Campeggio 1
di
markus
genere
incesti
“Che c’è”
“Ssssss parla piano” sussurra mia sorella.
Stavo dormendo nella canadese e un ansimare e i movimenti di mia sorella mi aveva svegliato.
“Ssssss non fare rumore, ascolta”.
Tendo l’orecchio e sento di nuovo ansimare forte. “Spingi forte, ahhhh, ahhhh”. È la voce soffocata di mia mamma. “Siii siii” risponde papà.
Dovevo andare in vacanza con Paolo e Giovanni miei amici e compagni di scuola. La Croazia ci aspettava, due settimane in campeggio. Ma Giovanni poco prima di partire ha sbattuto con il motorino. Niente di rotto ma con parecchie contusioni. Non se la sente di partire. Potremo andare io e Paolo dovremo dividere le spese per due invece che per tre. Di soldi ne ho. Mia nonna mi ha regalato 500 mila lire per il mio diploma. Ma la dinamica di due persone è diversa da quella di tre. Paolo si tira un po’ indietro. Dice che non ha abbastanza soldi. So che non è vero. So che ha paura che ci scambino per due omosessuali. Ha questa fobia. Suo padre si atteggia sempre da macho e scherza sempre sui finocchi. Nel 1974 c’è ancora questo timore. Sia lui che io abbiamo una ragazza ma lui è comunque sensibile a questo argomento. Io non insisto. Quando dico a mio papà che non parto, che non so cosa fare, mi propone di piantare la tenda nella sua piazzola a fianco della roulotte. Anche se c’è spazio per altri due persone lui dice che russa e non vuole disturbare. Si accorderà con il campeggio. La famiglia ha da anni una roulotte fissa in un campeggio di San benedetto del Tronto. Ci ho passato molte estati ma gli ultimi tre anni ero andato in giro con i miei amici con vacanze organizzate dalla parrocchia.
Accetto la sua proposta, meglio che stare a casa in un appartamento nella cittadina dove abitiamo.
In quel posto conosco diversi ragazzi e ragazze di famiglie che come me trascorreva le vacanze in campeggio. Non mi annoierò.
Dopo due giorni che sono lì vedo arrivare mia sorella Antonella. È la sorella con cui vado più d’accordo, ha 25 anni, sei più di me. Ha parlato con mamma. Doveva andare in vacanza con Enrico, il suo fidanzato da alcuni anni. Lui è un tecnico di impianti di imballaggio. A causa di problemi su un impianto venduto ad una ditta francese, l’azienda lo ha mandato con urgenza per due settimane in Francia con un altro collega.
La mamma ha deciso tutto perché sa che io e Anto andiamo molto d’accordo.
Lei è arrivata un po’ nera perché le sono saltate le ferie ed era da più di un mese che non vedeva Enrico. Come tecnico specializzato viaggia in tutta Europa a montare macchinari per l’imballaggio. Poteva rifiutarsi dice Anto, ma lui vuole fare carriera, diventare tecnico commerciale e prendere le provvigioni oltre che allo stipendio. E poi la ditta gli rimborsa quanto ha già pagato per la vacanza.
Così mi ritrovo a fianco di mia sorella a notte fonda ad ascoltare i gemiti di mia mamma che scopa con papà.
“Lo so che vorresti scopare quella signora di Roma” dice con voce soffocata mamma. La voce esce dall’oblo aperto. La tenda è proprio sotto. Non si rendono conto che sentiamo tutto
“Si si mi piacerebbe” risponde papà
“Che porco che sei, scopa me che son qui”.
Sento che il ritmo aumenta così come i gemiti di mamma.
È eccitante. Il cazzo mi viene duro contro il culo di mia sorella che è sdraiata sul fianco davanti a me.
Sento che mia sorella respira in fretta, la guardo meglio. Un po’ di luce entra e vedo che ha la mano destra tra le cosce.
Avvicino le labbra al suo orecchio e chiedo “Ma cosa fai? “
“Niente” fa lei.
Poi si gira e mi tocca il cazzo.
“Perché c’è l’hai duro?” sussurra “Ti eccitano i vecchi che scopano? Oppure il mio culo?” Non rispondo. La situazione mi confonde un po’. Anche se siamo molto in confidenza non mi ha mai parlato imn questo modo.
Mi afferra il cazzo da sopra il boxer e comincia a muovere lentamente la mano su e giù.
“Ti piace?” Sussurra
Non rispondo
Lei continua un movimento lento
“Ti piace?”
Mi sposto in modo che lo possa prendere meglio il cazzo
“Ti piace? “ Sussurra di nuovo
“Siii” dico con un filo di voce.
“Fammi passare.” Lei si sposta alla mia destra, si sdraia di fianco e mi abbassa il boxer, sento la sua mano destra calda sul mio cazzo. Lo percorre dalla capella alla radice, prende in mano le palle, le schiaccia leggermente. Il mio cazzo è duro, tesissimo.
