Due meglio di uno (continuo 3 )

di
genere
orge

Non mi sarei mai aspettata la sua reazione, come penso che lui non si sarebbe mai aspettato che io li mandassi un video del genere, ovvero, io che mi faccio scopare da tre uomini. Eppure la risposta a quel video è stata a dir poco pazza : la prossima volta voglio vederlo con i miei occhi, voglio vedere mentre soddisfi altri uomini davanti a me e guardandomi nei occhi.
Io non ho risposto al messaggio ero imbarazzata e sorpresa da tutto ciò che stava succedendo, mi sarei aspettata una sua reazione da pazzo geloso, ma invece la situazione lo eccitava. I giorni passano e tra di noi non è cambiato nulla, come sempre lui non mi mette mai in imbarazza parlandomene, forse ha capito che con i messaggi sono un’altra persona. Oggi a sorpresa la mia caposala mi dà due giorni di ferie da smaltire perché ne avevo troppe, e con il mio fidanzato decidiamo di farci qualche giorno fuori città, andare a fare qualcosa di diverso, ma avendomele date così all’improvviso ci saremmo accontentati senza dover organizzare quasi niente. Dopo ore e ore di ricerche trovo un bellissimo centro termale, non molto lontano dalla nostra città e dalle foto sembra molto intimo e bello. Sentivo proprio il bisogno di andare a rilassare mente e corpo, dopo quello che aveva combinato il mio fisico si meritava un bel riposo.
Arrivati alle terme facciamo il check-in ed entriamo nella nostra stanza posando le nostre cose. Incomincio a snudarmi per mettermi il costume e noto un flash arrivare da dietro le mie spalle, mi giro e vedo che mi ha appena fatto una foto, riprendendomi tutta nuda da dietro, arrossisco subito e gli chiesi cosa sene sarebbe fatto della foto, dato che mi aveva li davanti ai suoi occhi, e la sua risposta è semplicemente stata che lo avrebbe mandata a sconosciuti. Come? Risposi a chi lo devi mandare? Mi infastidì molto ma lui mi tranquillizzò subito dicendo che stava scherzando e che se lo sarebbe tenuto solo lui. Per quelle giornate avevo portato il mio costume preferito di quelli interi, molto scavato fino all’inizio del fondo schiena e davanti scollato il giusto e molto stretto così da stringermi il seno quasi a scoppiare, e il colore ovviamente rosso.
Quel costume intero rosso li sta da dio è stupenda, il suo fondoschiena gonfio e a papera è la fine del mondo, d’altronde con tutti i giorni e anni che si allena in palestra direi che è ben meritato, e quel grosso seno, sproporzionato ai suoi 1,57 di altezza sono a dir poco spettacolari, tutte le volte che guardo i suoi occhioni dolci e teneri ripenso al video…. E mi sento fiero di essere il suo fidanzato.
Finisco di guardarmi un ultima volta allo specchio, sistemo la mia leggera frangetta e sono pronta per scendere e rilassarmi un po’. Ci dirigiamo verso l’ascensore e noto che c’è un altro signore più o meno l’età del mi Papà circa 52 che aspetta l’ascensore, con un sorriso li domando se pure lui dovesse scendere, la sua risposta fu di si e così tutti e tre in silenzio guardandoci in torno aspettavamo l’ascensore. Le porte si aprirono e uscirono due signore dalla faccia molto rilassata, entrò per primo il signore e noto subito che l’ascensore era dannatamente stretto, entra pure il mio fidanzato e realizzo che io facevo fatica a starci nonostante fossi ‘’piccola’’ cosi decisi di uscire e aspettare ma il signore insistette e il mio fidanzato si era stufato di aspettare dopo aver guidato per più di 1 ora e quindi entrai dentro all’ascensore dando le spalle al signore. Il mio fondoschiena era tutto appoggiato sopra di lui, eravamo molto stretti, piano piano sentivo qualcosa, qualcosa di familiare in mezzo al mio culo farsi largo, poi subito dopo realizzai che il suo cazzo si stava ingrossando dovuto alla pressione che aveva contro il mio fondo schiena. Non c’era uno specchio ma immaginavo che fossi diventata rossa, la cosa mi infastidì molto perché aveva l’età del mio Papà e si stava eccitando con una ragazza che poteva essere sua figlia, provai a spostarmi ma non facevo che aumentare il suo volume, poi si aprirono le porte e uscì immediatamente, a testa bassa vado senza girarmi indietro. Cazzo….. mi ero bagnata e non mene ero nemmeno accorata. Non dissi niente al mio moroso, feci finta di niente e appena posate le nostre cose andammo in acqua a rilassarci un po’, era ciò di qui avevo proprio bisogno. La giornata passò velocemente e senza