poco sconci, immaginavo mamma che mi depilasse ed io che lo facevo a lei, anche farlo con
papà e che una volta ultimati ci rotolassimo sul letto a fare delle meravigliose scopate.
Quel pensiero mi eccitava non poco, forse eccitava anche loro, perché avevano aumentato
le loro effusioni sotto i miei occhi. La pratica della depilazione si acquista a forza
di praticarla, le prime volte non sarà perfetta, lavorare col rasoio richiede delicatezza. Ho cercato di accelerare i tempi chiedendo a mamma se poteva radermi la schiena, è stata felice di farlo. La solita erezione che non è affatto sfuggita a mamma,
un sorriso è stato il sigillo a quella operazione. La differenza di età tra noi non era eccessiva, mi hanno concepito che erano ragazzi, tra loro due c'era un grande amore, io
avevo gli ormoni impazziti, le masturbazione che da singole erano diventate multiple, mi
spingevano sempre di più ad avere con loro un dialogo aperto rivolto soprattutto alla
bellezza del corpo con risvolti che sfioravano il sesso, sicuramente anche loro ne erano
ne erano consci, ci spingevamo sempre oltre. Il caso ci mette la coda, Papà è stato
impegnato per un corso d'aggiornamento a Bologna per tre giorni. Una piccola tragedia,
mamma e papà sono stati sempre insieme, mai un giorno distanti tra loro, mamma voleva
seguirlo, papà voleva che stesse con me, giustamente forse, la mia scuola era un legaccio. Domenica pomeriggio, per stare in sede il lunedì mattina papà è partito, lo abbiamo accompagnato in stazione, altra tragedia, altri pianti, mamma non riusciva a distaccarsi. Si è isolata, era sempre in video chiamata con papà che nel giorno dei corsi non si potevano fare. La sera mi ha imposto di dormire nel suo letto, non se la sentiva di stare sola, in video papà ci vedeva che eravamo sul letto insieme, mi raccomandava di starle vicino e tranquillizzarla. Oltre a darle tranquillità, ha voluto dormire
con la testa sul mio petto, come era abituata con papà. Non è stata una notte tranquilla, lei ha riposato, per me è stato un supplizio, il cazzo per poco non mi arrivava alla gola, non volevo che si accorgesse della mia erezione quindi cercavo di allontanarmi col
corpo, la sua testa sul mio petto, insomma un disagio, tutta la notte non ho chiuso
occhio, la mattina a scuola è stata una tortura restare con gli occhi aperti. Al rientro
non ho voluto neanche pranzare, ho preferito dormire qualche ora. Mi sono svegliato alle
sei circa. -Che ti è successo Mirko-? -Nulla mamma, forse aver cambiato letto, o non so
cos'altro, stanotte non ho riposato bene- -Dai che stanotte starai meglio- Praticamente
ho pranzato alle sei, non mi andava tanto da mangiare a causa dell'orario insolito, però
stavo meglio dopo quel sonnellino ristoratore. La sera la video chiamata con papà mentre
eravamo a letto , è stata lunghissima tanto che mi si era stancato il braccio a reggere il telefono che ho dovuto appoggiarlo sul letto, per farlo reggere nella giusta direzione, ho messo a supporto un voluminoso libro. Mamma era in mutandine e reggiseno, io solo in mutande, dialogavamo con papà, lei sempre con la testa sul mio petto, facevamo qualche movimento per sistemarci meglio, nulla era predisposto, avvenivano automaticamente.
E' stato papà ad entrare a gamba tesa - Ragazzi non fate scherzi, vi vedo muovervi, siete
seminudi- Ci siamo messi a ridere io e la mamma, lei però mi ha dato un bacino sulle
labbra, ed ancora papà - Siete una bella coppia, vorrei raggiungervi, mi state eccitando-
Quella frase ha avuto una reazione, mamma mi ha baciato sulla bocca, un bacio sensuale.
