Mia Moglie Carla ed il giovane Nico ( capitolo 3 )
di
Brunek
genere
trio
……….ripartendo dal capitolo 2, il giorno dopo, Carla e Nico, in mia assenza, si sarebbero visti potendo ormai, con il mio consenso, avere il Loro primo incontro da soli, e diciamoci la verità, da veri amanti anche se la differenza di età non impediva a Carla di godersi finalmente da sola quel grosso e lungo membro virile di Nico, che Lei sembrava non potessee fare più a meno.
Nico, la sera stessa, sentendomi arrivare, mi raggiungeva nel giroscale e mi raccontava di essere andata a casa da Carla verso le 15,00, di averla trovata con gonna con spacco da capogiro, ed un top che non riusciva a nascondere quelle tette grandissime che già mostravano due capezzoli che sembravano sfondare la stoffa. Carla accoglieva il ragazzo abbracciandolo immediatamente e baciandolo con libidine, proprio come una donna che per la prima volta si incontra con l’amante di nascosto del marito; Nico mi diceva che Carla non gli aveva neppure dato il tempo di entrare che Lei gli era saltato addosso.Carla da sola si era sfilato il top mettendo a nudo le tette turgide dicendogli “ ecco, sono Tua e fai di me quello che vuoi “ e Nico le chiedeva “ allora sei o non sei la mia amante ? “ e Carla, “ si amore sono la Tua amante e farò tutto quello che vuoi “ e nel frattempo faceva cadere a terra la gonna rimanendo completamente nuda non avendo indossato gli slip e con i soli sandali con dacchi dda 12. Nico mi raccontava che Carla, si inginocchiava, sbottonandogli i pantaloni e dopo aver tirato fuori il cazzo, già durissimo, lo aveva preso in bocca succhiandolo mettendolo in gola e contemporaneamente “ mmmhhhh che bello, dimmi e promettimi che sarà sempre tutto mio, mmmmhhhhhh “ e Nico,” si troia, il cazzo è tuo ma devi diventare la mia schiava e fare tutto quello che ti chiederò “ e Carla “ siiii farò tutto, vuoi che diventi la tua schiava ? Ebbene già lo sono e se vuoi mettimi alla prova, ma dimmi che sei mio ogni volta che ti desidero “ e Nico “ certo, il cazzo, puttana che non sei altro, è tuo, ma presto ti metterò alla prova, voglio chiavarti anche fuori di casa, e dove dico io e presto lo pretenderò, ma ora succhiami il cazzo puttana “ e Carla “ sssiiiiii lo succhio, ma lo desidero, ti prego, dammelo, chiavami, ma chiavami tutta “ e Nico, siccome erano rimasti ancora nel corridoio vicino alla porta d’ingresso, la porta in camera da letto, la butta sul letto, si finisce di spogliare, si mette fra le cosce della Troia, le punta il cazzo sulle labbra della figa, e lei “ ssiiiii infilami tutta, impalami amore, chiavami ti prego “ e Nico, con il solito potente colpo, la penetra improvvisamente e la Troia “ aaahhh – sssiiiii, fottimi che bello, mmhhhhhhh ancora, ancora “ e Nico la pompava a tutto spiano.
Nico mi diceva poi, di averla chiavata alla pecorina, di averla inculata per circa 10 minuti e lei pur accusando un po’ di male non si ritraeva perché lui l’aveva minacciata di andarsene.
Nico, a suo dire l’aveva tenuta sotto almeno un’ora ed alla fine le aveva riempito il culo di sbora.
Poi alla fine, dopo un lungo bacio conclusivo era andato via.
………..Posso dire che al mio rtorno a casa, alla sera, Carla, sorridendomi soddisfatta, mi aveva confermato tutto ciò che Nico poco prima mia aveva raccontato – premetto che non avevo detto a lei che sapevo già tutto perché avevo già trovato Nico – e quindi avevo conferma che la mia donna, si stava comportando lealmente, senza nascondermi nulla, neppure che era pazza, non di Nico, ma del suo cazzo.
Potevo continuare a trovare qualche altra cosa per divertirmi e fare sottomettere la mia troia come piaceva a me.