Poi comincia a segarmi. Un po’ lento un po’ veloce.
“Ti piace?”
“Siiii “
Non riesco a trattenermi il mio pelvi segue il suo ritmo.
È brava. Con il pollice è l’indice mi stringe sotto la capella. Inizia un veloce e corto movimento su e giù.
Sento scosse elettriche, ho brividi di piacere.
“Ti piace?” “ Siii “
Smette. Ora fa movimenti lunghi della mano che mi scappellano al massimo. Poi torna su e la mia cappella è coperta dal glande. Movimenti lenti poi sempre più veloci. Il mio respiro è più affannato. Sto per sborrare. Lei lo avverte dal respiro. Mi prende la capella in bocca ed accelera con la mano.
Esplodo nella sua bocca. Lei aspira e inghiotte tutto.
“Ti è piace?” “ Siii”
Con l’indice spreme l’uretra per fare uscire tutto lo sperma, lo succhia tutto, mi lecca la capella.
“Buono”
Appoggia la testa sul mio petto. Dopo un po’ dice adesso tocca a me.
Si sdraia ed apre le gambe e comincia a toccarsi la fica.
Non vedo molto ma sento il suo respiro sempre più veloce ed il rumore delle dita che entrano nella figa.
Si palpa la tetta con la sinistra.
Mi viene spontaneo di toccare la sua tetta destra. Comincio ad impastarla.
“Bravo” sussurra
Dopo un po’ mi sposta la mano sull’altra tetta, la tetta sinistra. La impasto un po’. Il capezzolo è grosso e duro. Lo prendo in bocca e lo succhio
“Bravo”
Il suo respiro è affannoso ma lo trattiene, non vuole farsi sentire da mamma e papà. Ma loro stanno pensando ad altro penso.
Dopo un po’ si inarca tremando e lascia andare un lungo sospiro.
“Ne avevo bisogno. Dormiamo adesso”.
Si gira di lato. Dopo un po’ sento il suo respiro regolare. Dorme.
Il mio cazzo è diventato di nuovo duro. Penso a quello che è successo. Mi sento come fosse stato un sogno erotico. Ascolto la notte.
I miei hanno finito e dormono.
Dopo un po’ mi addormento anch’io con la mano che stringe il mio cazzo che si sta rilassando.
......
markus.deguello333@libero.it
“Ssssss parla piano” sussurra mia sorella.
Stavo dormendo nella canadese e un ansimare e i movimenti di mia sorella mi aveva svegliato.
“Ssssss non fare rumore, ascolta”.
Tendo l’orecchio e sento di nuovo ansimare forte. “Spingi forte, ahhhh, ahhhh”. È la voce soffocata di mia mamma. “Siii siii” risponde papà.
Dovevo andare in vacanza con Paolo e Giovanni miei amici e compagni di scuola. La Croazia ci aspettava, due settimane in campeggio. Ma Giovanni poco prima di partire ha sbattuto con il motorino. Niente di rotto ma con parecchie contusioni. Non se la sente di partire. Potremo andare io e Paolo dovremo dividere le spese per due invece che per tre. Di soldi ne ho. Mia nonna mi ha regalato 500 mila lire per il mio diploma. Ma la dinamica di due persone è diversa da quella di tre. Paolo si tira un po’ indietro. Dice che non ha abbastanza soldi. So che non è vero. So che ha paura che ci scambino per due omosessuali. Ha questa fobia. Suo padre si atteggia sempre da macho e scherza sempre sui finocchi. Nel 1974 c’è ancora questo timore. Sia lui che io abbiamo una ragazza ma lui è comunque sensibile a questo argomento. Io non insisto. Quando dico a mio papà che non parto, che non so cosa fare, mi propone di piantare la tenda nella sua piazzola a fianco della roulotte. Anche se c’è spazio per altri due persone lui dice che russa e non vuole disturbare. Si accorderà con il campeggio. La famiglia ha da anni una roulotte fissa in un campeggio di San benedetto del Tronto. Ci ho passato molte estati ma gli ultimi tre anni ero andato in giro con i miei amici con vacanze organizzate dalla parrocchia.
Accetto la sua proposta, meglio che stare a casa in un appartamento nella cittadina dove abitiamo.
In quel posto conosco diversi ragazzi e ragazze di famiglie che come me trascorreva le vacanze in campeggio. Non mi annoierò.
Dopo due giorni che sono lì vedo arrivare mia sorella Antonella. È la sorella con cui vado più d’accordo, ha 25 anni, sei più di me. Ha parlato con mamma. Doveva andare in vacanza con Enrico, il suo fidanzato da alcuni anni. Lui è un tecnico di impianti di imballaggio. A causa di problemi su un impianto venduto ad una ditta francese, l’azienda lo ha mandato con urgenza per due settimane in Francia con un altro collega.