Le resistenze si sono affievolite, si è slacciata il reggiseno, papà è intervenuto ancora
-Dai proseguite, è molto eccitante vedervi, vorrei essere con voi, Mirko collabora con
la mamma, ti vedo fermo- Papà mi spronava, per tutta risposta mamma ha tolte le mutandine, ho seguito il suo esempio togliendo le mie, papà ha inquadrato il suo cazzo.
Ormai avevamo avviato un percorso che non si poteva interrompere, papà addirittura irruento- Succhialo- incitava mamma a prenderlo in bocca. Il calore delle labbra, il
movimento della sua lingua sul glande, papà che si segava col cazzo di proporzioni
bibliche. Non ce l'ho più fatta, è stato l'orgasmo più bello della mia vita, forse
perché gli altri li ho avuti con la masturbazione, mamma ha avvicinato la sua bocca
colma di sborra al telefono, papà infoiato ci incitava a proseguire, va bene gli ormoni impazziti, un minimo di recupero ci vuole, mamma dopo aver ingoiato tutto, ha ripreso a succhiarmi, raggiunta la turgidità ideale si è distesa a gambe larghe invitandomi a scoparla.
Papà al telefono era più eccitato di noi - Scopala, falla godere, non sborrare subito-
Gli occhi di mamma pieni di desiderio ed eccitazione erano un impulso micidiale per
papà, anche lui al massimo della l'eccitazione incita mamma.
L'orgasmo unico nel suo genere ci ha ingoiato, non riuscivamo a riprenderci, papà col viso sfigurato, irriconoscibile, mai avevo visto papà in quelle condizioni, è stato il primo a pronunciare qualche sillaba -Non si può descrivere quello che ho vissuto, vi amo
da morire- Il viso di mamma rilassato esprimeva tutto il suo piacere -Meraviglioso, semplicemente meraviglioso- il cazzo era uscito dalla figa, mi sono disteso al suo
fianco, intanto papà -Siete vivi-? Mamma ha risposto - ti vorremmo avere tra noi.
-Domani appena mi libero vi raggiungo- Ora aspettavamo il rientro di papà, ho dovuto collegare il carica batterie del telefono perché papà ha voluto che restasse in funzione
tutta la notte. siamo rimasti collegati anche se poi senza accorgerci siamo crollati.
La mattina dopo sono andato, come al solito, a scuola, non pensavo a nulla, lo studio era distante migliaia di chilometri, idealmente vivevo con mamma e papà, rivivevo quella
stupenda notte. Al rientro a casa mamma non la vedevo come prima, era una principessa
da adorare. Papà ci ha avvisato che sarebbe arrivato verso le 22, siamo andati a riprenderlo in stazione, l'abbraccio con mamma è stato simile ad un amplesso. Ha esordito
con una domanda - Siete pentiti di quello che abbiamo fatto- Mamma ha risposto -Si siamo pentiti al punto di ripeterlo appena rientriamo a casa- il prepararsi per la notte
è stato frettoloso, non abbiamo cenato, la nostra priorità era ripetere quanto avevamo
fatto la notte precedente, ora con la presenza di papà, l'attore principale. Non sappiamo
quello che è successo, è stata mamma a chiedere di finirla, non era più in grado di
di sostenerci, eravamo in due a darle piacere, lei viveva intensamente quei rapporti, ora le sue resistenze erano finite. Anche noi eravamo al limite, il giorno successivo
siamo rimasti a letto, non riuscivamo a sollevarci, avevamo dato tutto.
Avevamo davanti a noi tutti i giorni, tutte le sere, tutte le notti da vivere intensamente, abbiamo cambiato la storia della nostra piccola famiglia.
Quando si vive una nuova situazione si viene presi dalla frenesia di far tutto e subito
fino a quando ci si rende conto che quel ritmo non si può sostenere in continuazione.