…………..Infatti….. qualche giorno dopo, parlando on Nico, gli dicevo “ credo che ora è giunto il momento che Carla dimostri di diventare veramente la tua schiava, e quindi inventiamoci qualche altra cosa” e Nico, ma cosa si può fare ? Ed Io, “ alla prima occasione te la porti in cantina e te la sbatti la e lei deve seguirti buona ed obbediente come una cagnetta, puoi approfittarne quando sei a casa e la vedi tornare dalla spesa, vedi domani è sabato, io sono a casa e tu torni prima dalla scuola, approfittane “ e Nico, “bene ottima idea “.
< Preciso che al piano terra, al lato opposto dal portone di accesso al condominio, vi è un corridoio, abbastanza buio, ed alla destra vi sono le 4 porte delle 4 cantine, una per ogni condomino, ed alla sinistra, porte interne di fronte a quelle di ogni cantina, per ogni singolo garage; preciso che ogni garace ha la porta di accesso all’interno del condominio e poi il portone basculante per ogni garace per entrare ed uscire con i veicoli.>
Sabato mattina, infatti, ero a casa e vedo, verso le 12,20 arrivare Nico con il bus, e lo vedo frettolosamente entrare nel condominio e citofonarmi. Mi chiede dov’è la signora Carla, ed io rispondo “ non è ancora rientrata dalla spesa, ma fra qualche minuto arriverà “ Nico “ bene, allora ci penso io “. Nico sale in casa e nel frattempo, da lontano vedo arrivare a piedi, Carla; ha pantaloni bianchi attillatissimi, maglietta pure bianca e sandali con tacco da 12, colore celeste, un vero schianto, e quando arriva nelle vicinanze del portone, sento la porta dell’appartamento di Nico che si apre e richiude, e Nico che in un attimo fa le scale a due a due. Carla entra nel palazzo, e normalmente dopo pochi minuti è già a casa, ma ne passano 5, poi 10 di minuti e Carla non arriva. Sono curioso ed eccitato in quanto immagino, e pian pianino scento le scale in punta di piedi, e prima di immettermi nel corridoio delle cantine, resto in silenzio con il fiato sospeso e sento bisbigliare animatamente, la voce di Carla mia arriva all’orecchio “ ma sei pazzo, non è il momento, possono vederci è anche giorno, ti prego se proprio non ne puoi fare a meno andiamo a casa, mio marito non dice nulla, dai fai il bravo “ e la voce, sempre bisbigluante di Nico “ no!!! Devi entrare in cantina e subito, mi avevi detto che avresti fatto tutto per me, e allora ? “ e lei “ ma si farò tutto come ti ho promesso, ma non qui, se vengono i tuoi in cantina cosa raccontiamo “ e Nico “ allora solo un attimo “ e sento la chiave che apre la porta della cantina, e sbirciando senza farmi vedere, vedo Nico entrare e nel contempo prendere Carla per un braccio e tirarla dentro. La porta si chiude, ed aspetto ancora, ma dopo circa 5 minuti vado ad origliare e sento chiaramente Carla “ ma tu sei pazzo, Nico è rischioso, dai fai il bravo andiamo a casa e faremo subito tutto li “ e Nico, “ no!! Ti voglio qua e qui devi restare fino a quando non lo decido io “, e credo che Nico l’abbia afferrata, perché non sentivo più nulla, si stavano sicuramente baciando, poi dopo un po, sento Carla “ hhoooo, ma sei pazzo, mmhhhhhhh, ssssiiiii “ e Nico, “ togliamo tutto “ e lei “ nooo!!! È rischiosoooo, mmhhh, ssiiiiii, continua, non fer-mar-tiiii “ e dopo neppure cinque minuti, sento l’urlo della penetrazione della prima volta “ aahhhhhh, sssiiiiiii, con-ti-nua mmmhhhh, hooo fottimi “ quindi Nico la stava chiavando, aveva vinto lui e quindi ormai l’aveva domata, proprio quello che volevo io in previsione di altre cose ancora più eccitanti che avevo in mente di far fare a Carla.