La mamma ha deciso tutto perché sa che io e Anto andiamo molto d’accordo.
Lei è arrivata un po’ nera perché le sono saltate le ferie ed era da più di un mese che non vedeva Enrico. Come tecnico specializzato viaggia in tutta Europa a montare macchinari per l’imballaggio. Poteva rifiutarsi dice Anto, ma lui vuole fare carriera, diventare tecnico commerciale e prendere le provvigioni oltre che allo stipendio. E poi la ditta gli rimborsa quanto ha già pagato per la vacanza.
Così mi ritrovo a fianco di mia sorella a notte fonda ad ascoltare i gemiti di mia mamma che scopa con papà.
“Lo so che vorresti scopare quella signora di Roma” dice con voce soffocata mamma. La voce esce dall’oblo aperto. La tenda è proprio sotto. Non si rendono conto che sentiamo tutto
“Si si mi piacerebbe” risponde papà
“Che porco che sei, scopa me che son qui”.
Sento che il ritmo aumenta così come i gemiti di mamma.
È eccitante. Il cazzo mi viene duro contro il culo di mia sorella che è sdraiata sul fianco davanti a me.
Sento che mia sorella respira in fretta, la guardo meglio. Un po’ di luce entra e vedo che ha la mano destra tra le cosce.
Avvicino le labbra al suo orecchio e chiedo “Ma cosa fai? “
“Niente” fa lei.
Poi si gira e mi tocca il cazzo.
“Perché c’è l’hai duro?” sussurra “Ti eccitano i vecchi che scopano? Oppure il mio culo?” Non rispondo. La situazione mi confonde un po’. Anche se siamo molto in confidenza non mi ha mai parlato imn questo modo.
Mi afferra il cazzo da sopra il boxer e comincia a muovere lentamente la mano su e giù.
“Ti piace?” Sussurra
Non rispondo
Lei continua un movimento lento
“Ti piace?”
Mi sposto in modo che lo possa prendere meglio il cazzo
“Ti piace? “ Sussurra di nuovo
“Siii” dico con un filo di voce.
“Fammi passare.” Lei si sposta alla mia destra, si sdraia di fianco e mi abbassa il boxer, sento la sua mano destra calda sul mio cazzo. Lo percorre dalla capella alla radice, prende in mano le palle, le schiaccia leggermente. Il mio cazzo è duro, tesissimo.
Poi comincia a segarmi. Un po’ lento un po’ veloce.
“Ti piace?”
“Siiii “
Non riesco a trattenermi il mio pelvi segue il suo ritmo.
È brava. Con il pollice è l’indice mi stringe sotto la capella. Inizia un veloce e corto movimento su e giù.
Sento scosse elettriche, ho brividi di piacere.
“Ti piace?” “ Siii “
Smette. Ora fa movimenti lunghi della mano che mi scappellano al massimo. Poi torna su e la mia cappella è coperta dal glande. Movimenti lenti poi sempre più veloci. Il mio respiro è più affannato. Sto per sborrare. Lei lo avverte dal respiro. Mi prende la capella in bocca ed accelera con la mano.
Esplodo nella sua bocca. Lei aspira e inghiotte tutto.
“Ti è piace?” “ Siii”
Con l’indice spreme l’uretra per fare uscire tutto lo sperma, lo succhia tutto, mi lecca la capella.
“Buono”
Appoggia la testa sul mio petto. Dopo un po’ dice adesso tocca a me.
Si sdraia ed apre le gambe e comincia a toccarsi la fica.
Non vedo molto ma sento il suo respiro sempre più veloce ed il rumore delle dita che entrano nella figa.
Si palpa la tetta con la sinistra.
Mi viene spontaneo di toccare la sua tetta destra. Comincio ad impastarla.
“Bravo” sussurra
Dopo un po’ mi sposta la mano sull’altra tetta, la tetta sinistra. La impasto un po’. Il capezzolo è grosso e duro. Lo prendo in bocca e lo succhio
“Bravo”
Il suo respiro è affannoso ma lo trattiene, non vuole farsi sentire da mamma e papà. Ma loro stanno pensando ad altro penso.
Dopo un po’ si inarca tremando e lascia andare un lungo sospiro.
“Ne avevo bisogno. Dormiamo adesso”.
Si gira di lato. Dopo un po’ sento il suo respiro regolare. Dorme.
Il mio cazzo è diventato di nuovo duro. Penso a quello che è successo. Mi sento come fosse stato un sogno erotico. Ascolto la notte.
I miei hanno finito e dormono.
Dopo un po’ mi addormento anch’io con la mano che stringe il mio cazzo che si sta rilassando.
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markus.deguello333@libero.it
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