accorgermene era già ora di risalire in camera e prepararci per la cena, volevo stare ancora ma sapendo che avevo anche altri due giorni mi tranquillizzava e così andammo di sopra. Una doccia veloce, mi vesto con una gonna bianca stretta appena sotto il fondo schiena, e un reggiseno nero che si può usare anche come top per uscire, un po’ estremo cosa che se mio papà mi avrebbe visto non mi avrebbe mai fatto uscire, ma lui non c’è, e al mio fidanzato sta bene, quindi lo faccio e soprattutto a me piace molto mostrare il mio seno. Il ristorante si trova sotto al hotel e prendiamo il solito ascensore, a anche sta volta c’era una persona, una signora sui 50 che entrò con noi, sta volta diedi le spalle al mio fidanzato e stuzzicandolo un po’ muovevo il mio fondo schiena e come era successo al signore, successe anche al mio fidanzato, iniziò a gonfiarsi tutto e a premere contro di me. La signora usci subito al piano di sotto e io e il mio fidanzato rimaniamo soli in ascensore, appena la porta si chiuse mi tirò giù le mutandine tirò fuori il suo pene e iniziò a scoparmi. Appoggiai le mani nell’ascensore per tenermi e lui da dietro mi scopava, non fece in tempo a venire che l’ascensore si fermò. Tirai su le mutande lui mise dentro ai pantaloni il pene e la porta si aprì. Come se non fosse successo nulla ci dirigiamo verso la sala ristorante, ci accomodiamo e iniziamo a mangiare. Ciao ragazzi, sentii arrivare dietro di me e da istinto mi girai salutando, e noto subito che era il signore dell’ascensore, quello che ha l’età del mio papà. Ci chiese come era andata la giornata e se avevamo passato un bel riposo, per fortuna il mio fidanzato iniziò a parlare lui, io feci finta di dover rispondere ad un messaggio sul telefono. Tra una chiacchera e l’altra venne fuori che lui è il proprietario di questo posto, e che aveva diversi hotel sparsi per tutta Italia. Dopo un po’ sene andò via e al momento della cassa il cameriere ci indicò che la nostra cena era già stata pagata, pensai che ci aveva pagato la cena solamente per quello che era successo in ascensore.
La mattina seguente ci prepariamo per tornare in acqua, usciamo allo stesso orario, aspettiamo l’ascensore e appena si apre la porta ci ritroviamo il signore quello che potrebbe essere mio papà, e con un gesto di sorpresa ci dà il buongiorno e ci fa cenno di entrare che ci stiamo tutti. Si come no pensai, e di nuovo mi ritrovai con il fondoschiena appiccicato al suo pacco, che piano piano si stava indurendo, e intanto parlava con il mio fidanzato ma io non facevo che pensare a stare ferma e a quanto fosse lento questo maledetto ascensore. Lo sentivo sempre di più, era davvero enorme, premeva in mezzo al fondo schiena, e per smettere di pensarci iniziai a pensare che era brutto e che era troppo grande e aveva l’età di mio papà, anzi poteva essere proprio lui.
Perché davanti a questi pensieri mi stavo eccitando, perché ? allungai la mano verso il mio fondo schiena destro e lo aprii per fare spazio al suo grosso cazzo, così potevo sentirlo ancora di più e spingere verso di lui. Mi stavo bagnando avrei voluto togliermi il costume e farmi scopare dal mio fidanzato e dal lui che poteva essere mio papà.
La porta si apre e tutti e tre usciamo, ci salutiamo e noi andiamo in acqua per conto nostro, Amore tutto bene ? mi chiese il mio fidanzato, imbarazzata risposi di si, pensando che lui non si fosse accorto di niente. All’inizio non facevo che pensa ma poi mi tranquillizzai con l’acqua termale e i miei pensieri sparivano, e si faceva largo solo il piacere di quel momento cosi tranquillo.
Finita anche questa giornata ci dirigiamo in camera per prepararci per la cena, ascensore come sempre e via dentro per la stanza e io subito in doccia a rinfrescarmi un pò, dopo poco mi raggiunge anche il mio fidanzato in doccia e iniziamo a insaponarci insieme, ma lui mi insaponava solo nelle tette.. e come sempre aveva il pene ben in tiro pronto a puntarmi come se fosse un fucile, li do le spalle e premo sul suo pene, dentro alla cabina della doccia in quella posizione mi sembrava di essere in ascensore, con il mio ‘’papà’’ che mi premeva forte nel culo. Davanti a questo pensiero mi eccitai tantissimo, presi il suo cazzo e melo infilai dentro, dentro al culo è li che sta mattina sentivo premere e mentre il mio fidanzato mi scopava forte io non facevo che pensare a lui… a quel cazzo, del mio ‘’papà’’.