Dopo una ventina di minuti, sento Nico “ succhiamelo puttana che ti sfogo in bocca e devi ingoiare tutto” e Carla “ssii ingoio tutto, e poi il silenzio, interrotto poco dopo da Nico “ brava sei una brava bocchinara e ora possiamo andare, e la prossima volta non devi fare storie, devi fare subito quello che voglio, hai capito puttana “ e Carla, “ va bene ma non devi esagerare, ti sto dando tutto ma perché mi devi trattare così “ e Nico “ perché sei una puttana, la mia puttana e se vuoi ancora questo cazzo devi accettare tutto, anzi prima di andare via devi ripetere che sei una puttana e quindi la mia puttana “ e Carla “ va bene, sono una puttana, la tua puttana, contento ? “ Io risalgo le scale senza farmi sentire e arrivo a casa. Poco dopo arriva Carla, mi guarda e mi dice “ scusa il ritardo, ma ho dovuto accontentarlo il tuo caro Nico, mi ha sbattuto in cantina “ ed io ha fatto bene e sono contento, e lei “ ma non sei arrabbiato ?” ed io ”no mia cara, anzi sono contento e vedrai come ci divertiremo sempre di più “ e Carla, “ ma lui sta diventando pericoloso, non si importa se mi vedono con lui, credo che dovremo mettere un freno, ma se fosse arrivata in cantina la madre o il padre, cosa avrei dovuto fare ? Ma lo sai che mentre mi faceva il servizio ha aperto la porta della cantina con la chiave dando la possibilità a tutti di entrare ? “ ed io “e tu perché lo hai lasciato fare ? “ e lei “ perché, lo sai, non capivo più nulla come al solito, si mi stava chiavando a tutto andare ed io in quel momento pensavo solo al piacere di essere sbattuta e quindi cerca anche tu di consigliarlo meglio, io andrò ancora in cantina se lui vuole, ma non sarebbe meglio usare la nostra ? Diglielo, per piacere “ ed io “ hai ragione, non ci avevo pensato.
Passano alcuni giorni, in quanto nel frattempo avevo detto a Nico di fare riposare un po’ Carla, anzi di farla sospirare con qualche pausa, tanto anche da farle pensare che lui si fosse un po’ stancato, e nelle circostanze facevamo assieme altri progetti, precisamente dicevo “ Nico, sarebbe meglio se la porti nella nostra cantina o nel nostro garage è meglio non rischiare troppo, poi falla stare un po’ in ansia ed in attesa e una di queste sere chiamala al citofono e dille di vestirsi come vuoi tu, o spogliata come vuoi tu e falla scendere in cantina, io ti darò le chiavi, e in garage se vuoi c’è anche la mia auto aperta, poi decidi tu, ma dalle una bella spazzolata in cantina o garage di sera, in previsione di futuri giochini che stò già pensando”. “ e Nico “ va benissimo, vedrà come la tratterò, la chiaverò in ogni modo e poi, cosa ne pensa se la faccio salire a casa completamente nuda ? “ ed io, “ a me piacerebbe, ma dobbiamo stare attenti “ e lui,” non si preoccupi, verso le 23,00 tutti già dormono qui nel condominio, anche i miei, e vedrà che ci divertiremo “ ed io “ va bene fai come vuoi, più le combini cose che la fai sottomettere a me sta bene così preparerò altre situazioni anche fuori dal condominio “ e Nico “ per esempio ? “ ed io “ mi piacerebbe che te la portassi di sera in macchina a chiavartela in qualche bel posticino, come la zona…….dove arrivi con l’auto, è tutto buio, se c’è luna piena anch’io riesco a vedere qualcosa, se poi fai dei giochini come accendere la luce interna dell’auto, posso avvicinarmi e sbirciare senza essere visto, che ne pensi ? “ e Nico “ perfetto, sarebbe una cosa stupenda, la voglio chiavare fuori casa, ma sa se viene con me fuori è una cosa davvero stupenda, e peccato che nessuno deve sapere che io mi sto chiavando la signora Carla altrimenti sa che bella figura farei a far sapere che quella donna che tutti desiderano e mia completamente “ ed io “ ma perché chi vorrebbe farsela “ e Nico, “ ma tutti, i miei amici, compagni di scuola, tutti la guarardano con libidine e mi dicono beato te che abiti vicino a lei, e beato te che vai a casa “ ed io “ Nico, mi auguro che non hai detto nulla a nessuno “ e lui, “ no glielo assicuro, sanno che