Papà col lavoro abbastanza impegnativo, io con la scuola aveva due paletti da cui non si poteva derogare, mamma no per lei era diverso, non aveva impegni, addirittura papà per
preservarla dalle attività domestiche, aveva incaricato una signora, vicina di casa, che
veniva tutti i giorni a pulire e cucinare. Per evitare rischi di essere coinvolto, dormivo nella mia camera, li lasciavo soli a gestire le loro attività sessuali, che non
potevano essere come quelle trascorse. A tavola però lo dicevano chiaramente,- In tre
è favoloso- In modo particolare mamma sosteneva questa tesi. Era lei a decidere quando
dovevo stare con loro, non era un invito, era una imposizione. Non era autoritaria mamma
lo imponeva con dolcezza, era voglia di piacere. Papà invece sosteneva che in occasione
del primo rapporto con mamma, quando lui era a Bologna, aveva goduto in maniera forse
irripetibile. E' stata mamma a proporglielo, -Io mi godo Mirko e tu guardi soltanto senza intervenire-. Facile da dire, difficile da resistere - Siete a pochi centimetri da me vi salterò addosso- Mamma trova sempre le risorse -Se ti legassimo-? - Quella sarebbe tortura- -Piacevole tortura- ha ribattuto mamma. -Papà potrebbe essere una legatura fittizia- - Dai va bene una sera in cui il giorno successivo non abbiamo impegni, proviamo- Sempre mamma a dire l'ultima. proviamo direttamente domenica, con la luce
del giorno apprezziamo meglio le espressioni-. Decisione all'unanimità. Papà ha mostrato
il suo interesse a farsi legare, procurando una corda acquistandola dal ferramenta.
A me sembrava più una boutade che altro, loro erano decisi entrambi. La domenica mattina, dopo una leggerissima colazione abbiamo iniziato il rito. -Mi dovete legare in modo da non potermi muovere, anche le mani in modo da impedirmi di masturbarmi- _Ma no papà, una
deliziosa scopata non deve essere una tortura- E' intervenuta mamma - Lascia decidere a lui- Non è stato facile per me legarlo, cercavo di non stringere la corda, lui diceva come fare, era nudo sul letto papà, non aveva eccitazione di sorta, il suo cazzo era totalmente a riposo, con la sua autorevole grandezza. E' stata mamma a fare la prima mossa, ha succhiato per meno di un minuto il cazzo di papà, subito dopo si è dedicata
al mio. E' stato allora che papà ha mostrato la sua splendida erezione, mamma ha incrementato i movimenti, subito dopo la esortazione di papà a fare piano, voleva
provare quel tipo di tortura. Mamma si è scatenata, in quella situazione la sua resistenza è limitata, vuole subito il primo orgasmo, è voluta salirmi sopra per
governare il flusso di penetrazione, il glande di papà stava per esplodere, mamma è venuta prima di me, non so come ho fatto a resistere. Papà ci ammirava, l'espressione
del suo viso indicava il suo piacere. Il pezzo di bravura di mamma ha ripreso il mio
cazzo in bocca, ha ricevuto una copiosa sborrata, poi con la bocca piena si è unita alla
bocca di papà, il suo cazzo sempre turgido, emetteva goccioline di liquido lubrificante.
Ci siamo riuniti io e mamma, ho cominciato a leccarle la figa, non ha resistito, ha voluto il mio cazzo in bocca, quindi una posa incredibile, papà quasi grugniva, io e mamma eravamo in estasi, non dovevamo venire subito, dovevamo far godere papà. Non c'è
voluto tanto, ci siamo capovolti io e mamma abbiamo mostrato il mio cazzo entrare nella
figa, è stato allora che papà ha riversato sul letto una quantità inverosimile di sborra.
Mentre io e mamma davamo forza alle ultime energie, papà ci ha pregato di continuare e non slegarlo, quella pratica gli era piaciuto, aveva rivissuto la sera di Bologna.
Stare dietro a mamma da quanto abbiamo scoperto questo modo di fare sesso, è quasi
impossibile, quindi io e papà a giorni alternati dormiamo (?) con mamma. Abbiamo slegato papà, ci ha rivelato di aver goduto tantissimo e di voler ripetere la prova. Senza tener
conto della programmazione, è sempre e solo mamma a decidere cosa e quando fare.
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