Mentre ci vestiamo, io vestita come la sera scorsa, gonna bianca stretta appena sotto il fondoschiena e reggiseno stile top, chiesi al mio fidanzato se aveva notato qualcosa di strano in ascensore con quel signore, ma lui sorpreso negò e così iniziai a spiegarli ciò che era successo e ciò che avevo pensato mentre mi scopava in doccia.
Ci dirigiamo verso l’ascensore per scendere, dentro eravamo solo noi due, si avvicinò all’orecchio sussurrandomi: abbassati le mutandine che ti scopo come il tuo papà, e senza nemmeno una risposta mi abbassai le mutande e gliele misi in tasca. Tira fuori il suo cazzo che incomincia a scoparmi di nuovo dentro l’ascensore, godevo tanto e avrei tanto voluto che ci fosse il mio ‘’papà’’ a scoparmi forte, ero tutta bagnata, ma sul più bello si aprirono le porte.
dovevamo uscire.
Ci sedemmo per cenare ma io non avevo fame di cibo ma di cazzo, ero tutta bagnata, la sedia era fradicia, volevo tornare in camera quando da lontano noto che il signore si dirige verso l’ascensore e lo indico anche al mio fidanzato con un cenno di occhi. Mi si avvicina e mi consiglia di andare a prendere l’ascensore da sola con lui, intanto lui ci avrebbe aspettato in camera.
Mi alzo e vado.
Ciao lo saluto, e lui ricambia con un gesto di sorpresa, cosa ci fa una ragazza cosi bella da sola in giro?, Devo andare in camera, ho dimenticato una cosa, mi vuoi accompagnare? Bhe certo un cliente va sempre trattato bene. Entriamo dentro l’ascensore ma non eravamo soli c’era un’altra signora che doveva scendere, e per poi noi ripartire e risalire. Il mio fondoschiena era appoggiato al suo pacco, come le altre volte, facendo finta di cercare qualcosa nella borsa appoggiato a terra, faccio su e giù facendoli diventare il cazzo molto molto duro, e si sentiva che lo apprezzava, la signora forse sene accorse ma non mi importava. Allungai la mano nei suoi pantaloni e li tastai il suo cazzo, ero troppo grande per stare in una sola mano, i miei capezzoli si indurirono molto dalla eccitazione, in mezzo alle gambe iniziava a scaldarsi tutto pronto per qualcosa di lungo e grosso. Slacciai lo zip dei pantaloni senza farmi vedere dalla signora affianco li tiro fuori la sua grossa mazza e incomincio a massaggiarlo con la mano desta, lui impassibile fece finta di niente ma il suo grosso cazzo pulsava di voglia. Le porte si aprono e la signora esce velocemente, dieci secondi di silenzio ne io e neppure lui ci siamo mossi, zitti e immobili sentivo un aria dentro che si tagliava col coltello e non appena le porte si chiusero, mi prese con la mano destra per i capelli sbattendomi la faccia contro la porta, immobilizzandomi a novanta, con la mano sinistra cercava di togliermi le mutandine ma poco dopo notò che era tutto invano, non indossavo nessuna mutandina. Ed eccolo qui, sento farsi largo un grosso cazzo, dentro e fuori, dentro e fuori come una bestia, mi faceva male ma mi piaceva questo dolore, talmente grosso che mi sembrava mela rompesse. Urlavo come una matta, godevo come una troia, mi sentivo una troia oppure lo ero veramente ma in quel momento solo una cosa mi venne in mente e iniziai ad urlarglielo addosso : scopami Papà scopami sono la tua figlia, scopami non lo dirò alla mamma, scopami, scopami, scopami Papà più forte. Stava impazzendo a ciò che stava ascoltando, si staccò mi mise in ginocchio e mi sborrò in bocca, era troppa davvero troppa, mi sgocciolava dalle le labbra fino al mento per poi sgocciolare sulle mie grosse tette, quello che potevo lo ingoiavo tutto, mi è sempre piaciuto quel sapore, ma sta volta il pensiero che fosse del mio Papà mi piaceva ancora di più.
La porta si aprì e ci dirigiamo verso la camera dove il mio fidanzato ci stava aspettando.
scritto il
2023-03-24
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