spesso sono a casa vostra anche quando lei non c’è e loro mi dicono perché non te la sbatti, quella deve essere affamta di cazzi, infatti la chiamano quanto la vedono ecco la bella troiona, me la chiaverei tutta e cose del genere “ ed io “ bene non mi dispiace, comunque sei tu che la sbatti ed anche a tuo piacimento “ e Nico, “ a volte sono arrabbiato quando mi trovo con il mio amico Andrea “ ed io “ si Andrea, abita nelle vicinanze, lo conosco è un bravo ragazzo e di famiglia per bene, ma perché ti arrabbi ? “ e Nico, “ perché lui fa la stessa cosa che faccio io con la signora Carla, con la signora Wida e va in casa in quanto abita vicino, anche quando c’è il marito ed anche quando questi non c’è perché si assenta almeno 4 giorni alla settimana, fa il rappresentante, ma non sa niente, che si sbatte la moglie a differenza di lei che oltre a saperlo mi ha aiutato a farla cascare” ed io “ si conosco la Wida, che poi è anche amica di Carla, si trovano la mattina al bar per il caffè quando vanno a fare la spesa; comunque è pure una bella figa mora, robusta sullo stile di Carla, e chissà come sarà pelosa tra le gambe; ah, allora bravo Andrea che se la chiava “ e Nico “ si, ed anche se nessuno lo sa, ha fatto solo a me questa confidenza in quanto ha detto che non resisteva più sentiva il bisogno di confidarsi con qualcuno ed a qualcuno voleva dirlo ed ha scelto solo me che siamo ottimi amici, ma nel raccontarmi le avventure con questa, lo dice con un certo vanto che mi fa arrabbiare, mentre io non posso dire nulla come le ho promesso e figuriamoci se sapesse che mi chiavo la signora Carla, proprio lui che mi ha detto che per Carla lascerebbe subito la Wida; Carla è considerata un pezzo da 90; comunque starò zitto senza far trapelare nulla “ ed io “ Nico, intanto continua a plagiare e sottomettere Carla, poi tutto potrà avvenire, intanto il pezzo da 90 è tuo, va bene ? “ e Nico “ ok “.
Prima di concedarmi con Nico gli chiedo “ da quanti giorni non te la chiavi la mia troia ? “ e lui “ sono ormai tre giorni” ed io “ allora se vuoi chiamala al citofono questa sera e falla scendere in cantina, ma falla vestire come vuoi tu, e poi, voglio vedere se la riporti nuda facendole fare tutte le scale con i soli tacchi alti “
E Nico, “ ci scommette ? Ormai ho capito che riesco a farle fare quello che voglio” ed io “ lascia stare il garage questa sera lo teniamo per quanto la devi portare fuori; ti lascio la porta della cantina aperta e con la chiave all’interno “ ci salutiamo e come d’accordo non dicevo nulla a Carla, era eccitante vedere come si era piegata ad un ragazzo così giovane, proprio lei che ha un carattere forte tando da dirmi più volte che non avrebbe fatto sesso con altri al di fuori di me; avevo vinto, l’avevo fatta piegare e non erano finiti i miei divertimenti con la mia troia.
Verso le 21,30 della sera, sentiamo il suono del citofono. E’ Carla che va a rispondere, e la sento parlare “ come a quest’ora!! Ma vieni tu qui, e poi, aspetta un momento “ Carla mi si avvicina e mi dice “ è Nico, vuole che scenda giù in cantina che vuole parlarmi, che faccio ? “ le rispondo “ che aspetti, vai non farlo indispettire “ e Carla ritorna al citofono e dice “ va bene Nico scendo subito” ma poi la sento “ come ? No! Mi devo vestire nuovamente” e poi giratasi verso me “ vuole che mi cambi e che indossi i sandali alti colore lilla e la minigonna e senza slip e reggiseno !!! io le dico “ be! Accontentalo “ Carla al citofono con Nico “ va bene aspettami fra 10 minuti sono da te “. Poi verso di me “ ma che noia cosa si sta mettendo in testa “ ed io “ allora piantalo “ e lei “ ma come faccio, siamo appena all’inizio e poi, e poi lo sai anche perché…” e nel contempo mi guarda e mi sorride, poi va in camera e ne riesce dopo circa 10 minuti, con minigonna, tacchi alti, trucco forte, e la faccio avvicinare e dopo averle infilato una mano fra le gambe vedo che mi trovo nella mano solo la sua folte peluria; mi da un bacio e scappa di corsa. La sento scendere le scale velocemente ma in punta di piedi. Poi apro in silenzio la porta ed anch’io in punta di piedi e con la luce del giroscale spenta, come ha fatto lei, la seguo furtivamente, mi fermo all’angolo del corridoio delle cantine, e sento che bisbigliano entrambi e Carla che sussurra “ sono qui, vedi che ti obbedisco ? “ Mi accorco che sono già avvinghiati in un lungo bacio, e Nico che probabilmente nota la mia presenza, tenendo Carla di spalle, le sfila la maglietta lasciandola a dorso nudo, dopodichè, le slaccia la minigonna facendola cadere a terra, la spinge contro la parete, Carla è nuda, tira fuori la sua verga già durissima e la pianta fra le gambe fra la peluria; vedo Carla che tira la testa indietro , era già eccitatissima, poi Nico apre la porta della cantina e spinge Carla all’interno ma riesce a farmi segno di portare via i vestiti della troia, poi chiude la porta, li sento subito “ aahhhhh – ssiiiiii - mmmhhhhh - ancora, fottimi ancora, sssiii sono tua, solo tua, ma chiavami tutta, ssssiiiiiiiii te lo prometto mi farò chiavare da chi vuoi tu, ma ti prego sbattimi forte fammi sentire la puttana che sono “. Dopo circa 40 minuti di continuo sesso, sento la voce di Nico ( io stavo origliando dal primo momento ) “ ora andremo a casa tua e voglio sbatterti sul letto”, e lei “ sssiiiii andiamo a casa continuiamo li “ . A quel punto capisco che devo ritornare a casa e salgo velocemente portando con me i vestiti della puttana. Non so cosa succedeva dopo, ma dopo circa 20 minuti, non vedo arrivare nessuno, ed allora mi affaccio nel giroscale con la luce spenta, non vedo nessuno, allora pian pianino ridiscendo in punta di piedi, arrivo alla porta della cantina e sento Carla “ no!! Ma come faccio, sai che bello che se arriva qualcuno io sono nuda con un ragazzo “ e Nico che risponde “ se non vieni me ne vado e ti lascio qui “ e lei “ ma facciamo piano ed in fretta che ho tanta paura “ e Nico “ vedrai che questo cazzo dopo ti farà passare la paura e se non vieni non lo vedrai più, tu sei una puttana e mi devi obbedire o vuoi che ti lascio ? “ e Carla implorante “ no, ti prego non lasciarmi qui, io ti voglio ancora, non posso fare a meno di te, ti prego non essere cattivo, portami i vestiti e vedrai che sarò sempre tua ogni volta che vorrai, come vorrai e dove vorrai” e Nico, ma se voglio farti sbattere da un mio amico lo farai ? “ E Carla, ma perché mi vuoi far fare certe cose, io voglio essere solo tua “ e Nico, “ allora vuol dire che non sei mia se non vuoi fare quello che io voglio, perciò voglio farti chiavare da un mio caro amico che ti desidera e voglio fargli vedere quanto sei puttana “; io ascoltavo tutto e la cosa mi piaceva immensamente, e già immaginavo cosa stava pensando Nico, lui voleva a tutti i costi far vedere all’amico Andrea che aveva conquistato ed era il padrone del pezzo da 90, ma qui c’ero io che gestivo ogni gioco e quindi anche se la cosa mi allettava non la vedevo così imminente, bisognava aspettare a fare ancora tante altre cose, Carla doveva essere una vera e propria schiava del ragazzo e di conseguenza, entrambi in mio potere. Comunque sentivo Carla “ va bene se proprio vuoi mi farò sbattere anche da questo tuo amico, ma non subito, ti prego “ e Nico, “comunque, troia che non sei altro, ora vieni con me nuda come sei”, e la prende, e le infila nuovamente il cazzo in fica; il ragazzo è in gamba avendo capito che Carla in preda all’eccitazione avrebbe fatto tutto, quindi mentre la sbatteva nuovamente e questa volta dopo averla tirata fuori nel corridoio, Carla “ sssiiiii – an – co - raaa “, poi Nico si stacca e la prende per mano e nella vita e le fa salire la prima rampa di scale, e giunti all’altessa delle due porte del primo piano, la ferma, la gira e mentre Carla bisbiglia “noooo!!! Andiamo “ gli ficca il cazzo in fica dadogli una decina di colpi e Carla “aaahhhhh ssiiiiiii mmmhhhhh” poi si staccano ed ecco l’altra rampa e le altre due porte degli appartamenti al secondo piano, uno era quello di Nico, la ferma, la rigira e nuovamente la impala “ aahhhhhh – sssiiiii che bellooo - mmmhhhhhh “, poi raggiungono la nostra mansarda, ma Nico non la fa entrare, la fa appoggiare una gamba al gradino superiore per farle allargare le gambe al massimo e lì di colpo la chiava “ aaahhhhh - sssiiiii – ancora non ne posso più “ poi si staccano ed entrano abbracciati, ma Nico la lascia ed entrambi arrivano in cucina da me, Carla completamente nuda e mostra con disinvoltura tutta la sua bellezza, allora le consegno i vestiti e lei “ ero sicuro che tutto era anche opera tua “ poi rivoltasi a Nico “ ti prego, fammi sfogare, fottimi ancora che non ne posso più “ e Nico facendomi l’occhiolino le dice “ per questa sera basta sono stufo” e Carla “ nnoooo!!! Ti prego, fottimi non ne posso più “ allora Nico con il mio aiuto, la stendiamo sul tavolo e poi Nico la impala di colpo “ aahhhhhhhh “ ed io mi sbottono i pantaloni e ficco il mio cazzo in bocca alla mia puttana che lo succhia meravigliosamente come le ho insegnato da primo momento, poi ci scambiamo i ruoli ed alla fine dopo averla chiavata per bene e fatta sfogare, ci portiamo entrambi all’altezza della testa, uno per parte dai lati del tavolo, e le mettiamo i due cazzi davanti alla bocca, e poi con un cenno di intesa con Nico, entrambi le sfoghiamo dappertutto, in bocca sul viso, sulle tette, pretendendo poi entrambi che lei succhiasse le nostre cappelle ed il nostro sperma sino in fondo. La serata termina lì, Nico va via, accompagnato alla porta da Carla, il bacio del saluto e poi via.
Carla, rimasti soli, rimane un po’ perplessa e mi dice “ ma cosa stò facendo, cosa mi fai fare, ti prego fermami e fermati, io sono diventata il burattino nelle mani di un ragazzosto facendo tutto quello che vuole ed ora si è messo in testa che devo fare l’amore con un suo amico, ma allora che donna sono, sono proprio una puttana, ma ti prego fermami tu che da sola non riesco, io desidero quel ragazzo continuamente perché mi fa impazzire, se tu ti opponi io mi fermerò “ le rispondo “ no, io mi sto divertendo e tu devi continuare a fare la puttana di Nico e quando finiremo con lui, ne sceglieremo degli altri, perché sei troppo troia per fottere solo con me “. E Carla “ come vuoi, continuerò con Nico, in fin dei conti è quello che desideri tu e desidero fortemente anch’io “ le dico poi, “ Carla stai tranquilla, ci stiamo divertendo da matti, tu stai godendo in modo pazzesco, io altrettanto divertendomi a vedere come vieni sbattuta e mi sto divertendo ad organizzare ogni cosa, pertanto continua ad approfittarne, fagli credere che sei la sua puttana, che cosa te ne importa, il giorno che ci saremo stancati, poniamo fine a tutto e se ne hai voglia, ne troveremo qualche altro magari più grande di Nico, così proveremo il vero gioco dell’amante, cosa ne pensi ? “ e Carla “ ora sono più tranquilla, farò come dici visto che c’è tutta questintesa fra noi due, e quando saremo stanchi potremo fermarci oppure, sempre in comune accordo provarne qualche altro di età più adeguata, e intanto lascio Nico continuare a credere che io sono la sua puttana o donna come vuole lui”.
NEL PROSSIMO CAPITOLO - racconterò diversi episodi accaduti nel corso di un interno anno, ove Carla e Nico hanno continuato a vedersi e durante il quale Nico, sotto la mia regia ha continuato a plagiare Carla sottomettendola in tutti i modi, sbattendosela in luoghi diversi, trattandola ormai sempre più da troia, come in fin dei conti Carla ha dimostrato di essere. Il capitolo , perchi ha seguito e letto tutta questa vicenda sarà quello più interessante e concluderà la storia fra Mia Moclie Carla ed il giovane Nico, e quindi passerò a raccontare le altre avventure di sesso cui ho fatto sottoporre mia Moglie, naturalmente con la sua complicità; cosa riuscitami senza problemi, in quanto Carla è stata e tuttora è ancora una grande troia.
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